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di Christian Montagna
Napoli
– Rischiare la vita per una rapina? A Napoli succede. A far parlare è il messaggio del padre a “Il Mattino” di Napoli del giovane ragazzo ventisettenne Ciro Gentile che venerdì sera è stato vittima di una rapina finita male. Per sottrargli il T-Max sul quale viaggiava, i rapinatori in Via Vespucci, avevano esploso un colpo di pistola. Ferito gravemente, il giovane ora si sta riprendendo ma il padre allarmato lancia un messaggio: “Domani può succedere a un’altra famiglia, ad altri genitori e ad un altro ragazzo. In mezzo alla strada ci vuole la presenza dello Stato”. Uno Stato che troppo spesso è assente a Napoli. Circolare per le vie senza timore è quasi impossibile. Ma i controlli dove sono? Possibile che un giovane ragazzo debba rischiare la vita per una rapina? Per fortuna le condizioni del giovane Ciro stanno migliorando ma il problema va affrontato, con tutti i mezzi possibili. I delinquenti, devono restare in galera; le pene devono essere immediate e dirette. Lo Stato invece pare favorirli: indulti, sconti di pena e premi. E nel frattempo tornano a colpire, sconvolgendo le vite di famiglie oneste che vogliono vivere tranquille. Con la speranza che al più presto il giovane ragazzo possa tornare a casa e riabbracciare la sua famiglia, non bisogna arrendersi in questa battaglia alla criminalità organizzata.
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