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Castelli Romani

Albano Laziale, Mattei assolto: ecco i commenti di chi ha atteso in silenzio

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ALBANO LAZIALE (RM) – Marco Mattei in dieci anni che è stato distante dalla politica ha paradossalmente mantenuto intatta la sua squadra. E la sua lista civica Area Democratica è cresciuta in tutto il territorio laziale radicandosi soprattutto nell’area dei Castelli Romani (diversi comuni hanno consiglieri comunali di Area Democratica che siedono in Consiglio e che militano sul territorio). I suoi amici storici gli sono stati silenziosamente accanto in tutti questi anni, forti dei valori di onestà intellettuale e correttezza che Mattei ha trasmesso e continua a trasmettere loro.

Il segretario di Area Democratica Giovanni Cascella

Cascella ha commentato con parole pesate ma forti la sentenza pronunciata ieri al Tribunale di Velletri che ha concluso il processo Albafor con una piena assoluzione in favore di Marco Mattei “Per non aver commesso il fatto”: “Non abbiamo mai rinnegato il nostro operato per Albano durante i due mandati di Amministrazione Mattei. Per dieci anni sono stato consigliere di maggioranza e in Consiglio ho votato tutti gli atti , compresi quelli relativi l’Albafor. La delibera 60 l’abbiamo votata in 22 persone. Eppure – ha proseguito Cascella – qualcuno ha tentato invano di infangare il nome di Mattei per gettare discredito su tutta l’amministrazione. La loro misera e inutile operazione, messa in piedi solo per ambizioni di protagonismo, è clamorosamente fallita e la sentenza di ieri ne è la dimostrazione. Quando abbiamo lasciato l’amministrazione a febbraio 2010, tutte e tre le partecipate avevano bilanci sani e certificati. Erano società virtuose non carrozzoni. Arrivato Nicola Marini è iniziato il processo inesorabile di fallimento e svendita di alcune di queste società.  Gli ultimi bilanci certificati di tutti e tre le partecipate erano sani. Ripeto erano società partecipate virtuose e non carrozzoni. Poi è arrivato Marini e c’è stato il fallimento e la svendita di alcune società tra cui Albafor . Stessa fine sta facendo l’Albalonga. Insomma noi abbiamo costruito e chi è venuto dopo ha disfatto svendendo il patrimonio pubblico ai privati. Anche l’Albalonga sta facendo la stessa fine. Mattei ha superato tutto a testa alta e noi insieme a lui, senza rinnegare nessuna azione fatta”.

Non è mancato il commento di Ivo Zazza, ex assessore nella giunta Mattei:

“Non avevamo dubbi sul risultato finale – ha detto Zazza – ma certamente Marco Mattei non ha vissuto un periodo facile a causa del protrarsi di questa lunga attesa per arrivare a sentenza. Ha sofferto in silenzio fiducioso dell’operato di tutti gli organi competenti. Adesso è finalmente arrivata questa sentenza che ristabilisce la verità e finalmente riconsegna a Marco la serenità che merita. Sono certo che adesso potrà affrontare questo nuovo incarico di Direttore del Dipartimento del territorio della Asl Rm6 con maggiore forza e intraprendenza e con la sua grande professionalità e competenza che lo contraddistingue”.

La consigliera comunale di Albano Pina Guglielmino (Area Democratica)

Guglielmino ha speso parole di stima nei confronti di Mattei: “In silenzio abbiamo aspettato questa sentenza forti del risultato positivo che poi, finalmente è arrivato. Ciò che mi rende più felice è che un uomo di spessore e con un’integrità morale e correttezza che oggi pochi hanno, finalmente si sia liberato di queste false accuse. Chi come Marco Mattei ha amministrato per così tanti anni, con grande dedizione, competenza e senza mai una “sbavatura” è la sintesi della “buona politica”. Ora con il suo nuovo incarico in Asl, che gli conferisce ancora nuove e più grandi responsabilità, si apre un altro grande e positivo capitolo per sanità del territorio dei Castelli Romani”.

