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EBOLA: I SEI VACCINI "ETICI" E L'INCARTAMENTO SULLE REGOLE SUI FARMACI NON TESTATI

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Tempo di lettura 7 minuti A Gennaio 2015 sarà pronto il vaccino per Ebola che ancora non si comprende come possa effettuare tutte le fasi della sperimentazione

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Il 7 agosto la FDA autorizzava la Tekmira un’azienda che ha sviluppato il TKM-ebola nell'ambito di un contratto di 140 milioni dollari con la US Department of Defense Medical Contromisure Sistemi BioDefense Therapeutics (MCS-BDTX) misto Product Management Office, lavoro condotto sotto contratto con il Dipartimento della Difesa statunitense Joint Project Manager Medical contromisure Systems. Questa pandemia ricorda la trama della virus H1N1 quando nel 21 agosto 2009, Fabrizio Oleari, allora Direttore Generale del Ministero della Salute, firmava un contratto segreto con la Novartis, per una pandemia finita in una bolla di sapone, costosa… ma sempre una bolla che ha allarmato inutilmente le persone, e scaricato la casa farmaceutica dalle responsabilità, basti ricordare gli art. 4.2, 4.3, 4.5: la responsabilità di Novartis è limitata al difetto di fabbricazione: escluso il danno di altro tipo derivante dalla semplice assunzione del vaccino; e l’ art. 4.6: il ministero è tenuto a indennizzare Novartis in conseguenza di danni provocati dal vaccino, salvo ove tali danni siano provocati da un difetto di fabbricazione.

