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Politica

Elezioni 2018: ecco i seggi assegnati e tutti gli eletti nei collegi uninominali maggioritari

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Il conteggio ufficiale dei seggi della Camera assegnati con il metodo proporzionale ha permesso di assegnare 607 seggi sui 630 disponibili. La quota più consistente va al Movimento 5 Stelle, primo partito grazie al 32,66% delle preferenze che valgono 133 deputati. Sommandoli agli 88 conquistati con il meccanismo uninominale, i pentastellati a Montecitorio raggiunge quota 221. A seguire, c’è la squadra del Pd, che in base al 18,7% dei voti raccoglie 86 seggi del proporzionale.

Tra i “ripescati” ci sono anche i ministri Minniti e Franceschini e il presidente del partito Matteo Orfini sconfitti nelle sfide dei collegi uninominali. Nella coalizione di centrosinistra anche due seggi per Svp, nessuno invece dalla ripartizione proporzionale per +Europa, Civica popolare e Insieme. Il conteggio totale del centrosinistra, che ha portato a casa anche 24 collegi uninominali, si ferma a quota 112 deputati.

Nel centrodestra il 17,37% della Lega vale 73 posti, alcuni dei quali anche al Sud: uno in Calabria, uno in Basilicata, due ciascuno in Campania, Puglia e Sicilia.  Forza Italia, con il 14,01 si aggiudica 59 seggi, mentre 19 vanno a Fdi (4,35%). Sommandoli ai 109 seggi conquistati nell’uninominale, il centrodestra conta 260 deputati.

Gli ultimi 14 seggi finora assegnati col porporzionale finiscono invece a Leu, che non ha vittorie nell’uninominale ma recupera in questo modo tra gli altri Laura Boldrini e Pier Luigi Bersani, battuti nelle sfide secche dei collegi. Tra gli altri eletti nei listini, anche i ministri Orlando e Martina – che non erano stati schierati nell’uninominale – oltre a Lucia Annibali, Fratoianni, Crosetto, Paita, Giorgetti, Pollastrini, Valentini, Gelmini, Fiano, Manlio Di Stefano, Brambilla, Alfredo Bazoli, Guerini, Bitonci, Zan, Fedriga, Rosato, Serracchiani, Pini, Giulia Sarti, Sgarbi, Fassino, Paola De Micheli, Rizzo Nervo, Cantone, Biancofiore, Bergamini, Bonafede, Speranza, Borghi, Baldelli, Morani, Saltamartini, Polverini, Giacomoni, Calabria, Rampelli, Ruocco, Baroni, Daga, Angelucci, Anzaldi, Fassina, Campana, Rotondi, Pezzopane, Sibilia, Del Basso De Caro, Cirielli, Carfagna, Migliore, Paolo Siani, Elio Vito, Francesco Boccia, Enza Bruno Bossio, Santelli, Stumpo, Daniela Cardinale,Prestigiacomo, Epifani, Giulia Grillo.

 

Ecco tutti gli eletti nei collegi uninominali maggioritari

 

