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Cronaca

Pisa, Chiara allergica al latte e uova: va a cena in un agriturismo e muore. Aveva 24 anni

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PISA –  Sarà eseguita oggi l’autopsia su Chiara Ribechini, la 24enne di Navacchio (Pisa), morta domenica sera per una reazione allergica dopo avere cenato in un ristorante del Pisano. Il conferimento dell’incarico al medico legale Marco Di Paolo è stato fatto contestualmente all’apertura di un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo per la quale risulta indagata Rita Astinenti, amministratrice dell’azienda agricola dove la vittima aveva cenato. La cucina del ristorante intanto è stata sequestrata.

L’esame autoptico deve accertare le cause che hanno determinato lo choc anafilattico che in pochi minuti ha ucciso la giovane, soggetto allergico da molti anni e cliente abituale del ristorante dove aveva trascorso la serata in compagnia del fidanzato e altri amici. I carabinieri hanno già sequestrato il kit di farmaci salvavita e anche campioni del vomito provocato dalla reazione.

L’iniezione di adrenalina per tentare di bloccare la reazione allergica sarebbe stata fatta sulla gamba della ragazza ma non è chiaro se l’ago si sia piegato o meno causando un’assunzione non sufficiente del farmaco. Dubbi sui quali dovranno dare risposte definitive le indagini della procura.

Chiara aveva mangiato una vellutata di piselli in crosta di pane, bruschette e penne al ragù di cinghiale. Ed è proprio sul contenuto della bruschetta – che sarebbe stata prodotta fuori dall’azienda agricola che ospita il ristorante – che si stanno concentrando gli accertamenti, perché il resto del menù sarebbe stato cucinato con materie prime già mangiate altre volte dalla ragazza che sceglieva con cura solo pochi posti dove sapeva che la sua condizione di salute non sarebbe stata messa in pericolo. La giovane era allergica fin dai primi anni di vita al latte, a tutti i suoi derivati e all’uovo e frequentava solo locali nei quali riponeva la sua piena fiducia, come appunto quello in cui ha mangiato domenica sera.

Domenica però qualcosa è andato storto e durante il viaggio di ritorno in auto insieme al fidanzato Chiara ha cominciato a sentirsi male e ad accusare una gravissima crisi respiratoria. Nei pressi di Pontedera (Pisa) l’auto si è fermata per attendere l’arrivo del 118 ma la giovane è morta in strada mentre i soccorritori le stavano prestando le prime cure. La giovane combatteva da anni con le allergie, ma mai aveva dovuto fronteggiare situazioni particolarmente critiche anche se portava sempre con sé tutti i medicinali necessari in casi come questi.

“In questo momento vogliamo solo che la morte di Chiara non sia stata vana e per questo rivolgiamo un appello a tutti affinché di queste forme allergiche si parli senza reticenze o paure di discriminazioni”, hanno detto all’ANSA, tramite il loro legale Francesca Zuccoli, Michela Bargagna e Massimo Ribechini, i genitori di Chiara.

Chiara i primi sintomi non li ha accusato a tavola ma verso mezzanotte, mentre si trovava in auto per il ritorno, ha avuto una violenta crisi respiratoria, aveva anche provato a fare il suo kit d’emergenza ma nulla è valso a salvarla, portandola al decesso davanti al suo fidanzato e ai suoi amici. Immaginate lo shock di quei ragazzi, che inermi hanno visto morire sotto i loro occhi la propria compagna e fidanzata. Secondo i primi accertamenti Chiara è morta a causa di uno shock anafilattico, confermando di aver ingerito alcune sostanze che per lei erano proibite e dunque derivati del latte e uova. In particolare si sospetta che a provocare il malore siano state le bruschette, secondo alcune indiscrezioni il pane non sarebbe stato impiegato con prodotti dell’agriturismo ma comprato da un panificio e il prodotto avrebbe potuto avere delle contaminazioni da latte e uova. Ora la procura ha scritto nel registro degli indagati due persone: il gestore e la titolare dell’agriturismo e messo sotto sequestro la cucina nel locale. Non si può morire così. Chiara avrà per sempre 24 anni

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Macabro ritrovamento a Vignale: Il mistero dei resti di neonati in una villetta di Parma

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A Vignale di Traversetolo, Parma, la scoperta dei resti di un neonato e forse di un altro bambino ha sconvolto la tranquilla comunità. I corpi, rinvenuti in un giardino di una villetta abbandonata, hanno portato all’accusa di omicidio e occultamento di cadavere per una ragazza di 22 anni. L’autopsia sul primo neonato ha confermato che il piccolo era nato vivo, ma le cause del decesso restano ignote. Le indagini proseguono sotto il massimo riserbo, con i RIS sul posto e la villetta sotto sequestro.

