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CASTEL GANDOLFO (RM) – E’ degrado a Castel Gandolfo per l’area di sosta di via Giovanni Paolo II (già via delle Gallerie di Sotto) dove la segnaletica è gettata a terra, ci sono perdite idriche dal soffitto, mancano gli estintori e i contenitori della lancia antincendio risultano distrutti e rattoppati con del nastro.
Il parcheggio comprende una parte superiore scoperta ed una interrata
L’opera è stata finanziata interamente dell’ex provincia di Roma, dal 2015 Città Metropolitana a seguito della riforma Delrio. Un’area che nasce nel 2007 a seguito della sottoscrizione del protocollo d’intesa tra l’allora Provincia di Roma e le amministrazioni comunali di Castel Gandolfo e Albano Laziale poi rivisto dal Comune di Castel Gandolfo rendendolo una “convenzione sperimentale”. Una convenzione, firmata l’11 dicembre 2014, con durata di 36 mesi, che ha previsto per il Comune di Castel Gandolfo la gestione dell’attività di vigilanza del parcheggio, riscossione delle tariffe da erogare interamente alla Provincia, l’attività di pulizia e la manutenzione ordinaria per un periodo non inferiore ai 20 anni.
Gasperini paragona il parcheggio ad una sorta di franchising
“La Provincia – ora Città Metropolitana Ndr. – detta la determinazione di tariffe, costi di abbonamento mentre al Comune spettano esclusivamente oneri di raccolta dei soldi e di gestione degli impianti (manutenzione ordinaria, assicurazione civile e conservazione area)”. Questo il commento del consigliere comunale di minoranza Paolo Gasperini riguardo i flussi economici (entrate ed uscite) dell’impianto che ha paragonato il parcheggio di via Giovanni Paolo II ad una sorta di franchising. Un nodo di discussione cittadina riguarda la raccolta firme procrastinata dal consigliere Gasperini e sottoscritta da molti dipendenti della ASL per esprimere la contrarietà al pagamento di qualsiasi tariffa durante le ore in cui si prestano servizi sanitari pubblici.
Un vantaggio indiretto per un futuro bando di gara secondo la prima cittadina Milvia Monachesi
Al contrario, la sindaca Milvia Monachesi vede nella convenzione la possibilità di un vantaggio indiretto nel momento in cui il Comune potrà chiedere di più dall’indizione di un futuro bando di gara.
Una gestione anti economica secondo il dottor Giovanni Meconi
Nel febbraio 2016 scrive al Comune di Castel Gandolfo il dottor Giovanni Meconi per presentare i dati relativi alla gestione del parcheggio. Dal documento risultano circa 13mila euro di incassi contro i 21mila di spesa. Un disavanzo di 8mila euro al quale vanno aggiunti 500 euro mensili di pulizia periodica e 11.500 euro di eventuali tributi annui. Lo stesso Meconi sottolinea la “evidente anti economicità” della gestione.
Gianpaolo Plini
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