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di Silvio Rossi
Costignole d'Asti – Dopo otto mesi dalla scomparsa di Elena Ceste casalinga di Costigliole d’Asti, nessuna pista ha effettivamente fornito un elemento particolarmente interessante da far pendere l’ago verso una o l’altra soluzione. La fotografia scattata all’ospedale di Tenerife, che ha fatto gridare alcuni alla scoperta del posto dove Elena sarebbe fuggita, sembra sgonfiarsi davanti alla mancanza di riscontri sull’isola delle Canarie. Nessuno dei residenti o turisti sull’isola avrebbe riconosciuto la donna fatta vedere nella foto apparsa la scorsa settimana, grazie ad una italiana in viaggio lì che “riconoscendola” l’ha immortalata con il cellulare. Sembra inverosimile che Elena Ceste possa essere apparsa all’ospedale e poi svanita nel nulla.
Dopo le dichiarazioni possibilistiche dei familiari, che hanno fatto credere plausibile la pista spagnola, e la presa in considerazione della Procura, che ha fatto intervenire l’Interpol, senza alcun esito, la segnalazione giunta alla trasmissione “Quarto grado” il 12 settembre scorso sembra essere destinata a fare la fine di tutte le altre segnalazioni precedenti, buona solo a mantenere vivo il discorso sulla scomparsa.
E nel frattempo arrivano nuovi indizi contro il marito, Michele Buoniconti. Nulla che possa convincere il giudice a modificarne la posizione rispetto alle indagini, ma le incongruenze fornite dall’uomo agli inquirenti a partire dal 24 gennaio sono molte. Non possono da sole essere una prova di colpevolezza, ma certamente non pongono in buona luce la sua figura.
Sembra che alcune intercettazioni ambientali (secondo indiscrezioni che però sono da verificare attentamente) Michele abbia detto ai figli, nel caso fosse stato chiesto loro qualcosa da parte degli inquirenti, di dire che tra i coniugi non ci sarebbero state mai discussioni e che la mattina della scomparsa avrebbero fatto colazione tutti insieme. Ha spiegato ai figli che se avessero detto il contrario avrebbero portato via anche lui come la mamma.
Un’indiscrezione che da sola potrebbe anche essere spiegata con un gesto di paura da parte di un uomo che ha perso gran parte delle sue certezze, ma se sommata alle tante versioni discordanti, ai vestiti della moglie ritrovati che sembravano non usati, alle aggressioni ai giornalisti, è un ulteriore tassello che gli inquirenti stanno incastrando in quello che potrebbe rivelarsi un castello accusatorio proprio nei confronti del marito di Elena.
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