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Forza Horizon 4, corse folli e adrenalina su Xbox One e Pc

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Dopo aver percorso a tutta velocità le strade del Colorado, dopo aver bruciato treni e treni di copertoni per i meravigliosi paesaggi dell’Europa Mediterranea e dopo aver sfidato piloti di tutto il mondo in Australia, Turn 10 e Playground Games hanno deciso di ambientare l’ultimo capitolo della serie racing in esclusiva per Pc e Xbox One, Forza Horizon 4, in Gran Bretagna. Appena avviato il gioco ci si trova dinanzi alla prima delle molte novità introdotte in questo quarto capitolo della serie: le Stagioni. Durante la prima gara introduttiva si avrà la possibilità di saggiare velocemente ognuna delle 4 Stagioni, caratterizzate da enormi differenze paesaggistiche che coinvolgono anche il modello di guida. Una volta conclusa questa prima gara-spettacolo comincia quella che è una vera e propria fase introduttiva a Forza Horizon 4. A inizio carriera la prima cosa da fare sarà quella di scegliere il proprio alter ego virtuale tra un ampio numero di personaggi disponibili, sia di sesso maschile che femminile, tutti personalizzabili sia nel vestiario che con particolari accessori e le ormai celebri emote per celebrare le vittorie. Una volta selezionato il proprio avatar, che fortunatamente per gli indecisi sarà possibile cambiare in qualsiasi momento, ha inizio l’avventura nel nuovo Horizon Festival. In Forza Horizon 4 si torneranno a vestire i panni del novellino che vuole farsi un nome nel mondo delle corse automobilistiche, e quale migliore occasione del Festival più grande di tutti per affermarci come campioni? Quindi, dopo le consuete presentazioni con alcuni dei personaggi che supporteranno il protagonista in questa avventura, si verrà catapultati in una sorta di proprio prologo al gioco. Durante questa fase l’obiettivo di chi gioca sarà quello di guadagnare il braccialetto giallo che dà accesso alle gare diventando così a tutti gli effetti un pilota Horizon, e per farlo c’è solo un modo: accumulare punti influenza, farsi conoscere ed aumentare a dismisura i fan. In questa prima fase del gioco il ciclo delle stagioni è nelle mani del giocatore, infatti, per cambiare stagione è necessario raggiungere un determinato valore di influenza fra i fan in modo tale da sbloccare una gara esibizione che, una volta completata con successo, consentirà di procedere alla stagione successiva. Si comincia con la calda quanto semplice Estate, dove l’obiettivo principale è correre, vincere ed esplorare liberamente la mappa di gioco.

