Connect with us

Politica

Napoli, sanità e sicurezza: un tavolo per superare le criticità del Cardarelli

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

NAPOLI – Una zona cruciale per l’intera città, ha detto Simeone nell’introduzione, per la presenza degli ospedali, e di due presìdi di pronto soccorso (Cardarelli e CTO), che necessita di particolare attenzione e di proposte che possano, già nell’immediato, contribuire a risolvere alcune delle criticità, tra queste, ad esempio, il prolungamento del cordolo che impedisca l’inversione di marcia alle auto provenienti dai Colli Aminei alla rotonda del Cardarelli, oppure la proposta di una unità operativa della Polizia Locale specificamente dedicata a presidiare la zona che, comunque, è tra quelle alle quali la Polizia Locale dedica costante attenzione, come precisato dal comandante Esposito.

E’ un servizio irrinunciabile per la Polizia Locale, ha detto il comandante Esposito: in alcuni giorni, in particolare quelli nei quali sono aperti gli ambulatori ospedalieri (martedì e giovedì) la PL rafforza la propria presenza con i motociclisti dell’unità Vomero e, in casi eccezionali, come avvenuto la scorsa settimana con la chiusura improvvisa dello svincolo Soccavo Pigna della tangenziale, ha fatto convogliare da tutta la città le proprie forze per il maxi-ingorgo che ne è stato generato.

Una situazione di emergenza, per l’assessore Calabrese, che non può giustificare speculazioni, al limite del reato penale di “procurato allarme”, come è avvenuto proprio la scorsa settimana quando sono stati evocati inesistenti “pericoli di morte”.

L’assessore ha invitato a tenere in considerazione i dati di miglioramento sull’afflusso di veicoli e sul traffico legati all’apertura della uscita metro di Cardarelli e ai lavori completati in largo Cappella Cangiani. Per alcuni aspetti strutturali, e per l’impegno economico di risorse che questi richiedono, occorre anche continuare l’interlocuzione con Tangenziale: è per domani previsto un tavolo tecnico per definire l’apporto di Tangenziale e Anas ad interventi sugli assi viari utilizzando le rimesse del pedaggio della stessa tangenziale.

I consiglieri comunali che sono intervenuti hanno sottolineato: nella zona, che ha una particolare difficile struttura urbanistica, ma che può anche contare su due grandi infrastrutture, come metropolitana e tangenziale, il problema è costituito soprattutto dal fatto che le strade non riescono a contenere l’ingente flusso di veicoli dovuto non solo agli utenti degli ospedali ma anche ai dipendenti degli stessi, per cui è urgente ripristinare il tavolo di concertazione tra Comune e le direzioni dei presidi ospedalieri e i loro mobility manager per progettare diverse misure per gli spostamenti casa-lavoro e il coordinamento degli orari degli ambulatori; sul piano infrastrutturale, occorre riprendere i progetti per un nuovo accesso alla tangenziale che alleggerisca il traffico intorno al Cardarelli (Mario Coppeto di Sinistra Napoli in Comune a sinistra); occorre riconoscere la professionalità e lo spirito di sacrificio della Polizia Locale, che ha oltre 32 compiti oltre quello della direzione del traffico; ad essa vanno forniti gli strumenti giusti per combattere fenomeni quali l’abusivismo della sosta (Carmine Sgambati di Agorà); accanto alla concertazione con le aziende ospedaliere, occorre riprendere la progettazione di una nuova entrata per la tangenziale e, sul piano della viabilità, intervenire su alcuni punti critici, come via Mariano Semmola, valutando anche la possibilità che l’Istituto Pascale utilizzi prevalentemente il suo secondo ingresso (Ciro Langella di Agorà); proprio per decongestionale Rione Alto occorrerebbe riprendere il tracciato ormai in disuso dello svincolo della tangenziale a ridosso del Cardarelli, chiuso dal 1992, come proposto in un ordine del giorno approvato recentemente dal Consiglio (Alessia Quaglietta del PD); occorre riprendere alcuni dei progetti che all’inizio degli anni Novanta erano finalizzati a realizzare un nuovo svincolo della tangenziale, unica strada urbana a pedaggio, e operare perché questa utilizzi gli incassi investendo sulla viabilità in città; va inoltre ripristinato il percorso originario della navetta tra MN Colli Aminei e via Nicolardi senza costringerla ad un giro che rallenta le frequenze (Buono di Verdi Sfasteriati); mancando uomini e mezzi, come da tempo denunciato, non si può chiedere alla Polizia Locale di istituire un nuovo drappello dedicato, mentre va sollecitato uno studio approfondito, con gli uffici tecnici e le direzioni degli ospedali, per apportare quei cambiamenti necessari a garantire la viabilità (Aniello Esposito di PD).

