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CINA:PUTIN A SHANGHAI PER SUGGELLARE I NEGOZIATI BILATERALI PER I PROSSIMI DIECI ANNI

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A Shangai nuova tappa nel partenariato globale e nella cooperazione strategica tra le due potenze mondiali, Cina e Russia espanderanno gli scambi bilaterali, gli investimenti transfrontalieri e i finanziamenti e rafforzerà gli scambi per la formulazione di politiche macro-economiche. L’obiettivo comune è quello di intensificare e aumentare il commercio bilaterale a 100 miliardi di dollari entro il 2015 e 200 miliardi dollari entro il 2020 rispetto ai 90 miliardi dollari dell’anno precedente

di Cinzia Marchegiani


Shanghai (Cina) – L’oriente è sotto l’occhio indiscreto dei partners mondiali che scrutano e monitorano la crisi asiatica innescata nella contesa della supremazia delle acque territoriali nel Mar Cinese meridionale, ma non solo.

Oggi Vladimir Putin, come anticipato, si è recato in visita ufficiale a Shangai, per stringere importanti negoziati bilaterali con la Cina, apostrofati come i più ambiziosi per i prossimi decenni. Il presidente della Russia, Putin e la sua delegazione incontra al summit della Conferenza sulle Misure di Interazione e Rafforzamento della Fiducia in Asia (Cica), il presidente cinese, Xi Jinping e avanza importanti nonché strategici accordi e intese tra cui il contratto per forniture trentennali di gas russo a Pechino.

La protagonista indiscussa in questo summit tra giganti mondiali è l’"economia" e la presenza delle quarantasei aziende russe tra cui Gazprom, Rosneft e Novatek, che sono gli incontrastati colossi del petrolio e gas, ne testimonia la sua forte valenza. Lo stesso Vladimir Putin ha confermato in un’intervista ai media cinesi che è determinato a concretizzare con i partner cinesi gli scambi commerciali a 100 miliardi di dollari nel 2015 e a 200 miliardi nel 2020: ” Nel 2013, il volume di scambi è stato di 90 miliardi di dollari, la Russia oggi mette la Cina al top tra i suoi partner commerciali esteri." La Russia vede come un’ottima strategia i contratti per l’approvvigionamento di gas alla Cina, alternativa che va a colmare la fornitura destinata all’Europa che vedrà un trend negativo, poiché si prevede un’Europa sempre meno dipendente dalla loro fornitura. I due paesi espanderanno gli scambi bilaterali, gli investimenti transfrontalieri e i finanziamenti e rafforzerà gli scambi per la formulazione di politiche macro-economiche. Uno scenario che condizionerà le macro politiche ed economiche globali poiché sia Russia che Cina intensificheranno i rapporti per garantire l'equilibrio negli scambi, andando ad ottimizzare la struttura del commercio e gli investimenti reciproci nei settori come infrastrutture di trasporto, sviluppo minerario.

Le due parti hanno promesso di approfondire la cooperazione nel settore petrolifero, rilanciare la fornitura di gas naturale della Russia alla Cina il più presto possibile e lo sviluppo congiunto di miniere di carbone in Russia. In agenda sarà inserita anche la costruzione congiunta delle centrali elettriche in Russia per aumentare la potenza di alimentazione in Cina. Inoltre nel settore energetico e progettuale i due paesi rafforzeranno la cooperazione nei grandi progetti per l'uso pacifico dell'energia nucleare nonché la ricerca sulle tecnologie aerospaziali di base, l'aviazione civile oltre la navigazione satellitare e il volo spaziale con equipaggio. L’aiutante del presidente russo Yury Ushakov, aveva anticipato sui media 43 accordi, di cui circa trenta dovranno essere firmati. Tra i progetti presentati, finalizzati alla capacità di condivisione delle capacità tecnologiche, si parla di un primo progetto in merito alla costruzione di un aereo giunto a lungo raggio “widebody” che andrebbe a concorrere con gli Stati Uniti per la produzione di aerei europei e sembra che la Cina sia interessata alla creazione di almeno un migliaio di campioni: Scenari in mutazione quelli internazionali che vedono queste due nazioni protagoniste per i prossimo dieci anni nel cooperare e rafforzare le relazioni economiche oltre che commerciali che sfidano una crisi globale e anche della stabilità del pianeta stesso.
Nel frattempo le tensioni nate tra la Cina e il suo vicino Vietnam sembrano acuirsi. Le notizie citano il rimpatrio in Cina con un volo aereo di emergenza di sedici operai cinesi che sono stati feriti in Vietnam duranti le aggressioni nei precedenti giorni da parte dei nazionalisti che hanno attaccato con ferocia le aziende straniere, che rivendicano la sovranità e la contarietà alla supremazia cinese. Così la tensione rimane alta e le cifre dichiarano quattro mila cinesi pronti a partite mentre nel fine settimana circa tre mila lavoratori hanno lasciato il paese. Il ministero dei trasporti cinese sembra abbia organizzato cinque imbarcazioni per poter aiutare l’evacuazione dei connazionali. 

