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Nemi, assemblea per il ponte monumentale: tutte le novità dai consiglieri metropolitani

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NEMI (RM) – Partecipata e ben riuscita l’assemblea pubblica con focus sul ponte di Nemi sulla via Nemorense organizzata dai consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri i quali, in maniera trasversale, hanno invitato i cittadini dai consiglieri metropolitani dell’area dei Castelli Romani, questo pomeriggio (lunedì 19 novembre 2018) a Nemi nell’accogliente e centralissimo bar Byron. L’incontro è stato moderato da Chiara Rai direttore di questo quotidiano.

“Il mio e quello di Patrizia Corrieri – hanno detto – intende essere un intervento di saluto e benvenuto ma vorrei sottolineare che siamo qui perché abbiamo sentito la necessità di fare un punto della situazione riguardo tutta la vicenda dei ponti, partendo dal bisogno di informare i cittadini nella maniera più puntuale possibile. In questo senso l’iniziativa non è propriamente politica ovvero di parte, piuttosto di servizio a tutta la comunità nemese. La comunicazione e la trasparenza sono i principi cardine che, insieme ad altri, devono necessariamente caratterizzare una qualsiasi azione di governo, nel rispetto dei ruoli di ognuno e del principio di delega di ogni eletto. Inoltre è giusto che sia l’intera comunità a farsi carico e discuta di problemi che sono generali e che travalicano gli schieramenti e che faccia quadrato nella ricerca di una soluzione. Questo spiega perché, come gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi” abbiamo voluto mettere intorno allo stesso tavolo tutti quelli che sono gli interlocutori istituzionali che possono dare risposte concrete alle tante domande che legittimamente i tanti cittadini, commercianti, professionisti, artigiani e genitori di Nemi si pongono. Ringrazio il consigliere della città metropolitana Massimiliano Borelli, presidente della 6° commissione Viabilità; il consigliere della città metropolitana Flavio Gabbarini, presidente della 4° commissione Ambiente, per aver accettato di intervenire. Un ringraziamento particolare va a Giovanni Libanori nella sua doppia veste di consigliere di città metropolitana e di capogruppo consigliare di maggioranza di “Uniti per Nemi” del Comune di Nemi, che con la sua adesione a questo incontro dimostra di aver colto in pieno lo spirito della nostra iniziativa”.

Ma cosa succede?

Verrà demolito e ricostruito il ponte (viadotto 1) che si trova a Nemi sulla strada provinciale via Nemorense, chiusa alla circolazione di auto e pedoni dal 7 settembre scorso. Al momento l’interdizione va dal chilometro 3,500 a 4,100. Il provvedimento è stato adottato dalla Città Metropolitana di Roma a causa del “significativo stato di degrado della sottostruttura”. Ora deve essere presentato il progetto ma quando inizieranno i lavori, almeno per le due fasi principali di demolizione e apposizione della trave portante, verrà chiusa la via comunale De Sanctis e i residenti di Nemi alta, almeno per quei giorni, dovranno sostenere il peso dei disagi.

La Città Metropolitana ha stanziato per il 2019 un milione e mezzo di euro che rientra nel programma triennale delle opere pubbliche

Una cifra frutto di un lavoro congiunto in commissione viabilità: “È prevalso il buonsenso – ha detto il presidente della sesta commissione viabilità Massimiliano Borelli – soprattutto abbiamo ascoltato la richiesta di un territorio che altrimenti rimarrebbe isolato perché la chiusura della Nemorense compromette una circolazione importante per i residenti di Nemi e degli altri paesi ma anche un flusso turistico che al momento è assente nella cittadina a causa della chiusura dell’arteria . Abbiamo fatto in modo che si procedesse velocemente”.

Il cantiere potrebbe durare circa otto mesi

Il progetto esecutivo per il viadotto 1 dev’essere ancora presentato, il cantiere potrebbe durare circa otto mesi: “Auspichiamo lavori in tempi rapidi – hanno aggiunto Massimiliano Borelli insieme al presidente della quarta commissione Ambiente Flavio Gabbarini – per questo si ipotizza che la scelta progettuale sia quella di utilizzare una unica trave per il ponte. Questo significa che i disagi per la chiusura delle strade riguarderebbero la fase di demolizione e di apposizione della trave”.

