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Privacy, partito il regolamento gdpr: presentati i primi ricorsi

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“Continueremo il nostro lavoro con gli stati membri e monitoreremo da vicino l’applicazione del regolamento” sulla privacy nei 28, e “prenderemo azioni appropriate se necessario, incluso il ricorso a procedure d’infrazione”. È l’avvertimento della commissaria Ue alla giustizia Jourova per l’entrata in vigore della stretta sulla privacy, dopo che solo circa una metà degli stati è pronta all’appuntamento. Jourova ha “inviato una lettera ai ministri” europei, “così c’è piena chiarezza su questo”.

I primi ricorsi

“Abbiamo già ricevuto i primi ricorsi sulle modalità di consenso” alla raccolta e al trattamento dei dati personali in base alle nuove regole Ue, abbiamo appena cominciato a controllare i file”. Lo dice Andrea Jelinek, alla guida del board dei garanti dei 28 che da oggi deve garantire l’applicazione uniforme nell’Ue del Gdpr. “Solo se richiesto correttamente e in modo comprensibile per la gente – dice – è giusto, invece se il consenso è forzato allora non c’è nessun consenso” e soprattutto su questa base “non si può privare la gente dei servizi. Va valutato caso per caso”.
“Abbiamo già ricevuto in Austria un primo caso su Facebook in relazione al consenso al trattamento dei dati personali” legato alle nuove regole Ue sulla privacy entrate in vigore oggi. Lo ha affermato la garante della privacy austriaca Andrea Jelinek che è ora presidente del board dei garanti dei 28, il neonato Edpb, che deve garantire nell’Ue la corretta applicazione del Gdpr. “È un caso nuovo, non ha niente a che vedere con Cambridge Analytica” dice. Per altri eventuali casi sarà il Garante irlandese a occuparsene in quanto è in Irlanda che Fb ha la sua sede Ue principale.
Il giorno dell’entrata in vigore delle nuove regole Ue sulla privacy “non è la fine del percorso ma solo l’inizio del nostro viaggio comune per una migliore protezione dei dati personali” in Europa, dove “l’Ue ha stabilito il passo con il Gdpr sollevando interesse a livello mondiale”. Così la garante austriaca della privacy Andrea Jelinek, a capo del board dei colleghi dei 28 che da oggi dovrà assicurare a livello Ue il rispetto delle nuove norme. “Il nostro obiettivo”, ha quindi assicurato, “non è sanzionare le imprese ma creare un ambiente che tuteli la privacy sin dal primo giorno” dell’entrata in vigore del Gdpr.

Il giro di vite Ue a tutela della privacy, che riporta il controllo dei propri dati personali nelle mani dei cittadini europei, è ormai realtà.

In vigore dalla mezzanotte di venerdì 25 maggio, il Regolamento generale per la protezione dei dati (Gdpr) – che dovrà essere applicato anche dai ‘big’ americani di internet da Google a Facebook – viene a colmare le lacune createsi con lo sviluppo della digitalizzazione e rese più che mai evidenti dallo scandalo Cambridge Analytica. Anche se le nuove regole sono immediatamente applicabili, molti Paesi Ue tra cui l’Italia sono più o meno in ritardo nell’aggiornamento della legislazione nazionale. “Si faccia presto”, è infatti l’appello lanciato dal Garante della privacy Antonello Soro al Parlamento italiano.

Molte le novità in arrivo.

Primo, le stesse regole a tutela dei dati personali si applicano in tutti i 28 Paesi Ue e sono tenute a rispettarle anche le aziende non europee – Usa, Corea, Cina e così via – che operano in Europa. Secondo, rimettono al centro la persona: deve essere sempre chiesto il consenso per la raccolta e il trattamento dei dati in modo comprensibile, non devono essere chieste più informazioni del necessario, aziende o pubbliche amministrazioni sono tenute a fornire a chi li richiede i dati in loro possesso, viene assicurata la portabilità dei dati mentre si applica il diritto all’oblio e si possono chiedere revoche, correzioni e risarcimenti. Scattano anche i limiti di età per i minori per l’uso dei social, da Whatsapp a Facebook.

Altro elemento chiave, i garanti della privacy acquisiscono un ruolo centrale di controllo e sanzionamento: in caso di furto dei dati, le imprese hanno l’obbligo di avvertire i Garanti che dovranno prendere provvedimenti. I cittadini potranno inoltre rivolgersi ai Garanti in caso di violazioni, e questi imporre multe sino al 4% del fatturato annuo a chi non ha rispettato le norme Ue. Aziende e pa dovranno inoltre dotarsi di un esperto che gestisca i dati. “Queste regole impediranno il ripetersi di casi come quello di Cambridge Analytica”, ha sottolineato il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, ricordando che “ogni forma di utilizzo non autorizzato dei nostri dati deve esserci comunicato entro 72 ore”. Eppure sono solo una quindicina i Paesi Ue puntuali all’appuntamento (tra cui Francia e Germania), ha lanciato l’allarme la commissaria Ue alla giustizia Vera Jourova: 8 tra cui Belgio e Ungheria si trovano “molto in ritardo” e altri 5, tra cui l’Italia e la Spagna, cercano di passare col “giallo”, e saranno pronti solo tra qualche tempo. “Io confidavo che si potesse arrivare alla data del 25 maggio con il nuovo decreto legislativo approvato”, ha detto il Garante italiano, “capisco le esigenze di approfondimenti, ma rivolgo un appello al Parlamento con molto rispetto e sommessamente: che si faccia presto”. Anche perché, ha sottolineato Soro, “nella società digitale proteggere i dati vuol dire proteggere le nostre persone, quindi è un cambiamento di paradigma forte che impegna tutti”.