  • MOVIMENTO 5 STELLE
    TRIPODI ELISA
  • Centrodestra
    SQUERI LUCA
  • Centrodestra
    FANTUZ MARICA
  • Movimento 5 Stelle
    DI SARNO GIANFRANCO
  • Centrodestra
    BARELLI PAOLO
  • Centrodestra
    BATTILOCCHIO ALESSANDRO
  • Movimento 5 Stelle
    GRILLO GIULIA
  • Centrodestra
    CRISTINA MIRELLA
  • Centrodestra
    BUTTI ALESSIO
  • Centrodestra
    DARA ANDREA
  • Centrodestra
    MULE’ GIORGIO
  • Centrodestra
    CATTANEO ALESSANDRO
  • Centrosinistra
    PLANGGER ALBRECHT
  • Movimento 5 Stelle
    RIZZONE MARCO
  • Movimento 5 Stelle
    CUBEDDU SEBASTIANO
  • Centrodestra
    ANDREUZZA GIORGIA
  • Centrodestra
    ROTELLI MAURO
  • Movimento 5 Stelle
    FEDERICO ANTONIO
  • Centrodestra
    PORCHIETTO CLAUDIA
  • Movimento 5 Stelle
    GIULIANO CARLA
  • Movimento 5 Stelle
    GRIPPA CARMELA
  • Centrodestra
    BAGNASCO ROBERTO
  • Movimento 5 Stelle
    DEL GROSSO DANIELE
  • Movimento 5 Stelle
    TRAVERSI ROBERTO
  • Movimento 5 Stelle
    TASSO ANTONIO
  • Centrodestra
    CARETTA MARIA CRISTINA
  • Centrodestra
    APREA VALENTINA
  • Movimento 5 Stelle
    BELLA MARCO
  • Centrodestra
    COLLA JARI
  • Centrodestra
    BARATTO RAFFAELE
  • Movimento 5 Stelle
    GIARRIZZO ANDREA
  • Movimento 5 Stelle
    FONTANA ILARIA
  • Movimento 5 Stelle
    TERZONI PATRIZIA
  • Centrodestra
    D’ETTORE FELICE MAURIZIO
  • Centrosinistra
    GIORGIS ANDREA
  • Centrodestra
    BENIGNI STEFANO
  • Centrodestra
    TIRAMANI PAOLO
  • Centrodestra
    RACCHELLA GERMANO
  • Centrodestra
    COSTA ENRICO
  • Centrosinistra
    MOR MATTIA
  • Centrosinistra
    BENAMATI GIANLUCA
  • Centrodestra
    IEZZI IGOR GIANCARLO
  • Movimento 5 Stelle
    SURIANO SIMONA
  • Centrosinistra
    INCERTI ANTONELLA
  • Movimento 5 Stelle
    ORRICO ANNA LAURA
  • Movimento 5 Stelle
    DIENI FEDERICA
  • Centrodestra
    BADOLE MIRCO
  • Centrodestra
    VERSACE GIUSEPPINA
  • Centrosinistra
    LOTTI LUCA
  • Centrodestra
    MUSELLA GRAZIANO
  • Movimento 5 Stelle
    MISITI CARMELO MASSIMO
  • Centrodestra
    CORTELAZZO PIERGIORGIO
  • Centrodestra
    ROSSO ROBERTO
  • Centrodestra
    PAROLO UGO
  • Movimento 5 Stelle
    VILLAROSA ALESSIO MATTIA
  • Centrodestra
    LAZZARINI ARIANNA
  • Centrodestra
    MARTINO ANTONIO
  • Centrodestra
    SAVINO SANDRA
  • Centrodestra
    CAVANDOLI LAURA
  • Movimento 5 Stelle
    TESTAMENTO ROSA ALBA
  • Movimento 5 Stelle
    PENNA LEONARDO SALVATORE DETTO ALDO
  • Centrodestra
    BELOTTI DANIELE
  • Centrodestra
    FERRAIOLI MARZIA
  • Movimento 5 Stelle
    RUGGIERO FRANCESCA ANNA
  • Centrosinistra
    DI GIORGI ROSA MARIA
  • Centrodestra
    FOTI TOMMASO
  • Movimento 5 Stelle
    SAPIA FRANCESCO
  • Movimento 5 Stelle
    FICARA PAOLO
  • Centrodestra
    CANNIZZARO FRANCESCO
  • Centrodestra
    PATASSINI TULLIO
  • Movimento 5 Stelle
    MARAIA GENEROSO
  • Centrodestra
    BRUNETTA RENATO
  • Centrodestra
    BIANCHI MATTEO LUIGI
  • Centrodestra
    RUFFINO DANIELA
  • Centrosinistra
    GEBHARD RENATE
  • Centrodestra
    ZIELLO EDOARDO
  • Movimento 5 Stelle
