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DIETA OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA: FONDAMENTALE PER DIMAGRIRE

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Tempo di lettura 5 minuti L’olio extra vergine d’oliva essendo ricco di acidi grassi monoinsaturi contribuisce a regolare i livelli di colesterolo, equilibrando i livelli di lipoproteine LDL e HDL

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 a cura della Dott.ssa Monia D’Amico – Biologa Nutrizionista

L’olio extra vergine d’oliva rappresenta da sempre il condimento base della dieta mediterranea.
La dieta mediterranea è un modello alimentare che caratterizza uno stile di vita e di cultura che è stato segnalato per contribuire a migliorare la salute e la qualità della vita .
Riflette modelli alimentari tipici delle regioni mediterranee, tra cui la nostra Italia, dove l'olio extra vergine d'oliva svolge un ruolo essenziale nella piramide alimentare ed è considerato la fonte principale di grassi nella dieta per la sua alta qualità nutrizionale.
Diversi studi hanno dimostrato l'effetto della dieta mediterranea sul mantenimento di un buono stato di salute, abbassando i tassi di malattia coronarica, alcuni tumori, in primis quello al seno e alla prostata e alcune altre malattie croniche legate all'età.
In una dieta sana ed equilibrata i lipidi dovrebbero rappresentare il 30% del fabbisogno energetico quotidiano e anche se tutti i lipidi apportano la stessa quantità di energia (1 grammo di lipidi fornisce 9 Kcal) l’olio extra vergine d’oliva risulta il più valido nutrizionalmente proprio grazie alla sua composizione chimica.
E’ composto principalmente da acidi grassi monoinsaturi e in particolare da acido oleico e si distingue dagli altri oli vegetali, come ad esempio dagli oli di semi, dove prevale invece l’acido linoleico e altri acidi grassi polinsaturi.

La composizione in acidi grassi varia in relazione alla varietà dell'olivo, al grado di maturazione delle olive stesse, al clima e al periodo della raccolta delle olive.
L’olio extra vergine d’oliva essendo ricco di acidi grassi monoinsaturi contribuisce a regolare i livelli di colesterolo, equilibrando i livelli di lipoproteine LDL e HDL, (abbassando i livelli di LDL e tenendo alti i livelli di HDL) riducendo il rischio di patologie cardiovascolari; influendo sulla pressione arteriosa ha un effetto di protezione dalle malattie coronariche, e preserva i vasi sanguigni dal rischio di aterosclerosi, trombosi, e riduzioni delle funzioni cognitive della vecchiaia.
L’olio extra vergine d’oliva contiene oltre agli acidi grassi, componenti minori la cosidetta frazione insaponificabile: beta-carotene (provitamina A) e tocoferoli (vitamina E), importanti per il mantenimento di una buona salute, per l’accrescimento e funzionamento di muscoli e nervi e per potenziare la barriera contro la infezioni, sostanze antiossidanti (composti fenolici, ecc.) importantissime sia per la conservazione dell'olio, preservandolo dall'irrancidimento, che per l'aspetto nutrizionale ed antivecchiamento (antagonisti dei radicali liberi). Importanti sono anche i fitosteroli per la loro azione regolatrice sull'assorbimento del colesterolo.
Inoltre conferisce un apporto di acidi grassi estremamente digeribili rispetto agli altri oli di semi solo parzialmente digeribili e ad altri grassi di origine animale.
L’olio extra vergine d’oliva ha effetti benefici sulle gastriti e sull'ulcera gastro-duodenale, aiuta a curare la stitichezza svolgendo un'azione emolliente sulla mucosa e lubrificante dell'intestino e rappresenta anche un aiuto per l’assimilazione delle vitamine liposolubili contenute negli altri cibi.
E’ molto importante nella crescita poiché con i suoi grassi insaturi assicura lo sviluppo equilibrato dei bambini, aiutando il tessuto cellulare ad assimilare sostanze indispensabili alla crescita. Aiuta la mineralizzazione e la calcificazione delle ossa nello sviluppo fetale e nella crescita del bambino e previene gli effetti degradanti dell’invecchiamento, come l’osteoporosi, grazie al contenuto di triolina, una componente dell'acido oleico di cui l'olio d'oliva è particolarmente ricco.
Il beneficio dietetico di assunzione dell'olio extra vergine d’oliva può essere più importante nei primi decenni di vita, perciò si dovrebbe iniziare già da piccoli con due cucchiaini d’olio extravergine aggiunto a crudo nella pappa del bambino e continuare per tutta la vita.
Degli studi molto recenti sostengono che la dieta mediterranea, a base di olio extravergine di oliva è compatibile con un invecchiamento sano e una maggiore longevità
.