di Cinzia Marchegiani

Con il caso dei vaccini etici, una crepa è stata aperta spinta dalla necessità di arrestare l’amplificazione del focolaio in Africa occidentale. E’ stato autorizzato un farmaco non testato sugli umani da spedire in Africa solo dopo che due missionari americani in fin di vita avevano chiesto di ricevere un farmaco non sperimentato. L’Italia e il resto del mondo guarda con sgomento questa decisione, poiché le morti per Ebola non sono iniziate ora, ma solo da poco (12 agosto 2014) l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che il numero di morti per l'epidemia di Ebola in Africa occidentale ha "emergenza sanitaria pubblica di portata globale”, quando la CDC (laboratori governativi statunitensi) e tutti i siti di informazione rassicuravano che è difficile il contagio per via aerea, ma soltanto con lo scambio dei fluidi corporei. Certo è imbarazzante e inconcepibile, dopo tanti annunci di Taske Force inviate in Africa, venire a conoscenza che decine di infermieri in un ospedale governativo di Kenema, nella parte orientale della città di Sierra Leone sono andati in sciopero ad oltranza lo scorso lunedi dopo la morte di tre dei loro colleghi, sospettati di essere stati infettati con il virus mortale. L'ospedale Kenema, unico centro di test nel paese per la febbre emorragica, che detiene tra l’altro il maggior numero di pazienti del focolaio, ospita i reparti Ebola assieme ai reparti dei malati non infettati. Per questo gli addetti sanitari hanno chiesto un trasferimento immediato del reparto Ebola in una zona esterna, perché rappresenta un rischio per la salute degli stessi operatori e dei malati ricoverati in degenza nei reparti “non-ebola” e solo ora, il governo della Sierra Leone sta esaminando le rimostranze dei sanitari.
Le notizie sempre più precise mostrano una fotografia di gravi responsabilità della gestione e del contenimento, dopo che il resto del mondo allarmato ha inviato i migliori esperti per contenere il focolaio che improvvisamente è esploso e ha allargato il suo raggio di azione.
Dopo l’annuncio di un’epidemia che sta diventando un potenziale emergenza anche per il resto del mondo, l’OMS, previo incontro dei migliori scienziati aveva fatto il punto sulla questione etica dei vaccini, e con un comunicato il 12 agosto 2014 aveva detto al mondo intero che per questione di etica venivano autorizzati la somministrazione di farmaci ancora sperimentali, cioè non testati sull’uomo nella zona del focolaio….anche dal sito delle Nazioni Unite lo stesso giorno appare il comunicato che dirama la medesima notizia: “Un pannello di etica di 12 membri convocato dall'agenzia di salute delle Nazioni Unite oggi ha raggiunto consenso unanime che è etico per il trattamento di pazienti con Ebola farmaci sperimentali per contrastare l'epidemia più grande, più grave e più complessa del virus nella storia”, e riporta le parole del Vice Direttore Generale per i sistemi sanitari e l'Innovazione, Marie- Paule Kieny, intervenuta alla conferenza stampa in Ginevra:"C'è stato un accordo unanime tra gli esperti che, nelle circostanze particolari di questa epidemia di Ebola è etico offrire interventi non registrati come potenziali trattamenti o prevenzione.” L'OMS, in una dichiarazione sull'esito del Comitato di Emergenza due giorni di esperti, ha detto che "negli ultimi dieci anni, gli sforzi di ricerca sono stati investiti nello sviluppo di farmaci e vaccini per le malattie virus Ebola. Alcuni di questi hanno mostrato risultati promettenti in laboratorio, ma non sono ancora stati valutati per la sicurezza e l'efficacia negli esseri umani. " Dr. Kieny ha riferito che molti di questi trattamenti hanno dimostrato di essere molto efficace nei primati non umani – scimmie – ma nessuno sono stati testati sugli esseri umani. Attualmente, non esistono terapie o vaccini autorizzati per l'Ebola.”
In questo panorama delle informazioni non sfugge però il comunicato della Tekmira Pharmaceutical Corporationa, l’azienda Canadase chiamata ad inviare in Africa 800-1000 dosi del suo vaccino TMK-ebola. Infatti la Tekmira aveva già ricevuto l’autorizzazione dalla Food and Drug Administration (FDA) per condurre test limitata di un vaccino contro Ebola negli esseri umani, e a documentarlo è lo stesso comunicato dell’azienda che il 7 agosto con grande soddisfazione e orgoglio comunicava che la US Food & Drug Administration (FDA) abilitava l’uso della sperimentazione terapeutica di Tekmira in pazienti con infezione da Ebola, confermando verbalmente di aver modificato la stiva clinico completo immessi sul Investigational New Drug Application TKM-Ebola (IND) a una presa clinico parziale. Un’azione questa che ha consentito l'uso potenziale di TKM-Ebola in individui infettati con il virus Ebola. Il dottor Mark Murray, CEO e Presidente della Tekmira Pharmaceuticals dopo l’autorizzazione della FDA dichiara: "Siamo lieti che la FDA ha preso in considerazione il rischio-ricompensa di TKM-Ebola per i pazienti infetti. Stiamo osservando attentamente l'epidemia di virus Ebola e le sue conseguenze, e siamo disposti ad aiutare con qualsiasi uso responsabile di TKM-Ebola. La lungimiranza mostrata dalla FDA rimuove un potenziale ostacolo a farlo. Questa epidemia attuale sottolinea la necessità critica per gli agenti terapeutici efficaci per trattare il virus Ebola. Riconosciamo l'urgenza accresciuta di questa situazione, e stiamo valutando con attenzione le opzioni per l'utilizzo del nostro farmaco sperimentale nei protocolli clinici e normativi accettate."

Ed ecco che prende forma la storia della sperimentazione del farmaco vaccino TKM-Ebola, un virus anti-Ebola RNAi terapeutico, sviluppato nell'ambito di un contratto di 140 milioni dollari con la US Department of Defense Medical Contromisure Sistemi BioDefense Therapeutics (MCS-BDTX) misto Product Management Office, lavoro condotto sotto contratto con il Dipartimento della Difesa statunitense Joint Project Manager Medical contromisure Systems (JPM-MCS) un componente del Joint Office Executive Program per Chimica e Biologica della Difesa, che mira a fornire forze militari statunitensi e la nazione con soluzioni mediche sicure, efficaci e innovativi per contrastare chimica, biologica, radiologica e minacce nucleari. La JPM-MCS facilita lo sviluppo avanzato e l'acquisizione di contromisure e sistemi medicali per migliorare la capacità di risposta biodefense. E’ nel marzo 2014 alla Tekmira è stata concessa una designazione Fast Track dalla US Food and Drug Administration per lo sviluppo di TKM-Ebola, poiché nel FDAMA (Modernization Act Food and Drug Administration) del 1997 vi è la Sezione 112 "Expediting studio e l'approvazione dei farmaci fast track". Questa sezione incarica l'Agenzia per facilitare lo sviluppo e accelerare revisione di farmaci e prodotti biologici destinati per il trattamento di condizioni gravi o pericolose per la vita e che dimostrano il potenziale per affrontare le esigenze mediche insoddisfatte. Fast track (Richiesta di prestazione) aggiunge ai programmi esistenti, come ad esempio l'approvazione accelerata, la possibilità di una "recensione rolling" per un'applicazione. Una caratteristica importante del fast track è che essa sottolinea la natura critica di chiudere presto la comunicazione tra la FDA e sponsor per migliorare l'efficienza di sviluppo del prodotto. Per essere ammessi al fast track programma, il richiedente deve presentare una richiesta con la documentazione di supporto per la designazione fast track per il prodotto e il suo uso proposto. FDA è richiesto dalla legge per decidere entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta se sono soddisfatte le condizioni per la designazione fast track. La presente relazione illustra le prestazioni del CBER nel rivedere e decidere su queste richieste.

