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Cronaca

RIETI E TERAMO: IN MANETTE TRE DONNE COLPEVOLI DI NUMEROSI FURTI IN APPARTAMENTO

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Tempo di lettura 3 minuti Le tre donne abbruzzesi si sono rese responsabili di otto furti aggravati commessi e tentati nella città di Rieti.

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Redazione

Rieti – Personale delle Squadre Mobili delle Questure di Rieti e di Teramo, coordinato dal Servizio Centrale Operativo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha arrestato tre donne: S.C., del 1979, abitante a Martinsicuro, S.F.M., del 1985 e D.R.R., del 1966, residenti ad Alba Adriatica e sottoposto ad obbligo di dimora nel comune di Alba Adriatica una quarta donna: S.D., del 1975, resesi responsabili di otto furti aggravati commessi e tentati nella città di Rieti.

Questa mattina, infatti, gli uomini delle Squadra Mobili di Rieti e Teramo hanno dato esecuzione agli ordini di carcerazione emessi, dal G.I.P. del Tribunale di Rieti Dr.ssa Francesca Ciranna, nei confronti di alcune donne abruzzesi che le indagini esperite dagli investigatori della Squadra Mobile reatina hanno individuato come responsabili di numerosi furti in appartamento commessi a Rieti negli scorsi mesi di marzo ed aprile, soprattutto in danno di anziani.

Lo scorso mese di aprile, a seguito dell'intensificazione dei servizi disposti dal Questore di Rieti per la prevenzione e repressione del temuto fenomeno criminale dei furti in appartamento, che, nell'ultimo anno, aveva suscitato particolare allarme sociale, il personale della Squadra Mobile, ha fermato e sottoposto a controllo due pluripregiudicate abruzzesi, appartenenti ai clan degli zingari teramani, D.R.R. e S.F.M.. Quest'ultima, nell'occasione, forniva, peraltro, false generalità, in quanto sottoposta alla misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di Alba Adriatica.

Le donne che viaggiavano a bordo di un'utilitaria dotata di un vano ricavato ad hoc per occultare la refurtiva, venivano trovate anche in possesso di oggetti da scasso.

Le ulteriori indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Rieti Dr. Lorenzo Francia, consentivano agli investigatori reatini di accertare che quel giorno, le pregiudicate, si trovavano in compagnia di altre due donne: S.D. e S.C., con le quali avevano portato a termine un furto nel quartiere Borgo e altri due tentativi nei quartieri di Fondiano e Viale Maraini, forzando, nella circostanza, il portone d'ingresso e la porta di un appartamento.

Dall'esame dei tracciati telefonici delle utenze di copertura in uso alle donne, nonché attraverso vari riconoscimenti fotografici eseguiti dalle vittime ed altre attività di indagine, corroborate dal personale della Squadra Mobile della Questura di Teramo, gli Agenti reatini hanno potuto individuare un vero e proprio sodalizio criminale specializzato, dedito alla commissione di reati della stessa specie in tutto il centro Italia.

Il gruppo era solito partire al mattino ed aggirarsi con finalità predatorie nelle varie province delle regioni limitrofe, ove al momento la loro posizione è al vaglio delle locali Squadre Mobili.

Il modus operandi del gruppo criminale consisteva nel contattare anziani soli, presentandosi loro come venditrici ambulanti, rappresentanti di uffici pubblici, come INPS ed ASL, associazioni di volontariato, come la CARITAS, o addirittura persone conosciute come amiche anche di parenti o di badanti.

Le stesse, particolarmente abili nel circuire i malcapitati, suonavano ai citofoni delle abitazioni o richiamavano l'attenzione di anziani affacciati dai balconi, inventando delle storie che gli permettevano di farsi aprire le porte conquistando la fiducia dei malcapitati.

Una volta entrate nelle abitazioni, le donne fingevano un malore chiedendo alle vittime un bicchiere d'acqua in modo da potersi accomodare in cucina, lasciando però socchiusa la porta di ingresso dell'appartamento.