Il migliore olio da utilizzare è senza dubbio l’olio extra vergine di oliva ottenuto dalla spremitura a freddo di olive biologiche.
La spremitura a freddo è ormai applicata a quasi tutti gli oli extra vergini di oliva 100% Italiani e garantisce che il prodotto non abbia un’alterazione delle sue caratteristiche e conservi meglio anche le sue proprietà antiossidanti che vengono meno quando sottoposto a calore per la spremitura. Per essere commercializzato l’olio deve avere ottime caratteristiche organolettiche e acidità inferiore allo 0,8%. L'olio extravergine di oliva, per le sue doti peculiari e per la sua bassa acidità, è il miglior tipo di condimento da usarsi a crudo; per chi non è abituato ad utilizzare l’olio a crudo consiglio di provare perché abituandovi vedrete che riuscirete ad assaporare meglio il gusto dell’olio che con la cottura può cambiare.
Essendo stabile anche alle elevate temperature risulta il più valido anche per le fritture che comunque sarebbe meglio evitare o meglio limitare il più possibile. Acquistano un valore nutrizionale più alto anche i prodotti da forno o alimenti pronti all’uso che contengono tra i loro ingredienti, come unici grassi aggiunti alla preparazione, esclusivamente olio extra vergine d’oliva.

Perché utilizzare l’olio extra vergine d’oliva e non un semplice olio d’oliva o olio di semi?
L’olio extra vergine d’oliva è l’unico olio d’oliva di cui possiamo essere sicuri per le sue proprietà benefiche.
L’olio d’oliva è una miscela di oli vergini insieme ad olio d’oliva di elevatà acidità o con gravi difetti organolettici che spesso deve venir raffinato mediante un processo chimico per ridurne l’acidità, le sostanze ossidate e i difetti organolettici. Ovviamente questo procedimento modifica le salutari proprietà dell’olio che perde i benefici dei polifenoli e diventa inodore. L'olio di oliva e l'olio di sansa di oliva, essendo miscele di oli raffinati e oli vergini, presentano alcuni componenti tipici degli oli vergini ma in percentuali molto inferiori. La percentuale di oli vergini nell’olio d’oliva è bassa, poichè non è stabilità la quantità minima di olio vergine che deve essere contenuta nella miscela di un olio d’oliva, perché abbia una certa qualità.
Per quanto riguarda gli oli di semi l’estrazione dell’olio può avvenire meccanicamente mediante spremitura a temperature che non modificano le caratteristiche dell’olio oppure mediante estrazione con solventi e cioè attraverso raffinazione. Estraendo meccanicamente l’olio perde proteine, fibre, qualche minerale e vitamina ma molto si mantiene mentre la raffinazione elimina anche tutti i minerali, le vitamine, i fitosteroli e tutti gli altri componenti minori ed inoltre per le elevate temperature che si raggiungono durante questo processo si possono formare acidi grassi trans, molto pericolosi per le arterie (3). Ovviamente non tutti gli oli di semi sono uguali. Si possono acquistare oli di semi che in etichetta non riportano il termine “raffinato” perché si sono ottenuti tramite spemitura un processo costoso rispetto alla raffinazione che influenza molto il costo del prodotto.
Tra i migliori oli di semi ci sono l’olio di semi di arachide, di lino, di mais e di girasole, di soia con proprietà e utilizzi diversi tra loro. L’olio di arachide ad esempio è il migliore per friggere perché avendo una composizione in acidi grassi simile all’olio extra vergine d’oliva rimane stabile a temperature alte. L’olio di lino è utilizzato perché contiene acidi grassi omega-3 ma è molto ossidabile e per questo ha bisogno di un processo di estrazione molto particolare e costoso e di norme per la conservazione molto rigide. L’olio di semi di mais e l’olio di semi di girasole sono ricchi acidi grassi polinsaturi e vitamina E e si possono utilizzare esclusivamente a crudo perché quando raggiungono temperature elevate formano acidi grassi trans. L’olio si soia può essere usato solo a crudo per i stessi motivi dei precedenti ed è quasi sempre ottenuto mediante raffinazione perchè questo processo me migliora sapore ed odore.
Tra i peggiori oli di semi ci sono l’olio di palma e di cocco, ricchi di grassi saturi che ritroviamo come ingredienti spesso non specificati a dovere sulle etichette di molti prodotti da forno.
Solo prodotti biologici o salutistici oggi contengono olio extravergine d’oliva tra gli ingredienti indicati in etichetta al posto degli oli o grassi vegetali.
E’ importante che nella nostra dieta ci siano dei grassi ma attenti a scegliere sempre la qualità e controllate la quantità.
Una dieta ricca di acidi grassi monoinsaturi presenti in abbondanza nell'olio extra vergine d'oliva associata ad un consumo moderato di carboidrati e fibre assunte con frutta, verdura e cereali ed associata ad un leggero consumo di proteine animali (carne, pesce, latte, uova) è un ottimo modello di alimentazione da poter seguire per tutti.