https://www.youtube.com/watch?v=VmQNo8xtcAg

Non appena si sblocca l’autunno, si verrà in contatto con la seconda novità di rilievo introdotta in Forza Horizon 4: il Mondo Condiviso. Per la prima volta nella serie, infatti, non si gareggia più in solitaria per poi passare alla componente multigiocatore, ma entrambe le modalità sono ora fuse in un’unica, grandissima e favolosa esperienza di gioco. E’ bene sottolineare, soprattutto per chi preferisce giocare in solitaria senza alcuna interferenza, che la presenza del Mondo Condiviso non influisce in nessun modo sulla modalità single player visto che, durante le fasi di guida libera, le collisioni con gli altri giocatori sono disabilitate, annullando totalmente tutti quei comportamenti da pirati della strada da parte di giocatori che si divertono solo ad infastidire gli altri. In Forza Horizon 4 si ha la possibilità di incontrare altre persone, di sfidarle o di arruolarle nella propria carovana o di partecipare a gare con giocatori umani invece dei soliti Drivatar guidati dall’IA, o anche semplicemente di godersi il gioco in solitaria senza alcuna interferenza esterna. Tutto dipende dal giocatore e nessun obbligo andrà a modificare le abitudini di gioco di chi sta dinanzi lo schermo. All’inizio di ogni singola gara, tranne che per le esibizioni e altre gare speciali, si ha la possibilità di decidere come affrontarla: giocatore singolo, contro altre persone, in modalità rivali e addirittura in cooperativa. Insomma, come si può capire da queste prime righe, i ragazzi di Turn 10e Playground Games hanno svolto un lavoro veramente eccezionale e che siamo certi accontenterà qualsiasi tipo di giocatore: dal “lupo solitario” al più competitivo di tutti. Una volta che si è portato a termine l’intero ciclo stagionale del prologo si verrà catapultati in quello che è il vero e proprio gioco. Da questo momento in avanti le stagioni di Forza Horizon 4 assumono la loro vera forma e durata: una settimana reale durante la quale tutti i giocatori collegati ai server di gioco saranno sincronizzati tra loro correndo quindi in quello che diventa a tutti gli effetti un mondo virtuale vivente, popolato da decine e decine di piloti scatenati. Ogni stagione è caratterizzata, oltre che dal naturale cambiamento di panorama e di condizioni atmosferiche che coinvolgono la morfologia dei terreni, anche da una moltitudine di eventi a tempo come nuove sfide e nuovi campionati stagionali che, ovviamente, si concluderanno al cambio di stagione. Non possono certamente mancare poi i classici eventi Forzathon, e ovviamente anche questi hanno subito un forte rinnovamento: oltre alle classiche sfide tipiche di entrambe le serie Forza, in Forza Horizon 4 appaiono per la prima volta i particolari eventi Forzathon Live. Durante il gioco si verrà avvisati da un messaggio su schermo della presenza di un evento Forzathon Live e, se lo si desidera, sarà possibile raggiungere il luogo di inizio entro il tempo stabilito e cominciare questa nuova avventura in cooperativa con un massimo di altri 11 piloti. Questi eventi sono suddivisi in tre livelli sequenziali, e per compierli tutti si ha un tempo limite di 15 minuti. Qui non sarà necessario sfidare altri giocatori ma cooperare per completare le sfide proposte, ottenendo così i nuovi crediti Forzathon; sfide che spaziano dal raggiungimento di una determinata velocità totale davanti ad un autovelox a raggiungere un determinato punteggio in zone di derapata e così via. Questi particolari crediti saranno utilizzabili esclusivamente nel nuovo Forzathon Shop, un negozio ad hoc che permette di comprare auto e accessori altrettanto speciali, dando quindi delle ottime motivazioni ai videogiocatori per partecipare molto spesso a tali eventi.

https://www.youtube.com/watch?v=FPaBK2mwd5Q

Un’altra grande novità che caratterizza Forza Horizon 4 è la “Vita Horizon”. Questa altro non è altro che un enorme riepilogo di tutti i progressi svoltio in game, divisi per categorie che vanno da quelle dedicate alle varie tipologie di gara passando per le categorie relative alla personalizzazione estetica dei veicoli, a quella per gli assetti, arrivando alle categorie riservate all’esplorazione o alla componente multigiocatore e addirittura alla categoria dedicata a Mixer, la piattaforma di streaming di Microsoft, per un totale di ben 25 diverse carriere. Ogni singolo progresso ha la sua categoria, ed ogni categoria è composta da più livelli. Vincendo ad esempio molte gare su strada si potranno sbloccare i livelli successivi, per arrivare poi al decimo che sbloccherà quella che è a tutti gli effetti una finale che permetterà ai giocatori di diventare i campioni di quella determinata categoria. Al salire di ogni livello naturalmente si avrà accesso a ricompense di vario tipo, da bonus in crediti, ruote della fortuna, a gare di livello superiore, passando per accessori per la personalizzazione degli avatar fino a nuovi clacson o anche nuove frasi per la chat rapida. Sempre in tema di novità, in Forza Horizon 4 fanno la loro comparsa le Case. Posizionate per l’enorme mappa di gioco ci sono diverse abitazioni, dal piccolo cottage in riva al lago, ad enormi e lussuose, ma anche ville storiche. Una volta acquistata la casa che si vuole, a patto di avere il numero di crediti necessario, si avrà accesso ai bonus ad essa collegati e alle sue funzioni, tra cui la possibilità di cambiare avatar o di modificarne l’aspetto, l’accesso al proprio garage con la possibilità di personalizzare le auto, Autovista, l’Auto Salone in cui acquistare nuovi veicoli e la Casa d’Aste utile per vendere le vetture che si sono vinte in precedenza ma che non vengono usate. Una volta che si avranno più abitazioni a disposizione si potrà anche usare il classico viaggio rapido per spostarsi da una all’altra, oltre che alla sede del Festival. La nuova impostazione Mondo Condiviso ovviamente non ha intaccato tutte quelle modalità online che avevano caratterizzato gli scorsi capitoli di Forza Horizon come la modalità Avventura, ora chiamata Avventura a Squadre. Ci si potrà unire a un’Avventura in qualsiasi momento, ma si potrà anche decidere di creare la propria. Scegliendo di crearla si potrà decidere la stagione in cui ambientarla, limitare la trazione delle auto e abilitare o meno le gare Scatto Guida Libera, ossia quelle competizioni senza alcun checkpoint che si fanno dal traguardo di una gara appena conclusa alla linea di inizio della successiva. Una volta compiute queste prime scelte si potrà decidere la tipologia di auto e limitare la competizione ad una sola classe, per poi decidere quante e quali gare utilizzare nella propria avventura andando anche ad impostare l’ora del giorno e le condizioni meteo di ognuna di esse. Una volta impostato il tutto sarà possibile iniziare la propria Avventura, invitando gli amici online e dando il via alla competizione. Sarà possibile aggiungere ogni tipo di gara già affrontata nella modalità storia, dalle gare normali passando per le gare Arena o per le intense finali, ed anche in questo caso si avrà la totale libertà di decidere praticamente ogni singolo aspetto creando l’Avventura “perfetta” senza alcuna limitazione. In Forza Horizon 4 torna anche la possibilità di aderire a un Club o di crearne crearne uno da zero e, ovviamente non può certo mancare la profondissima personalizzazione, sia estetica che prestazionale, di tutti i veicoli presenti. Il solito editor di livree ritorna alla grande consentendo di creare delle vere e proprie piccole opere d’arte da condividere con la community, o di scaricare i design degli artisti migliori che da sempre rendono le possibilità di personalizzazione di entrambe le serie Forza veramente uniche.