Intanto è stato dato l’annuncio che  Vaccine Research Center (VRC) entrerà nella fase di sperimentazione clinica questo autunno 2014 con un vaccino candidato Ebola in collaborazione con Okairos, azienda biotech svizzera-italiana recentemente acquisita da GlaxoSmithKline. Il vaccino in fase di sperimentazione, che è stato progettato dagli scienziati VRC, viene descritto non contenere alcun materiale infettivo del virus Ebola:”Si tratta di un vettore vaccino scimpanzé adenovirus in cui sono state inserite due geni Ebola. Questo è un vettore virale non replicanti, il che significa che il vaccino entra in una cellula, trasporta gli inserti gene, e non si replica ulteriormente. Gli inserti gene esprimono una proteina a cui il corpo produce una risposta immunitaria.” Il vaccino sperimentale, il sito della VCR ha spiegato, ha recentemente dimostrato una promessa in un modello di primate. Dello stesso vaccino promettente, ne ha parlato Jean-Marie Okvo-Bele direttore del Dipartimento di vaccini e l'immunizzazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): quello più promettente è quello della GSK, se supera le prove, potrebbe essere pronto nel 2015. Quello che emerge è che in pochissimo tempo verrebbe sperimentato clinicamente un vaccino, da settembre 2014 nella fase I, per poi passare nella Fase II (quando?) e produrre il vaccino (?) che sarà pronto all’inizio del 2015, tutto in 4 mesi! Corbezzoli! Alla GSK verrà commissionato questo vaccino contro l’Ebola, un azienda che ha in attivo una serie di scandali al sole e il risarcimento più alto del mondo per frode sanitaria negli Stati Uniti avvenuto nel luglio 2012, quando la GlaxoSmithKline è stata condannata a pagare un risarcimento di 3 miliardi di dollari, per la promozione illegale di prescrizioni di farmaci da parte dell'azienda, non aveva riportato correttamente i dati di sicurezza di utilizzo, alla corruzione di medici e alla promozione di medicine per usi non autorizzati, grazie ad un’indagine governativa avviata da un informatore che ha agito secondo la legge statunitense "False Claims Act" che permette ai dipendenti aziendali di segnalare frodi e truffe dei loro datori di lavoro. Il quesito lecito pone riflessioni etiche troppo importanti in questo mondo dove la sanità e le case farmaceutiche, per no parlare delle manipolazione dei virus letali per l’uomo e gli animali, sono troppo spesso nei bachi degli imputati ,chi ha soldi per pagare risarcimenti milionari può permettersi il lusso di danneggiare il malato il quale diventa lo strumento per fare soldi?