Contatti: 

Dott.ssa Monia D’Amico – Biologa Nutrizionista cell. 347 – 6003990

www.centropsicologiacastelliromani.it

piazza Salvatore Fagiolo n. 9

 

00041 ALBANO LAZIALE

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Dieta anti caldo: il ruolo cruciale di una alimentazione specifica per restare in forma

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Durante l’estate, l’Italia può essere soggetta a ondate di caldo estremo, che rappresentano un rischio significativo per la salute pubblica. Il calore eccessivo può portare a problemi di salute come colpi di calore, disidratazione, e l’aggravamento di condizioni croniche preesistenti. Oltre alle raccomandazioni generali, come evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde e mantenersi idratati, l’alimentazione gioca un ruolo cruciale nel proteggere il corpo dagli effetti del caldo.

L’importanza dell’idratazione

L’idratazione è la prima e più importante linea di difesa contro il caldo. Quando le temperature aumentano, il corpo perde liquidi attraverso il sudore, aumentando il rischio di disidratazione. Bere acqua regolarmente, anche in assenza di sete, è essenziale. Gli esperti raccomandano di consumare almeno 2-3 litri di acqua al giorno durante i periodi di caldo intenso.

Ma non è solo l’acqua a essere importante: alimenti ricchi di acqua possono contribuire significativamente a mantenere il corpo idratato. Frutta come anguria, melone, fragole e cetrioli sono composti da oltre il 90% di acqua, rendendoli ottimi alleati contro il caldo. Questi cibi non solo aiutano a mantenere l’idratazione, ma forniscono anche vitamine e minerali essenziali.

Alimentazione leggera e ricca di nutrienti

Durante le ondate di calore, l’appetito può diminuire, ma è importante mantenere un’alimentazione regolare e bilanciata. Optare per pasti leggeri e frequenti è una strategia efficace per evitare la sensazione di pesantezza e il rischio di problemi digestivi. Insalate fresche, piatti a base di verdure, cereali integrali e proteine magre sono ideali.

