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Cronaca

NAPOLI COMIZIO MATTEO SALVINI: AI NAPOLETANI GUAI CHI GLI TOCCA LA PROPRIA TERRA!

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Tempo di lettura 2 minuti dopo anni e anni di insulti, denigrazioni e accuse nei confronti del Sud Italia non ci si poteva aspettare un’accoglienza da red carpet.

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di Christian Montagna

Cosa non si fa per accaparrarsi un po’ di voti, soprattutto se si è nel bel mezzo di una campagna elettorale. Addirittura c’è chi andrebbe contro le ideologie del partito che rappresenta pur di conquistare consensi. Il comizio di Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, a Napoli, non è stato un successo. E’ proprio saltato! Un gruppo di contestatori ha deciso di dare il benvenuto al politico a suon di insulti e grida. Smantellato il gazebo che avrebbe dovuto accogliere Salvini, son partiti veri e propri cori da stadio. Nella centralissima piazza Carlo III, è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per evitare scontri e disordini. Gli stessi insulti erano indirizzati anche al candidato Antonio Coppola. E cosi il segretario che ha rinunciato al suo comizio,non appena scappato dalla città, ha replicato su twitter con queste parole: “ Venti ultrà che inneggiano a Genny ‘a carogna non rappresentano una città. Ci sono tante persone perbene, tanti disoccupati e pensionati che anche a Napoli hanno firmato per il nostro referendum per cancellare la legge Fornero, che vogliono liberarsi dall’euro e fermare l’immigrazione clandestina. La Lega lavora per loro, non per una manciata di violenti”. Decisamente meglio è andata invece a Salerno, altra tappa del Meridione Tour. Anche qui però si è imbattuto in gruppi di meridionalisti democratici che lo invitavano a scusarsi con il Sud. Salvini visibilmente agitato per gli insulti della gente, non è stato poi tanto diverso quando si è trovato a parlare dei suoi colleghi: prima ha paragonato Renzi a Napoleone e al maiale della fattoria degli animali di Orwell, successivamente riferendosi ai Cinque Stelle ha espresso dure critiche per il loro operato. D'altronde, chi la fa l’aspetti: dopo anni e anni di insulti, denigrazioni e accuse nei confronti del Sud Italia non ci si poteva aspettare un’accoglienza da red carpet. Sa, Onorevole Salvini, gli abitanti del Sud sono molto legati alla loro terra e come si dice “guai a chi gliela tocca”.
 

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Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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