Lo scenario globale è in continua metamorfosi, di certo gli Stati Uniti non son rimasti a guardare, allacciando rapporti sempre più stretti con il Vietnam, con concordati miltari e accesso ai porti e alle basi militari.

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Esteri

Usa, Biden: “Pronti a difendere Israele”

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“Poco fa io e la vicepresidente siamo stati informati nella Situation Room sugli sviluppi in Medio Oriente. Abbiamo ricevuto aggiornamenti sulle minacce poste dall’Iran e dai suoi alleati, sugli sforzi diplomatici per ridurre le tensioni regionali e sui preparativi per supportare Israele qualora venisse nuovamente attaccato”: lo scrive su X Joe Biden, postando una foto del team della sicurezza nazionale.

“Abbiamo anche discusso i passi che stiamo intraprendendo per difendere le nostre forze e rispondere a qualsiasi attacco contro il nostro personale nel modo e nel luogo che preferiamo”, ha aggiunto. 
   

Pezeshkian: ‘Israele riceverà una risposta per la sua insolenza’

‘L’Iran non vuole espandere la guerra e la crisi nella regione, ma il regime sionista riceverà sicuramente una risposta per i suoi crimini e la sua insolenza’. Lo ha detto il presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, in un incontro ieri sera con il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Sergei Shoigu, a Teheran.

 ‘Le azioni criminali di Israele a Gaza e l’assassinio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh sono la chiara indicazione della violazione di tutte le leggi internazionali’, ha proseguito.

 Pezeshkian ha poi affermato che le relazioni con la Russia sono una priorità per l’Iran, in quanto ‘Mosca è stata un partner strategico e un amico dei tempi difficili per Teheran’. ‘Il tempo dell’unilateralismo di alcune potenze come gli Stati Uniti è passato’, ha aggiunto.

Shoigu, scrive l’agenzia Irna, ha definito Teheran un alleato strategico della Russia nella regione e ha sottolineato i tentativi dei due Paesi di risolvere la sicurezza e di formare un mondo multipolare. Il dirigente russo ha anche incontrato il capo di stato
maggiore delle forze armate iraniane nella tarda serata di lunedì.

Durante l’incontro, Mohamamd Bagheri ha affermato che gli Stati Uniti sanno bene che il mondo non è più bipolare. ‘L’Iran
e’ favorevole alla cooperazione trilaterale con Russia e Cina’, ha aggiunto. 

Bagheri, ‘Dobbiamo resistere e prendere misure reciproche’

 “L’Iran deve resistere e prendere misure reciproche, in conformità con il diritto internazionale, per affrontare le azioni malvagie del regime sionista, che è la causa dell’instabilità nella regione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ad interim Ali Bagheri in una conversazione telefonica avuta ieri sera con il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, il cui Paese è presidente di turno dell’Ue.

 “L’Iran attribuisce importanza al mantenimento della stabilità regionale, ma allo stesso tempo considera il suo legittimo diritto di difendere la sicurezza, la sovranità nazionale e l’integrità territoriale del Paese”, ha sottolineato Bagheri, citato dall’agenzia Irna.

Szijjártó, da parte sua, ha affermato che la comunità internazionale dovrebbe adottare tutte le misure possibili per prevenire l’escalation della tensione e della crisi. Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha detto ieri di aver ricevuto da Bagheri, tramite il ministro degli Esteri ungherese, il messaggio che l’Iran ha deciso di attaccare Israele.

