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Esteri

USA – RUSSIA: UNA NUOVA GUERRA FREDDA

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Alexei Pushkov, Capo della Commissione Esteri-Affari della DUMA pubblicamente ha dichiarato che Obama passerà alla storia non come un pacificatore – il suo Premio Nobel per la Pace è stato già dimenticato, ma come il Presidente degli Stati Uniti che ha iniziato una nuova guerra fredda

di Cinzia Marchegiani
 

Barack Obama ci tiene a sottolinearlo, gli Stati Uniti non sono in guerra fredda con la Russia e lo fa però annunciando le nuove sanzioni alla Federazione Russa che toccheranno i settori energia, della difesa e quello bancario. Sul sito del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti lo scorso 29 luglio 2014, con una lista infinita venivano pubblicate le nuove sanzioni che proibiscono i cittadini e le imprese statunitensi le attività con la Russia. Queste restrizioni, come annunciato dallo stesso Obama, sono le più gravi che per ragion veduta influenzeranno interi settori dell’economia Russa, che comprendono quello militare e industriale e finanziario, e rivolgendosi all’Ucraina ci tiene a precisare che i settori toccati dalle nuove sanzioni sono la parola chiave per l’economia Russa. Molte sanzioni e restrizioni erano state già attuate nel mese di luglio che avevano colpito grandi colossi industriali e militari della Russia, e anche del settore energetico oltre a diverse banche.

Pressioni e cambiamenti geopolitici stanno comunque avvenendo anche se Obama tempo fa rassicurava che l’America non aveva intenzione di aprire una nuova guerra fredda in merito alla crisi Ucraina Russia. Non sembra dello stesso avviso il Capo della Commissione Esteri-Affari nella Duma ( camera bassa del parlamento russo), Alexei Pushkov che pubblicamente ha dichiarato che Obama passerà alla storia non come un pacificatore, il suo Premio Nobel per la Pace è stato già dimenticato, ma come il Presidente degli Stati Uniti che ha iniziato una nuova guerra fredda. Anche il ministro degli Esteri Sergei Lavrov definisce il progetto Est in Ucraina come lo spazio geopolitico a scapito della Russia in Ucraina. A leggere le notizie l’Ucraina non nasconde l’interesse di un alleanza oltreoceano, sta cercando di entrare nella NATO attraverso uno status privilegiato, che pur non facendone parte, gli permetterebbe ottenere supporto militare nelle operazioni militari ad est del paese. Il ministro russo Sergey Lavrov ha parlato contro la fornitura di armi letali di Kiev che ha chiesto agli Stati Uniti: "Ci sono sempre più prove che queste armi letali, che nella parte ucraina non vengono utilizzate in modo selettivo. Essa colpisce i civili.” In merito alle nuove sanzioni USA e UE contro la Federazione Russa lo stesso Lavrov spiega che non adotteranno il principio occhio per occhio, dente per dente. Le misure restrittive non costringeranno la Russia a cambiare la politica estera: "Le sanzioni raramente raggiungono i loro obiettivi. Ci sforziamo di fare solo una cosa, trovare un modo per influenzare la situazione in Ucraina, e cercare un negoziato politico mettendo fuori il confronto militare, nel pieno rispetto degli obblighi da essa assunti dalla Federazione russa, Ucraina e Stati Uniti nella dichiarazione di Ginevra. Qualunque cosa viene fatta a favore del lancio russo del processo politico, è tutto ostacolato dall'opposizione della dirigenza ucraina, che si sente il sostegno degli Stati Uniti ".

L’UE si trova in una zona cuscinetto, propensa anche lei ad attivare le sanzioni contro la Russia e si trova ad assistere il rafforzamento della posizione commerciale degli Stati Uniti nella zona euro. Della crisi in Ucraina rimane il sospetto che sia stata alimentata e/o mal gestita per incentivare i nuovi concordati che presto si dovranno concretizzare riguardo alle importazioni commerciali e soprattutto dei contratti energetici, visto che l’UE ha dichiarato apertamente che non è energeticamente autosufficiente e per il prossimo inverno deve pensare a come far arrivare il gas nelle case.