A Gennaio 2015 sarà pronto il vaccino per Ebola che ancora non si comprende come possa effettuare tutte le fasi della sperimentazione, mentre il 7 agosto la FDA autorizzava la Tekmira un’azienda che ha sviluppato il TKM-ebola nell'ambito di un contratto di 140 milioni dollari con la US Department of Defense Medical Contromisure Sistemi BioDefense Therapeutics (MCS-BDTX) misto Product Management Office, lavoro condotto sotto contratto con il Dipartimento della Difesa statunitense Joint Project Manager Medical contromisure Systems. Questa pandemia ricorda la trama della virus H1N1 quando nel 21 agosto 2009, Fabrizio Oleari, allora Direttore Generale del Ministero della Salute, firmava un contratto segreto con la Novartis, per una pandemia finita in una bolla di sapone, costosa… ma sempre una bolla che ha allarmato inutilmente le persone, e scaricato la casa farmaceutica dalle responsabilità, basti ricordare gli art. 4.2, 4.3, 4.5: la responsabilità di Novartis è limitata al difetto di fabbricazione: escluso il danno di altro tipo derivante dalla semplice assunzione del vaccino; e l’ art. 4.6: il ministero è tenuto a indennizzare Novartis in conseguenza di danni provocati dal vaccino, salvo ove tali danni siano provocati da un difetto di fabbricazione.

Lon Sheneider, professore presso la University of Southern California di Los Angeles:”le aziende considerano il rischio di sanzioni multimilionarie come un altro costo per fare business.”

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Esteri

Usa, Biden: “Pronti a difendere Israele”

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“Poco fa io e la vicepresidente siamo stati informati nella Situation Room sugli sviluppi in Medio Oriente. Abbiamo ricevuto aggiornamenti sulle minacce poste dall’Iran e dai suoi alleati, sugli sforzi diplomatici per ridurre le tensioni regionali e sui preparativi per supportare Israele qualora venisse nuovamente attaccato”: lo scrive su X Joe Biden, postando una foto del team della sicurezza nazionale.

“Abbiamo anche discusso i passi che stiamo intraprendendo per difendere le nostre forze e rispondere a qualsiasi attacco contro il nostro personale nel modo e nel luogo che preferiamo”, ha aggiunto. 
   

Pezeshkian: ‘Israele riceverà una risposta per la sua insolenza’

‘L’Iran non vuole espandere la guerra e la crisi nella regione, ma il regime sionista riceverà sicuramente una risposta per i suoi crimini e la sua insolenza’. Lo ha detto il presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, in un incontro ieri sera con il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Sergei Shoigu, a Teheran.

 ‘Le azioni criminali di Israele a Gaza e l’assassinio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh sono la chiara indicazione della violazione di tutte le leggi internazionali’, ha proseguito.

 Pezeshkian ha poi affermato che le relazioni con la Russia sono una priorità per l’Iran, in quanto ‘Mosca è stata un partner strategico e un amico dei tempi difficili per Teheran’. ‘Il tempo dell’unilateralismo di alcune potenze come gli Stati Uniti è passato’, ha aggiunto.

Shoigu, scrive l’agenzia Irna, ha definito Teheran un alleato strategico della Russia nella regione e ha sottolineato i tentativi dei due Paesi di risolvere la sicurezza e di formare un mondo multipolare. Il dirigente russo ha anche incontrato il capo di stato
maggiore delle forze armate iraniane nella tarda serata di lunedì.

Durante l’incontro, Mohamamd Bagheri ha affermato che gli Stati Uniti sanno bene che il mondo non è più bipolare. ‘L’Iran
e’ favorevole alla cooperazione trilaterale con Russia e Cina’, ha aggiunto. 

Bagheri, ‘Dobbiamo resistere e prendere misure reciproche’

 “L’Iran deve resistere e prendere misure reciproche, in conformità con il diritto internazionale, per affrontare le azioni malvagie del regime sionista, che è la causa dell’instabilità nella regione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ad interim Ali Bagheri in una conversazione telefonica avuta ieri sera con il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, il cui Paese è presidente di turno dell’Ue.

 “L’Iran attribuisce importanza al mantenimento della stabilità regionale, ma allo stesso tempo considera il suo legittimo diritto di difendere la sicurezza, la sovranità nazionale e l’integrità territoriale del Paese”, ha sottolineato Bagheri, citato dall’agenzia Irna.

Szijjártó, da parte sua, ha affermato che la comunità internazionale dovrebbe adottare tutte le misure possibili per prevenire l’escalation della tensione e della crisi. Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha detto ieri di aver ricevuto da Bagheri, tramite il ministro degli Esteri ungherese, il messaggio che l’Iran ha deciso di attaccare Israele.

