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Cronaca

Livorno, crolla solaio di una scuola, prof cade da 3 metri

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LIVORNO – E’ passata poco più di una settimana dal crollo di un tetto di un’aula dell’Istituto tecnico industriale di Fermo, che per puro caso (vista l’ora…7:15) nessuno è rimasto ferito. Ieri, un solaio all’esterno di un laboratorio d’informatica dell’istituto professionale ‘Colombo’ a Livorno è intorno alle 8,20. Da quanto si apprende, un docente di diritto ed economia, M. C., anche consigliere comunale, è caduto facendo un volo di tre metri, riportando ferite soprattutto alla schiena. E’ stato soccorso dai volontari della pubblica assistenza e della Croce rossa e poi trasportato all’ospedale in codice giallo. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, il docente è precipitato dopo avere sfondato un pannello di cartongesso sul quale si trovava per cercare di aprire una finestra. “Stando alle prime ricostruzioni”, sarebbe stato l’insegnante “a commettere un’imprudenza, recandosi in un posto in cui non avrebbe dovuto accedere, visto che sono in corso alcuni lavori di ristrutturazione” sottolinea il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, in un post sul suo profilo Facebook, ricordando che il professore è peraltro “un amico oltre che un consigliere comunale”. Il professore aveva scavalcato una ringhiera raggiungendo un ballatoio non praticabile e interdetto, come peraltro riportato nei cartelli, perché una zona non idonea visto che il cartongesso non ha capacità portante. Il peso del corpo ha sfondato il cartongesso e il docente è caduto al piano di sotto. Le finestre in questione possono essere aperte solo dai custodi, come hanno fatto sapere dalla scuola. “A scanso equivoci – prosegue Nogarin – chiariamo subito che questa è una scuola superiore e la sua manutenzione è dunque in capo alla Provincia. Ma il punto fondamentale è un altro: il patrimonio scolastico del nostro paese ha un disperato bisogno di manutenzione e questo significa che gli investimenti non possono più essere rimandati. Se vogliamo davvero garantire la sicurezza di chi frequenta le nostre scuole, è necessario che il governo investa con decisione”. Una situazione davvero allarmante, che vede ripetutamente cadere a pezzi le strutture pubbliche. Nei mesi scorsi proprio a Roma nel liceo romano “Lucio Anneo Seneca”, nella zona di Boccea, durante le lezioni, si staccò parte dell’intonaco dal muro esterno della scuola (adiacente al campetto sportivo) che sfiorò una alunna che si trovava lì assieme ad altri compagni di classe. Sempre nella capitale, nelle scorse settimane una parte di intonaco era caduta al liceo Russell mentre al Virgilio in autunno ha ceduto una parte di tetto. Per far capire meglio la situazione è doveroso ripubblicare i dati di Legambiente per quanto riguardo il dossier di Ecoscuola dello scorso anno. Oltre il 60% degli edifici, infatti, è stato costruito prima del 1976 e spesso necessita di interventi di manutenzione se non di importanti riqualificazioni.Calano al 30,9% gli edifici dotati dei certificati essenziali come quello della prevenzione incendi, mentre solo 22,2% sono le scuole dove è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. In particolare, in tema di sicurezza, su 6.648 edifici, solo il 3,3% è stato costruito tra il 2001 e il 2013. E scendono al 53,1% le scuole che hanno il certificato di agibilità (contro il 61,2% del 2012); al 30,9% quelle dotate del certificato di prevenzione incendi (nel 2012 erano il 35,9%); al 58,1% quelle con il certificato di agibilità igienico-sanitaria (nel 2012 erano il 73,8%).

Marco Staffiero

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