Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
Redazione
Napoli – "Non ne possiamo più degli imprenditori che in pubblico parlano di responsabilità sociale e di rispetto dei lavoratori e, tra le mura della propria azienda, chiedono sacrifici insostenibili senza puntare su soluzioni condivise". Lina Lucci, Segretario Generale della Cisl Campania, interviene così sul caso Mc Donald's che a Napoli ha avviato le procedure di licenziamento per 39 unità nel punto vendita di Piazza Municipio, facendo saltare le trattative con Regione e sindacati dopo dieci giorni di confronto serrato.
"Riteniamo assolutamente vergognoso questo modo di fare impresa – prosegue Lina Lucci – privo di ogni senso di responsabilità, quella responsabilità, invece, ampiamente dimostrata dai sindacati che hanno accettato di andare incontro alle necessità dell'azienda sulla riduzione dei costi e sui tempi di lavoro mettendo mano a una riorganizzazione generale che prevedesse anche un'internalizzaione dei servizi e l'introduzione di turni. Una disponibilità che si è dovuta scontrare, all'ultimo momento – aggiunge Lucci – con una vera e propria politica del ricatto: per l'azienda i lavoratori devono perdere 60 euro al mese. Una decurtazione inaccettabile perché va ad incidere su stipendi che nei casi più fortunati arrivano a 700-800 euro al mese ma che in media si fermano sui 500 euro".
A partire da domani sarà sciopero a oltranza per il personale Mc Donald's. "E questo è solo il primo atto" assicura Lina Lucci.
"Noi saremo al fianco dei lavoratori – aggiunge Stefania Chirico, segretario generale Fisascat Campania -.Non è possibile utilizzare l'emergenza della crisi per ricattare i lavoratori. Abbiamo l'impressione che qualcuno voglia sfruttare come modello nazionale la vertenza Napoli per distruggere la struttura contrattuale mettendo in discussione anni di lotta dei lavoratori".
Correlati