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ROMA – Quanto avvenuto la sera di Natale nei vagoni della ferrovia Roma-Lido ha rimesso al centro della discussione l’accordo sindacale sottoscritto lo scorso 20 dicembre dalla CGIL, CISL e UIL – e maldigerito –, riferito alla programmazione del servizio per la notte di Capodanno. E sotto il profilo della sicurezza, tema assai sentito dai lavoratori di Atac. Che ora, considerate le aggressioni e gli atti delinquenti, chiedono rassicurazioni all’azienda.
Spintoni e rissa, psicosi da
spray urticante e caos dilagante, sono gli ingredienti principali dell’entusiasmante
serata – si fa per dire – vissuta dai passeggeri della Lido partiti da Porta San Paolo col treno delle 20.30 la
sera del 25. Scandita da una donna che, presa dal panico, ha tirato il freno d’emergenza,
inchiodando il convoglio tra le fermate di Vitinia
e Casal Bernocchi, in aperta
campagna, e terminata, dopo il primo intervento pacificatore del personale di
macchina, con l’arrivo della Polizia. Fortuna che lo spray spruzzato da uno dei
due litiganti, entrambi romani, non fosse al peperoncino e che, inoltre,
nessuno dei presenti sia rimasto ferito nel disordine creatosi tra i vagoni.
Ma tanto è bastato, archiviata la rissa, a innescare una reazione a catena nei dipendenti della municipalizzata, anche da coloro che sono iscritti alle sigle Confederali, firmatarie dell’accordo, per nulla esplicativo (e lo avevamo detto) su ciò che concerne la sicurezza.
Strappo, in primis sindacale, che si è concretizzato con la nota inviata questa mattina ai vertici di Atac: “Le scriventi RSU, componenti del collegio 18 Atac, dato quanto accaduto la sera di Natale sulla Roma-Lido e la mancata risposta al fonogramma su quanto accade ogni sabato sera sulla stessa, chiedono all’Azienda di essere informati sulle disposizioni che intende emanare per garantire la sicurezza a tutti i lavoratori che saranno chiamati ad opera nella notte di Capodanno”.
Insomma, non c’è pace, al malessere derivato dalle retribuzioni previste, contenute del documenti, si aggiunge quello legato alla sicurezza. E non è poco, anche se la Triplice ce la sta mettendo tutta per onorare quanto sottoscritto con Atac. Forse troppo.
David Nicodemi
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