https://www.youtube.com/watch?v=zJ477xAIlgU

In Forza Horizon 4 è presente anche la possibilità di creare le proprie gare prendendo come base i percorsi dei tracciati già presenti, andando però a modificare i veicoli coinvolti e la loro classe. Sarà invece disponibile post-lancio la possibilità di creare le proprie gare da zero, decidendo tutto, dai veicoli coinvolti all’intero percorso da seguire: un’aggiunta più che interessante che dovrà essere rodata per bene prima dell’effettiva disponibilità. In questo quarto capitolo della saga fa il suo ritorno anche la modalità Drone introdotta nello scorso titolo, perfetta per scattare fotografie ai meravigliosi paesaggi che il gioco offre o ai tantissimi bolidi presenti, ma anche ideale per la ricerca dei Gioielli Dimenticati sempre ben nascosti nell’enorme mondo di gioco. L’ultima novità introdotta da Forza Horizon 4, relativa però ai soli possessori di Xbox One X, è la possibilità di scegliere tra due impostazioni grafiche distinte: la Modalità Prestazioni che permette di giocare in 1080p HDR a 60 frames per secondo, e la Modalità Definizione che blocca il frame-rate a 30 immagini per secondo ma che può contare su una definizione nativa di 4k sempre in HDR. In ognuno dei casi vi assicuriamo che dal punto di vista prettamente estetico Forza Horizon 4 è un titolo veramente impressionante, che si piazza senza ombra di dubbio nell’olimpo dei racing games. Annoiarsi mentre si gioca l’ultimo capolavoro di Turn 10 e Playground Games è veramente impossibile, quindi, se si sta cercando un gioco di corse dalla natura non simulativa ma che offra un mondo di gioco vastissimo, tante cose da fare, una grafica di altissimo livello e che dia la possibilità di giocare sia da soli, sia cooperando che competendo con altre persone in tutto il mondo, Forza Horizon 4 non vi deluderà mai.

 

GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 10
Sonoro: m9,5
Gameplay: 9,5
Longevità: 9,5
VOTO FINALE. 9,5

 

Francesco Pellegrino Lise

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Star Wars Outlaws, il videogame di Ubisoft dedicato ai fan della saga