Il consigliere comunale di Albano Matteo Mauro Orciuoli (Area Democratica)

Orciuoli ha commentato così la sentenza: “Tanto rumore per nulla. Solo chi non voleva vedere e capire poteva pensare che ci fossero ombre su una delibera approvata da un intero consiglio comunale e che aveva ricevuto tutti i pareri positivi possibili. Per quella delibera è stato chiamato in causa soltanto il sindaco. Insomma, si è perso tanto tempo a cercare dei fantasmi che non esistono. Non si comprende neanche perché si è fatto un processo dove sono state mescolate tante fattispecie diverse con vicende diverse di altri amministratori. Alla fine il tempo è stato galantuomo e ha dimostrato correttezza e bontà di un’azione amministrativa che in dieci anni ha portato ad Albano opere pubbliche e finanziamenti dando slancio e vigore ad una città che adesso vediamo in sofferenza e difficoltà”.

Pino Cangemi (FI): “Ce ne sono pochi di amministratori che possono vantare una integrità morale e competenza pari a quelle di Marco Mattei”

Il consigliere regionale FI Pino Cangemi esprime piena soddisfazione e vicinanza a Marco Mattei: “Ero certo che Marco Mattei venisse assolto con formula piena. Ce ne sono pochi di amministratori che possono vantare una integrità morale e competenza pari a quelle di Marco Mattei. Mi complimento altresì per il suo nuovo incarico alla Asl Roma 6. Sono sicuro che il suo contributo sarà fondamentale per la sanità regionale”

Pierluigi Fortini responsabile Area Democratica per Ariccia (Rm)

“Voglio esprimere la mia personale soddisfazione e vicinanza e quella degli amici di Ariccia all’amico Marco Mattei per il risultato della sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste nella vicenda Albafor, – ha detto Fortini – risultato che ieri sera Marco ha voluto attendere insieme a noi agli amici che nel territorio da anni sono con lui e con la sua visione e lungimiranza politica. La sentenza positiva sicuramente darà ancora maggiore slancio a Mattei nel suo nuovo incarico come Direttore di Dipartimento del territorio della ASL RM6 per il quale gli formulo i miei migliori auguri.E adesso avanti tutta verso nuovi obbiettivi che insieme a Marco sapremo raggiungere per il nostro territorio.”

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Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Frascati, rabbia e disgusto per gli atti di vandalismo e per gli incidenti al patrimonio cittadino

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Non è davvero un bel momento per quella che un tempo era la “Perla dei Castelli Romani”: la città di Frascati.
Venerdì mattina la sindaca, Francesca Sbardella, dalla propria pagina facebook, metteva in evidenza lo “scenario” al quale si erano trovati gli operai che stanno eseguendo i lavori di ristrutturazione nella storica Villa Torlonia

le tristi immagini del cantiere di “Villa Torlonia”

“Non so se prevale più la rabbia o il disgusto per un atto vandalico che non ha alcuna giustificazione, le sue dure parole e poi aggiunge, stiamo lavorando, non senza difficoltà, per rendere di nuovo la nostra villa un luogo bello e accogliente e poi arriva il deficiente (o i deficienti di turno) che non sa come passare il tempo e si diverte a rovinare il lavoro degli altri.”

il cantiere di “Villa Torlonia”

E sono di ieri le immagini ancora più crude e dolorose che la consigliere Emanuela Bruni, già assessore alla Cultura della città Tuscolana mostra, sempre dalla sua pagina facebook, sullo scempio perpetrato ai danni alla palla di sperone che adorna da decenni l’ingresso del parcheggio in via Del Grande

l’ingresso al parcheggio in via Del Grande

“VANDALISMO, NONCURANZA E ASSUEFAZIONE AL PEGGIO. Ennesimo bene storico, tutelato e che insieme a tanti altri rendeva bella questa città, DIVELTO E ABBANDONATO“.
Si legge tristezza, amarezza e dolore nelle parole della consigliere Emanuela Bruni, membro tra le altre cose del cda del MAXXI, Museo nazionale delle Arti del XXI secolo che aggiunge:

la “palla” divelta che ancora oggi è in loco

“La palla evidentemente divelta dalla colonna d’ingresso del piazzale ha fatto un volo di più di 10 metri e si suppone, per fortuna, non abbia fatto danni a cose e persone. La palla con i frammenti a 2 giorni dal fatto è ancora in loco. Nessuno che sia andata a rimuoverla pur essendo un evidente reperto storico della cittadinanza”.