    D’ARRANDO CELESTE
  • Centrosinistra
    DELRIO GRAZIANO
  • Movimento 5 Stelle
    LOREFICE MARIALUCIA
  • Centrodestra
    MARCHETTI RICCARDO AUGUSTO
  • Centrodestra
    SORTE ALESSANDRO
  • Movimento 5 Stelle
    BRUNO RAFFAELE
  • Centrodestra
    BERGAMINI DEBORAH
  • Movimento 5 Stelle
    CATALDI ROBERTO
  • Centrodestra
    GELMINI MARIASTELLA
  • Centrosinistra
    DI MAIO MARCO
  • Centrodestra
    RAFFAELLI ELENA
  • Movimento 5 Stelle
    VILLANI VIRGINIA
  • Centrodestra
    LOLINI MARIO
  • Centrodestra
    BORDONALI SIMONA
  • Centrodestra
    GUSMEROLI ALBERTO LUIGI
  • Centrosinistra
    SOVERINI SERSE
  • Movimento 5 Stelle
    SPADAFORA VINCENZO
  • Movimento 5 Stelle
    NITTI MICHELE
  • Movimento 5 Stelle
    SARLI DORIANA
  • Centrodestra
    TOMASI MAURA
  • Movimento 5 Stelle
    MICILLO SALVATORE
  • Centrosinistra
    GIACHETTI ROBERTO
  • Centrosinistra
    ROMANO ANDREA
  • Centrodestra
    FOGLIANI KETTY
  • Centrosinistra
    PAGANI ALBERTO
  • Centrodestra
    FIORINI BENEDETTA
  • Centrodestra
    FOSCOLO SARA
  • Centrodestra
    BRAMBILLA MICHELA VITTORIA
  • Centrodestra
    GAGLIARDI MANUELA
  • Movimento 5 Stelle
    GALIZIA FRANCESCA
  • Movimento 5 Stelle
    DEL MONACO ANTONIO
  • Centrosinistra
    BOSCHI MARIA ELENA
  • Centrodestra
    MILANATO LORENA
  • Movimento 5 Stelle
    MARZANA MARIA
  • Movimento 5 Stelle
    CABRAS PINO
  • Movimento 5 Stelle
    MARINO BERNARDO NOTO NARDO
  • Centrodestra
    FUGATTI MAURIZIO
  • Movimento 5 Stelle
    IANARO ANGELA
  • Centrodestra
    PEDRAZZINI CLAUDIO
  • Centrodestra
    VOLPI RAFFAELE
  • Movimento 5 Stelle
    DEL RE EMANUELA CLAUDIA
  • Centrodestra
    TARANTINO LEONARDO
  • Centrosinistra
    TABACCI BRUNO
  • Centrodestra
    LUCCHINI ELENA
  • Movimento 5 Stelle
    ZENNARO ANTONIO
  • Movimento 5 Stelle
    D’UVA FRANCESCO
  • Movimento 5 Stelle
    PAXIA MARIA LAURA DETTA LAURA
  • Centrodestra
    MOLINARI RICCARDO
  • Centrodestra
    INVERNIZZI CRISTIAN
  • Movimento 5 Stelle
    MENGA ROSA
  • Centrodestra
    SILVESTRONI MARCO
  • Centrodestra
    TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA
  • Centrodestra
    ZANOTELLI GIULIA
  • Movimento 5 Stelle
    EMILIOZZI MIRELLA
  • Centrodestra
    MOSCHIONI DANIELE
  • Movimento 5 Stelle
    D’IPPOLITO GIUSEPPE DETTO PINO
  • Centrodestra
    DELLA FRERA GUIDO
  • Movimento 5 Stelle
    MURA ANDREA
  • Movimento 5 Stelle
    GUBITOSA MICHELE
  • Centrosinistra
    LORENZIN BEATRICE
  • Centrodestra
    FRASSINETTI PAOLA
  • Centrodestra
    SILLI GIORGIO
  • Centrodestra
    ZUCCONI RICCARDO
  • Centrodestra
    CARRARA MAURIZIO
  • Centrodestra
    PATERNOSTER PAOLO
  • Movimento 5 Stelle
    FICO ROBERTO
  • Centrodestra
    CATTOI VANESSA
  • Centrosinistra
    LEPRI STEFANO
  • Movimento 5 Stelle
    LATTANZIO PAOLO
  • Movimento 5 Stelle
    CHIAZZESE GIUSEPPE DETTO MONGIOVI’
  • Movimento 5 Stelle
    APRILE NADIA
  • Centrodestra
    COLUCCI ALESSANDRO DETTO ALE
  • Centrodestra
    CESTARI EMANUELE
  • Centrodestra
    RAVETTO LAURA
  • Centrodestra