Secondo le stime della Commissione Europea, le restrizioni nel settore bancario, energetico e difesa della Russia possono portare a perdite di 100 miliardi in due anni, ma la Agricoltural Bank russa con un comunicato proprio stamattina ha negato queste proiezioni, dichiarando di possedere abbastanza strumenti per il funzionamento stabile delle prestazioni di tutti gli obblighi ai depositanti, gli investitori e i creditori :”La Banca è stabile e non si aspetta l'impatto negativo delle sanzioni inflitte alle loro attività.” Il membro del Consiglio di Sorveglianza RAB, Muhadin Eskindarov rileva che la Banca tranquillamente può sopravvivere questo periodo e svolgerà le sue funzioni nello sviluppo del complesso agricolo e agro-industriale, come prima. Egli ammette anche che, come tutte le altre banche che è venuto sotto sanzioni, la Banca agricola può rivolgersi al governo della Federazione Russa per il sostegno che sarebbe del tutto normale.
Anche l’istituto bancario VTB ha da poco rilasciato il comunicato: “ VTB prova rammarico per la decisione delle autorità statunitensi per limitare la banca di raccogliere capitali. A nostro parere, è assolutamente inadeguata, così  VTB soddisfa rigorosamente tutta la legislazione, compresi i requisiti di regolamentazione degli Stati Uniti, in quanto sono ben consapevoli. Pertanto, riteniamo che questa decisione come puramente politico motivato, ingiusto, contrario al quadro normativo e di reciproco danno economico che sta infliggendo. La VTB è forte istituto di credito russo una spina dorsale con una vasta presenza internazionale e la forte posizione finanziaria. Nonostante la decisione degli Stati Uniti di discriminare, VTB adempirà i suoi obblighi ai propri azionisti, clienti e investitori. Decisione degli Stati Uniti di limitare l'accesso al mercato dei capitali, VTB non influenzerà le attività e solvibilità della banca. VTB gode di una buona reputazione tra gli investitori globali ha un'ottima esperienza in prestito non solo nei mercati occidentali. Siamo fiduciosi che possiamo attrarre risorse, se necessario.”

I cambiamenti geopolitici già innescati da tempo stanno dando i propri frutti, gli Stati Uniti stanno mettendo radici sempre più profonde nel tessuto economico ed energetico ma anche politico nell’Europa. L’UE si è inserita in un braccio di ferro pericoloso tra due giganti della terra, cedendo alle lusinghe oltreoceano, pensa di ferire e contenere la Russia quando i primi effetti negativi saranno dalla stessa sostenuti, soprattutto perché le proprie scelte energetiche perpetrate da anni si sono dimostrate fallimentari e senza alcuna lungimiranza.

Se non sembra una guerra fredda, occorrerebbe coniare un altro termine…ma gli effetti devastanti sui mercati econominci e gli assetti politici non sarebbero davvero diversi.

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Esteri

Usa, Biden: “Pronti a difendere Israele”

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“Poco fa io e la vicepresidente siamo stati informati nella Situation Room sugli sviluppi in Medio Oriente. Abbiamo ricevuto aggiornamenti sulle minacce poste dall’Iran e dai suoi alleati, sugli sforzi diplomatici per ridurre le tensioni regionali e sui preparativi per supportare Israele qualora venisse nuovamente attaccato”: lo scrive su X Joe Biden, postando una foto del team della sicurezza nazionale.

“Abbiamo anche discusso i passi che stiamo intraprendendo per difendere le nostre forze e rispondere a qualsiasi attacco contro il nostro personale nel modo e nel luogo che preferiamo”, ha aggiunto. 
   

Pezeshkian: ‘Israele riceverà una risposta per la sua insolenza’

‘L’Iran non vuole espandere la guerra e la crisi nella regione, ma il regime sionista riceverà sicuramente una risposta per i suoi crimini e la sua insolenza’. Lo ha detto il presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, in un incontro ieri sera con il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Sergei Shoigu, a Teheran.

 ‘Le azioni criminali di Israele a Gaza e l’assassinio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh sono la chiara indicazione della violazione di tutte le leggi internazionali’, ha proseguito.

 Pezeshkian ha poi affermato che le relazioni con la Russia sono una priorità per l’Iran, in quanto ‘Mosca è stata un partner strategico e un amico dei tempi difficili per Teheran’. ‘Il tempo dell’unilateralismo di alcune potenze come gli Stati Uniti è passato’, ha aggiunto.

Shoigu, scrive l’agenzia Irna, ha definito Teheran un alleato strategico della Russia nella regione e ha sottolineato i tentativi dei due Paesi di risolvere la sicurezza e di formare un mondo multipolare. Il dirigente russo ha anche incontrato il capo di stato
maggiore delle forze armate iraniane nella tarda serata di lunedì.

Durante l’incontro, Mohamamd Bagheri ha affermato che gli Stati Uniti sanno bene che il mondo non è più bipolare. ‘L’Iran
e’ favorevole alla cooperazione trilaterale con Russia e Cina’, ha aggiunto. 

