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Editoriali

UE: IL LANCIO DEL PROGRAMMA DI GARANZIA EUROPEA GIOVANI…MA SENZA LAVORO E PROGETTI IMPRENDITORIALI!

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Tempo di lettura 5 minutiIl fallimento del sogno europeo ha rubato il futuro ai giovani…In Italia la disoccupazione passa dal 20,2% nel 2006 al 41,6 nel 2013

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di Cinzia Marchegiani


Si sta manifestando la parte migliore dell’Unione Europea: mentre aiutiamo i paesi in via di sviluppo con il Fondi Europei di Sviluppo (FES) i paesi Africa, Cararaibi e Pacifico grazie all’Accordo di Partenariato UE/Paesi ACP stanziati per implementare l’istruzione, agricoltura, imprenditoria e ricerche innovative energetiche, i paesi membri dell’eurozona pagano il prezzo più caro, ipotecando una vita senza prospettive e futuro per i propri giovani. In Italia il tasso della disoccupazione si è raddoppiato in soli sette anni, passando dal 20,2% nel dicembre 2006 al 41,6 % nel dicembre 2013…un vero record negativo! La speranza è stata cancellata con le politiche vuote e senza lungimiranza, intere generazioni sono state inghiottite nel nulla con conseguenze facilmente intuibili. Vivere nella precarietà e nell’angoscia di sentirsi depredati delle molteplici possibilità e potenzialità di acquisire un’occupazione lavorativa e un’indipendenza non solo economica, sembra un destino ormai troppo scontato .e le promesse di cambiamento sono proposte sempre vicino alle elezioni…le prossime, quelle europee, sono in agenda nel mese di maggio, dal 22 al 25 per l’appunto.
Se in Italia la disoccupazione raggiunge valori estremi, anche in Europa sono stati stimati cinque milioni di giovani senza un impiego, cifra che ha fatto correre ai ripari, lanciando il programma “Garanzia Europea per i Giovani” che cerca di arginare questa emergenza che, se vede le percentuali della disoccupazione una grande ferita per la sopravvivenza delle generazioni future, il Piano Italiano “Garanzia per i Giovani” presentato nel dicembre del 2013 alla Commissione Europea cita le cifre del NEET (Not in Employment, Education or Training) dove i giovani tra i 15 e 24 anni non impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo sono stati stimati circa 1,41 milioni di unità, al terzo trimestre del 2013, il 23,3% della popolazione di questa fascia di età.
L’articolazione e stesura de Il Programma “Garanzia per i Giovani” 2014-2020 in Italia nel tavolo del confronto sono stati impegnati i rappresentanti delle diverse Amministrazioni centrali (in particolare, oltre al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Inps, Isfol e Italia Lavoro, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze), oltre che le Regioni e le Province Autonome (competenti per le politiche attive del lavoro, per la formazione professionale, i tirocini, l’apprendistato, ecc.), le Province (responsabili dei centri per l’impiego) e l’Unioncamere. Questo “lavoro immenso” è stato definito come la Struttura di Missione, quella che ha partorito il quadro nazionale per la Garanzia Giovani capace di incanalare i fondi comunitari in una riforma che dovrebbe essere decisiva e duratura. Il risultato è, come dichiarano, una riforma strutturale del funzionamento del mercato del lavoro italiano. Così La Struttura di Missione ha individuato le azioni finanziabili, tra i possibili percorsi intrapresi dal giovane:
– un’offerta di lavoro, eventualmente accompagnata da un bonus occupazionale per l’impresa;
– un’offerta di apprendistato, anche all’estero;
– un tirocinio, eventualmente accompagnato da una borsa di tirocinio;
– un’esperienza di servizio civile (con relativa borsa);
– l’inserimento in programmi di mobilità transnazionale;
– l’inserimento o reinserimento in un percorso di formazione o istruzione per completare gli studi o specializzarsi professionalmente;
– l’accompagnamento in un percorso di avvio d’impresa.