Il presidente della 3a Municipalità, Ivo Poggiani, ha sottolineato che la particolare conformazione della zona comporta riflessi enormi sul traffico anche per occasioni minime, per cui ha sollecitato un tavolo tecnico che consenta la progettazione di interventi che possano nell’immediato risolvere alcune questioni, ad esempio l’istituzione del senso unico in via Saverio Gatto, il ripristino delle scale che agevolerebbero gli abitanti dei Colli Aminei che usano la metro, il ripristino delle strade che il cantiere del filobus ai Colli Aminei ha disastrato, mentre, in prospettiva, va assolutamente preso atto del fatto che i flussi turistici in aumento dovunque stanno indirizzando un numero sempre maggiore di persone verso Capodimonte: il sabato e la domenica, già oggi l’afflusso sale da 28mila a 40mila persone.

Per il presidente della commissione Mobilità dell’8a Municipalità, Gennaro Sepe, accanto ad interventi a costo zero sulla viabilità, occorre prendere in considerazione il completamento della strada tra Pianura Soccavo e l’area Nord che, con una galleria che passa sotto il Cardarelli, potrebbe offrire la soluzione al problema dell’accesso alla tangenziale, problema che, come ha sottolineato il consigliere Passaro della stessa Municipalità, non viene mai preso in considerazione così come non vengono adeguatamente valutati i danni economici ed i pericoli per la salute pubblica determinati dagli ingorghi nella zona ospedaliera. Per Enrico Von Arx, presidente della commissione Mobilità della 5a Municipalità, il recupero della “incompiuta” via di collegamento tra la zona occidentale e l’area Nord costituirebbe una importante soluzione alla mancanza di accesso alla tangenziale dall’area del Cardarelli, problema sul quale è intervenuto anche un rappresentante del comitato civico “Medaglie d’Oro” che ha promosso sul tema una campagna di sensibilizzazione; nell’immediato, occorrerebbe che il cambio turno della Polizia Locale presso il piazzale Cardarelli avvenisse in loco per evitare vuoti in ore cruciali; opportuno, infine, il confronto con i mobility manager dei presidi ospedalieri per migliorare la situazione del traffico nell’intera zona.

Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, è scontro a colpi di post tra il sindaco Francesco Ferri ed il consigliere Marco de Carolis

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Lo scontro monticiano all’indomani del Consiglio Comunale di venerdì prosegue serrato sempre a colpi di post su Fb.
Da una parte l’attuale sindaco, Francesco Ferri, dall’altra il consigliere Marco de Carolis, già sindaco di Monte Compatri.
Stavolta la “tenzone” si sposta su l’ex Centro Logistico dei Rifiuti che, con ordinanza sindacale n. 14 del 21 maggio 2024 il sindaco di Monte Compatri sceglie quale sede del Centro Operativo Comunale – C.O.C. (ricordiamo che trattasi dello stesso centro che con nota prot. 133430 portava la Tekneko a richiedere una “delocalizzazione del Centro Logistico di via delle Cannetacce in altra area, possibilmente nei pressi del Centro di Raccolta comunale sito in Pantano Borghese, in relazione all’esigenza di ottimizzare ed efficientare la gestione del Servizio di igiene urbana” confermata con delibera di giunta n. 64 del 9 maggio 2024, ed oggetto, successivamente al malore di Marco, il dipendente Tekneko licenziato, di verifica da parte dell’Ispettorato del Lavoro che stante alle parole del rappresentante sindacale Cobas “non idoneo”).