Soddisfatto per aver ottenuto lo stanziamento per il ponte a favore della comunità nemese anche il consigliere metropolitano Giovanni Libanori (Noi con l’Italia): “Adesso – ha detto – la preoccupazione riguarda soprattutto i tempi di realizzazione. Spero che la burocrazia non crei troppi ritardi. Su Nemi gravano moltissimi vincoli da quelli ambientali, idrogeologici, archeologici e questo potrebbe causare dei ritardi che graverebbero sulle spalle di residenti e commercianti. Non possiamo lasciare Nemi isolata per troppo tempo e faremo il possibile per fare in modo che l’iter autorizzativo proceda senza intoppi”.

Una criticità segnalata fin dal 2016

Ci sono state diverse domande da parte del pubblico tra cui una osservazione e una domanda da parte di Paolo Garofalo il quale ha inteso sottolineare l’assenza del sindaco di Nemi Alberto Bertucci ad un incontro così importante e anche il fatto che l’assemblea si sarebbe potuta tenere in un luogo istituzionale se almeno il primo cittadino lo avesse permesso. Il consigliere Libanori ha precisato che il sindaco è molto impegnato in due situazioni delicate in Comune e che il vicesindaco, per motivi personali, non è potuto essere presente. E, per quanto riguarda la sala, non è pervenuta alcuna richiesta in tal senso. Azzurra Marinelli, segretaria del locale Pd, ha precisato che per dato che per l’assemblea scolastica organizzata dai genitori degli alunni il sindaco non aveva concesso la sala, questa volta, non l’hanno chiesta perché probabilmente avrebbero incassato un altro diniego. Carlo Cortuso ha liquidato la vicenda con: “Chi è assente ha sempre torto”. E poi si è rivolto a Giovanni Libanori sottolineando il fatto che l’amministrazione non si è mossa riguardo il ponte nonostante sia stato un cavallo di battaglia nel programma elettorale di Uniti per Nemi, fatto di tante promesse e nonostante ci fossero delle segnalazioni dei vigili del fuoco. Libanori ha replicato dicendo che l’amministrazione comunale ha sempre segnalato, anche nel 2016, le criticità del ponte e richiesto un intervento ai tecnici della Città Metropolitana ma senza avere risposte se non quando è successa la tragedia a Genova. Purtroppo l’amministrazione non aveva quindi fatto i conti con la lentezza della Città Metropolitana, a guida pentastellata, nel rispondere alle segnalazioni.

Presente tra gli uditori anche l’ex sindaco di Nemi Cinzia Cocchi la quale si è complimentata con i consiglieri Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri e ha partecipato con interesse all’assemblea.

 

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Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Frascati, rabbia e disgusto per gli atti di vandalismo e per gli incidenti al patrimonio cittadino

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Non è davvero un bel momento per quella che un tempo era la “Perla dei Castelli Romani”: la città di Frascati.
Venerdì mattina la sindaca, Francesca Sbardella, dalla propria pagina facebook, metteva in evidenza lo “scenario” al quale si erano trovati gli operai che stanno eseguendo i lavori di ristrutturazione nella storica Villa Torlonia

le tristi immagini del cantiere di “Villa Torlonia”

“Non so se prevale più la rabbia o il disgusto per un atto vandalico che non ha alcuna giustificazione, le sue dure parole e poi aggiunge, stiamo lavorando, non senza difficoltà, per rendere di nuovo la nostra villa un luogo bello e accogliente e poi arriva il deficiente (o i deficienti di turno) che non sa come passare il tempo e si diverte a rovinare il lavoro degli altri.”

il cantiere di “Villa Torlonia”

E sono di ieri le immagini ancora più crude e dolorose che la consigliere Emanuela Bruni, già assessore alla Cultura della città Tuscolana mostra, sempre dalla sua pagina facebook, sullo scempio perpetrato ai danni alla palla di sperone che adorna da decenni l’ingresso del parcheggio in via Del Grande

l’ingresso al parcheggio in via Del Grande

“VANDALISMO, NONCURANZA E ASSUEFAZIONE AL PEGGIO. Ennesimo bene storico, tutelato e che insieme a tanti altri rendeva bella questa città, DIVELTO E ABBANDONATO“.
Si legge tristezza, amarezza e dolore nelle parole della consigliere Emanuela Bruni, membro tra le altre cose del cda del MAXXI, Museo nazionale delle Arti del XXI secolo che aggiunge:

la “palla” divelta che ancora oggi è in loco

“La palla evidentemente divelta dalla colonna d’ingresso del piazzale ha fatto un volo di più di 10 metri e si suppone, per fortuna, non abbia fatto danni a cose e persone. La palla con i frammenti a 2 giorni dal fatto è ancora in loco. Nessuno che sia andata a rimuoverla pur essendo un evidente reperto storico della cittadinanza”.

