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Editoriali

ITALIA – STATI UNITI: FIUMI DI DROGA

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Tempo di lettura 2 minutiCon l'operazione "New bridge" sono stati spezzati i rapporti tra la criminalità organizzata e d'oltreoceano

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Redazione

Un legame a doppio filo univa da anni la famiglia mafiose dei Gambino di New York, negli Stati Uniti, e la 'Nrangheta calabrese, in particolare le famiglie degli Ursino e dei Simonetta, di Gioiosa Jonica.

Grazie all'esito positivo di una vasta operazione denominata "New bridge", fatta di intercettazioni telefoniche, ambientali e dall'attività di agenti sotto copertura, questa mattina sono stati spezzati i rapporti tra la criminalità organizzata italiana e d'oltreoceano.

I 26 arresti sono stati eseguiti contemporaneamente, in diverse città italiane dagli uomini del Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia di Stato e dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, mentre negli negli Stati Uniti sono stati sono entrati in azione gli uomini dell'Fbi. Altre 18 persone sono invece indagate in stato di libertà.ù

L'indagine è frutto di un lavoro avviato nel 2012 dallo Sco nell'ambito del protocollo d'intesa denominato "Progetto Pantheon", siglato fra Italia e Stati Uniti con lo scopo di contrastare la criminalità organizzata transnazionale.

Le accuse, ipotizzate a vario titolo nei confronti degli indagati, vanno dall'associazione per delinquere di tipo mafioso all'associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, dallo spaccio al riciclaggio e altri reati.

L'indagine ha svelato il tentativo delle 'ndrine di far giungere in Italia un imponente quantitativo di cocaina proveniente dai potenti cartelli narcos del Centro America, con basi logistiche nel Sud (Guyana) e in Italia, a Gioia Tauro.

Anche dall'Italia si preparavano spedizioni di eroina per gli Stati Uniti; fonti di approvigionamento sono state individuate ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, in particolare presso un esponente della famiglia Morabito detto "U scassaporte".

La cocaina, invece, arrivava dall'America in forma liquida all'interno di barattoli di frutta confezionata da una società guyanese, a cui lo scorso novembre era stato sequestrato un carico di oltre 70 chili.

Per l'attività internazionale, la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, titolare delle indagini, si è avvalsa dell'attività della Direzione centrale per i servizi antidroga e del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip).

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, si è complimentato con il capo della Polizia, Alessandro Pansa, per la brillante operazione antimafia.

"Un'attività svolta congiuntamente dalla nostra Polizia di Stato e dall'Fbi – ha detto il ministro Alfano – che conferma l'impegno e la qualità dei risultati raggiunti nell'azione di contrasto alle più pericolose forme di associazioni criminali di stampo mafioso".