Le insalate possono essere arricchite con alimenti come avocado, ricco di grassi buoni, e semi oleosi (come semi di lino o di chia) che apportano acidi grassi essenziali e migliorano l’assorbimento delle vitamine liposolubili. Il pesce, soprattutto quello azzurro, è una fonte eccellente di proteine leggere e acidi grassi Omega-3, che contribuiscono a ridurre l’infiammazione e a migliorare la circolazione sanguigna, particolarmente utile in condizioni di caldo estremo.

Sali minerali e vitamine: alleati contro il caldo

Il sudore non porta via solo acqua dal corpo, ma anche sali minerali importanti come sodio, potassio e magnesio, che sono essenziali per il corretto funzionamento muscolare e per mantenere l’equilibrio elettrolitico. La carenza di questi minerali può portare a crampi, affaticamento e altri problemi di salute.

Frutta e verdura fresca sono eccellenti fonti di questi nutrienti. Le banane, ad esempio, sono ricche di potassio, mentre le verdure a foglia verde, come gli spinaci, sono una buona fonte di magnesio. L’aggiunta di una piccola quantità di sale nei cibi può aiutare a reintegrare il sodio perso attraverso il sudore, ma è importante non eccedere.

Le vitamine, in particolare la vitamina C e la vitamina A, sono altrettanto importanti. La vitamina C, presente in agrumi, fragole e peperoni, aiuta a rafforzare il sistema immunitario e a combattere lo stress ossidativo causato dall’esposizione al sole. La vitamina A, presente in carote, albicocche e zucche, è essenziale per la salute della pelle, aiutando a proteggerla dai danni causati dai raggi UV.

Alimenti da Evitare

Mentre è importante sapere cosa mangiare, è altrettanto cruciale essere consapevoli degli alimenti da evitare. Durante le ondate di calore, cibi pesanti, ricchi di grassi saturi e zuccheri raffinati, dovrebbero essere limitati. Questi alimenti possono aumentare la sensazione di calore corporeo e mettere sotto stress il sistema digestivo.

Le bevande alcoliche e contenenti caffeina, come il caffè e il tè nero, hanno un effetto diuretico che può favorire la disidratazione. Anche le bevande zuccherate possono contribuire a un aumento della sete e a un’assunzione eccessiva di calorie vuote, che non forniscono alcun beneficio nutrizionale.

Affrontare il caldo eccessivo richiede una strategia globale che includa precauzioni ambientali, ma anche un’attenzione particolare all’alimentazione. Scegliere cibi ricchi di acqua, nutrienti e sali minerali, mantenere un buon livello di idratazione e evitare alimenti pesanti e disidratanti sono passi fondamentali per proteggere la salute durante i periodi di caldo estremo. In questo modo, è possibile godere dell’estate in sicurezza, senza rinunciare al piacere di mangiare bene.

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Ambiente

Meteo, Ferragosto rovente poi (forse) temperature in calo

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Dal 2003 al 2023, le temperature medie in Italia sono aumentate di circa 1,5°C

Secondo le ultime proiezioni nella giornata di Ferragosto dovremmo assistere ad un aumento della nuvolosità al Nordovest, nel settore intorno al Ligure e in Sardegna, tutte aree che dovrebbero cominciare ad entrare nella sfera di influenza di una blanda circolazione depressionaria che già da mercoledì farà il suo ingresso nel Mediterraneo occidentale (perturbazione n.3).

Insieme alle nuvole sembrano possibili alcuni episodi di instabilità, sotto forma di brevi rovesci o temporali, più probabili nelle ore più calde della giornata nelle Alpi occidentali, in Liguria e in Sardegna; nuvole e instabilità dovrebbero anche attenuare leggermente la calura più intensa. Sul resto d’Italia l’alta pressione sarà ancora dominante con al più qualche velatura, cumuli pomeridiani per lo più innocui attorno ai monti e temperature sempre estremamente elevate, con massime comprese tra 33 e punte prossime ai 40 gradi. La ventilazione potrà essere un po’ più vivace, localmente e a tratti moderata sul Ligure e attorno alla Sardegna.

