Published
11 anni agoon
By
cmontagna
Il 21 maggio Putin prenderà parte al quarto vertice della conferenza sull'interazione e le misure di rafforzamento della fiducia in Asia in programma che si terrà a Shanghai, mentre nel Vietnam questi giorni sono sorte imponenti proteste contro l’imperialismo cinese, quindici fabbriche d proprietà di Singapore sono state incediate nel parco industriale.
di Cinzia Marchegiani
Isole Paracel – Prende sempre più forma l’inquietante scenario asiatico dove in superficie c’è un forte conflitto innescato dalla contesa di sovranità in una zona del Mar Cinese Meridionale tra Cina e Vietnam. La situazione di forte tensione potrebbe innescare però altri attriti ben più grandi che coinvolgerebbero USA e Russia. Il Vietnam e le Filippine hanno sempre contrastato l’invadenza egemonica della Cina, mentre la Cina rivendica la sovranità delle Isole Paracel e delle Spratly, in una zona chiamata “lingua di bue”. L'egemonia è di certo un fattore strategico per poter impadronirsi di quei beni preziosi che sono il commercio e lo sfruttamento di petrolio e gas naturale nel fondo marino, in un'area dell’oceano dove vi è il passaggio dei due terzi dei commerci marittimi mondiali. Il fatto vuole che nonostante i trattati internazionali, sono state posizionate in una zona economica esclusiva di Hanoi una piattaforma petrolifera e una flotta di navi militari cinesi per esercitare l’attività estrattiva al largo delle Isole Paracel considerata zona dell’area di pertinenza del Vietnam. Le navi cinesi, anche grazie all’aiuto dell’aviazione da guerra, hanno condotto un’azione aggressiva alle navi della Guardia Costiera e a quelle preposte al controllo della pesca. Dopo il vertice Asean, con la nota diramata l’11 maggio 2014, il Fondo Vietnam per la Pace e lo Sviluppo (VFPD) si è attivato per scongiurare il conflitto e ha chiesto alla Cina di rimuovere immediatamente la sua piattaforma petrolifera e le navi dalle acque del Vietnam e di proseguire i negoziati per risolvere il problema, poiché l'atto pone problemi nella regione e in tutto il mondo la pace e la stabilità. La situazione però si complica. L’USA va a portare la propria protezione in Vietnam, siglando il 28 aprile 2014, un accordo di cooperazione militare tra Manila e Washington che autorizza una maggiore presenza di truppe statunitensi nel Paese del Sud-est asiatico, un vero concordato che garantirà per dieci anni un migliore accesso all’alleato americano a porti, basi militari e dell’aviazione sul suolo filippino, mentre le truppe statunitensi forniranno addestramento all’esercito di Manila e sostegno logistico. Dal fronte cinese invece è ufficiale la visita del presidente russo Vladimir Putin per una visita non solo diplomatica ma che servirà a siglare un accordo sul gas. Dal Cremlino si conferma che il 20 maggio Putin visiterà Shanghai, dove verranno firmati una serie di "importanti accordi " che riguardano il commercio e l'energia. Mentre Putin sarà in visita a Pechino, Cina e Russia terranno un'esercitazione navale congiunta nella parte settentrionale del Mar Cinese Orientale tra il 20 e il 26 maggio. Liang Yang ha detto in una conferenza stampa che il "Sea Common 2014" nasce per concentrarsi sulla difesa e attacco, scorta, ricerca e salvataggio e la liberazione di navi dirottate. Il portavoce Liang ha rivelato che le due parti della spedizione comprendno 14 navi, due sommergibili, nove aerei ad ala fissa e elicotteri e forze speciali per l'esercizi e l'evento che servirà a rafforzare la reciproca fiducia politica tra la Cina e la Russia:”l'esercitazione ha lo scopo di aumentare la loro capacità di affrontare congiuntamente le minacce alla sicurezza marittima”. Il 21 maggio, Putin prenderà parte al quarto vertice della Conferenza sull'interazione e le misure di rafforzamento della fiducia in Asia in programma che si terrà proprio a Shanghai. Purtroppo il clima è incandescente, dalle news di questi giorni si apprende che in tutto il Vietnam, ci sono state manifestazioni e proteste nelle principiali piazze della nazione, come all’ambasciata cinese di Hanoi dove duemila persone si sono riversate per protestare contro l’imperialismo della Cina, ad Ho Chi Minh City si parla di più di tremila cittadini di religioni diverse davanti al Consolato di Pechino. Inoltre nel sud del paese è sfociata una protesta pericolosa e imponente che hanno coinvolto ventimila lavoratori in un parco industriale di proprietà di Singapore e in altre fabbriche vicine situate nella provincia meridionale di Binh Duong. Gli stabilimenti di Taiwan o Corea del Sud sono stati presi d’assalto, pensando che fossero di proprietà cinese.
Situazione delicata e preoccupante per la pace mondiale, poiché sembra che entrambe le nazioni rivendichino ognuna la propria osservanza dei trattati internazionali. Dal vertice Asean emerge l’atteggiamento della Cina che oltre a non dare alcuna risposta alle richieste legittime, ha calunniato e accusato il Vietnam, mentre poi intensificava le sue azioni di supremazia. Il Vietnam protesta con forza l’egemonia della Cina e conferma che proteggerà la sua sovranità nazionale e l'interesse legittimo in conformità del diritto internazionale, mentre la Cina è certa che ha esercitato un’enorme moderazione nei confronti della provocazione Vietnamita, confermando che ha comunicato per ben quattordici volte attraverso i canali diplomatici invitando la parte vietnamita a rispettare i legittimi diritti e interessi della Cina, chiedendo di rimuovere tutte le navi immediatamente. Yi Xianliang, vice direttore generale del Dipartimento di controllo e Oceano affari del Ministero degli Esteri della Cina, ha tenuto una conferenza stampa insieme a Li Youg, CEO di China Oilfield Services Limited (COSL) sulle operazioni di perforazione della Cina in acqua meridionali:” la Cina è profondamente scioccata e sorpresa. Le isole Xisha sono territorio inerente alla Cina e non ci sono controversie in questo settore. Questa operazione è svolta dalla COSLed è una normale perforazione che dista solo 17 miglia nautiche di distanza dall’isola di Zhongjian ed è completamente all’interno della sovranità e giurisdizione della Cina.”
Il fatto che la Russia e l’U.S.A. abbiano scelto alleati che sono ora in forti conflitti territoriali, pone imbarazzanti riflessioni… Giganti della terra spostano arsenali e flotte navali militari per fare esercitazioni di pattugliamento in acque oceaniche dove ogni giorno vi è il passaggio dei due terzi dei commerci marittimi mondiali, ma soprattutto siti strategici di sfruttamento di petrolio e gas naturale nel fondo marino, tutto ciò deve allarmare le organizzazioni mondiali di pace….