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di Cinzia Marchegiani
C’è uno scienziato di alto valore morale e caratura accademica che è stato deriso dagli stessi politici e dagli stessi colleghi per aver studiato un ormone del corpo umano che a conti fatti ha in attivo grandi qualità curative e terapeutiche. Lui è il professor Luigi Di Bella, e a dirlo è il National Institutes of Health (NIH), l’agenzia di ricerca medica della nazione americana che comprende 27 Istituti e Centri ed è una componente del Dipartimento di Salute e Servizi Umani. NIH è la principale agenzia federale conduzione e il sostegno della ricerca medica di base, clinica e traslazionale, e indaga le cause, trattamenti e cure per malattie comuni e rare. La melatonina, indicata dal Professor Di Bella nelle sue terapie anticancro entra a pieno titolo anche per contrastare l’Ebola. NHI sul proprio sito mette a disposizione una pubblicazione di PUBMED datata 27 settembre 2014, con un titolo inequivocabile:”Malattie da virus Ebola: uso potenziale di melatonina come trattamento”. La melatonina viene indicata come trattamento in individui infettati con il virus Ebola, spiegando che i cambiamenti patologici associati ad un'infezione Ebola includono, in particolare, perturbazione endoteliale, dissiminata coagulazione intravascolare e multiple emorragia degli organi. Secondo questo importante studio la melatonina ha dimostrato di indirizzare queste alterazioni. Le numerose analogie tra infezione da virus Ebola e shock settico sono state riconosciute da più di un decennio. Inoltre si spiega che quest’ormone è stato impiegato con successo per il trattamento della sepsi in molti studi sperimentali e clinici. E proprio sulla base di questi fattori, e la consapevolezza che il numero di trattamenti medicali attualmente disponibili è limitato e prodotti utilizzabili non sono abbondanti, l'uso di melatonina per il trattamento di infezione da virus Ebola è incoraggiata. Ma non solo, viene spiegato che l’alto profilo di sicurezza della melatonina la rende prontamente disponibile e può essere somministrato per via orale, pertanto l'uso di melatonina viene accertata come compatibile a la larga scala per questa grave epidemi. La melatonina viene utilizzata come farmaco e viene sintetizzato in laboratorio, disponibile in forma di compresse, ma le forme farmaceutiche sono anche come sostanza da collocare tra la gengiva e la guancia o sotto la lingua, che permette alla melatonina di essere assorbita direttamente dal corpo.
E la melatonina e le sue proprietà mediche è stata ampiamente illustrata dal MedlinePlus Servizio della Biblioteca Nazionale Medica EE.UU NHI Istituto Nazionale della Salute per le sue moltecipli ed importanti proprietà mediche, a conferma degli studi effettuati dallo stesso Luigi Di Bella. Infatti si può leggere che la stessa è utilizzata per il "jet lag", per impostare il sonno/veglia in persone che subiscono disturbi causati dai cambiamenti di orario di lavoro e per aiutare le persone non vedenti a stabilire un ciclo di giorno e notte, in questa direzione è anche usata per trattare l'incapacità di dormire (insonnia), per la sindrome della fase del sonno ritardata (DSRS); per l'insonnia associata a disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD); insonnia causata da un tipo di farmaci chiamati beta-bloccanti utilizzati per la pressione alta; per i problemi di sonno nei bambini con disabilità dello sviluppo tra cui l'autismo, paralisi cerebrale e ritardo mentale. E’ un agente anti-invecchiamento per la menopausa e per il controllo delle nascite. Altri importanti usi includono il cancro al seno, cancro al cervello, cancro del polmone, cancro del cancro alla prostata testa, del collo e cancro gastrointestinale. La stessa melatonina è anche usata per trattare alcuni degli effetti collaterali che si verificano per curare il cancro (chemioterapia), che includono perdita di peso, dolore neuropatico, debolezza e ridotto il numero di cellule che formano i coaguli (trombocitopenia). La sua azione serve anche a calmare le persone prima di ricevere l'anestesia per un intervento chirurgico. La melatonina va in aiuto per ridurre gli effetti collaterali dovuti all’interruzione della terapia benzodiazepinica, facilitando al contempo il sonno. Insomma un profilo eccezionale della Melatonina la mette al primo posto non solo per la sua proprietà anticancro, e le tantissime altre suddette, ma soprattutto in un contesto dove viene gridato un generale allarme epidemido dovuto al virus Ebola, rappresenta la prima forma farmaceutica innocua e concreta con cui i governi dovrebbero fare informativa.
Un silenzio troppo importante dei preposti a garanzia della salute pubblica, e in questo preciso contesto ci si chiede se per fare informazione medica occorre attendere l’annuncio del vaccino che passerà la sperimentazione, la stessa che sembra abbia innescato la corsa in molti istituti di ricerca di tutto il mondo a chi taglia per primo il traguardo…questione di dollari? Non lamentiamoci se i cittadini chiedono trasparenza soprattutto su questa epidemia non arginata anche a livello di contenimento degli sbarchi, le linee guida dell’OMS parlavano chiaro, l’Ebola si trasmette da una persona infetta tramite sudore, escrementi e vomito, e ad oggi questi viaggi della speranza non sembrano crociere di prima classe. Ebola è il nuovo business farmaceutico? Eppure la Melatonina, semplice farmaco senza effetti collaterali è stato indicato dallo stesso NHI, non solo contro l’Ebola ma come valido anticancro, e allora la domanda sorge spontanea, perché i cittadini devono attendere che farmaci ancora non sperimentati come vaccini entrino nel Sistema Sanitario Nazionale pagato dalle tasche dei contribuenti, mentre la stessa Melatonina che costa pochissimo non viene inserita come farmaco di classe A per il virus Ebola e anticancro? Ma il malato serve per fare cassa al Big Pharma e in questo contesto quanto pesa il ruolo dei governi?
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