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Politica

Governo si, governo no, Salvini: “O si parte o per noi basta!”

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Per il governo Conte, “io ho detto ‘o si parte o per noi basta’. Mi rifiuto di andare avanti ancora a trattare per settimane. I mutui non aspettano, la benzina non aspetta, gli sbarchi nemmeno”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini. Quindi l’unica alternativa sarebbero le elezioni anticipate? “Sicuramente non sono nato per tirare a campare”, ha risposto. “Già stasera daremo al presidente del Consiglio incaricato i nomi dei ministri della Lega che sono pronti a lavorare per il bene dell’Italia. Non è questione di nomi e cognomi ma di rispetto del voto degli italiani”. Lo ha detto Matteo Salvini in via Bellerio, senza rispondere sul nome di Paolo Savona come ministro dell’Economia, parlando coi giornalisti al termine di una riunione informale con i vertici del partito in via Bellerio sulla formazione del governo Conte. Secondo Salvini, comunque, “passi indietro la Lega ne ha già fatti abbastanza, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare”.

La proposta della Lega

Salvini al Viminale, Giorgetti sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Molteni alla Funzione Pubblica, Fontana agli Affari regionali, Centinaio al ‘Made in Italy’, l’assessore veneto Lanzarin alla Famiglia e un esponente della Lega alla Scuola e non più alle Infrastrutture (dove il Carroccio potrebbe esprimere un vice). Dovrebbe essere questa la proposta sui nomi da inserire al governo che la Lega ha consegnato al premier incaricato Conte. E nella ‘lista’ compare in neretto anche il nome di Paolo Savona per il dicastero di via XX settembre. Nel vertice di via Bellerio si è decisi di tirare dritto. Nessuna alternativa al nome dell’economista.

“O si chiude questa partita del Governo entro le prossime 24 ore o non si chiude più”, gli fa eco Luigi Di Maio

“Abbiamo aspettato già abbastanza – ha affermato il leader del movimento M5S – e adesso è il momento di iniziare a lavorare per gli italiani”. “Stiamo lavorando”. Così il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha risposto in mattinata – lasciando la sua abitazione a Roma per recarsi alla Camera – ai giornalisti che gli chiedevano quando avrebbe sciolto la riserva. Nessuna dichiarazione, invece, al suo arrivo a Montecitorio avvenuto – come ormai è tradizione – in taxi. Conte è arrivato alla Camera, dove ha a disposizione un ufficio, per lavorare alla formazione del Governo. E alla Camera è terminato dopo circa mezz’ora il colloquio tra Luca Giansanti e il premier incaricato. L’ambasciatore ha lasciato Montecitorio senza fare dichiarazioni congedandosi da telecamere e giornalisti con un cortese “buon weekend”.

“Giornali e politici tedeschi insultano: italiani mendicanti, fannulloni, evasori fiscali, scrocconi e ingrati. E noi dovremmo scegliere un ministro dell’Economia che vada bene a loro? No, grazie! #primagliitaliani”, ha scritto su Twitter Matteo Salvini replicando alla stampa tedesca che oggi si è occupata, in toni allarmati, di Paolo Savona, l’uomo “che odia la Germania”.

“Un’italexit è assolutamente improbabile. L’Europa è sulla buona strada – ha detto il commissario al Bilancio Ue Guenther Oettinger al Berliner Morgenpost -. Come si vede dallo sviluppo in Paesi come Grecia, Portogallo e Irlanda. Ma dobbiamo fare prevenzione contro la crescita debole e forse addirittura la stagnazione. Quando arriva questa fase non si sa. Ma che arrivi è certo: dazi e guerra commerciale potrebbero far finire rapidamente questa fase di stabilità”. “Lega e 5 stelle non hanno alcun interesse a che si verifichi il peggio”.
“In questo momento il presidente del Consiglio incaricato insieme al Presidente della Repubblica sta lavorando per riuscire a dare un governo al Paese. Speriamo che arrivi il prima possibile”, ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, arrivando al Salone del Libro di Napoli. “È un’interlocuzione tra il Presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio incaricato. Lasciamo a loro. Io spero che si vada avanti”, ha aggiunto il presidente della Camera commentando il caso Savona.

Casaleggio fiducioso

“Il tema del Governo è in mano a Giuseppe Conte e a Mattarella. Sono fiducioso che troveranno un’ottima soluzione”, ha detto Casaleggio a chi gli ha chiesto dello stallo per la formazione del governo M5S-Lega legato al nome dell’economista Paolo Savona. Interpellato a margine della Wired Next Fest di Milano sul rischio di una crisi istituzionale, Casaleggio ha ribadito più volte di essere “fiducioso che siamo vicini a un grande cambiamento per il Paese”.