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Cronaca

Finlandia, l’Orchestra Toscana apre il Festival di Musica di Turku

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Al via l’edizione 2024 del Turku Music Festival  che aprirà il prossimo 8 agosto con una interessante proposta musicale a cura di artisti provenienti da Firenze. Il concerto di apertura ha in programma una scaletta multinazionale di musiche di Gioachino Rossini, Camille Saint-Saëns, Franz Schubert e Felix Mendelssohn-Bartholdy, che accompagna il pubblico in uno splendido viaggio musicale.
 
Il Turku Music Festival è stato fondato dalla Musical Society di Turku nel 1960. Si è evoluto in un evento urbano diversificato con un’ampia gamma di eccellente musica, tra cui grandi concerti orchestrali, musica da camera, recital, jazz, eventi all’aperto e concerti per bambini. Il catalogo degli ospiti include ogni anno artisti finlandesi e stranieri. L’attuale direttore artistico è Klaus Mäkelä; i suoi predecessori includono Ville Matvejeff, Topi Lehtipuu, Olli Mustonen e Martti Rousi.
 
La città di Turku è gemellata con una rete di 13 città in tutta Europa. Turku e Firenze sono gemellate da oltre 30 anni. Il Turku Music Festival celebra questa relazione con un tocco di classe, portando il violoncellista Ettore Pagano, il direttore principale Diego Ceretta e una delle migliori orchestre italiane, l’Orchestra Della Toscana, da Firenze per tenere un concerto a Turku.
 
Questo il programma del Festival che si conclude il 29 agosto:
 
Gioacchino Rossini (1792–1868): Une larme (Una lacrima), tema e variazioni per violoncello e archi
 
Camille Saint-Saëns (1835–1921): Concerto per violoncello n. 1 in la minore op. 33
Allegro non troppo – Allegretto con moto – Tempo primo
 
Franz Schubert (1797–1828): Ouverture ‘in stile italiano’ n. 1 in re maggiore D.590
 
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1807–1847): Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 ‘Italiana’
 
Allegro vivace – Andando con moto – Con moto moderato – Saltarello: Presto
 
L’Orchesta della Toscana
 
Fondata a Firenze nel 1980, l’Orchestra della Toscana (ORT) è considerata una delle migliori orchestre in Italia. I suoi 44 musicisti si dividono anche in vari ensemble di musica da camera che si esibiscono in Toscana oltre alla loro base, lo storico Teatro Verdi. Il direttore artistico dell’ORT è Daniele Spini e il suo direttore principale è Diego Ceretta. L’orchestra si esibisce regolarmente in tutta Italia e in alcune delle più importanti sale da concerto del mondo, tra cui la Carnegie Hall di New York, il Teatro Coliseo di Buenos Aires e sedi a Hong Kong e in Giappone.
 
L’ORT ha collaborato con artisti quali Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, James Conlon, Myung-Whun Chung, Gianandrea Gavazzeni, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma, Emmanuel Pahud, Daniele Rustioni e Uto Ughi. Il repertorio dell’ORT comprende opere dal Barocco ai giorni nostri, con particolare attenzione alla musica contemporanea, che l’orchestra esegue regolarmente alla Biennale di Musica di Venezia e allo Strasbourg Music Festival.
 
Diego Ceretta, Direttore Principale dell’Orchestra della Toscana, ha studiato violino e direzione d’orchestra (con Daniele Agiman) al Conservatorio di Milano, diplomandosi con il massimo dei voti. Dopo aver debuttato alla direzione dell’Orchestra Filarmonica Italiana nel 2016, ha diretto diverse orchestre in Italia (tra cui le Orchestre Sinfoniche di Sanremo e Città di Grosseto e l’Ecomusic Big Band, che ha diretto anche in tournée alla Carnegie Hall di New York). Ha diretto le prime mondiali di diverse opere, tra cui Billy Budd di Federico Ghedini e La notte di Natale di Alberto Cara. Nella stagione 2023-2024, Ceretta dirige concerti con l’Orchestra della Toscana in Italia e all’estero e anche spettacoli de Il barbiere di Siviglia al Teatro Regio di Parma. Apparirà inoltre come direttore ospite con LaToscanini a Parma, il Teatro Regio di Torino, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra Sinfonia Siciliana e l’Orchestre National de Montpellier.
 