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Cronaca

Finlandia, l’Orchestra Toscana apre il Festival di Musica di Turku

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Al via l’edizione 2024 del Turku Music Festival  che aprirà il prossimo 8 agosto con una interessante proposta musicale a cura di artisti provenienti da Firenze. Il concerto di apertura ha in programma una scaletta multinazionale di musiche di Gioachino Rossini, Camille Saint-Saëns, Franz Schubert e Felix Mendelssohn-Bartholdy, che accompagna il pubblico in uno splendido viaggio musicale.
 
Il Turku Music Festival è stato fondato dalla Musical Society di Turku nel 1960. Si è evoluto in un evento urbano diversificato con un’ampia gamma di eccellente musica, tra cui grandi concerti orchestrali, musica da camera, recital, jazz, eventi all’aperto e concerti per bambini. Il catalogo degli ospiti include ogni anno artisti finlandesi e stranieri. L’attuale direttore artistico è Klaus Mäkelä; i suoi predecessori includono Ville Matvejeff, Topi Lehtipuu, Olli Mustonen e Martti Rousi.
 
La città di Turku è gemellata con una rete di 13 città in tutta Europa. Turku e Firenze sono gemellate da oltre 30 anni. Il Turku Music Festival celebra questa relazione con un tocco di classe, portando il violoncellista Ettore Pagano, il direttore principale Diego Ceretta e una delle migliori orchestre italiane, l’Orchestra Della Toscana, da Firenze per tenere un concerto a Turku.
 
Questo il programma del Festival che si conclude il 29 agosto:
 
Gioacchino Rossini (1792–1868): Une larme (Una lacrima), tema e variazioni per violoncello e archi
 
Camille Saint-Saëns (1835–1921): Concerto per violoncello n. 1 in la minore op. 33
Allegro non troppo – Allegretto con moto – Tempo primo
 
Franz Schubert (1797–1828): Ouverture ‘in stile italiano’ n. 1 in re maggiore D.590
 
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1807–1847): Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 ‘Italiana’
 
Allegro vivace – Andando con moto – Con moto moderato – Saltarello: Presto
 
L’Orchesta della Toscana
 
Fondata a Firenze nel 1980, l’Orchestra della Toscana (ORT) è considerata una delle migliori orchestre in Italia. I suoi 44 musicisti si dividono anche in vari ensemble di musica da camera che si esibiscono in Toscana oltre alla loro base, lo storico Teatro Verdi. Il direttore artistico dell’ORT è Daniele Spini e il suo direttore principale è Diego Ceretta. L’orchestra si esibisce regolarmente in tutta Italia e in alcune delle più importanti sale da concerto del mondo, tra cui la Carnegie Hall di New York, il Teatro Coliseo di Buenos Aires e sedi a Hong Kong e in Giappone.
 
L’ORT ha collaborato con artisti quali Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, James Conlon, Myung-Whun Chung, Gianandrea Gavazzeni, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma, Emmanuel Pahud, Daniele Rustioni e Uto Ughi. Il repertorio dell’ORT comprende opere dal Barocco ai giorni nostri, con particolare attenzione alla musica contemporanea, che l’orchestra esegue regolarmente alla Biennale di Musica di Venezia e allo Strasbourg Music Festival.
 
Diego Ceretta, Direttore Principale dell’Orchestra della Toscana, ha studiato violino e direzione d’orchestra (con Daniele Agiman) al Conservatorio di Milano, diplomandosi con il massimo dei voti. Dopo aver debuttato alla direzione dell’Orchestra Filarmonica Italiana nel 2016, ha diretto diverse orchestre in Italia (tra cui le Orchestre Sinfoniche di Sanremo e Città di Grosseto e l’Ecomusic Big Band, che ha diretto anche in tournée alla Carnegie Hall di New York). Ha diretto le prime mondiali di diverse opere, tra cui Billy Budd di Federico Ghedini e La notte di Natale di Alberto Cara. Nella stagione 2023-2024, Ceretta dirige concerti con l’Orchestra della Toscana in Italia e all’estero e anche spettacoli de Il barbiere di Siviglia al Teatro Regio di Parma. Apparirà inoltre come direttore ospite con LaToscanini a Parma, il Teatro Regio di Torino, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra Sinfonia Siciliana e l’Orchestre National de Montpellier.
 