Via Facebook sono arrivate le parole di Matteo Renzi:

“Lo spread sale ai massimi dal 2013 – ha scritto -. Non pensate che sia una notizia tecnica perché purtroppo riguarda la nostra vita. Dai prossimi giorni i mutui per le famiglie costeranno di più, l’accesso al credito per le piccole imprese sarà più difficile e pagheremo di più gli interessi sul debito pubblico. Chi è il colpevole? Non c’è nessun complotto, non guardate Bruxelles, non è colpa dei mercati finanziari. Il responsabile ha sempre un nome, in questo caso due cognomi: Salvini e Di Maio”.

Castelli Romani

Frascati, Emanuela Bruni: “Un’estate Tuscolana da dimenticare”

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“La stagione estiva volge al termine ed è tempo di riflessioni sull’estate appena trascorsa, in altri paesi del circondario la stagione turistica e culturale è ancora promettente con un settembre scoppiettante, Frascati invece mostra un andamento in totale regressione. Incapace ancora una volta di un pensiero di ampia visione e proposta”. È molto duro il commento del consigliere comunale Emanuela Bruni, già assessore alla Cultura della città di Frascati, sulle dichiarazioni del delegato all’estate Tuscolana, Fabrizio Federici, che ha parlato di “un miracolo” in quanto “abbiamo organizzato l’Estate Tuscolana con un budget di circa 12 mila euro”.
La consigliere Bruni evidenzia subito un dato oggettivo che discosta immediatamente dai numeri forniti da Federici:

la consigliera comunale di Frascati, Emanuela Bruni

“Dopo un avvio di stagione, prosegue nel suo comunicato, con l’ organizzazione della Festa della musica di fine giugno per cui l’ Amministrazione tuscolana ha avuto circa 24 mila euro che non ha dato i frutti, l’estate tuscolana si è svolta presso il cortile delle Scuderie Aldobrandini con il sempre esaurito, delle manifestazioni in gran parte organizzate e sostenute da alcune realtà economiche e dalle Associazioni del territorio.
Il sempre esaurito, che in realtà non è servito neppure a soddisfare la domanda dei residenti, considerando l’esiguità dei posti disponibili, un centinaio o poco più.
Era prevedibile il sold out ma non soddisfacente per una cittadina che in estate la sera diventa meta di svago della Capitale.
Encomiabili le Associazioni che hanno dato il meglio che potevano, ma langue la capacità programmatica dell’ Amministrazione”
.
In effetti se si guarda con attenzione il cartellone dell’Estate Frascatana si ci accorge che sono state le associazioni a tenere banco riuscendo a produrre eventi anche se limitati dal punto di vista delle location e dei posti a disposizione.
La Bruni, che in passato, ha già gestito direttamente da assessore alla Cultura la macchina dell’Estate Tuscolana ribadisce con forza e con senno il fatto che “non è solo una questione di fondi. La Regione Lazio ha sempre stanziato tra i 10 mila e i 14 mila euro annui, come quest’anno, e come alcuni cittadini ben ricordano, i fondi venivano stanziati, negli anni pre-covid, con grandissima difficoltà e con il contagocce rispetto all’attuale erogazione.
Non ci si può sempre far scudo della carenza di risorse economiche e lamentarsi dell’esiguità, raccontando favole a chi non è del mestiere!”

Un attacco nella sostanza delle azioni che, stando alle parole del consigliere Bruni potevano essere diverse e, di sicuro, proficue.
“Frascati, – aggiunge Bruni – ha scarsità di fondi, è noto, ma organizzare eventi estivi coinvolgenti e aperti a tutti (turisti e cittadini) dovrebbe essere l’obbiettivo di ogni amministratore, eletto o delegato, perché il buon andamento della stagione significa innescare un processo virtuoso di rilancio delle attività commerciali del territorio, migliorare la qualità della vita dei residenti e dei visitatori nonché dare slancio al turismo sul territorio che scivola ogni giorno sempre più in basso. Inoltre le estati tuscolane per molto tempo, nei decenni passati, sono state realizzate grazie all’oculata ricerca di sponsor a fronte di cartelloni coinvolgenti su cui investire che hanno spesso portato a fare manifestazioni a costo zero per l’ Amministrazione.
Questa estate invece abbiamo visto una città vuota, in continuo degrado e soprattutto incapace di progettare a breve e medio termine”
.
Un “j’accuse” di tutto rispetto che si completa nella finale del comunicato:
“Per questo non ci si può neppure improvvisare come organizzatori di eventi!”
L’auspicio che Emanuela Bruni fa per la città di Frascati si lega all’imminente inizio del Giubileo 2025 che potrebbe, ci si augura, risollevare le sorti della città tuscolana
“In questi giorni la Regione Lazio, chiude il suo comunicato, sta predisponendo bandi straordinari per gli eventi culturali in visione del Giubileo 2025, l’auspicio è che l’amministrazione ne sappia usufruire per ridare dignità ad una cittadina che ha sempre fatto del turismo culturale un suo fiore all’ occhiello, evitando così a fine anno, di trovare la scusa che è sempre una questione di scarsità di fondi!”
Un auspicio nel quale confidiamo tutti noi che vorremmo ritornare a vedere, ogni giorno, la straordinaria bellezza della città di Frascati.