Il violoncellista Ettore Pagano (nato nel 2003) è noto per aver vinto i concorsi internazionali Anna Kull, Johannes Brahms e Khachaturian. Ha iniziato gli studi all’età di 9 anni con Riccardo Martinini, diplomandosi con lode presso l’Accademia di S. Cecilia a Roma nel 2021. Nel 2022 ha ottenuto il diploma presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona sotto la guida di Antonio Meneses. Pagano si è esibito nelle principali sale in Italia e in Europa, così come alla Carnegie Hall di New York con la Croatian Radio Orchestra, la Graz Philharmonic Orchestra, la Klaipeda Chamber Orchestra, la Euro Symphony Orchestra SFK e la Sicilian Symphony Orchestra. Nel 2018 ha registrato musiche di De Falla, Cassadò, Popper e Tchaikovsky per Musikstrasse.
Privo di virus.www.avast.com



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Cronaca

Dalla Finlandia un contributo per sostenere i pensionati ucraini

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Il governo finlandese ha generosamente donato 2 milioni di euro al PAM, Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), per sostenere l’assistenza complementare finanziaria del WFP ai pensionati che vivono nelle regioni vicine alla linea del fronte.
Il programma di assistenza in denaro complementare del PAM, lanciato nell’agosto 2023, è progettato per supportare i pensionati con pensioni basse che vivono in aree di ostilità attive o possibili, come definite dallo Stato, integrando le pensioni che ricevono. Da agosto 2023, oltre 360.000 pensionati hanno ricevuto pagamenti dal WFP nell’ambito di questo programma. I contributi della Finlandia e di altri donatori stanno consentendo al PAM di espandere il programma fino alla fine del 2024. Complessivamente, da febbraio 2022, la Finlandia ha contribuito con 11 milioni di euro alle operazioni umanitarie del PAM in Ucraina. 1 milione di euro è stato utilizzato per sostenere un programma congiunto WFP-FAO di azione contro le mine in ambito agricolo per aiutare le famiglie rurali e i piccoli agricoltori a riavviare in sicurezza la produzione alimentare nella regione di Kharkiv, e 8 milioni di euro sono stati utilizzati per fornire assistenza alimentare alle comunità che vivono vicino alla linea del fronte, nonché assistenza in denaro ai più vulnerabili in tutto il paese.
“Fornendo fondi flessibili, la Finlandia continua a dimostrare il suo impegno per un’assistenza umanitaria basata sui principi, consentendoci al contempo di supportare gli ucraini che ne hanno più bisogno, di dare il via a nuove iniziative e di colmare le lacune nei finanziamenti”, ha affermato Richard Ragan, direttore nazionale del PAM in Ucraina. “Siamo profondamente grati al governo finlandese per il suo costante supporto ai nostri programmi umanitari e al popolo ucraino”. L’assistenza in denaro è uno dei tanti modi in cui il PAM supporta gli ucraini colpiti dalla guerra: l’organizzazione distribuisce anche scatole di cibo nelle aree più vicine alla linea del fronte, dove il cibo è difficile da trovare o molto costoso, supporta il programma nazionale di alimentazione scolastica nonché la bonifica sicura di terreni agricoli minati nella regione di Kharkiv per aiutare gli agricoltori e i produttori alimentari a riprendere il lavoro. Il PAM ha anche noleggiato 25 navi per esportare grano ucraino nei paesi bisognosi attraverso la Black Sea Grain Initiative e la Grain From Ukraine Initiative.
Nel 2023 il contributo finlandese al PAM è ammontato a circa 31 milioni di euro, quello dell’Italia a 41. Tuttavia, il contributo della Finlandia è più ampio rispetto a quello italiano in rapporto al PIL.
Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite è la più grande organizzazione umanitaria al mondo, con sede a Roma, impegnata a salvare vite umane in situazioni di emergenza e a utilizzare l’assistenza alimentare per costruire un percorso verso la pace, la stabilità e la prosperità per le persone che si stanno riprendendo da conflitti, disastri e dall’impatto dei cambiamenti climatici.



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