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Star Wars Outlaws, il nuovo videogame di Ubisoft per Pc, Xbox e PlayStation ambientato in uno degli universi più amati di sempre, si colloca tra L’impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi. Un periodo poco esplorato nel medium videoludico e in cui gli sviluppatori di Massive Entertainment hanno voluto raccontare la loro storia. Una vicenda che mette da parte potenti Jedi e leggendari eroi per mettere i giocatori nei panni di una protagonista del tutto inedita che, con sguardo sognante verso le stelle, fantastica di un’opportunità che possa cambiare in modo radicale la sua vita piuttosto banale e ben poco avvincente. Kay Vess, questo è il suo nome, è un’abile ladra, che si destreggia nel borseggiare ignari passanti per le strade di Canto Bight fin da quando era bambina. Divenuta adulta, vive con il suo fido quanto intelligentissimo animaletto Nix nella mansarda di un locale gestito dal suo amico Bram, mentre sogna di poter finalmente mettere a segno un colpo che le permetta di acquistare una nave e lasciare per sempre le fatiscenti strade di Canto Bight. L’occasione finalmente si presenta quando viene invitata ad unirsi ad una rapina ai danni di un potente e ambizioso signore del crimine di nome Sliro, a capo del Sindacato dei Zerek Besh. Questo primo colpo fungerà da tutorial, che proseguirà con una rocambolesca fuga a bordo della nave privata di Sliro, la Trailblazer, per poi concludersi con un atterraggio di fortuna sulla ventosa luna di Toshara, pianeta mai apparso nella saga e creato per l’occasione con la collaborazione di Lucasfilm Games. Risvegliatasi dall’atterraggio e con il marchio della morte (una taglia che attrae i più letali killer della galassia) che pende sulla sua testa, Kay per la prima volta si trova finalmente libera di plasmare il proprio destino. In compagnia del fido Nix, la ragazza raggiunge la capitale Mirogana, una città caotica e brulicante di vita. Qui il mondo dei Sindacati pullula di traffici e operazioni, un posto perfetto per Kay Vess di dimostrare le sue qualità e iniziare a costruirsi una reputazione agli occhi di Signori del Crimine, Pirati, Mercenari e Imperiali. Tutti hanno bisogno delle abilità di Kay per i propri loschi affari. Abilità che la faranno notare da Jayken, un ambizioso criminale pronto a reclutarla per effettuare una delle più ambiziose rapine mai fatte nella Galassia, accompagnato dal misterioso Droide pistolero ND-5. Per Kay si presenta finalmente l’opportunità della vita, ma non si sfugge al passato. Vecchi e nuovi nemici tramano nell’ombra, in un intreccio che porterà la protagonista fino agli angoli più remoti della Galassia in un’avventura avvincente quanto pericolosa. A livello di giocabilità, Star Wars Outlaws si presenta come un action game open world che vede Kay muoversi tra le grazie dei Sindacati del Crimine, che nelle 30 ore necessarie ad arrivare ai titoli di coda, dovrà reclutare la migliore banda della galassia per poter realizzare il colpo del secolo, esplorando cinque pianeti, ognuno con i propri biomi, fauna e flora. Le ore di gioco diventano però molte di più se si vuole completare i numerosi incarichi secondari che il gioco offre, arricchendo notevolmente l’esperienza complessiva di gioco. Il titolo ricrea per ogni pianeta delle vaste aree interamente esplorabili, le cui dimensioni variano notevolmente da mondo a mondo, con la protagonista che può viaggiare ovunque voglia. Nella maggior parte dei pianeti sono presenti una città principale, che funge da Hub per varie attività, più diversi insediamenti sparsi per la regione, tutti ricchi di opportunità per una ladra come Kay per iniziare a farsi le ossa nel crimine organizzato. Per muoversi tra le vaste aree dei pianeti più grandi si può fare affidamento allo Speeder presente all’interno della Trailblazer. Questo è l’unico mezzo di trasporto di terra pilotabile, nonostante si vedano sfrecciare per le strade numerosi altri veicoli. A piedi invece il giocatore può fare affidamento sulla notevole agilità di Kay per scalare montagne o edifici, facendo magari sapiente uso del suo versatile rampino e compiendo azioni acrobatiche.