Bagheri, ‘Dobbiamo resistere e prendere misure reciproche’

 “L’Iran deve resistere e prendere misure reciproche, in conformità con il diritto internazionale, per affrontare le azioni malvagie del regime sionista, che è la causa dell’instabilità nella regione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ad interim Ali Bagheri in una conversazione telefonica avuta ieri sera con il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, il cui Paese è presidente di turno dell’Ue.

 “L’Iran attribuisce importanza al mantenimento della stabilità regionale, ma allo stesso tempo considera il suo legittimo diritto di difendere la sicurezza, la sovranità nazionale e l’integrità territoriale del Paese”, ha sottolineato Bagheri, citato dall’agenzia Irna.

Szijjártó, da parte sua, ha affermato che la comunità internazionale dovrebbe adottare tutte le misure possibili per prevenire l’escalation della tensione e della crisi. Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha detto ieri di aver ricevuto da Bagheri, tramite il ministro degli Esteri ungherese, il messaggio che l’Iran ha deciso di attaccare Israele.

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Cronaca

Finlandia, l’Orchestra Toscana apre il Festival di Musica di Turku

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Al via l’edizione 2024 del Turku Music Festival  che aprirà il prossimo 8 agosto con una interessante proposta musicale a cura di artisti provenienti da Firenze. Il concerto di apertura ha in programma una scaletta multinazionale di musiche di Gioachino Rossini, Camille Saint-Saëns, Franz Schubert e Felix Mendelssohn-Bartholdy, che accompagna il pubblico in uno splendido viaggio musicale.
 
Il Turku Music Festival è stato fondato dalla Musical Society di Turku nel 1960. Si è evoluto in un evento urbano diversificato con un’ampia gamma di eccellente musica, tra cui grandi concerti orchestrali, musica da camera, recital, jazz, eventi all’aperto e concerti per bambini. Il catalogo degli ospiti include ogni anno artisti finlandesi e stranieri. L’attuale direttore artistico è Klaus Mäkelä; i suoi predecessori includono Ville Matvejeff, Topi Lehtipuu, Olli Mustonen e Martti Rousi.
 
La città di Turku è gemellata con una rete di 13 città in tutta Europa. Turku e Firenze sono gemellate da oltre 30 anni. Il Turku Music Festival celebra questa relazione con un tocco di classe, portando il violoncellista Ettore Pagano, il direttore principale Diego Ceretta e una delle migliori orchestre italiane, l’Orchestra Della Toscana, da Firenze per tenere un concerto a Turku.
 
Questo il programma del Festival che si conclude il 29 agosto:
 
Gioacchino Rossini (1792–1868): Une larme (Una lacrima), tema e variazioni per violoncello e archi
 
Camille Saint-Saëns (1835–1921): Concerto per violoncello n. 1 in la minore op. 33
Allegro non troppo – Allegretto con moto – Tempo primo
 
Franz Schubert (1797–1828): Ouverture ‘in stile italiano’ n. 1 in re maggiore D.590
 
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1807–1847): Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 ‘Italiana’
 
Allegro vivace – Andando con moto – Con moto moderato – Saltarello: Presto
 
L’Orchesta della Toscana
 
Fondata a Firenze nel 1980, l’Orchestra della Toscana (ORT) è considerata una delle migliori orchestre in Italia. I suoi 44 musicisti si dividono anche in vari ensemble di musica da camera che si esibiscono in Toscana oltre alla loro base, lo storico Teatro Verdi. Il direttore artistico dell’ORT è Daniele Spini e il suo direttore principale è Diego Ceretta. L’orchestra si esibisce regolarmente in tutta Italia e in alcune delle più importanti sale da concerto del mondo, tra cui la Carnegie Hall di New York, il Teatro Coliseo di Buenos Aires e sedi a Hong Kong e in Giappone.
 
L’ORT ha collaborato con artisti quali Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, James Conlon, Myung-Whun Chung, Gianandrea Gavazzeni, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma, Emmanuel Pahud, Daniele Rustioni e Uto Ughi. Il repertorio dell’ORT comprende opere dal Barocco ai giorni nostri, con particolare attenzione alla musica contemporanea, che l’orchestra esegue regolarmente alla Biennale di Musica di Venezia e allo Strasbourg Music Festival.
 