il post del sindaco di Monte Compatri, Francesco Ferri

Per primo, nelle prime ore del pomeriggio di domenica, il sindaco Francesco Ferri da “in pasto” alla rete la pec del consigliere de Carolis con un post titolato “Giù le mani dalla Protezione Civile”.

la pec del consigliere comunale, avvocato Marco de Carolis

Nella pec, datata 16 luglio 2024, il consigliere de Carolis chiede alla Polizia Locale ed ai Carabinieri di Monte Compatri di “accertare” che i lavori compiuti dentro tale struttura, tenuta in consegna da Tekneko, come indicato dalla PEC, fino al 27 giugno 2024 con la restituzione delle chiavi, fossero stati eseguiti “nel rispetto della normativa vigente urbanistica (ovvero fossero stati autorizzati dall’Ente preposto)”.
Il sindaco parla di “… lavori di “edilizia libera” indispensabili se si voleva fronteggiare con determinazione e immediatezza ogni possibile criticità. Vedi l’emergenza incendi che in queste ore sta affliggendo drammaticamente il nostro territorio …”, e prosegue indicando che “… lo stabile in prossimità del centro urbano, oltre ad essere strategico per la tempestività con cui si possono garantire i singoli interventi, riesce ad ospitare la vasca di oltre 20.000 litri a servizio degli elicotteri di Protezione Civile Regionale, non ultimo tutte quelle infrastrutture tecnologiche in grado di assolvere ad ogni risposta e comunicazione con la Sala Operatoria …”.
Nel concludere definisce la pec inviata dall’ex sindaco de Carolis “il tentativo di fuggire con un certo imbarazzo a quanto richiesto a Carabinieri e Polizia Locale” e la stessa ricalchi “… l’inadeguatezza di certi Consiglieri Comunali che preferiscono la guerriglia politica, anziché stringersi al prezioso lavoro dei Volontari …”.

il post del consigliere comunale, avvocato Marco de Carolis

Per tutta risposta, poche ore dopo, il consigliere de Carolis, con la sua “ironia proverbiale” risponde che “… sia nella mozione che nella PEC, non si menziona mai l’Associazione Beta 91 né la Protezione Civile. E non si menziona semplicemente perché la Protezione Civile non c’entra nulla …” e rincarando la dose aggiunge “… nell’intervallo temporale suddetto (dall’ordinanza sindacale del 12 maggio alla restituzione delle chiavi all’amministrazione comunale il 27 giugno nds), non c’è neanche l’ombra della Protezione Civile, nulla di nulla. Tirare in ballo il nostro Corpo di Volontari per farsene scudo a fronte di una condotta politico-amministrativa che andrebbe invece spiegata ai cittadini alimenta i dubbi, anziché fare luce su una vicenda a dir poco opaca.
Visto il precedente, con il malore di un dipendente completamente ignorato da sindaco e assessori, come consigliere di opposizione mi sembra il minimo assicurarmi della correttezza formale e sostanziale di interventi che possono incidere sulla sicurezza dei luoghi di lavoro …”
.
Quello che appare da un confronto dei due post è semplice:
Tekneko con nota 3385/24 del 12 maggio 2024 comunicava al Comune, stante la pec inviata dal consigliere de Carolis, che il Centro Logistico sarebbe rientrato nelle disponibilità del Comune ma, prosegue la PEC, “senza tuttavia procedere alla restituzione delle chiavi”;
il sindaco con ordinanza sindacale del 12 maggio destina i locali a Centro Operativo Comunale;
il 27 giugno la Tekneko restituisce le chiavi al comune e, all’ingresso nella struttura con sopralluogo da parte del Responsabile Ufficio Ambiente, Michela del Frate, l’amministrazione comunale sembrerebbe trovarsi di fronte a locali “oggetti di manutenzione straordinaria”, come indicato dalla pec a firma del consigliere de Carolis..
Una “battaglia di post” che sta portando diverse fazioni sulle opposte barricate dimenticando la necessità da parte dell’intera classe politica monticiana di dare risposte a quesiti posti e manifestati.
Quello che non è abbastanza chiaro dalle dinamiche e dalle risposte dei due post è chi sia l’autore di detti lavori e chi ne sia, chiaramente, il committente visto che il Comune rientra in possesso di detti locali solo alla data del 27 giugno 2024.