Si parla di tutto, tranne che di strategie imprenditoriali atte a sviluppare occupazione, così menti brillanti hanno indicato delle azioni per occupare il tempo a ragazzi che escono dagli studi senza dare concrete soluzioni sulla desertificazione delle industrie italiane, che come l’effetto domino hanno chiuso o semplicemente sono state localizzate all’estero…vedasi Fiat che negli States inflaziona di pubblicità i programmi televisivi con la disavventura di due superstiti nel deserto che arrivati in un’oasi dove c’è una festa, all’acqua offerta preferiscono un bel modello sgargiante della nuova serie prodotta in America. Menti generosamente pagate per risollevare un paese in crisi, aggirano il problema occupazione, così come il medico non cura una ferita, questo dramma sembra non trovare soluzione. Ma ecco che dal sito del Parlamento Europeo è lanciato da poco il programma chiamato “Garanzia Europea per i Giovani”. Infatti il 26 febbraio, i deputati hanno interrogato la Commissione europea e il Consiglio sull'implementazione del programma da parte degli Stati membri. Ogni Stato membro finanzierà questo programma, ma l'UE contribuirà attraverso il Fondo Sociale Europeo FES l'iniziativa per l'occupazione dei giovani. 20 Stati membri su 28 potranno ricevere questo finanziamento supplementare poiché hanno un tasso di disoccupazione dei giovani superiore al 25% (almeno in una delle loro regioni). I giovani europei troveranno interessante l’appuntamento fissato a Strasburgo dal 9 all’11 nel mese di Maggio, dove potranno discutere con i ministri del Portogallo e dell’Austria del problema lavoro… Una vera ventata d’ottimismo, molte parole attendono il futuro incerto dei disoccupati…un pour parler di chi dovrebbe invece gestire le emergenze di quest’Europa che per ora è una nave alla deriva. Ma sembra che per chi è senza un lavoro, per chi non lo ha mai avuto, in un paese dove le aziende collassano ogni secondo, dove il mondo delle partite Iva è scomparso, il programma d’azione appena proposto intende invece offrire ai giovani destinatari della Garanzia l’opportunità di un colloquio specializzato, che sarà preparato mediante percorsi di costruzione del curriculum vitae e di autovalutazione, che indirizzi i giovani alle scelte di vita e professionali e all’ingresso nel mercato del lavoro….(quale di grazia?). Saranno concreti questi interventi nei confronti dei NEET che hanno abbandonato il sistema di istruzione e formazione, sia direttamente – attraverso i servizi per l’impiego – sia prevedendo appositi partenariati con le imprese, le istituzioni pubbliche, gli enti non profit? Sembra che l’obiettivo è promuovere percorsi verso l’occupazione, anche incentivati, attraverso servizi e strumenti che favoriscano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, nonché l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità.

Nulla di nuovo sotto il sole..se queste azioni rappresentano anticipazioni di come sarà impiegato il tempo senza poter accedere ad un lavoro, tranne nei casi in cui questi giovani disoccupati siano stati convinti ad aprire un’azienda e una partita Iva.
Questa iniziativa europea per la “Garanzia Giovani” è partita il primo gennaio 2014. I servizi saranno accessibili anche da piattaforma mobilee app che permetteranno, oltre all’accesso alle informazioni generali, anche di gestire operazioni complesse come la prenotazione dei servizi, l’accesso alle informazioni personali (fascicolo personale, ecc.), contenuti formativi, ecc. Inoltre, la piattaforma conterrà un motore di “gaming” per gestire delle app utili a far comprendere e utilizzare in modo semplice, e con un linguaggio vicino ai giovani, le varie opportunità/servizi.

I paesi membri stanno morendo d’inattività imprenditoriale e futuro rubato da politiche inadatte, gli stessi fondi molto spesso vengono elargiti senza avere un effettivo tornaconto positivo…speriamo che queste azioni concertate per ora ottimistiche non vadano a lubrificare esclusivamente la macchina burocratica per monitorare i disoccupati senza dare opportunità concrete di lavoro…intanto sono prossime le elezioni europee e l’incontro a Strasburgo dove i giovani per andarci dovranno spendere denaro che non hanno…per l’appunto!

Alla notizia del record disoccupazione appena superato interviene anche Papa Francesco che ai membri della Pontificia Commissione per l'America Latina apostrofa: “Il giovane che è senza lavoro anestetizza l'utopia….e un giovane senza utopia è un vecchio precoce".
Il reato di negazionismo dovrebbe essere adottato anche per i politici che hanno finora negato le evidenze di questi numeri….numeri che rappresentano una bomba sociale pronta ad esplodere, deridere ed essere superficiali (rassicurando con dati positivi sul lavoro) ha portato il nostro, come tanti altri paesi, ad una situazione insostenibile, sarebbe ora che questi governati paghino con le proprie tasche la loro inefficienza e incapacità…sarà un sogno pur sempre condivisile e auspicabile! Gli obiettivi indicati in queste linee d’azione renderanno conto che molta gente è specializzata e ha volontà di reinventarsi? Quello che manca è il lavoro….un dettaglio non indifferente!