Diego Ceretta, Direttore Principale dell’Orchestra della Toscana, ha studiato violino e direzione d’orchestra (con Daniele Agiman) al Conservatorio di Milano, diplomandosi con il massimo dei voti. Dopo aver debuttato alla direzione dell’Orchestra Filarmonica Italiana nel 2016, ha diretto diverse orchestre in Italia (tra cui le Orchestre Sinfoniche di Sanremo e Città di Grosseto e l’Ecomusic Big Band, che ha diretto anche in tournée alla Carnegie Hall di New York). Ha diretto le prime mondiali di diverse opere, tra cui Billy Budd di Federico Ghedini e La notte di Natale di Alberto Cara. Nella stagione 2023-2024, Ceretta dirige concerti con l’Orchestra della Toscana in Italia e all’estero e anche spettacoli de Il barbiere di Siviglia al Teatro Regio di Parma. Apparirà inoltre come direttore ospite con LaToscanini a Parma, il Teatro Regio di Torino, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra Sinfonia Siciliana e l’Orchestre National de Montpellier.
 
Il violoncellista Ettore Pagano (nato nel 2003) è noto per aver vinto i concorsi internazionali Anna Kull, Johannes Brahms e Khachaturian. Ha iniziato gli studi all’età di 9 anni con Riccardo Martinini, diplomandosi con lode presso l’Accademia di S. Cecilia a Roma nel 2021. Nel 2022 ha ottenuto il diploma presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona sotto la guida di Antonio Meneses. Pagano si è esibito nelle principali sale in Italia e in Europa, così come alla Carnegie Hall di New York con la Croatian Radio Orchestra, la Graz Philharmonic Orchestra, la Klaipeda Chamber Orchestra, la Euro Symphony Orchestra SFK e la Sicilian Symphony Orchestra. Nel 2018 ha registrato musiche di De Falla, Cassadò, Popper e Tchaikovsky per Musikstrasse.
Privo di virus.www.avast.com



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Cronaca

Dalla Finlandia un contributo per sostenere i pensionati ucraini

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Il governo finlandese ha generosamente donato 2 milioni di euro al PAM, Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), per sostenere l’assistenza complementare finanziaria del WFP ai pensionati che vivono nelle regioni vicine alla linea del fronte.
Il programma di assistenza in denaro complementare del PAM, lanciato nell’agosto 2023, è progettato per supportare i pensionati con pensioni basse che vivono in aree di ostilità attive o possibili, come definite dallo Stato, integrando le pensioni che ricevono. Da agosto 2023, oltre 360.000 pensionati hanno ricevuto pagamenti dal WFP nell’ambito di questo programma. I contributi della Finlandia e di altri donatori stanno consentendo al PAM di espandere il programma fino alla fine del 2024. Complessivamente, da febbraio 2022, la Finlandia ha contribuito con 11 milioni di euro alle operazioni umanitarie del PAM in Ucraina. 1 milione di euro è stato utilizzato per sostenere un programma congiunto WFP-FAO di azione contro le mine in ambito agricolo per aiutare le famiglie rurali e i piccoli agricoltori a riavviare in sicurezza la produzione alimentare nella regione di Kharkiv, e 8 milioni di euro sono stati utilizzati per fornire assistenza alimentare alle comunità che vivono vicino alla linea del fronte, nonché assistenza in denaro ai più vulnerabili in tutto il paese.
“Fornendo fondi flessibili, la Finlandia continua a dimostrare il suo impegno per un’assistenza umanitaria basata sui principi, consentendoci al contempo di supportare gli ucraini che ne hanno più bisogno, di dare il via a nuove iniziative e di colmare le lacune nei finanziamenti”, ha affermato Richard Ragan, direttore nazionale del PAM in Ucraina. “Siamo profondamente grati al governo finlandese per il suo costante supporto ai nostri programmi umanitari e al popolo ucraino”. L’assistenza in denaro è uno dei tanti modi in cui il PAM supporta gli ucraini colpiti dalla guerra: l’organizzazione distribuisce anche scatole di cibo nelle aree più vicine alla linea del fronte, dove il cibo è difficile da trovare o molto costoso, supporta il programma nazionale di alimentazione scolastica nonché la bonifica sicura di terreni agricoli minati nella regione di Kharkiv per aiutare gli agricoltori e i produttori alimentari a riprendere il lavoro. Il PAM ha anche noleggiato 25 navi per esportare grano ucraino nei paesi bisognosi attraverso la Black Sea Grain Initiative e la Grain From Ukraine Initiative.
Nel 2023 il contributo finlandese al PAM è ammontato a circa 31 milioni di euro, quello dell’Italia a 41. Tuttavia, il contributo della Finlandia è più ampio rispetto a quello italiano in rapporto al PIL.
Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite è la più grande organizzazione umanitaria al mondo, con sede a Roma, impegnata a salvare vite umane in situazioni di emergenza e a utilizzare l’assistenza alimentare per costruire un percorso verso la pace, la stabilità e la prosperità per le persone che si stanno riprendendo da conflitti, disastri e dall’impatto dei cambiamenti climatici.



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