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REGGIO CALABRIA, OPERAZIONE NEW BRIDGE ATTO II: LA POLIZIA DI STATO SEQUESTRA BENI PER UN VALORE DI 2 MILIONI DI EURO

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Tempo di lettura 2 minutiL’ordinanza del magistrato comprende altresì il sequestro di tutti i rapporti bancari degli indagati con gli istituti di credito

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Redazione

Reggio Calabria – Al culmine di una articolata e complessa attività investigativa svolta dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, con la collaborazione delle Questure di Benevento e Catanzaro, il G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, ha emesso un’Ordinanza di sequestro preventivo dei beni rientranti nella proprietà o disponibilità di alcuni dei 18 soggetti già colpiti da provvedimento di fermo eseguito lo scorso 11 febbraio nell’ambito della nota operazione di Polizia Giudiziaria denominata “New Bridge”, svolta nell’ambito del protocollo d’intesa fra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza italiano ed il Federal Bureau of Investigation degli U.S.A., che aveva consentito di individuare un’organizzazione transazionale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina tra la Calabria e l’America, avente come riferimento la famiglia di ‘ndrangheta degli URSINO di Gioiosa Jonica (RC) e quella mafiosa siciliana dei GAMBINO di New York City, collegata ad un altro gruppo mafioso armato insediatosi nel territorio della provincia di Benevento:

Le conseguenti indagini di natura patrimoniale, svolte all’esito dell’operazione dell’11 febbraio scorso, hanno consentito di svelare un quadro abbastanza chiaro formato da redditi inadeguati rispetto alle primarie esigenze familiari ed agli investimenti effettuati, da ritenersi sproporzionati rispetto alle entrate lecite dichiarate al Fisco, tanto da determinare il sequestro secondo quanto disposto dall’art. 12 sexies della Legge nr. 356 del 1992 di determinati beni ed attività commerciali, a carico dei seguenti soggetti:

1.    BRILLANTE Carlo, nato a Montefalcone di Valfortore (BN) il 7 ottobre 1965;
2.    GERANIO Domenico, nato a Locri (RC) il 1° luglio 1982;
3.    SIMONETTA Nicola Antonio, nato a Gioiosa Ionica (RC) il 6 luglio 1949;
4.    URSINO Francesco, nato a Gioiosa Jonica (RC) il 26 dicembre 1982;
5.    VONELLA Francesco, nato a Catanzaro il 23 gennaio 1987;
6.    MARANDO Cosimo, nato a Gioiosa Jonica (RC) il 03.10.1932.

Il provvedimento di sequestro riguarda una serie di imprese commerciali, fra cui il bar di BRILLANTE Carlo sito a Montefalcone di Val Fortore (BN), il ristorante “Prisdarello Welfare” sito in contrada Prisdarello di Gioiosa Jonica di SIMONETTA Nicola Antonio, la “Sud Edil” di noleggio attrezzature per lavori edili e la “AV Motor” di vendita di autovetture site a Gioiosa Jonica di URSINO Francesco, nonché un appartamento ubicato a Montefalcone di Val Fortore (BN), un fabbricato di Squillace (CZ) e quattro terreni.

L’ordinanza del magistrato comprende altresì il sequestro di tutti i rapporti bancari degli indagati con gli istituti di credito, l’associazione culturale e ricreativa“Las Vegas” di Gioiosa Jonica di cui è legale rappresentante GERANIO Domenico e diverse autovetture, per un valore complessivo stimato intorno ai due milioni di euro.

Come si ricorderà, l’indagine “New Bridge”, svolta tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America, dove l’F.B.I., su disposizione della Magistratura statunitense, aveva  arrestato, in contemporanea con la Polizia italiana, altre 7 persone
, ha consentito di individuare un legame, a doppio filo, tra famiglie di ‘ndrangheta, con particolare riguardo alla citata famiglia di Gioiosa Jonica e alcuni personaggi italo-americani, insediati a New York City, fra cui LUPOI Franco, genero del sopra citato SIMONETTA, sequestrando ingenti quantitativi di droga.

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