Il violoncellista Ettore Pagano (nato nel 2003) è noto per aver vinto i concorsi internazionali Anna Kull, Johannes Brahms e Khachaturian. Ha iniziato gli studi all’età di 9 anni con Riccardo Martinini, diplomandosi con lode presso l’Accademia di S. Cecilia a Roma nel 2021. Nel 2022 ha ottenuto il diploma presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona sotto la guida di Antonio Meneses. Pagano si è esibito nelle principali sale in Italia e in Europa, così come alla Carnegie Hall di New York con la Croatian Radio Orchestra, la Graz Philharmonic Orchestra, la Klaipeda Chamber Orchestra, la Euro Symphony Orchestra SFK e la Sicilian Symphony Orchestra. Nel 2018 ha registrato musiche di De Falla, Cassadò, Popper e Tchaikovsky per Musikstrasse.
Privo di virus.www.avast.com



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Cronaca

Dalla Finlandia un contributo per sostenere i pensionati ucraini

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Il governo finlandese ha generosamente donato 2 milioni di euro al PAM, Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), per sostenere l’assistenza complementare finanziaria del WFP ai pensionati che vivono nelle regioni vicine alla linea del fronte.
Il programma di assistenza in denaro complementare del PAM, lanciato nell’agosto 2023, è progettato per supportare i pensionati con pensioni basse che vivono in aree di ostilità attive o possibili, come definite dallo Stato, integrando le pensioni che ricevono. Da agosto 2023, oltre 360.000 pensionati hanno ricevuto pagamenti dal WFP nell’ambito di questo programma. I contributi della Finlandia e di altri donatori stanno consentendo al PAM di espandere il programma fino alla fine del 2024. Complessivamente, da febbraio 2022, la Finlandia ha contribuito con 11 milioni di euro alle operazioni umanitarie del PAM in Ucraina. 1 milione di euro è stato utilizzato per sostenere un programma congiunto WFP-FAO di azione contro le mine in ambito agricolo per aiutare le famiglie rurali e i piccoli agricoltori a riavviare in sicurezza la produzione alimentare nella regione di Kharkiv, e 8 milioni di euro sono stati utilizzati per fornire assistenza alimentare alle comunità che vivono vicino alla linea del fronte, nonché assistenza in denaro ai più vulnerabili in tutto il paese.
“Fornendo fondi flessibili, la Finlandia continua a dimostrare il suo impegno per un’assistenza umanitaria basata sui principi, consentendoci al contempo di supportare gli ucraini che ne hanno più bisogno, di dare il via a nuove iniziative e di colmare le lacune nei finanziamenti”, ha affermato Richard Ragan, direttore nazionale del PAM in Ucraina. “Siamo profondamente grati al governo finlandese per il suo costante supporto ai nostri programmi umanitari e al popolo ucraino”. L’assistenza in denaro è uno dei tanti modi in cui il PAM supporta gli ucraini colpiti dalla guerra: l’organizzazione distribuisce anche scatole di cibo nelle aree più vicine alla linea del fronte, dove il cibo è difficile da trovare o molto costoso, supporta il programma nazionale di alimentazione scolastica nonché la bonifica sicura di terreni agricoli minati nella regione di Kharkiv per aiutare gli agricoltori e i produttori alimentari a riprendere il lavoro. Il PAM ha anche noleggiato 25 navi per esportare grano ucraino nei paesi bisognosi attraverso la Black Sea Grain Initiative e la Grain From Ukraine Initiative.
Nel 2023 il contributo finlandese al PAM è ammontato a circa 31 milioni di euro, quello dell’Italia a 41. Tuttavia, il contributo della Finlandia è più ampio rispetto a quello italiano in rapporto al PIL.
Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite è la più grande organizzazione umanitaria al mondo, con sede a Roma, impegnata a salvare vite umane in situazioni di emergenza e a utilizzare l’assistenza alimentare per costruire un percorso verso la pace, la stabilità e la prosperità per le persone che si stanno riprendendo da conflitti, disastri e dall’impatto dei cambiamenti climatici.



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