il commento di una cittadina al post della consigliere Bruni

Una due giorni che davvero mostra gravi lacune al sistema di sorveglianza della città di Frascati che rischia di perdere parti importanti di un patrimonio storico e culturale unico nel suo genere.
Quello che colpisce, in entrambi i post, è il messaggio conclusivo, davvero significativo:
“È stata sporta denuncia e gli inquirenti sono già a lavoro per acquisire le immagini della videosorveglianza”, scrive la sindaco Sbardella.
“Non serve aggiungere altro se non che questa città sta ogni giorno di più divorando la sua bellezza, il suo patrimonio e la sua ricchezza! Di tutti: cittadini e turisti!” Chiosa nel suo post la consigliere Bruni.

il ramo dell’albero caduto nel parco dell’Ombrellino

E se ci aggiungiamo la denuncia, sempre dalle pagine di facebook, della segretario della Lega di Frascati, Anna Maria Bracci, del ramo di albero caduto nel parco pubblico dell’Ombrellino diventa una “tripletta” che davvero deve far riflettere sulla necessità di aprire con urgenza un tavolo sulla sicurezza del patrimonio cittadino di Frascati.

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Monte Compatri, abbattimento leccio centenario di piazza Mastrofini: malcontento e polemica scoppiano sui social

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C’è ironia e rabbia tra le pagine dei social sul leccio che, nei prossimi giorni, sarà abbattuto a Monte Compatri proprio sotto il balcone di Palazzo Borghese, sede del Comune.
Un albero centenario che fa da sempre cornice allo splendido Monumento ai Caduti che chiude la bellissima prospettiva di piazza Marco Mastrofini.

Anche in questo caso una battaglia di post che riempie le pagine delle opposte fazioni politiche locali che non perdono occasione di confrontarsi.

La questione è venuta alla luce il 17 giugno con un post dell’ex sindaco ed oggi consigliere comunale, Marco de Carolis, che con grande segno di sensibilità scriveva: “… il leccio posizionato davanti al Monumento ai Caduti, proprio sotto le finestre dell’Ufficio del Sindaco, non sembra godere di buona salute e sembra che stia morendo nell’indifferenza generale … per molti la morte di una pianta potrà sembrare poca cosa, soprattutto visto il selvaggio disboscamento cui abbiamo assistito durante la scorsa primavera …” e rincuorava la dose parlando di “un disinteresse per il patrimonio naturalistico”.
Oggi (ieri per chi legge nds) dando seguito all’ordinanza firmata dal sindaco Francesco Ferri numero 23 del 1 agosto 2023 “Messa in sicurezza alberatura leccio Monumenti ai Caduti” la ditta incaricata ha iniziato il taglio della pianta secolare tra lo sbigottimento di molti cittadini monticiani.

nella foto Palazzo Borghese, il Monumento ai Caduti ed il Leccio ormai secco

Nell’ordinanza si specifica che “… a seguito di affidamento incarico agroforestale, sulla stabilità e verifica fitostatica di n. 1 pianta di specie leccio radicata presso l’area del Monumento ai Caduti , in p.zza M. Mastrofini, è stato constatato lo stato di seccaggine e la necessità di provvedere all’abbattimento della pianta …” al fine di garantire la sicurezza di persone e cose.
Primo atto, in attesa delle successive autorizzazioni per il taglio definitivo della pianta ai sensi dei pareri previsti di cui all’art. 21 del Decreto Legislativo n. 42 del 2004 in cui si prevede che “L’ esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni culturali è subordinata ad autorizzazione del soprintendente”.

il post del consigliere ed ex sindaco di Monte Compatri, Marco de Carolis

Ma ad oggi non vi è stata, da parte della amministrazione e neanche da parte dell’Ufficio Stampa comunale, nessuna comunicazione in merito ai motivi ed alle cause che hanno portato alla “seccaggine” dell’albero di Leccio ma nell’ordinanza, senza che venga allegata, si cita
una “relazione e tomografia” redatta da un agronomo contrassegnata dal protocollo 20187 del 9 luglio 2024 e protocollo 22525 del 1 agosto 2024.
Nel mentre provvediamo alla pubblicazione di questo articolo abbiamo inviato, tramite pec, la richiesta all’amministrazione comunale di poter visionare tali documenti al fine di darne evidenza ai tanti cittadini monticiani che chiedono di comprendere quali siano stati i motivi che hanno portato alla “morte” di questo centenario “cittadino monticiano”.

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