il commento di una cittadina al post della consigliere Bruni

Una due giorni che davvero mostra gravi lacune al sistema di sorveglianza della città di Frascati che rischia di perdere parti importanti di un patrimonio storico e culturale unico nel suo genere.
Quello che colpisce, in entrambi i post, è il messaggio conclusivo, davvero significativo:
“È stata sporta denuncia e gli inquirenti sono già a lavoro per acquisire le immagini della videosorveglianza”, scrive la sindaco Sbardella.
“Non serve aggiungere altro se non che questa città sta ogni giorno di più divorando la sua bellezza, il suo patrimonio e la sua ricchezza! Di tutti: cittadini e turisti!” Chiosa nel suo post la consigliere Bruni.

il ramo dell’albero caduto nel parco dell’Ombrellino

E se ci aggiungiamo la denuncia, sempre dalle pagine di facebook, della segretario della Lega di Frascati, Anna Maria Bracci, del ramo di albero caduto nel parco pubblico dell’Ombrellino diventa una “tripletta” che davvero deve far riflettere sulla necessità di aprire con urgenza un tavolo sulla sicurezza del patrimonio cittadino di Frascati.

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Monte Compatri, abbattimento leccio centenario di piazza Mastrofini: malcontento e polemica scoppiano sui social

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C’è ironia e rabbia tra le pagine dei social sul leccio che, nei prossimi giorni, sarà abbattuto a Monte Compatri proprio sotto il balcone di Palazzo Borghese, sede del Comune.
Un albero centenario che fa da sempre cornice allo splendido Monumento ai Caduti che chiude la bellissima prospettiva di piazza Marco Mastrofini.

Anche in questo caso una battaglia di post che riempie le pagine delle opposte fazioni politiche locali che non perdono occasione di confrontarsi.

La questione è venuta alla luce il 17 giugno con un post dell’ex sindaco ed oggi consigliere comunale, Marco de Carolis, che con grande segno di sensibilità scriveva: “… il leccio posizionato davanti al Monumento ai Caduti, proprio sotto le finestre dell’Ufficio del Sindaco, non sembra godere di buona salute e sembra che stia morendo nell’indifferenza generale … per molti la morte di una pianta potrà sembrare poca cosa, soprattutto visto il selvaggio disboscamento cui abbiamo assistito durante la scorsa primavera …” e rincuorava la dose parlando di “un disinteresse per il patrimonio naturalistico”.
Oggi (ieri per chi legge nds) dando seguito all’ordinanza firmata dal sindaco Francesco Ferri numero 23 del 1 agosto 2023 “Messa in sicurezza alberatura leccio Monumenti ai Caduti” la ditta incaricata ha iniziato il taglio della pianta secolare tra lo sbigottimento di molti cittadini monticiani.

nella foto Palazzo Borghese, il Monumento ai Caduti ed il Leccio ormai secco

Nell’ordinanza si specifica che “… a seguito di affidamento incarico agroforestale, sulla stabilità e verifica fitostatica di n. 1 pianta di specie leccio radicata presso l’area del Monumento ai Caduti , in p.zza M. Mastrofini, è stato constatato lo stato di seccaggine e la necessità di provvedere all’abbattimento della pianta …” al fine di garantire la sicurezza di persone e cose.
Primo atto, in attesa delle successive autorizzazioni per il taglio definitivo della pianta ai sensi dei pareri previsti di cui all’art. 21 del Decreto Legislativo n. 42 del 2004 in cui si prevede che “L’ esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni culturali è subordinata ad autorizzazione del soprintendente”.

il post del consigliere ed ex sindaco di Monte Compatri, Marco de Carolis

Ma ad oggi non vi è stata, da parte della amministrazione e neanche da parte dell’Ufficio Stampa comunale, nessuna comunicazione in merito ai motivi ed alle cause che hanno portato alla “seccaggine” dell’albero di Leccio ma nell’ordinanza, senza che venga allegata, si cita
una “relazione e tomografia” redatta da un agronomo contrassegnata dal protocollo 20187 del 9 luglio 2024 e protocollo 22525 del 1 agosto 2024.
Nel mentre provvediamo alla pubblicazione di questo articolo abbiamo inviato, tramite pec, la richiesta all’amministrazione comunale di poter visionare tali documenti al fine di darne evidenza ai tanti cittadini monticiani che chiedono di comprendere quali siano stati i motivi che hanno portato alla “morte” di questo centenario “cittadino monticiano”.

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