A dare l’allarme è stato un vicino, e i resti sono stati ritrovati a distanza di un mese l’uno dall’altro. La comunità di Traversetolo, circa 10mila abitanti, è sotto shock, e i dettagli emersi non fanno che aumentare l’angoscia. Il sindaco Simone Dall’Orto ha descritto il quartiere come un’area benestante e tranquilla, dove nessuno si sarebbe aspettato una tragedia del genere.

Gli inquirenti stanno interrogando la giovane e il suo fidanzato, cercando di capire se la ragazza abbia agito da sola o se ci siano stati complici. Il fidanzato, che ha dichiarato di non sapere nulla della gravidanza, ha affermato che la loro relazione si era raffreddata negli ultimi tempi. Un dettaglio significativo è che la giovane era appena tornata da un viaggio in America, postando foto sui social mentre emergevano le notizie sul ritrovamento del cadavere.

La vicenda è ancora avvolta nel mistero, e si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, che potrebbero portare alla scoperta di altri corpi e chiarire le dinamiche di questo oscuro dramma.

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Germania, stretta sui controlli ai confini: un esempio per l’Italia?

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Il governo tedesco introduce controlli rigorosi. Italia pronta a valutare la stessa via per la sicurezza nazionale

Il governo tedesco ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere per sei mesi, sospendendo temporaneamente l’accordo di Schengen. L’iniziativa, annunciata dal cancelliere Olaf Scholz e dal ministro dell’Interno Nancy Faeser, mira a combattere l’immigrazione clandestina e identificare potenziali estremisti islamici. Faeser ha dichiarato: “I controlli ci permetteranno di fermare i criminali e proteggere la sicurezza nazionale”.

In Italia, il governo osserva con attenzione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha elogiato l’approccio tedesco, affermando che “l’Italia dovrebbe considerare misure simili per garantire il controllo dei flussi migratori e migliorare la sicurezza”.

Anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha espresso sostegno all’iniziativa, sottolineando la necessità di un rafforzamento delle frontiere esterne dell’UE.

Dall’opposizione italiana, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato la misura, sostenendo che “questo approccio può danneggiare la solidarietà europea”. Schlein ha insistito sulla necessità di politiche migratorie basate sulla condivisione delle responsabilità tra i paesi membri.

Sul fronte tedesco, i Verdi hanno espresso perplessità, ribadendo che i controlli non devono compromettere i diritti umani e chiedendo una maggiore attenzione agli aspetti umanitari della migrazione. Il partito di destra Alternativa per la Germania (AfD), invece, ha applaudito la decisione, richiedendo controlli ancora più severi.

Queste misure giungono in un momento in cui l’Europa è di fronte a una crescente pressione migratoria, e la cooperazione tra gli Stati membri appare cruciale. L’approccio della Germania, sebbene temporaneo, potrebbe fornire spunti per l’Italia, che sta cercando soluzioni a lungo termine per affrontare la gestione dei flussi migratori.

Meloni: Lavoriamo a soluzioni innovative sui migranti, occhi puntati sul modello Albania

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l’incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer, ha ribadito la volontà di esplorare nuove strategie per la gestione dei migranti, con particolare attenzione al protocollo Italia-Albania. Meloni ha dichiarato che il progetto richiede ulteriore lavoro, ma potrebbe rappresentare un modello innovativo in Europa per processare le richieste d’asilo. Sottolineata anche la necessità di intensificare la lotta al traffico di esseri umani, unendo forze di sicurezza e intelligence.

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Tentato assassinio a Donald Trump: Fermato un 58enne armato di AK47 in Florida

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Un nuovo attentato contro Donald Trump è stato sventato mentre l’ex presidente giocava a golf nel suo club di West Palm Beach, Florida. Ryan Wesley Routh, 58 anni, proveniente dalle Hawaii, ha puntato un fucile contro Trump. Un agente del Secret Service ha individuato l’arma e aperto il fuoco, mettendo in fuga Routh, poi arrestato senza opporre resistenza. Il sospettato è ora sotto custodia della polizia.

L’FBI ha avviato un’indagine sul tentato omicidio, mentre il movente di Routh rimane oscuro. Tra i suoi post sui social, si evidenzia un forte interesse per la guerra in Ucraina, dove ha tentato di reclutare persone per la causa di Kiev.

L’ex presidente Trump, rassicurando i suoi sostenitori, ha dichiarato: “Sto bene, non mi arrenderò mai”. Questo è il secondo attentato nei suoi confronti in due mesi, aumentando le preoccupazioni per la sua sicurezza.

Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris sono stati tempestivamente informati dell’episodio. Harris ha espresso sollievo dichiarando: “Sono felice che stia bene. La violenza non ha posto in America”. Anche Biden ha condannato l’episodio, sottolineando l’importanza della pace e della sicurezza nel paese.

Le misure di sicurezza attorno a Trump sono state intensificate, con la presenza di cecchini a protezione immediata durante l’evacuazione. Le indagini proseguono, mentre l’episodio aumenta la tensione in vista delle prossime elezioni, a soli 51 giorni dall’apertura dei seggi.

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