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di Antonio Diomede e Paolo Lunghi
Sanremo – Sanremo è Sanremo, si sa, e anche per quest’anno le luci si sono spente sulla grande kermesse. I giochi sono stati fatti. C’è chi ha vinto e chi ha perso, c’è chi ha vissuto una nuova esperienza di vita e chi ha scritto una pagina della propria storia. C’è chi come noi della REA (Radiotelevisioni Europee Associate) é stato, ancora una volta, protagonista della grande macchina con la finale de “La Milano Sanremo della Canzone Italiana”. Abbiamo avuto anche la grande opportunità mediatica, vissuta a tuttotondo per l’intera settimana, di far parte della Giuria della sala stampa del Palafiori e dell’Ariston oltre a direttamente seguire il Festival dal Teatro. L’unico evento collaterale competitivo con l’Ariston è stato quello realizzato dalla REA con la finale della Milano Sanremo della Canzone Italiana svoltosi nel Gran Galà del Shù Noseda, frutto di una selezione di artisti di primissima qualità scelti dalle Radio e Tv locali nelle precedenti tappe di Milano, Firenze, Forlì, Roma, Avellino, Sciacca. Gli artisti della Milano Sanremo della Canzone Italiana, senza temere smentite o confronti, si sono dimostrati all’altezza di rappresentare il fior fiore della qualità musicale e canora dell’Italia nel mondo. Se qualcuno avesse dei dubbi è molto semplice: richieda alla REA i filmati dello loro esibizioni. Si convinceranno che il festival dell’Ariston, spogliato del fascino che la tv produce e del mito conquistato in 64 anni attività, “non è tutto oro ciò che luccica” e che sarebbe ora di sottoporlo ad un impietoso lifting sia per non continuare a perdere ascolti, sia per creare le condizioni di un rilancio della canzone italiana. Il Festival ha anche una sua funzione nel panorama internazionale e, a differenza di ciò che si vocifera, non andrebbe assolutamente soppresso ma riformato partendo dalla sostituzione della parola “Festival” con “Rassegna della Canzone Italiana, dove gli artisti scelti dal pubblico delle radio e tv locali, esattamente com’è accaduto con “La Milano Sanremo della Canzone Italiana”, si presentano alla Rassegna finale di Sanremo senza vinti o vincitori ma con una grandissima e variegata esposizione del canzoniere italiano da offrire al pubblico e per il rilancio del mercato discografico italiano ed estero. L’obiettivo è anche quello di allargare la base della proposta musicale per andare davvero a coltivare “il vivaio dei giovani artisti italiani” così ricco di talenti e professionalità all’interno della nostra amata Italia. La Milano Sanremo della Canzone Italiana, che ha visto andare in scena la serata conclusiva dell’edizione 2014 proprio in quel di Sanremo, con il Gran Galà al Shù Nuseda, è l’esempio più calzante. Sono passati in rassegna tanti giovani di altissimo livello e con grandi doti vocali che non avrebbero niente da invidiare agli altri saliti sul palco dell’Ariston. Un modo anche per fare gruppo e sviluppare sinergie coinvolgendo direttamente tutti i vari operatori del settore dai livelli più locali a quelli nazionali, cosa che mai come ora serve a questa Nazione, ma sappiamo che le teste d’uovo della RAI, perfette fotocopie della politica vigente, difficilmente capiranno. Peggio per loro, presto, molto presto saranno travolti dal nuovo che avanza. Nel frattempo , noi della REA, mentre del Festival già più nessuno ne parla, stiamo programmando il tour del 2015 che partirà da Milano il 24 ottobre 2015 con nuove proposte musicali rigorosamente inedite per percorrere le 20 regioni italiane alla scoperta di nuovi talenti pronti a dimostrare che Sanremo non può essere soppresso.
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