    CALABRIA ANNAGRAZIA
  • Movimento 5 Stelle
    SODANO MICHELE
  • Movimento 5 Stelle
    CAIATA SALVATORE
  • Movimento 5 Stelle
    MARTINCIGLIO VITA
  • Centrosinistra
    CRITELLI FRANCESCO
  • Movimento 5 Stelle
    GRIMALDI NICOLA
  • Movimento 5 Stelle
    NAPPI SILVANA
  • Centrosinistra
    CENNI SUSANNA
  • Movimento 5 Stelle
    ALEMANNO MARIA SOAVE
  • Centrodestra
    COMAROLI SILVANA ANDREINA
  • Centrodestra
    STEFANI ALBERTO
  • Centrodestra
    BENDINELLI DAVIDE
  • Centrodestra
    GAVA VANNIA
  • Movimento 5 Stelle
    GALLO LUIGI
  • Centrosinistra
    QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
  • Movimento 5 Stelle
    CADEDDU LUCIANO
  • Centrodestra
    ZICCHIERI FRANCESCO
  • Movimento 5 Stelle
    ALAIMO ROBERTA
  • Centrodestra
    BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL
  • Centrodestra
    GASTALDI FLAVIO
  • Centrodestra
    GIACOMETTO CARLUCCIO DETTO CARLO
  • Centrodestra
    FERRO WANDA
  • Movimento 5 Stelle
    AIELLO PIERA
  • Centrosinistra
    TOCCAFONDI GABRIELE
  • Centrodestra
    ZANELLA FEDERICA
  • Centrodestra
    LUPI MAURIZIO ENZO
  • Movimento 5 Stelle
    CASA VITTORIA
  • Movimento 5 Stelle
    ROSPI GIANLUCA
  • Movimento 5 Stelle
    D’AMBROSIO GIUSEPPE
  • Movimento 5 Stelle
    BARBUTO ELISABETTA MARIA
  • Centrodestra
    COMENCINI VITO
  • Centrodestra
    CRIPPA ANDREA
  • Movimento 5 Stelle
    CATTOI MAURIZIO
  • Movimento 5 Stelle
    VITIELLO CATELLO
  • Centrodestra
    BISA INGRID
  • Centrodestra
    ZANETTIN PIERANTONIO
  • Movimento 5 Stelle
    PROVENZA NICOLA
  • Centrodestra
    VIETINA SIMONA
  • Centrodestra
    GIACOMETTI ANTONIETTA
  • Movimento 5 Stelle
    DE GIORGI ROSALBA
  • Centrodestra
    MANDELLI ANDREA
  • Centrodestra
    MONTARULI AUGUSTA
  • Centrodestra
    TONDO RENZO
  • Movimento 5 Stelle
    CASO ANDREA
  • Centrodestra
    PRISCO EMANUELE
  • Movimento 5 Stelle
    COLLETTI ANDREA
  • Movimento 5 Stelle
    CECCONI ANDREA
  • Movimento 5 Stelle
    ANGIOLA NUNZIO
  • Centrodestra
    GIACCONE ANDREA
  • Movimento 5 Stelle
    DI MAIO LUIGI
  • Centrodestra
    COIN DIMITRI
  • Movimento 5 Stelle
    ACUNZO NICOLA
  • Centrodestra
    MOLTENI NICOLA
  • Centrodestra
    NEVI RAFFAELE
  • Movimento 5 Stelle
    CASSESE GIANPAOLO
  • Centrosinistra
    DE MARIA ANDREA
  • Movimento 5 Stelle
    SAITTA EUGENIO
  • Centrodestra
    MELONI GIORGIA
  • Movimento 5 Stelle
    MACINA ANNA
  • Centrosinistra
    PADOAN PIETRO CARLO
  • Movimento 5 Stelle
    TRIZZINO GIORGIO
  • Movimento 5 Stelle
    SCAGLIUSI EMANUELE
  • Movimento 5 Stelle
    ARESTA GIOVANNI LUCA
  • Movimento 5 Stelle
    PIGNATONE DEDALO COSIMO GAETANO DETTO DEDALO PIGNATONE
  • Centrodestra
    DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
  • Movimento 5 Stelle
    BUOMPANE GIUSEPPE
  • Movimento 5 Stelle
    PERANTONI MARIO
  • Centrodestra
    FORMENTINI PAOLO
  • Movimento 5 Stelle
    DE LORENZO RINA
  • Centrodestra
    PETTARIN GUIDO GERMANO
  • Movimento 5 Stelle
    LAPIA MARA
  • Centrodestra
    GARAVAGLIA MASSIMO