Tendenza meteo: possibile calo termico dopo Ferragosto

Nei giorni successivi al Ferragosto la suddetta area depressionaria molto lentamente dovrebbe muoversi verso est in direzione del nostro Paese ma con una tempistica ed effetti che sono ancora affetti da molta incertezza. Questo andamento potrebbe tradursi tra venerdì e sabato in condizioni di maggiore instabilità, oltre che al Nordovest e in Sardegna, anche sul Triveneto e sulle regioni occidentali del Centro. Domenica poi un’altra più attiva perturbazione in arrivo dalla Francia potrebbe coinvolgere con molti fenomeni, anche intensi, gran parte del Centronord.

Dal punto di vista termico le temperature dovrebbero tendere lentamente a scendere di pari passo con l’avanzata dell’instabilità. Fino a sabato dovrebbe trattarsi solo di una parziale attenuazione del caldo più intenso ma sempre in un contesto di temperature elevate e ben oltre la norma; poi domenica il calo termico al Centronord potrebbe risultare più significativo.

Per una conferma di questa tendenza, che si ribadisce essere alquanto incerta, e maggiori dettagli si rimanda agli aggiornamenti dei prossimi giorni.

L’andamento climatico in Italia degli ultimi 2 decenni

Negli ultimi due decenni, l’Italia ha vissuto un incremento costante delle temperature, una tendenza che riflette il più ampio fenomeno del cambiamento climatico globale. Questo aumento delle temperature non è solo una statistica preoccupante, ma ha avuto e continua ad avere un impatto significativo sul clima, sull’ambiente e sulla vita quotidiana degli italiani.

L’Aumento delle temperature in Italia

Dal 2003 al 2023, le temperature medie in Italia sono aumentate di circa 1,5°C, un dato allarmante che colloca il Paese tra quelli europei maggiormente colpiti dal riscaldamento globale. Secondo i dati dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ogni anno degli ultimi venti è stato più caldo della media rispetto agli anni precedenti il 2000. Questo trend di riscaldamento ha portato a ondate di calore più frequenti, intense e prolungate.

Ferragosto: le ondate di calore più intense

Il Ferragosto è una festività profondamente radicata nella cultura italiana, un giorno dedicato al riposo e alle attività all’aperto. Tuttavia, negli ultimi anni, questa giornata è stata spesso caratterizzata da temperature estremamente elevate, rendendo difficile godere delle tradizionali attività all’aperto senza rischiare problemi di salute.

Di seguito, una panoramica dei Ferragosto più caldi degli ultimi venti anni:

  • Ferragosto 2003: Questo è stato uno dei Ferragosto più caldi di sempre. L’ondata di calore che ha colpito l’Italia in quel mese ha visto temperature che hanno superato i 40°C in molte regioni. In particolare, a Firenze si sono raggiunti i 42°C, a Roma 40°C, e a Bologna 41°C. Questa ondata di calore fu parte di un’estate eccezionalmente calda in tutta Europa.
  • Ferragosto 2017: Un altro Ferragosto da record con temperature che hanno toccato i 42°C a Catania, 41°C a Bari e 40°C a Napoli. L’intera penisola è stata avvolta da una bolla di calore proveniente dal Sahara, che ha reso quell’estate una delle più calde degli ultimi decenni.
  • Ferragosto 2021: Le temperature hanno raggiunto livelli record in diverse parti d’Italia, con il termometro che ha toccato i 48,8°C a Siracusa, in Sicilia, il 12 agosto, pochi giorni prima di Ferragosto. Anche se questo valore è stato registrato qualche giorno prima, ha caratterizzato tutta la settimana ferragostana. Altre città come Palermo e Cagliari hanno registrato temperature intorno ai 42°C.
  • Ferragosto 2022: Anche quest’anno ha visto temperature molto elevate, con picchi di 43°C a Foggia, 41°C a Palermo e 40°C a Roma. L’intera settimana di Ferragosto è stata segnata da temperature superiori ai 38°C in molte parti del Paese, rendendo l’aria difficile da respirare e aumentando il rischio di incendi.