Joypad alla mano Star Wars Outlaws si presenta come un classico action game in terza persona ma le idee messe sul tavolo da Massive hanno avuto la Forza di arricchire e variare l’esperienza in modi davvero molto interessanti. Primo fra tutti è la presenza dei già citati Sindacati criminali. Essi hanno una propria base collocata nel pianeta e ogni Sindacato dispone di agenti pronti ad assegnare missioni, oltre che venditori specializzati dove acquistare i materiali e l’equipaggiamento più raro e interessante. Per far salire la reputazione presso un Sindacato e avere così accesso a vantaggi e merce sempre migliore, bisogna completare incarichi di varia natura, come l’infiltrazione nelle basi nemiche, recuperare merci nascoste, sabotaggi e altri tipi di operazioni. Oltre a svolgere incarichi, un altro modo per guadagnarsi la fiducia di uno dei Sindacati è vendere i segreti di una organizzazione ad un’altra, oppure alla fine di alcuni incarichi tradire il committente per favorire un’organizzazione rivale. Tutto è nelle mani di chi gioca, e una canaglia esperta sa sempre come riuscire a farsi alleate tutte e quattro le organizzazioni criminali. Se non si sta attenti invece, si rischia di farsele nemiche, con tutte le complicanze del caso, come non essere più ammessi nella loro base o venire braccati dai loro sicari. In Star Wars Outlaws oltre a dover gestire la Reputazione agli occhi dei signori del crimine, sarà opportuno prestare attenzione a non infrangere la legge. In quel caso bisognerà vedersela con l’Impero, decisamente più attrezzato e letale dei Sindacati. Nel caso si venga colti a commettere un reato ai danni dell’Impero, verrà emesso un ordine di cattura nei confronti di Kay, di fatto il classico stato di “ricercato” visto in molti titoli open world. In questo caso, per rimuovere tale status, occorre infiltrarsi in uno dei vari posti di blocco Imperiali, manomettere il terminale e rimuovere il proprio mandato di ricerca. Anche se alcuni Ufficiali Imperiali sono disposti a chiudere un occhio, dopo il dovuto pagamento ovviamente. Si sa, anche nell’universo di Satr Wars la corruzione è presente e ad alcuni imperiali il denaro extra piace molto. Tra una missione e l’altra, esplorando i mondi di gioco, ci si può imbattere in diverse attività secondarie. Nei pianeti principali ci sono diversi segreti da scoprire come antichi tesori da recuperare, misteriose trasmissioni da seguire, Avamposti da saccheggiare, Specialisti da reclutare e minigiochi molto divertenti. Ci sono attività per tutti i gusti e proposte in notevole varietà da tenere incollati allo schermo per ore. Per quanto riguarda i momenti più concitati di Star Wars Outlaws, il gioco propone due approcci diversi: l’assalto diretto con blaster in mano, oppure un approccio più furtivo, con la collaborazione straordinaria del sempre fedele Nix. Il simpatico animaletto infatti svolge un ruolo fondamentale nel gameplay, con la possibilità di fargli svolgere diverse azioni come distrarre nemici, rubare chiavi dalle tasche di Ufficiali Imperiali, Sabotare attrezzature nemiche, innescare dispositivi esplosivi e attivare interruttori altrimenti irraggiungibili. La ricca varietà di possibilità, unita a un ricercato level design degli scenari, offre al giocatore un vasto ventaglio di strategie da utilizzare. Non c’è mai un’unica strada per arrivare all’obiettivo. Sta al giocatore scegliere la migliore. Studiare una base nemica da una distanza di sicurezza, facendo saggio uso del binocolo, è un’ottima tattica per individuare strade, condotti segreti, pareti scalabili e percorsi di pattuglia nemica. Inoltre, l’esplorazione dei mondi di gioco ripaga sempre. Certo, ci si può dedicare solo alla splendida quest principale, ma il vero cuore pulsante di Star Wars Outlaws è vivere pienamente la ricca esperienza che l’opera propone. Anche perché solamente svolgendo determinati incarichi o esplorando particolari luoghi, si possono ottenere potenziamenti necessari per migliorare le proprie abilità, l’equipaggiamento e i mezzi a disposizione. Kay infatti, grazie all’aiuto di determinati personaggi chiamati Specialisti, può migliorare le sua abilità nell’infiltrazione e nel combattimento. Per esempio può insegnare a Nix come sabotare gli allarmi, oppure c’è l’abilità “Parlantina”, che nel caso si venga scoperti da una guardia in territorio nemico, dà a disposizione diversi secondi extra, dove Kay proverà a distrarlo a riempiendolo di parole, per evitare che dia l’allarme. Magari avvicinandosi lentamente e stordendolo con un pugno, o magari comandando a Nix di attaccarlo alle spalle. Più si evolverà Kay, più la propria rosa di abilità e di possibilità aumentano, arricchendo l’esperienza.