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Macabro ritrovamento a Vignale: Il mistero dei resti di neonati in una villetta di Parma

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A Vignale di Traversetolo, Parma, la scoperta dei resti di un neonato e forse di un altro bambino ha sconvolto la tranquilla comunità. I corpi, rinvenuti in un giardino di una villetta abbandonata, hanno portato all’accusa di omicidio e occultamento di cadavere per una ragazza di 22 anni. L’autopsia sul primo neonato ha confermato che il piccolo era nato vivo, ma le cause del decesso restano ignote. Le indagini proseguono sotto il massimo riserbo, con i RIS sul posto e la villetta sotto sequestro.

A dare l’allarme è stato un vicino, e i resti sono stati ritrovati a distanza di un mese l’uno dall’altro. La comunità di Traversetolo, circa 10mila abitanti, è sotto shock, e i dettagli emersi non fanno che aumentare l’angoscia. Il sindaco Simone Dall’Orto ha descritto il quartiere come un’area benestante e tranquilla, dove nessuno si sarebbe aspettato una tragedia del genere.

Gli inquirenti stanno interrogando la giovane e il suo fidanzato, cercando di capire se la ragazza abbia agito da sola o se ci siano stati complici. Il fidanzato, che ha dichiarato di non sapere nulla della gravidanza, ha affermato che la loro relazione si era raffreddata negli ultimi tempi. Un dettaglio significativo è che la giovane era appena tornata da un viaggio in America, postando foto sui social mentre emergevano le notizie sul ritrovamento del cadavere.

La vicenda è ancora avvolta nel mistero, e si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, che potrebbero portare alla scoperta di altri corpi e chiarire le dinamiche di questo oscuro dramma.

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Germania, stretta sui controlli ai confini: un esempio per l’Italia?

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Il governo tedesco introduce controlli rigorosi. Italia pronta a valutare la stessa via per la sicurezza nazionale

Il governo tedesco ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere per sei mesi, sospendendo temporaneamente l’accordo di Schengen. L’iniziativa, annunciata dal cancelliere Olaf Scholz e dal ministro dell’Interno Nancy Faeser, mira a combattere l’immigrazione clandestina e identificare potenziali estremisti islamici. Faeser ha dichiarato: “I controlli ci permetteranno di fermare i criminali e proteggere la sicurezza nazionale”.

In Italia, il governo osserva con attenzione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha elogiato l’approccio tedesco, affermando che “l’Italia dovrebbe considerare misure simili per garantire il controllo dei flussi migratori e migliorare la sicurezza”.

Anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha espresso sostegno all’iniziativa, sottolineando la necessità di un rafforzamento delle frontiere esterne dell’UE.

Dall’opposizione italiana, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato la misura, sostenendo che “questo approccio può danneggiare la solidarietà europea”. Schlein ha insistito sulla necessità di politiche migratorie basate sulla condivisione delle responsabilità tra i paesi membri.

Sul fronte tedesco, i Verdi hanno espresso perplessità, ribadendo che i controlli non devono compromettere i diritti umani e chiedendo una maggiore attenzione agli aspetti umanitari della migrazione. Il partito di destra Alternativa per la Germania (AfD), invece, ha applaudito la decisione, richiedendo controlli ancora più severi.

Queste misure giungono in un momento in cui l’Europa è di fronte a una crescente pressione migratoria, e la cooperazione tra gli Stati membri appare cruciale. L’approccio della Germania, sebbene temporaneo, potrebbe fornire spunti per l’Italia, che sta cercando soluzioni a lungo termine per affrontare la gestione dei flussi migratori.

Meloni: Lavoriamo a soluzioni innovative sui migranti, occhi puntati sul modello Albania

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l’incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer, ha ribadito la volontà di esplorare nuove strategie per la gestione dei migranti, con particolare attenzione al protocollo Italia-Albania. Meloni ha dichiarato che il progetto richiede ulteriore lavoro, ma potrebbe rappresentare un modello innovativo in Europa per processare le richieste d’asilo. Sottolineata anche la necessità di intensificare la lotta al traffico di esseri umani, unendo forze di sicurezza e intelligence.

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Tentato assassinio a Donald Trump: Fermato un 58enne armato di AK47 in Florida

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Un nuovo attentato contro Donald Trump è stato sventato mentre l’ex presidente giocava a golf nel suo club di West Palm Beach, Florida. Ryan Wesley Routh, 58 anni, proveniente dalle Hawaii, ha puntato un fucile contro Trump. Un agente del Secret Service ha individuato l’arma e aperto il fuoco, mettendo in fuga Routh, poi arrestato senza opporre resistenza. Il sospettato è ora sotto custodia della polizia.

L’FBI ha avviato un’indagine sul tentato omicidio, mentre il movente di Routh rimane oscuro. Tra i suoi post sui social, si evidenzia un forte interesse per la guerra in Ucraina, dove ha tentato di reclutare persone per la causa di Kiev.

L’ex presidente Trump, rassicurando i suoi sostenitori, ha dichiarato: “Sto bene, non mi arrenderò mai”. Questo è il secondo attentato nei suoi confronti in due mesi, aumentando le preoccupazioni per la sua sicurezza.

Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris sono stati tempestivamente informati dell’episodio. Harris ha espresso sollievo dichiarando: “Sono felice che stia bene. La violenza non ha posto in America”. Anche Biden ha condannato l’episodio, sottolineando l’importanza della pace e della sicurezza nel paese.

Le misure di sicurezza attorno a Trump sono state intensificate, con la presenza di cecchini a protezione immediata durante l’evacuazione. Le indagini proseguono, mentre l’episodio aumenta la tensione in vista delle prossime elezioni, a soli 51 giorni dall’apertura dei seggi.

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