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Roma – Un’esperienza sconfinata che annovera anche un periodo da responsabile della Scuola calcio della Lazio e del settore giovanile della Lodigiani. Il Torre Angela Acds è andato sul sicuro in questa stagione affidando il ruolo di responsabile tecnico del settore di base a Giancarlo Mari, che l’anno scorso svolgeva la medesima funzione per l’agonistica del Guidonia e che ha avuto tante esperienze da giocatore e da tecnico nei dilettanti laziali. «Dopo aver smesso di giocare, ho preso il patentino Uefa B ed allenato dall’Eccellenza ai Pulcini sempre cercando di mettere la mia esperienza al servizio del club in cui ho lavorato. Ed è quello che sto cercando di fare anche qui al Torre Angela Acds». Mari racconta come è nato il contatto col club capitolino del presidente Roberto Ciani. «Tramite Claudio D’Ulisse, responsabile della Coerver Coaching (che propone un particolare programma di allenamento che si pone come obiettivo di istruire, formare e migliorare i giovani calciatori, ndr) che ha allacciato una collaborazione con il Torre Angela Acds, ho conosciuto il direttore generale Fabrizio Ciani. Il dg è una persona capace e con tante idee, uno che fa di tutto per cercare di mettere a loro agio i bambini di questo club e le loro famiglie. La strada che questa società ha intrapreso è assolutamente quella giusta, anche se sappiamo che c’è tanto da lavorare». I primi due mesi di lavoro sono ormai alle spalle. «Sono contento di quanto è stato fatto in questo primo periodo – rimarca Mari – Cerco di essere presente fisicamente al campo in tutti i giorni di allenamento della Scuola calcio perché devo conoscere di persona le problematiche che ci possono essere per ognuno dei nostri iscritti. Sono a disposizione dei genitori per qualsiasi tipo di difficoltà o dubbio che possano nascere nel corso dell’attività tecnica dei ragazzi». Tra le idee proposte da Mari c’è proprio quella di un periodico confronto coi genitori. «Sto cercando di organizzare mensilmente degli incontri per ogni singolo gruppo proprio per evidenziare qualsiasi tipo di problema e per spiegare quale tipo di percorso abbiamo in mente per questi ragazzi».
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