Nel gioco è presente inoltre una componente di crafting. Con i giusti materiali, Kay può migliorare le statistiche e le funzioni del suo blaster, la varietà di granate che può trasportare nella borsa, la potenza e velocità del suo speeder, i sistemi e le armi della Trailblazer e molto altro ancora. Oltre a ciò, rinvenendo alcuni tesori nascosti, si possono ottenere vernici uniche e accessori, con cui personalizzare esteticamente la pistola laser, la nave e lo speeder. Per quanto riguarda il combat system di Star Wars Outlaws, Kay può trasportare con sé solamente il suo fido blaster, potenziabile e dotato di munizioni infinite, cercando però di stare attenti a non surriscaldarlo. Le altri armi che si rinverranno durante i combattimenti, che comprendono fucili, mitragliatori, lanciagranate, fucili di precisione e così via sono solo armi temporanee, nel senso che Kay può raccoglierle e utilizzarle, ma non riporle in qualche fondina o borsa. Oltre a donare un certo realismo, questa meccanica spinge il giocatore a valutare bene il proprio approccio man mano che si presentano situazioni diverse. Oltre al suo immancabile blaster, Kay ha con sé due gadget essenziali: il Connettore e l’Apricodici. Il primo permette di scassinare serrature di bauli e porte, tramite un simpatico minigioco ritmico. L’altro invece permette di violare terminali e computer, attravrso un minigioco di hacking, accedendo così alla possibilità di manomettere torrette, scudi energetici e altre funzioni. Un parte essenziale dell’esperienza nell’opera di Massive sono i viaggi stellari, a bordo della Trailblazer. Questa nave funge da vero e proprio hub, dove si può potenziare l’equipaggiamento, cambiare abbigliamento, gestire gli incarichi e ovviamente decollare verso nuovi mondi. Una volta seduti al posto di comando, si può avviare il decollo in qualunque momento e attraverso una suggestiva sequenza senza stacchi, la nave prenderà il volo e arriverà nello spazio perfettamente pilotabile, mascherando i caricamenti con l’attraversamento di una coltre di nubi e dando l’illusione di un universo vasto e complesso. Le orbite dei vari pianeti sono delle vere e proprie macro-aree liberamente esplorabili, con attività da svolgere, tesori da recuperare, relitti abbandonati da saccheggiare e stazioni spaziali dove poter atterrare, in cerca di nuove opportunità. Le fasi a bordo dell’astronave sono particolarmente ben inserite e si amalgamo perfettamente con il resto dell’esperienza di gioco, dando vita ad ardite fughe tra ammassi di asteroidi o violenti battaglie in perfetta armonia con l’essenza di Star Wars. Dal punto di vista tecnico, Star Wars Outlaws convince ma non stupisce. Il colpo d’occhio risente di texture non sempre definite e di un pop-in piuttosto frequente, con in più volti dei personaggi dalle animazioni facciali non proprio espressive. In generale, manca quel tocco di classe che ci si aspetterebbe da una produzione così importante e, se giocato in modalità Prestazioni a 60 fps (non sempre fissi), la risoluzione dinamica sembra tendere fin troppo spesso ai 720p che non ai 1080p, con risultati che si possono facilmente immaginare. Il nostro consiglio, se si riesce a rinunciare ai 60fps, è di optare per la modalità Qualità a 30 fps, se non altro per godere di una risoluzione più elevata e di un colpo d’occhio complessivamente più solido e meno “slavato”. Il recente aggiornamento ha migliorato qualcosa a livello di glitch e stabilità del frame-rate, ma è indubbio che questo è il problema più grande della produzione. Più solido invece il comparto audio, con una colonna sonora orchestrale di prim’ordine che riprende e rielabora con maestria i temi classici di John Williams, effetti sonori curati e un doppiaggio in inglese di prim’ordine, anche se spiace non trovare quello in italiano per un titolo di così forte richiamo. Tirando le somme, Star Wars Outlaws è l’esperienza che ogni fan di Star Wars dovrebbe vivere. L’opera di Massive è una lettera d’amore verso la saga, eccellendo nel proporre un’avventura ricca e variegata, tessuta perfettamente all’interno di una storia più ampia. Il titolo non risulta perfetto, con bug e glitch che compromettono l’IA dei nemici, rendendo gli scontri a volte sbilanciati. Ma mai come adesso questa Galassia ha preso vita in una veste così ricca. A noi, da vecchi fan della saga, il titolo è piaciuto e se anche voi amate l’universo di Guerre Stellari cosa aspettate? Acquistatelo senza alcun dubbio. Non ve ne pentirete.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica:8
Sonoro: 9
Gameplay: 8,5
Longevità: 8,5

