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Redazione
Era da aspettarselo e poi la decisione è arrivata e dovrà essere resa esecutiva entro 10 giorni. Il Cav dovrà scontare la sua pena presso i servizi sociali. Sì, proprio così, Silvio Berlusconi è stato affidato ai servizi sociali, da svolgere almeno una volta allla settimana per quattro ore consecutive. Sarà inoltre autorizzato ad andare a Roma dal martedì al giovedì, con il rientro previsto al suo domicilio in Lombardia entro le 23. Sono le restrizioni decise dai giudici del Tribunale di sorveglianza di Milano che hanno concesso l'affidamento in prova ai servizi sociali all'ex premier, condannato per frode fiscale a quattro anni di carcere (di cui tre indultati) nel processo sui cosiddetti diritti tv.
Berlusconi svolgerà il suo affidamento alla fondazione Sacra Famiglia a Cesano Boscone, comune nell'hinterland di Milano. Attività di volontariato che lo impegnerà "almeno una volta alla settimana e per un tempo non inferiore a quattro ore consecutive", secondo le indicazioni che verranno concordate con l'Uepe, l'Ufficio esecuzioni pene esterne.
Le restrizioni gli consentiranno di seguire la prossima campagna elettorale per le europee. L'ex premier è infatti autorizzato "come da sua richiesta a recarsi in Roma, presso il domicilio da lui indicato, dal martedì al giovedì, con rientro al suo domicilio in Lombardia, entro le ore 23 del giovedì stesso", si legge nel comunicato stampa diffuso dal presidente del collegio Pasquale Nobile de Santis.
I giudici hanno dunque accolto la richiesta proveniente sia dal pg Antonio Lamanna che dalla difesa dello stesso ex premier. Per i legali dell'ex premier, Franco Coppi e Niccolò Ghedini, "la decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano appare equilibrata e soddisfacente anche in relazione alle esigenze dell'attività politica del presidente Berlusconi".
Entro dieci giorni il leader di Forza Italia dovrà dare il suo ok ai 'divieti' imposti dal collegio di sorveglianza e iniziare il suo percorso di reinserimento dopo la condanna per frode fiscale.
In uno dei passaggi del provvedimento emesso dai giudici del Tribunale di sorveglianza di Milano si legge che Berlusconi ha pagato le spese processuali e il risarcimento danni dopo la condanna per frode fiscale nel processo sui diritti tv ed è stato lui a mettersi a disposizione dell'Uepe per iniziare l'attività rieducativa; elementi che "evidenziano la scemata pericolosità sociale di Berlusconi e appaiono indici di volontà di recupero di valori morali perseguiti dall'ordinamento".
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