Editoriali

Mario Draghi e Gianni Letta ospiti di Marina Berlusconi: un incontro che scuote il panorama politico

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L’ex premier Mario Draghi a Milano: tensioni e segnali di distacco dal governo Meloni

La notizia dell’incontro tra Mario Draghi e Marina Berlusconi, tenutasi mercoledì 11 settembre, ha scatenato un forte dibattito politico, soprattutto dopo che l’Ansa l’ha resa pubblica solo tre giorni dopo. L’ex Presidente del Consiglio, visto uscire dall’abitazione della primogenita di Silvio Berlusconi in corso Venezia a Milano, avrebbe partecipato a un incontro definito “di cortesia” e pianificato da tempo, secondo quanto riferito da un portavoce della famiglia Berlusconi.

Tuttavia, la tempistica e il contesto politico rendono difficile non interrogarsi sulle implicazioni di questo incontro. Draghi era appena tornato da Bruxelles, dove aveva presentato un rapporto sulla competitività europea, e poche ore dopo la sua visita milanese è stato visto anche Gianni Letta, figura storica di raccordo tra la famiglia Berlusconi e Forza Italia.

L’incontro arriva in un momento delicato per Forza Italia, che negli ultimi mesi ha manifestato segnali di distacco dagli alleati di governo, in particolare Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni. In questioni cruciali come i diritti civili e la giustizia, il partito azzurro ha mostrato una crescente distanza dalle posizioni conservatrici del governo. Sebbene in Parlamento non ci siano stati strappi concreti, le dichiarazioni di Marina Berlusconi e le recenti mosse del gruppo Mediaset rivelano un progressivo smarcamento.

Solo qualche mese fa, Marina Berlusconi aveva dichiarato senza mezzi termini di sentirsi “più in sintonia con la sinistra di buon senso” su temi come l’aborto, il fine vita e i diritti LGBTQ. Questa presa di posizione, già significativa, viene ora amplificata da una nuova iniziativa di Mediaset, guidata da Pier Silvio Berlusconi: a partire dal 15 settembre, tutte le reti del gruppo manderanno in onda una serie di spot che promuovono la diversità e l’inclusione, una scelta che suona come una sfida indiretta alle politiche del governo Meloni.

Questo segnale non arriva solo dal fronte mediatico, ma si estende anche al contesto politico. Forza Italia sembra voler tracciare una linea di distinzione, tentando di riaffermare la propria identità moderata e liberale, distante dalle posizioni più radicali dell’esecutivo attuale.

Con queste mosse, la famiglia Berlusconi sembra voler riposizionarsi nel panorama politico italiano, lasciando intendere che potrebbe non voler più seguire pedissequamente la linea degli alleati di destra.

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Editoriali

Francesco Lollobrigida verso le dimissioni? Dopo il caso Sangiuliano, cresce la pressione sul Ministro dell’Agricoltura

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Lo scandalo Sangiuliano-Boccia mette a rischio anche la posizione di Lollobrigida. Le dichiarazioni dei partiti, tra difese e attacchi, alimentano le speculazioni sulla possibile uscita del ministro

Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e uno dei più stretti collaboratori della Premier Giorgia Meloni, si trova sotto una crescente pressione politica dopo lo scandalo che ha portato alle dimissioni dell’ex Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Il caso, che coinvolge anche Maria Rosaria Boccia, ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e integrità morale nel governo. Ora, le indiscrezioni su possibili dimissioni di Lollobrigida si fanno sempre più insistenti, con esponenti dell’opposizione che chiedono chiarezza e responsabilità.

Al momento, non ci sono accuse dirette e specifiche rivolte a Francesco Lollobrigida in relazione al caso Maria Rosaria Boccia

Tuttavia, si vocifera che il ministro dell’Agricoltura possa essere indirettamente coinvolto o sotto pressione per via del coinvolgimento di altri esponenti del governo, come l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in scandali che riguardano la figura di Maria Rosaria Boccia.