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise

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YouTube lancia “Ask Music” e con l’IA crea playlist a misura di utente

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Google sta portando l’esperienza musicale a un livello del tutto superiore e innovativa con il lancio di “Ask Music”, una funzionalità basata sull’intelligenza artificiale che trasforma richieste di testo in playlist personalizzate. Stando agli utenti che hanno già provato la novità, come il sito 9to5google, dietro alla possibilità di ricevere liste di canzoni specifiche c’è Gemini, l’intelligenza artificiale di Google già presente come app per gli smartphone e integrata nei dispositivi mobili Pixel. Il funzionamento è simile a ciò che accade quando si chiede ad chatbot di generare un testo o una foto: si entra nell’app di YouTube Music, si apre la finestra di conversazione con Ask Music, e si inserisce un testo che identifica il genere di musica preferito. “La funzionalità appare come una scheda viola nel feed principale” scrive 9to5google. “Toccando l’icona si avvia un’interfaccia di chat a schermo intero con la possibilità di inserire poche parole o intere frasi”. In pochi istanti, viene creata una playlist su misura, completa di un titolo che descrive l’atmosfera o il genere desiderato. Sebbene Google non lo specifichi, la presenza dell’icona a scintilla, tipica del suo modello di intelligenza artificiale più avanzato, Gemini, suggerisce che sia proprio quest’ultimo a guidare la nuova funzionalità. Grazie all’IA, “Ask Music” è in grado di comprendere sfumature linguistiche complesse e di interpretare concetti astratti come “nostalgia” o “energia”. Per ora, la piattaforma è disponibile per gli abbonati a YouTube Premium su dispositivi Android. Tuttavia, 9to5google prevede un’espansione nel corso dell’anno. Insomma, da adesso in poi trovare la musica più adatta al proprio umore, al proprio evento o semplicemente che si desidera ascoltare in quel preciso momento è davvero molto semplice. Basta chiedere e l’IA si preoccuperà per noi di procurare quanto chiesto. Ovviamente più saremo accurati e maggiormente preciso sarà il risultato finale.

F.P.L.

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Castlevania Dominus Collection, una vera perla per gli amanti della saga di Konami

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Castlevania Dominus Collection è senza ombra di dubbio un vero e proprio pezzo da collezione per gli appassionati della serie dedicata alla lotta contro il malvagio Dracula. Questa raccolta, in particolar modo, offre un viaggio nel cuore di uno dei franchise più iconici di Konami ed è disponibile su PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox Series X|S e Steam. Il titolo include tre classici della serie Castlevania originariamente pubblicati per Nintendo DS, e sono: Castlevania: Dawn of Sorrow (2005), Castlevania: Portrait of Ruin (2006) e Castlevania: Order of Ecclesia (2008). A completare il pacchetto, troviamo due titoli bonus: Haunted Castle, la versione arcade di Castlevania, e Haunted Castle Revisited, una versione reimmaginata e ridisegnata del classico arcade con musiche riarrangiate, grafica migliorata e una giocabilità anch’essa più smart e meno legnosa. Il cuore pulsante di Castlevania Dominus Collection ovviamente risiede nei tre titoli principali per Nintendo DS, che rappresentano il periodo di massimo splendore della serie nella sua incarnazione portatile. Ognuno di questi giochi infatti è unico nel suo approccio al gameplay, ma tutti condividono quella particolare atmosfera gotica e quel livello di sfida che i fan della serie hanno imparato ad apprezzare fino in fondo. Dawn of Sorrow riprende la formula di Aria of Sorrow per Game Boy Advance, aggiungendo un sistema di magia basato sui simboli e un’ambientazione ricca di dettagli. Portrait of Ruin si distingue per la sua meccanica di gameplay a coppie, dove il giocatore può alternarsi tra due personaggi con abilità uniche, mentre Order of Ecclesia introduce un sistema di combattimento innovativo e una protagonista femminile, Shanoa, che utilizza glifi magici per sconfiggere i mostruosi antagonisti. Castlevania Dominus Collection non si limita a riproporre i giochi così come erano, ma offre una serie di opzioni che rendono l’esperienza di gioco più accessibile e moderna. La funzione di riavvolgimento, ad esempio, permette di tornare indietro nel tempo in caso di errore, una manna dal cielo per affrontare i momenti più difficili senza dover ricominciare da capo. Il quick save e il load-game sono disponibili in ogni momento, rendendo possibile salvare i progressi anche nei momenti più intensi. Inoltre, il layout dei controlli e il display per il dual screen, caratteristico dei giochi per DS, sono completamente personalizzabili, permettendo al giocatore di adattare l’esperienza alle proprie preferenze. Insomma, un bel insieme di cose per rendere l’esperienza più accessibile a tutti.

