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Cronaca

Anguillara, il giardino di Federica Mangiapelo nel degrado. Lo zio Massimo: “Facile farsi belli quando c’è un pubblico di votanti ad assistere alla scena”

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Degrado al “giardino di Federica” ad Anguillara Sabazia dedicato a Fdederica Mangiapelo, la sedicenne uccisa sul lago di Bracciano la notte di Halloween del 2012. Massimo Mangiapelo pubblica su Facebook le foto che ne ritraggono lo stato di abbandono dello lo spazio con la panchina rossa che l’amministrazione a Cinque Stelle Anselmo ha dedicato alla giovane vittima di femminicidio. Per paradosso il giardino si trova di fronte piazza del Comune, una posizione difficile da perdere di vista.

“Il giardino di Federica – scrive Massimo Mangiapelo –  una bella iniziativa dell’Amministrazione comunale di Anguillara. Peccato, però, che spenti i riflettori della passerella politica, i buoni intenti cadano nel dimenticatoio. La panchina non è ancora stata fissata a terra, come promesso – prosegue –  accanto alla foto di Federica qualcuno ha affisso (ben attaccato) la documentazione di una spedizione postale; le rose portate a Federica giacciono penosamente a terra; dulcis (ma neanche tanto) in fundo, il tanfo delle innumerevole cacche di cane che riempiono il perimetro. E’ facile farsi belli quando c’è un pubblico di votanti ad assistere alla scena. E’ più difficile, a quanto pare, rispettare gli impegni presi. Una domanda sorge spontanea: il giardino di Federica lo dobbiamo pulire noi familiari?”.

E giù diverse polemiche dei residenti che evidenziano e commentano una situazione di fatto: una bella iniziativa che dopo il taglio del nastro è finita nel dimenticatoio: “Fare un giardino in ricordo di una vittima di femminicidio – scrive una cittadina –  e poi abbandonarlo a se stesso, meglio non farlo. Buoni propositi che poi si perdono per strada. Io la penso così”. Ma non è il solo commento: “Ormai anguillara è ridotta così… non c’è più nulla di decoroso… e questo è sconvolgente”.

Polemiche a parte la famiglia Mangiapelo ha dovuto segnalare una situazione di degrado rispetto ad uno spazio dedicato ad una giovane vita barbaramente spezzata. Il giardino rappresenta non soltanto una maniera di tenere vivo il ricordo di Federica ma una denuncia chiara e forte contro la violenza sulle donne e per questo motivo merita rispetto, cura e attenzioni.

Non è mancata la reazione della vicesindaca Sara Galea che si è assunta le responsabilità dello stato in cui versa il giardino e rivolgendosi al papà di Federica ha scritto: “Sono costernata. Mi ero raccomandata affinché lo pulissero e controllassero. Anche la panchina profanata. Lunedi vado da chi di dovere. Mi dispiace Luigi”. Un pensiero da parte dell’assessore alle politiche Sociali che non ha tranquillizzato i messaggi di critica: “Mi prendo questo schiaffo – ha scritto ancora Sara Galea –  ma nn per cio che dite ma per il bene che ho voluto e voglio a Federica”.

Qualcuno ha messo acqua sul fuoco: “Comprendo ciò che il sign Massimo ha provato nel vedere il degrado di un luogo dedicato alla memoria di Federica. Sono contenta di leggere che verrà sistemato ma…. mi addolora che ci sia stata incuria”.