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Marco Silvestroni, deputato di Fratelli d’Italia, rilancia sulla necessità di rafforzare gli apparati dello Stato dedicati alla prevenzione del crimine, quindi alla sicurezza, per il quale il partito della Meloni propone, tra l’altro, di cartolarizzare il 50% dei beni sottratti alla malavita per finanziare un fondo specifico a favore del comparto difesa-sicurezza. “Basti pensare – dichiara il deputato FdI – che è stato calcolato che un agente di polizia a inizio carriera percepisce uno stipendio inferiore a quanto percepirebbe un disoccupato con famiglia a carico se fosse legge il reddito di cittadinanza. Dovremo sicuramente vigilare e adoperarci – prosegue Silvestroni – affinché finalmente venga riconosciuta la giusta dignità, sia a livello umano che con un’equa retribuzione economica, a chi ogni giorno mette in pericolo la propria vita cercando di guadagnarsi da vivere”.
Silvestroni, facendo riferimento agli appartenenti alle forze dell’ordine come figure strategiche che “però fino ad oggi lo Stato non ha adeguatamente valorizzato e tutelato”, ha quindi ribadito la necessità di aumentare i salari degli appartenenti alle forze di polizia, quindi di “fornire dotazioni di ultima generazione e soprattutto mettere in campo un piano straordinario di assunzioni di almeno 20mila effettivi”.
Altra criticità, sulla quale il deputato FdI in accordo con la Meloni sta lavorando è quella di far fronte all’allarmante situazione dovuta al sovraffollamento delle carceri
“Risalgono a pochi giorni fa ben due casi di aggressioni di agenti della polizia penitenziaria, sia a Venezia che a Roma, nell’esercizio delle loro funzioni. – Ha ricordato Silvestroni – Si tratta solo degli ultimi tra i moltissimi casi in cui gli uomini e le donne appartenenti alle forze dell’ordine si sono trovati a mettere a repentaglio la propria vita nel tentativo di garantire la nostra sicurezza”. Gli istituti di pena italiani, infatti, secondo i dati pubblicati da Antigone, associazione che si batte per i diritti nelle carceri, ospitano oltre 58mila detenuti, con un affollamento medio del 115% e che vedono cinque istituti a rischio “esplosione”: Lodi, dove l’affollamento è del 204,4%, Larino, in Molise (195,3%), Como (194,8%), Brescia (183,3%) e Bergamo (183,2%). Un sovraffolamento sul quale incide il 34,2% di detenuti stranieri e per il quale il rapporto medio detenuti-agenti è in media di 1,7 (ossia un agente ogni 1,7 detenuti) con punte che arrivano a un rapporto di 2,9 al carcere romano di Rebibbia e di Pavia.
Silvestroni: “L’ennesimo svuota carceri”
Silvestroni punta quindi il dito sul decreto legislativo, approvato, in secondo esame preliminare qualche giorno fa dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro Orlando, che in attuazione della legge sulla riforma della giustizia penale ha introdotto disposizioni volte a riformare l’ordinamento penitenziario. Un decreto che vorrebbe svuotare le case circondariali puntando sulle misure alternative, quindi al reinserimento sociale del detenuto al fine di eliminare il fenomeno della “recidiva”. “L’ennesimo svuota carceri – dichiara Silvestroni – varato da un governo delegittimato dagli elettori”. Il deputato di Fratelli d’Italia ha poi concluso sottolineando il fatto che non appena verrà formato il nuovo governo il decreto verrà cancellato in nome della certezza della pena.
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