Come già accennato Castlevania Dominus Collection,oltre ai tre giochi principali, Haunted Castle e Haunted Castle Revisited, due titoli che offrono un diverso tipo di sfida rispetto ai classici per DS. Haunted Castle è la versione arcade di Castlevania, un gioco che, pur nella sua semplicità, rappresenta una parte importante della storia della serie in quanto la versione arcade classica rappresenta una vera e propria sfida per tutti coloro che cercano un intrattenimento difficile e appagante. La versione Revisited, invece, è una reinterpretazione moderna, con grafica aggiornata e un gameplay migliorato che garantisce una nuova prospettiva su un classico del passato. L’esperienza è sicuramente più accessibile della versione arcade, ma poter arrivare allo scontro con Dracula e poter salvare la sposa non è mai stato così avvincente. Insomma, con queste versioni di Haunted Castle, anche i giocatori di vecchia data potranno tornare indietro nel tempo e rivivere l’esperienza vissuta nel 1987. Castlevania Dominus Collection, essendo un titolo dedicato agli amanti della saga, offre anche una ricca modalità galleria, dove i giocatori possono esplorare artwork inediti, bozzetti di sviluppo, istruzioni e packaging originali. L’enciclopedia inclusa è un compendio completo ed esaustivo che contiene dati su nemici, equipaggiamenti, oggetti e altro ancora, rendendola una risorsa preziosa per chi vuole immergersi completamente nell’universo di Castlevania. Infine, il lettore musicale integrato permette di ascoltare tutte le tracce audio originali dei singoli giochi e di creare playlist personalizzate con i propri brani preferiti, un tocco di classe che aggiunge ulteriore valore alla collezione. Castlevania Dominus Collection è indubbiamente un prodotto di nicchia, destinato al novanta per cento ai fan della serie e a coloro che hanno già avuto modo di apprezzare questi giochi all’epoca della loro uscita originale. Tuttavia, l’ottimo lavoro di porting, le opzioni di personalizzazione e i contenuti aggiuntivi rendono questa collezione interessante anche per chi si avvicina alla serie per la prima volta. Va detto che, nonostante la qualità dei giochi, il peso degli anni si fa sentire. Le meccaniche di gioco, per quanto ancora solide e divertenti, possono apparire datate a un pubblico abituato a standard più moderni. Tuttavia, è proprio questa fedeltà all’originale che renderà felici i puristi, che potranno rivivere le stesse emozioni di un tempo senza compromessi. Tirando le somme, Castlevania Dominus Collection dimostra ancora una volta quanto la serie sia riuscita a lasciare il segno sui vari sistemi operativi in cui si è manifestata. Resta di certo l’amaro in bocca per la mancanza di un nuovo capitolo da ormai dieci anni, senza contare che non si ha ancora notizia di una riproposizione del memorabile Symphony of the Night al pubblico, ma i tre capitoli per Nintendo DS qui proposti sono ancora oggi favolosi da giocare. Che si voglia rivivere l’esperienza intransigente degli originali o che si preferisca utilizzare i miglioramenti di qualità della vita rappresentati dalla possibilità di riavvolgere il tempo e di salvare in ogni momento, in ogni caso Dawn of Sorrow, Portrait of Ruin e Order of Ecclesia sono capaci di garantire decine di ore di intrattenimento di altissima qualità, permettendo anche a chi non li aveva giocati negli anni 2000 di scoprire tre videogiochi che rappresentano eccellenze assolute. Provatelo, scoprite se non lo avete mai fatto l’incredibile profondità della serie e provate a battere i giochi senza gli “aiutini” per un’ esperienza indimenticabile.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8
Sonoro: 8,5
Gameplay: 8,5
Longevità: 9

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino lise

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