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SANTA MONICA (USA) – Il mondo del rock è in lutto e piange la dipartita di uno dei suoi pionieri indiscussi: Tom Petty, morto nel corso della notte al Santa Monica Hospital in California, all’età di 66 anni, a seguito delle complicazioni di un attacco di cuore che lo aveva colpito domenica notte mentre si trovava nella sua casa di Malibu.
Il sito Tmz ha diffuso per primo la notizia del malore, anche se in un primo momento l’entourage del musicista non ha voluto commentare. Le prime notizie erano contrastanti e c’era molta confusione sul web,inizialmente infatti si parlava già della morte di Petty, anche se non vi era conferma ufficiale, al contempo però si leggevano contrastanti voci che riguardavano precarie condizioni di salute. In realtà il quadro clinico era già abbastanza critico ed erano state avviate le procedure per dichiarare la morte cerebrale. “Heartbreakers”, un marchio che ha rappresentato la sua ultraquarantennale carriera fatta di tour in tutto il mondo e collaborazioni con artisti di fama internazionale del calibro di Bob Dylan e George Harrison. Nel 2002 è stato inoltre inserito nella Rock’n’roll Hall of Fame. Aveva da poco ultimato la sua fortunatissima tournée per festeggiare i 40 anni della sua band, gli spettacoli erano stati particolarmente apprezzati dagli estimatori e avevano registrato il tutto esaurito. Impossibile dimenticare brani del calibro di ‘honey bee’, free fallin’ e ‘american girl’. I tredici album pubblicati con gli Hearbreakers, l’ultimo nel 2014, sono considerati delle vere e proprie gemme del rock targato USA, come del resto anche i suoi tre album da solista.
Recentemente, nel corso di un’intervista a Rolling Stone, ha parlato di questo ultimo tour: “È molto probabile che continueremo a suonare, ma mentirei se non dicessi che questo potrebbe essere l’ultimo tour”. Sembra quasi un beffardo scherzo del destino: l’Heartbreakers della fama, della gloria e del successo ottenuto negli anni che si tramuta improvvisamente in un blackout di annullamento del corpo e della mente in quella casa di Malibu, inducendo irreversibilmente alla morte di un uomo, forse stanco di suonare o forse semplicemente voglioso di cambiare ma sempre grintoso e con lo spirito che lo ha contraddistinto. Ciao Tom.
Angelo Barraco
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