Il caso riguarda principalmente Sangiuliano, che si è trovato al centro di un scandalo personale e politico per una presunta relazione con Boccia, culminata con le sue dimissioni dopo che si è scoperto che avrebbe cercato di assumerla come consulente del ministero, nonostante la loro relazione personale e il fatto che fosse già sposato. Questo ha sollevato preoccupazioni su un possibile uso improprio delle risorse pubbliche.

Se Lollobrigida è stato associato al caso, potrebbe essere stato messo sotto pressione per la sua vicinanza a Sangiuliano e per l’ondata di scandali etici che stanno colpendo vari membri del governo, ma al momento non ci sono accuse concrete contro di lui relative direttamente alla vicenda Boccia.

Le reazioni politiche

Il Partito Democratico ha subito preso posizione contro il Ministro dell’Agricoltura. Elly Schlein, segretaria del PD, ha dichiarato: “Lollobrigida è stato fin troppo vicino a uno scandalo che ha già scosso le fondamenta del governo. Non possiamo permetterci che la credibilità delle istituzioni sia ulteriormente compromessa.” Schlein ha poi aggiunto che il governo Meloni deve fare “pulizia interna” e ristabilire la fiducia nelle istituzioni pubbliche.

Anche il Movimento 5 Stelle, attraverso il suo leader Giuseppe Conte, ha chiesto spiegazioni: “Dopo le dimissioni di Sangiuliano, la situazione è tutt’altro che risolta. Il caso Boccia ha mostrato gravi mancanze etiche, e ora ci aspettiamo che anche Lollobrigida faccia un passo indietro se dovessero emergere ulteriori responsabilità.” Conte ha insistito sul fatto che il governo non possa più ignorare il problema della “contiguità politica” e dell’utilizzo delle cariche pubbliche per interessi personali.

Difese interne al governo

Nel frattempo, dal fronte del governo, arrivano difese decise. Giorgia Meloni, Premier e leader di Fratelli d’Italia, ha espresso pubblicamente il suo sostegno a Lollobrigida: “Francesco è stato e continua ad essere un pilastro fondamentale del nostro governo. Le accuse che lo coinvolgono sono strumentali e non hanno alcun fondamento.” La Premier ha anche sottolineato che “la giustizia farà il suo corso”, e che non ci saranno dimissioni senza prove concrete di cattiva condotta.

Anche Matteo Salvini, leader della Lega e Vicepremier, ha voluto ribadire il suo sostegno al Ministro dell’Agricoltura: “Lollobrigida ha lavorato duramente per risolvere crisi importanti, come quella della peste suina. È assurdo metterlo in discussione per vicende che non lo riguardano direttamente.” Salvini ha poi accusato l’opposizione di “strumentalizzare” il caso Boccia per destabilizzare l’esecutivo.

Il rischio di nuove dimissioni

Nonostante le difese interne, il rischio di nuove dimissioni è concreto. Secondo fonti vicine a Palazzo Chigi, Lollobrigida starebbe valutando le opzioni con i suoi legali e i collaboratori più stretti. Il Ministro si è detto “sereno” e convinto della sua innocenza, ma la pressione mediatica e politica potrebbe portare a una decisione di uscita “volontaria” per evitare che il governo venga ulteriormente logorato.

Il dibattito politico intorno alla vicenda continua a divampare, con una parte dell’opinione pubblica che chiede maggiore trasparenza e l’immediata apertura di un’indagine approfondita sui legami tra i ministri coinvolti nel caso Boccia. Altri invece ritengono che sia una tempesta mediatica destinata a rientrare, senza ulteriori sviluppi concreti.

La sorte di Lollobrigida appare quindi come appesa a un filo. Il governo Meloni, già scosso dalle dimissioni di Sangiuliano, potrebbe trovarsi di fronte a una seconda importante perdita tra le sue fila, con potenziali ripercussioni sulla stabilità politica dell’esecutivo. Tuttavia, con il sostegno di Meloni e Salvini, Lollobrigida potrebbe riuscire a resistere alla tempesta, almeno nel breve termine.