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Cronaca

Municipio VI delle Torri di Roma, la denuncia del Presidente Nicola Franco: “Vent’anni di silenzio sui Benefit Ambientali”

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Un grido di protesta che risuona non solo nelle strade del Municipio VI, ma anche nei palazzi del potere romano

Il Presidente del Municipio VI delle Torri di Roma, Nicola Franco, ha lanciato una dura critica nei confronti della gestione dei benefit ambientali che, da oltre vent’anni, non sono mai stati destinati al suo territorio nonostante la presenza di impianti di trattamento rifiuti che servono non solo Roma, ma decine di comuni della regione. Le sue dichiarazioni, contenute in un comunicato stampa, hanno scosso il dibattito politico romano, mettendo in luce una problematica che, secondo Franco, ha troppo a lungo penalizzato i cittadini del Municipio VI.

“Il nostro territorio è stato trattato come la pattumiera del Centro Italia”, ha affermato Franco, riferendosi agli impianti Ama e Porcarelli che, da anni, operano nel versante prenestino-casilino del municipio. Questi impianti non solo gestiscono i rifiuti di Roma, ma anche quelli provenienti da oltre 50 comuni dell’area metropolitana. Eppure, nonostante l’impatto ambientale devastante che queste strutture hanno sul territorio, con miasmi, inquinamento e un’alta incidenza di malattie, i cittadini del Municipio VI non hanno mai beneficiato dei fondi ambientali previsti dal Decreto Commissariale n. 15 del 2005.

Secondo quanto riportato dal presidente del municipio, la Regione Lazio ha finalmente risposto alle numerose richieste di chiarimento solo lo scorso 31 luglio, spiegando che i benefit ambientali dovrebbero essere utilizzati per interventi a favore delle comunità che ospitano tali impianti. Tuttavia, nonostante il decentramento amministrativo esistente da più di dieci anni, nessuno di questi fondi è stato mai speso per migliorare il territorio del Municipio VI. “Parliamo di almeno 20 milioni di euro”, sottolinea Franco, “che non sono mai stati utilizzati per il nostro territorio.”

La rabbia del presidente è evidente quando chiede spiegazioni al Comune di Roma riguardo l’uso di questi fondi: “Quanti e quali interventi sono stati fatti sul nostro territorio con i benefit ambientali dovuti?” La sua proposta è chiara: aprire un centro di credito dedicato, in modo che i fondi destinati al territorio possano essere direttamente gestiti dal Municipio VI. Questo permetterebbe di realizzare interventi urgenti e necessari, come la bonifica dei terreni inquinati, la mitigazione degli odori nocivi e la costruzione di infrastrutture cruciali per ridurre l’impatto dei mezzi pesanti che attraversano quotidianamente la zona.

La denuncia di Franco è anche un appello alle istituzioni comunali, in particolare al Sindaco Roberto Gualtieri e agli assessori competenti, affinché prendano immediati provvedimenti per correggere questa ingiustizia. “Non possiamo più ignorare la sofferenza dei nostri cittadini”, conclude Franco, esprimendo la speranza che questa situazione, definita “la Terra dei fuochi di Roma est”, possa finalmente trovare una soluzione.

Il comunicato di Nicola Franco rappresenta un grido di protesta che risuona non solo nelle strade del Municipio VI, ma anche nei palazzi del potere romano. La questione sollevata mette in luce la necessità di un’azione rapida e decisa per riparare a un’ingiustizia che ha pesantemente gravato su una comunità già afflitta da numerose problematiche. Ora la palla passa alle autorità comunali, chiamate a rispondere delle proprie responsabilità e a garantire che i fondi destinati alla salvaguardia ambientale vengano finalmente utilizzati per il benessere di chi vive quotidianamente le conseguenze di una gestione dei rifiuti poco attenta e rispettosa.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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