In pochi minuti, le complici si introducevano, così, in casa "perquisendo" le stanze, soprattutto le camere da letto, ed impossessandosi del denaro e degli oggetti di valore custoditi dagli anziani, in alcuni casi anche per un ammontare di decine di migliaia di euro.

Le misure cautelari nei confronti delle donne arrestate, che sono state associate presso la Casa Circondariale di Teramo, sono state disposte per il grave rischio di reiterazione di tali reati, nonché per la gravità della condotta tenuta, aggravata dall'aver agito contro persone anziane ed indifese.

La Questura di Rieti invita i cittadini che nell'ultimo anno sono stati oggetto di furti consumati con analoghe modalità, a contattare il personale della III^ Sezione della Squadra Mobile per fornire ulteriori spunti investigativi.

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Cronaca

Milano, droga agganciata con calamite sotto l’auto: arrestato un 27enne dopo inseguimento [VIDEO]

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La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Mecenate, verso le ore 13, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di droga, hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo all’interno del Quartiere Ponte Lambro e viale Ungheria dove hanno notato una vettura utilitaria parcheggiata a bordo strada con un uomo in piedi che parlava con il conducente seduto a bordo della stessa.

Una volta avvicinatisi con la vettura civetta, i poliziotti hanno richiesto l’ausilio di una volante perché la vettura attenzionata, risultata intestata a una società di leasing, aveva ripreso la marcia a velocità sostenuta in direzione di via Mecenate.

Ne è nato un inseguimento fino a via Garavaglia, strada senza uscita, dove il conducente è sceso scappando lungo le vie Forlanini, Barigozzi e Via Cossa dove, entrato in un giardino condominiale, è stato preso e sottoposto a controllo: all’ingresso di via Garavaglia, a bordo strada, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro in plastica bianco elettrosaldato a palloncino contenente grammi 1,2 di cocaina e, all’interno della vettura che lì aveva abbandonato, una banconota da 50€ nel vano portaoggetti e, sotto la scocca, due scatole in acciaio di caramelle, agganciate mediante alcune calamite, al cui interno vi erano dieci involucri contenenti 10 grammi circa di cocaina.

L’uomo è stato arrestato e posto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Cronaca

Roma, aggressione omofoba in via della Pisana: il racconto di una delle vittime

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“Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione”.
È l’inizio del triste racconto di Gianluca che mercoledì a Roma è stato vittima, assieme ad un amico, di un attacco omofobo da parte di alcuni ragazzi di nazionalità egiziana al grido:
“Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare”.

Non siamo nella periferia della capitale ma in via della Pisana, un quartiere che di certo rappresenta quella che comunemente è definita “Roma bene”.

Una serata davvero da dimenticare per Gianluca ed il suo amico che al di là dell’aggressione verbale vengono colpiti da bottiglie di vetro scagliate con l’intento di fare davvero male ma per fortuna senza troppi danni fisici: “il mio amico, ci dice, il giorno dopo si è trovato le gambe graffiate per i vetri”.

Una vera aggressione squadrista che dimostra, ancora una volta, la troppa insicurezza che percorre la Capitale: “abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso, aggiunge Gianluca , e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando”.

Gianluca ed il suo amico hanno sporto denuncia ai Carabinieri perché, ci dice “Queste aggressioni debbono terminare”. E poi aggiunge: “Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo”.

“Addirittura, prosegue, sono stati così cortesi che si sono pure offerti di riaccompagnarci a casa perché la paura che avevamo quel momento era davvero tanta”.

A quanto ci racconta i carabinieri conoscono gli aggressori, già schedati per alcuni precedenti, e, a quanto ci è dato a sapere, delinquenti abituali ma purtroppo, come succede in molte zone della Capitale “non c’erano telecamere”, aggiunge Andrea.

Lo sgomento è tanto perché avviene in una delle zone più tranquille della Capitale ed Gianluca, che vive da tempo a Roma, ci dice con molta tristezza negli occhi che non si era mai trovato in una situazione del genere e la paura ormai lo attanaglia.

Davvero esemplare il comportamento degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dimostrano, ancora una volta, il loro alto senso istituzionale ed umano.

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