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Editoriali

LA TORRE DI BABELE

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Tempo di lettura 3 minuti

di Mario Torosantucci

E’ una grande preoccupazione, pensare alla società violenta in cui viviamo oggigiorno. Quanto pericolo in più dovranno affrontare i nostri figli, i nostri nipoti e quanti verranno al mondo successivamente? Il nostro bel paese, si trasforma velocemente in terzo mondo. Anche se l’ impressione che si prova, è quella di esserci già arrivati. Per il mio lavoro, ho girato il mondo per anni, ma quando varcavo i nostri confini nei rientri, rilassatezza e tranquillità, erano le dolci sensazioni, che si percepivano subito. E’ anche vero, che le fonti di informazione erano diverse, ma è accertato, che la situazione attuale, purtroppo in peggioramento in questo periodo, è veramente preoccupante e drammatica. La persona onesta vive nel terrore, perché vede ovunque il pericolo.

Consapevoli di non essere più tutelati, malgrado il grande e lodevole lavoro svolto dalle forze dell’ ordine, cresce lo stato ansioso ed angoscioso, creando a catena, una serie di problematiche dannose per l’ equilibrio psichico della società. Una società multietnica è bella, quando tutti hanno voglia di integrarsi ed attenersi alle regole di una convivenza civile pur mantenendo le proprie culture, ma non per questo, bisogna snaturalizzare e demolire, quella che è la nostra cultura e la nostra storia. Come cristiano, quando sento dire, che bisogna levare il crocefisso dalle aule di scuola, mi indigno e mi ribello. Ma come si permettono certe cose? Ogni qualvolta, mi son trovato in uno stato straniero, ho sempre rispettato le loro regole, le loro leggi, le loro abitudini e consuetudini. Io personalmente, mi sono comportato bene, per l’ educazione ricevuta dai miei impagabili genitori, che hanno vissuto lavorando con onestà, correttezza e rispetto per il prossimo, ma se non l’avessi fatto, sarei stato certamente, punito adeguatamente.

Uno stato, deve conservare la propria identità, pur con tutti i colori che la vita ci ha donato. L’ Italia ormai è una gruviera, approda ed entra di tutto indiscriminatamente, le regole sono un’ utopia, l’ anarchia degenera ogni giorno di più, si sono formate ed importate bande di giovani e non giovani di altre culture, con una violenza inaudita, che vorrebbero imporre il loro modo di vivere cruento e delittuoso.

All’onesto cittadino, non rimane altro che raccomandarsi a chi sta più in alto, per poter uscire indenne da questa società marcia ad ogni livello. Viene subito in mente la Torre Di Babele, questa è l’attuale e preoccupante situazione. Come italiano, mi sento offeso, indignato, preoccupato, impaurito, nauseato, e potrei continuare con tanti altri aggettivi, per sfogare tutte le sensazioni, che determinano l’ ingrossamento del fegato.

Bisogna infondere ottimismo, ma, malgrado sia stato e mi ritengo tuttora, una persona positiva, obiettivamente, mi rimane veramente difficile allo stato attuale, individuare una via d’ uscita. Le pensioni nella stragrande maggioranza delle persone, sono insufficienti per vivere, la vita aumenta giornalmente, le medicine indispensabili per molti, costano molto e non sono più mutuabili, però bisogna dare servizi gratuiti di ogni genere, a persone che delinquono e che fanno piangere tutti i santi giorni, quegli stessi pensionati italiani, che dopo una vita di sacrifici, sono costretti a subire anche delle violenze fisiche, rimettendoci magari la vita.
Questo sarebbe il paese civile, che dovrebbe esportare la cultura nel mondo? Oppure il paese, dove l’ egoismo, la disonestà, la cattiveria, la maleducazione, la delinquenza, la prepotenza, l’ ignoranza, ne fa da padrona?

Sì! Sono indignato! E come me, quella moltitudine di gente, che è cresciuta con dei valori e nelle regole di una vita corretta e rispettosa del prossimo e dell’ intera società. Devo denunciare l’ arroganza di molti stranieri ma anche italiani, con il loro comportamento nei mezzi pubblici, come devo sottolineare, la solidarietà e la difesa che ho ricevuto da altri stranieri, in momenti critici di diverbi pericolosi. Desidero inoltre, farmi spiegare, quante categorie di bambini ci sono. Le tutele nei loro confronti sono del tutto facoltative. Viaggiando con la metro, come diciamo a Roma, si è costretti a vedere, bambini che dormono o fanno finta di dormire immobili, nelle braccia delle giovanissime madri, per ore intere. Ma non dovrebbero andare a scuola, giocare ed integrarsi? Perché si tolgono ai genitori, figli di famiglie italiane che sono in difficoltà? Perché questa disparità di giudizio e comportamento? Questo sarebbe uno stato civile? La tutela dei minori in tutte le sue sfaccettature deve essere uguale per tutti, perché i bambini sono il patrimonio più grande per la società del futuro, auspicando, che essa sia più giusta ed onesta.
 

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