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Politica

Tensione tra Lega e Forza Italia: scontro su ius scholae e autonomia mette a rischio gli equilibri del governo Meloni

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Il rilancio di Tajani sullo ius scholae riaccende il braccio di ferro con Salvini. Le divergenze tra i due partiti di centrodestra rischiano di complicare i dossier caldi del governo, tra cui il rinnovo del Cda Rai e la legge di Bilancio

La tensione tra Lega e Forza Italia torna a farsi sentire, mettendo a dura prova l’equilibrio della coalizione di centrodestra. Il recente rilancio di Antonio Tajani sullo ius scholae – una proposta di modifica della legge sulla cittadinanza per i giovani stranieri cresciuti in Italia – ha scatenato la reazione immediata della Lega, che tramite il vicesegretario Andrea Crippa ha ribadito la propria opposizione: “La legge sulla cittadinanza va bene così com’è”.

Questo scontro, apparentemente su temi secondari, in realtà rappresenta un elemento di crescente tensione tra due alleati del governo Meloni. Le divergenze sullo ius scholae e sull’autonomia regionale riemergono ciclicamente, complicando la gestione delle questioni più delicate per l’esecutivo, come il rinnovo del Consiglio di amministrazione della Rai e la prossima legge di Bilancio.

Braccio di ferro sull’autonomia e lo ius scholae

L’affondo di Tajani arriva a conclusione dell’evento dei giovani di Forza Italia a Bellaria, dove ha riaffermato la volontà di portare avanti la modifica della legge sulla cittadinanza. La reazione della Lega è stata immediata e dura, con Crippa che ha ribadito il “niet” del partito di Salvini. A complicare ulteriormente la situazione, Nicola Molteni, sottosegretario all’interno, ha rilanciato proponendo addirittura un inasprimento della legge, con la revoca della cittadinanza per gli stranieri che delinquono.

Sul fronte dell’autonomia regionale, le distanze tra Lega e Forza Italia restano significative. FI ha piantato nuovamente i suoi paletti, rilanciando con la sorpresa dell’adesione dei consiglieri del Partito Sardo d’Azione (Psd’Az) al gruppo di Forza Italia nel consiglio regionale della Sardegna, un colpo per la Lega, che fino a quel momento aveva un accordo stabile con il partito sardo.

Rai e legge di Bilancio: dossier cruciali in bilico

Le tensioni tra i due partiti rischiano di avere ripercussioni su questioni strategiche per il governo, a partire dal rinnovo del Cda della Rai. La nomina dei quattro componenti, originariamente prevista per il 12 settembre, potrebbe subire ulteriori ritardi. Il centrosinistra, con in testa il Pd, si oppone all’elezione di Simona Agnes, nome proposto da Forza Italia, e chiede una presidenza di garanzia, aprendo alla possibilità di un dialogo solo se la maggioranza accetterà un approccio bipartisan per riformare la governance della Rai, come imposto dal Media Freedom Act dell’UE.

Intanto, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha preso le redini delle trattative, riuscendo a far desistere Salvini dalla richiesta di un direttore generale in cambio di alcune posizioni chiave nei settori culturali e cinematografici. Tuttavia, le frizioni con FI potrebbero mettere a rischio l’accordo.

Anche la legge di Bilancio rappresenta un terreno di scontro. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti deve presentare a Bruxelles entro il 20 settembre il Piano strutturale di bilancio (PSB), ma le risorse limitate obbligano il governo a scelte delicate. Se il centrodestra è compatto su misure come il taglio del cuneo fiscale e la riduzione delle aliquote IRPEF, le proposte di Lega e FI rischiano di creare ulteriori frizioni: la Lega preme per l’allargamento dei prepensionamenti (es. quota 41), mentre FI insiste per un ulteriore aumento delle pensioni minime, avvicinandole alla soglia dei 1.000 euro.

L’incertezza politica e il futuro della coalizione

In questo clima di tensione, il governo Meloni si trova a gestire una situazione complessa, in cui il rischio di rottura tra Lega e Forza Italia potrebbe destabilizzare la coalizione. Senza un vertice di maggioranza in vista per trovare una sintesi tra le diverse istanze, le tensioni interne potrebbero influenzare negativamente le decisioni su dossier cruciali come la Rai e la legge di Bilancio.

Le prossime settimane si preannunciano decisive per la tenuta del centrodestra e per la capacità del governo di superare gli ostacoli interni e mantenere la fiducia dell’elettorato, già messa alla prova dalle vicende politiche recenti.

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