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di Christian Montagna
Napoli – Sono napoletani i cinque malviventi arrestati in Spagna per il reato di furto. Un viaggio di "lavoro", se così si può chiamare, quello fatto dai ladri per terrorizzare gli abitanti e i turisti della bella isola spagnola. Una pessima figura dinanzi a tutto il mondo e soprattutto un ulteriore conferma a quelle persone che tanto denigrano la bella Napoli definendola patria della delinquenza e del crimine.
Purtroppo a Napoli c'è posto anche per loro, i malviventi, come in tutte le città del mondo daltronde. Una cooperazione bilaterale di polizia italiana e spagnola costituita per garantire la sicurezza sul territorio nelle località turistiche durante tutto il periodo estivo ha permesso di fermare i cinque napoletani denunciati per furto. Come a Napoli accade anche ad Ibiza, con la stessa e identica tecnica: la banda del Rolex che da mesi agiva sul territorio spagnolo, seguiva le sue vittime fino al momento in cui poteva essere sferrato l'attacco. Ma stavolta a riprendere il tutto c'erano delle telecamere di sorveglianza e in un attimo le immagini hanno fatto il giro del mondo.
Turisti facoltosi adescati in posti lussuosi come Casinò e grandi alberghi. Proprio al Casinò si trovavano i cinque malviventi nel momento in cui sono stati arrestati. A finire in carcere sono stati: Luigi Allagrante, 26 anni, Domenico Ferrara, di 25, entrambi con precedenti penali per rapine a mano armata di Rolex avvenute a Napoli, e Maria Grazia De Martino, 25 anni. Altri due sono stati rilasciati avendo svolto un ruolo più marginale nell'operazione. Gli agenti della Udyco ( Unidad de droga e crimen organizado) in collaborazione con il servizio per la cooperazione internazionale di polizia criminale e con la squadra mobile di Napoli al momento dell'arresto hanno sequestrato circa dieci mila euro in contanti, diversi telefoni cellulari e 2 orologi Rolex "Piquet". Il Tribunale di prima Istanza di Ibiza ha convalidato l'arresto in carcere per i tre fermati mentre per gli altri due ha disposto la liberazione poiché meno coinvolti nel reato. Intanto, gli abitanti dell'isola sono scesi in piazza per manifestare contro la presenza dei turisti low cost che non rispettano le regole e alimentano la criminalità già abbondantemente diramata sul territorio.
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