Connect with us

Scienza e Tecnologia

IL PARTITO ANIMALISTA ACCUSA LA SANITA': ANTEPOSTI I PROFITTI DEI PRODUTTORI ALLA SALUTE DEL MALATO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minutiLa malattia è esplosa, un secolo fa una persona su 30 si ammalava di cancro nel corso della vita, oggi una su 3

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti

di Cinzia Marchegiani

Non si è fatta attendere la nota del PAE, Partito Animalista Europeo, dopo il servizio della trasmissione "Le Iene" su Italia 1 andato in onda nella serata di mercoledì 26 marzo 2014 che ha minuziosamente illustrato il mondo della sanità e della chemioterapia.

La sanità è una commistione di ignoranza di stupidità e di interessi, anteposti i profitti dei produttori alla salute del malato, così tuona l’accusa del PAE e riporta fedelmente quello che è emerso con tutta la sua tragica realtà nelle varie interviste che molti italiani hanno visto e ascoltato: “Il servizio de Le Iene mandato in onda ieri su Italia 1 dal titolo Alimentazione e Tumori conferma in modo irrefutabile la connivenza tra la lobby del farmaco e la classe politica corrotta e senza scrupoli che antepone gli interessi personali alla salute del malato.

Le dichiarazioni dell'ex ministro della Salute ed oncologo di fama mondiale Prof. Veronesi e dell'autorevole Prof. Berrino ex. direttore del Dipartimento medicina preventiva e predittiva dell'Istituto nazionale tumori di Milano,  a conferma di quanto dichiarato dalla Dr.ssa De Petris specialista in nutrizione oncologica, non lasciano interpretazioni di sorta: basate  la vostra l'alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, cereali integrali legumi verdure frutta, non solo come prevenzione ma come aiuto alla cura.

La malattia è esplosa, un secolo fa una persona su 30 si ammalava di cancro nel corso della vita, oggi una su 3, l'alimentazione è la migliore medicina in modo primario. Le medesime raccomandazioni sono state pubblicate e divulgate dal volume del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro già dal 2007.”

L’Ufficio Stampa del PAE riporta anche le affermazioni del Professor Berrino, che definisce pesanti: “mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati  negli  ospedali è il peggio del peggio, io ritengo che non gli fa bene, ma sa, io dico sempre, noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi ….mettiamola così, se noi ci ammaliamo aumenta il pil, c'è crescita, diminuisce lo spread. La Sanità è la più grande industria nazionale ricordava il Prof. Monti, non c'è interesse economico nei confronti della prevenzione. Che parole si potrebbero usare per definirla: è una commistione di ignoranza, di stupidità e di interessi."

Il mondo della sanità ultimamente sta aprendo un armadio pieno di scheletri, che solo grazie all’intervento di trasmissioni ad impatto popolare riesce ad informare chi nella propria vita, fortunatamente non ne viene a conoscenza e/o non ha tempo per leggere ed informarsi. Professori di grande spessore stanno ammettendo questa grande verità di cui il PAE ora condanna a viva voce e senza giri di parole conclude la sua riflessione  impetuosa:”Il business del cancro è stratosferico tale da accusare le industrie del farmaco di sciacallaggio. Uno studio di 100 oncologi pubblicato sulla rivista Blood sostiene che dei 12 farmaci approvati dall'autorità del farmaco americana la Food and Drug Administration (Fda) nel 2012, 11 sono stati immessi sul mercato a un prezzo superiore a 100mila dollari per paziente per anno. E il costo dei medicinali esistenti di provata efficacia è stato aumentato fino a tre volte. I pazienti sono diventati le vittime finanziarie del successo del trattamento, costretti a dover pagare il prezzo ogni anno più caro per rimanere in vita.”

Forse è arrivato il momento di fare il punto della situazione, anche perché nel silenzio dei drammi personali, questa realtà i malati la conoscono benissimo, acclarato da quei calvari terreni che entrano prepotentemente nelle famiglie dove la medicina e la sanità è in seria difficoltà ad aiutare… difficilmente ora con tutta l’informazione a portata di mano si può continuare a dire “Così è se vi pare”