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Esteri

PAKISTAN, RIFIUTA IL MATRIMONIO COMBINATO E VIENE UCCISA A BASTONATE.

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Tempo di lettura 2 minutiFarzana Iqbal, la giovane 25 enne, incinta di tre mesi, è stata aggredita da un gruppo di persone per essersi ribellata alle decisioni di una società antica e maschilista.

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di Christian Montagna

Alahore (Pakistan) – Un’altra terribile storia, la morte di una giovane donna. Accade in Pakistan, ad Alahore. Farzana Iqbal, la giovane 25 enne, incinta di tre mesi, è stata aggredita da un gruppo di persone per essersi ribellata alle decisioni di una società antica e maschilista. La cosa che più fa rabbrividire è che in quel gruppo di persone c’erano il padre e il fratello. La cronaca ci ha tristemente riportato altri avvenimenti simili:è’ noto il caso della giovane Hina uccisa e sepolta dal padre perché vestita all’ occidentale ma, come lei, purtroppo anche altre. Un massacro quello delle donne che non ha fine. Che siano motivi religiosi o regole imposte dalla società poco importa, la violenza sulle donne è da condannare in ogni caso. Secondo quanto riportato dal capo investigatore Rana Akhtar alla rete televisiva Samaa Tv, la giovane pakistana sarebbe dovuta essere in aula per difendere il marito accusato dalla famiglia di averla rapita e costretta a sposarlo. Una ventina di persone erano fuori al Tribunale ad attenderli per colpirli a bastonate e pietre. Perché in Pakistan, chi sceglie di essere libero,viene considerato un criminale Il fratello della vittima, armato di pistola, ha esploso un colpo mancando il bersaglio. Il tutto accadeva dinanzi ad una folla inerme di curiosi. La giovane vittima che nel caos tentava la fuga, cadendo, è stata raggiunta dai suoi familiari e uccisa a bastonate. Secondo quanto riportato dall’ avvocato, Ferzana aveva scelto liberamente di sposare quell’ uomo e questo, in Pakistan, alle donne non è concesso. Per lei era già stato scritto un altro destino, il padre le aveva scelto il marito e lo stile di vita da seguire. Una decisione quella di ribellarsi che le è costata la vita. In un sistema come quello pakistano tutto ciò è all’ ordine del giorno, la folla di carnefici è scappata inosservata e solo il padre ha confessato definendolo un delitto d’onore. Ma quale onore? Siamo solo dinanzi all’ennesimo delitto della vergogna…