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Cronaca

NAPOLI, CADE CORNICIONE IN GALLERIA: SALVATORE EROE 14 ENNE PERDE LA VITA

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Tempo di lettura 2 minuti La Procura apre una inchiesta e intanto un'altra morte di un innocente pesa sulle coscienze

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Redazione

Napoli – Una morte tragica, una morte di un innocente per colpa di enormi responsabilità che vanno perseguite e punite. E' morto Salvatore Giordano, il ragazzino di 14 anni colpito dai calcinacci caduti dalla Galleria Umberto I lo scorso sabato. Da ieri le condizioni di Salvatore Giordano, ricoverato dell'Opsedale Loreto Mare, erano disperate. I sanitari avevano constatato una condizione di "coma profondo ariflessico" ed erano state quindi avviate le procedure per constatarne lo stato di morte cerebrale, secondo i protocolli previsti dalla legge. Potrebbero essere notificati già oggi i primi avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Salvatore Giordano, il ragazzo di 14 anni morto oggi a Napoli in seguito alla caduta di calcinacci. In vista dell'autopsia, infatti, la Procura deve mettere in condizione le persone potenzialmente responsabili del crollo dei calcinacci di nominare propri periti di fiducia. Secondo indiscrezioni sono almeno cinque gli indagati con l'accusa di omicidio colposo, tra cui amministratori di condominio e tecnici comunali.

La Procura di Napoli ha aperto un'inchiesta per accertare le responsabilità e la competenza della manutenzione del cornicione crollato. Occorre capire, cioè, se la competenza sia dei privati che nell'edificio hanno uffici, oppure del pubblico, del Comune o della Sovrintendenza. Perché non è ancora chiaro, e su questo toccherà agli inquirenti far luce, di chi sia la proprietà di quel pezzo di cornicione crollato. Nei prossimi giorni i magistrati valuteranno la possibilità di affidare una perizia che chiarisca le cause del distacco dei calcinacci. Ieri la Procura di Napoli ha chiesto ai carabinieri di acquisire presso le redazioni giornalistiche fotografie e filmati relativi al crollo di calcinacci.

"Le tenebre del dolore e della sofferenza di questo momento trovano sollievo e luce nel gesto di eroica carità compiuto da Salvatore, che si è adoperato per mettere al sicuro la vita degli amici con i quali passeggiava serenamente". É un passaggio del messaggio che il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, ha inviato a don Costantino Rubini, parroco della chiesa del Santo Spirito a Marano, nel giorno un cui Salvatore Giordano è morto dopo 4 giorni trascorsi al Loreto mare, dove era stato ricoverato perché colpito dai calcinacci che si sono staccati da una facciata della galleria Umberto I. Il presule chiede a don Costantino di portare ai genitori di Salvatore "la vicinanza mia personale e di tutta la Chiesa di Napoli, con sentimenti di umano e cristiano conforto". "Lascia sconcertati la gravità dell'accaduto che ha stroncato la bellezza di una giovane vita – scrive Sepe – sottraendola violentemente alla famiglia e alla comunità". "Faccio mio l'auspicio di tutti perché simili episodi – conclude – tanto improvvisi quanto deprecabili, mai più abbiano a ripetersi in avvenire".

Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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