Anche stavolta proveremo a chiedere anche noi all’amministrazione di Monte Compatri chi sia stato effettivamente il committente di detti lavori e quale sia stato il motivo della lunga attesa per la restituzione delle chiavi da parte di Tekneko.

nella foto di copertina dell’articolo l’ex Centro Logistico dei Rifiuti del Comune di Monte Compatri in via Fontana delle Cannetacce, oggi sede del Centro Operativo Comunale – C.O.C.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri: non si placano le polemiche post Consiglio Comunale

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Non si placano le polemiche all’indomani del Consiglio Comunale di Monte Compatri del 26 luglio scorso (vedi nostro articolo https://www.osservatoreitalia.eu/monte-compatri-divampano-le-polemiche-dopo-il-consiglio-comunale-del-26-luglio/).

uno dei post del presidente della Protezione Civile Beta ’91 – Monte Compatri

Stavolta interviene sui social anche il presidente delle Protezione Civile Beta’91 – Monte Compatri, Andrea Sciacqua, responsabile del cantiere Tekneko sempre nello stesso comune, che, dopo un post in cui si rivolgeva in modo “ironico” ad un consigliere comunale non meglio identificato “e anche oggi siamo andati al mare consigliere …”, oggi pomeriggio, in un lunghissimo post di sfogo attacca alcuni consiglieri di minoranza del Comune di Monte Compatri, che, stante le sue parole, “agiscono di sponda servendosi di seconde o terze persone per colpirti nel tentativo subdolo di estrometterti da ogni ruolo o ambito.”.

l’inizio del lunghissimo post di sfogo di Andrea Sciacqua pubblicato su fb

Un’accusa forte all’indirizzo di alcuni consiglieri comunali di minoranza corredata da alcune fotografie che lo mostrerebbero lo stesso Sciacqua coinvolto in una ipotesi di reato ex art. 595, comma 3, e 612 c.p. (diffamazione a mezzo stampa e minaccia n.d.s.) ed una citazione per i fatti inerenti alla rimozione, il giorno 11 marzo 2024, del lucchetto del Centro Sportivo di Monte Compatri.

la citazione ex art. 161 comma 1 c.p.p. dove si informa Andrea Sciacqua delle ipotesi di reato
la citazione sui fatti occorsi l’11 marzo 2024 presso il Centro Sportivo di Monte Compatri

Lo stesso Andrea Sciacqua risulterebbe essere, poi, lo stesso responsabile del cantiere Tekneko che consegnò l’ordine di servizio a Marco, il lavoratore poi licenziato, che la mattina del 24 aprile rischiò di morire (leggi intervista completa al link www.osservatoreitalia.eu/monte-compatri-caso-tekneko-intervista-a-domenico-teramo-responsabile-cobas/).
Una situazione preoccupante perché mostra l’acuirsi di un confronto politico ben oltre le sale di Tinello Borghese ed evidenzia, con veemenza, come la situazione locale stia scemando in un confronto più personale che sui contenuti aggravato da risvolti giuridici che corrono il rischio di poter estromettere “sulla carta”, alcune figure coinvolte, da quel ruolo di “terzietà istituzionale” che dovrebbe appartenergli.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti