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Esteri

GAZA: BOMBARDATA SCUOLA ONU, MORTI 20 PALESTINESI

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Tempo di lettura 2 minutiFuori uso per i raid anche l'unica centrale elettrica della città che rifornisce i due terzi del fabbisogno di Gaza.

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Redazione

Ancora una terribile pioggia di missili sui cieli di Gaza. Nuovi raid  e questa volta il bersaglio è stato bombardare una scuola dell'Onu, almeno 20 palestinesi sono morti. Secondo le fonti, colpi di carro armato contro il campo profughi di Jabaliya hanno colpito in pieno le stanze di due classi della scuola dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. Numerosi civili palestinesi si erano rifugiati nell'edificio dopo essere stati avvertiti da Israele che il quartiere dove risiedevano sarebbe stato bombardato. Un'intera famiglia è stata sterminata in un raid aereo israeliano a Khan Yunis, nel sud della Striscia. "Obiettivi raggiunti, ora la politica decida se continuare" ha affermato l'esercito. Distrutte anche tre moschee tra la città di Gaza, Rafah ed il campo profughi di Shati.  Fuori uso per i raid anche l'unica centrale elettrica della città che rifornisce i due terzi del fabbisogno di Gaza. La Striscia è al buio, erano poche le zone dove c'era ancora l'elettricità. Fonti dell'Onu hanno accusato Hamas di nascondere armi e razzi all'interno delle scuole aperte dalla Nazioni Unite e hanno denunciato la violazione "della neutralità delle loro infrastrutture". Strage di bambini Sale così ad oltre 1.220 il bilancio delle vittime palestinesi dall'inizio dell'offensiva di Israele contro Hamas; una strage di bambini: l'ultimo bilancio dell'Ufficio per il Coordinamento degli Aiuti Umanitari dell'Onu parla di almeno 229 piccole vittime.  Tra i soldati israeliani i morti sono 53, il bilancio più pesante dopo quello registrato nella guerra del 2006 contro gli Hezbollah libanesi. L'Onu fa sapere che il numero dei rifugiati è arrivato a quota 200mila.  Si lavora alla tregua in Egitto L'Egitto sta attualmente cercando di formulare un accordo per un cessate il fuoco sulla guerra a Gaza, ma l'obiettivo ancora non sarebbe stato raggiunto. Ieri un esponente dell'Olp Yasser Abed Rabbo aveva detto che l'intesa era stata trovata. Immediata la smentita di Hamas. "Non abbiamo accettato la tregua". La prenderemo in considerazione, fa sapere il movimento islamista, "quando Israele si impegnerà a rispettarlo a sua volta, con garanzie internazionali". Kerry, Netanyahu ha chiesto aiuto a Usa  Israele vuole un cessate il fuoco che consenta di smantellare i tunnel. Lo afferma il segretario di stato, John Kerry, sottolineando di parlare con Benjamin Netanyhau "due, tre, quattro volte al giorno". E Netanyahu avrebbe chiesto agli Stati Uniti di aiutare a raggiungere una tregua.