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Cronaca

Stop plastica in mare: da Torvaianica a Palermo volontari all’opera

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TORVAIANICA (RM) – Raccolte decine di rifiuti sia sull’arenile che in acqua a Torvaianica. L’opera di bonifica grazie alla delegazione del Movimento ecologista Ecoitaliasolidale in occasione dell’Earth Day, la ricorrenza nata il 22 Aprile 1970 negli Usa per evidenziare la necessità di conservare le risorse naturali della Terra. Le iniziative si sono articolate da Torvaianica fino a Palermo e all’isola di Pantelleria. “Dopo la raccolta in spiaggia – hanno fatto sapere dal Movimento ecologista – con un gruppo di Sub abbiamo raccolto numerosi rifiuti in mare intorno alla Riserva di Tor Paterno che anch’essa è interessata alla diffusione in mare della plastica. Quest’anno il nostro impegno è per chiedere lo ‘Stop alla plastica in mare’, con una serie di iniziative di informazione specifica in materia di inquinamento della plastica sulle coste italiane.”

I mari del mondo sono invasi dalla plastica

Da uno studio coordinato dall’Università della Georgia è stato calcolato con precisione la quantità di plastica gettata nei mari: ben il 5 per cento di quella prodotta nel mondo finisce ogni anno fra
le onde. Complessivamente fra bottiglie, tappi, rivestimenti, imballaggi, si parla di 12,7 milioni di tonnellate che inquinano fortemente il mare. E il vero problema della plastica è il suo tempo di decomposizione, infatti per una bottiglia sono necessari circa 20 anni e circa un secolo per posate di plastica o accendini. Inoltre da non sottovalutare che le microparticelle di plastica vengono ingerite dai pesci che le scambiano per plancton, il loro cibo, e che successivamente tale sostanze nocive vengono ingerite da noi mangiando il pesce, con evidente pericolo per la salute.

Il Mediterraneo tra le acque più inquinate

Se il trend di inquinamento della plastica in mare prosegue con questi ritmi e senza adeguate soluzioni in termini anche di leggi specifiche per la diminuzione dell’utilizzo della plastica, secondo lo studio della Fondazione Ellen MacArthur presentato in occasione del Forum economico mondiale di Davos, nel 2050, in termini di peso, gli Oceani potrebbero contenere più bottiglie di plastica che pesci e tra le acque più inquinate vi è proprio il Mediterraneo.

L’appello di Ecoitaliasolidale ai vacanzieri e alle istituzioni

“Chiediamo come Ecoitaliasolidale con queste iniziative, – dicono ancora dal Movimento ecologista – in vista del prossimo periodo estivo, una particolare attenzione da parte di tutti i vacanzieri al fine di non lasciare sulle spiagge ed in mare ogni sostanza o materiale che possa inquinare ed al contempo chiediamo alle Istituzioni di adottare provvedimenti sanzionatori piu’ incisivi per i trasgressori, una maggiore fruibilità nelle spiagge degli appositi contenitori per conferire i rifiuti differenziati , nonché rafforzare i servizi di pulizia. Azioni concrete proprio nella giornata dell’Earth day perché la lotta alla plastica in mare – concludono da Ecoitaliasolidale – non termina con la bella stagione e il rischio del 2050, più plastica in acqua che pesci, è dietro l’angolo “.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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