Impatti sull’ambiente e la società

L’aumento delle temperature estive, specialmente durante il periodo di Ferragosto, ha avuto impatti significativi su vari aspetti della vita in Italia. Gli incendi boschivi sono diventati più frequenti e difficili da controllare, specialmente nelle regioni meridionali. La siccità è diventata un problema cronico, mettendo a rischio l’agricoltura e le riserve idriche del Paese. Inoltre, le ondate di calore hanno portato a un aumento delle malattie legate al caldo, in particolare tra le persone anziane e vulnerabili.

L’aumento delle temperature in Italia negli ultimi venti anni è un segnale chiaro e preoccupante del cambiamento climatico in atto. I Ferragosto sempre più caldi sono un esempio tangibile di come il clima stia cambiando, con conseguenze che vanno ben oltre il disagio personale. Mentre le politiche ambientali a livello globale e locale cercano di mitigare questi effetti, è evidente che il clima in Italia sta cambiando, e con esso anche le abitudini e le precauzioni che gli italiani devono adottare per affrontare un futuro sempre più caldo.

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Ambiente

Agenda 2030, sostenibilità ambientale: ecco come impegnarci

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La sostenibilità ambientale è uno dei goals previsti nell’Agenda 2030. Tale documento evidenzia obiettivi molto importanti tra cui, porre fine alla fame nel mondo, dire stop alla violenza sulle donne etc …

Nelle scuole italiane e non solo sono stati avviati progetti per arrivare ai traguardi preposti.
Negli ultimi anni, l’obiettivo della sostenibilità ambientale ha visto una maggiore consapevolezza individuale e collettiva.

All’interno di molte scuole, sono state programmate diverse attività tra cui, insegnare la raccolta differenziata, organizzare gite guidate presso inceneritori e impartire lezioni o laboratori di educazione civica e ambientale da parte dei docenti.

Ogni proposta ha rappresentato la possibilità di rendere i ragazzi e gli adulti maggiormente consapevoli di alcune problematiche legate al nostro pianeta: dalla deforestazione, alle banche di plastica che osteggiano la pulizia dei nostri mari, al riscaldamento globale fino ad arrivare alla totale trasformazione del territorio mondiale.

Molte di queste problematicità, causate principalmente dall’agire umano, vengono studiate non solo dalla scienza, ma anche dalla geografia. Siamo in un mondo globale in cui la questione ambientale e le sue possibili modifiche future preoccupano gli studiosi.
Per tale motivo il concetto di sostenibilità dell’ambiente è un argomento che sta molto a cuore agli esperti e non solo.

Tuttavia, sono nate diverse occasioni per evitare una totale inaccuratezza da parte dell’uomo. Pertanto, per sviluppare una maggiore sensibilità di fronte alla cura costante e attiva del nostro ambiente sono state previste diverse iniziative, partendo proprio dal comportamento dei cittadini stessi:

  • periodicamente si svolgono numerose campagne ambientali per sviluppare una corretta raccolta differenziata da parte dei singoli Comuni, Regioni e Stati;
  • ogni città al suo interno ha organizzato incontri in cui vengono spiegate le diverse fasi di raccolta dei rifiuti;
  • si sono definite regole precise per mantenere pulite le città;
  • di tanto in tanto ogni regione predispone seminari o incontri a tema su come incentivare l’uomo a rendere sempre più vivibile l’ambiente in cui abita;
  • molte scuole hanno sviluppato ricerche e sondaggi, tramite esperti del settore, per sensibilizzare i giovani e gli adulti a far fronte a questa urgenza di “pulizia” all’interno degli ambienti in cui si vive;
  • si organizzano, inoltre, convegni internazionali sulla sostenibilità ambientale e su eventuali nuove tecniche di intervento.

In generale, dalle scuole, alle diverse associazioni e al governo si è trattato l’argomento sulla sostenibilità, ponendo questi obiettivi come primari e improrogabili per “risistemare” il nostro pianeta.

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