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Cronaca

Palermo, rifiuti e decoro: entro il 10 ottobre la nomina dei vertici Rap

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PALERMO – Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha incontrato nella sede di villa Niscemi il Collegio dei Sindaci della Rap che da martedì ha assunto la gestione ordinaria dell’Azienda a seguito della decadenza del Consiglio di Amministrazione avvenuta secondo statuto 90 giorni dopo insediamento della nuova amministrazione. Presenti, il vicesindaco Sergio Marino, gli assessori Iolanda Riolo e Gaspare Nicotri, il Comandante Vincenzo Messina e il suo Vice Luigi Galatioto. Preliminarmente il primo cittadino ha ringraziato il collegio dei sindaci per l’impegno assunto in questa fase di transizione assicurando ai partecipanti che entro il 10 ottobre la Rap avrà il nuovo vertice.

 

Durante la riunione tecnica operativa Orlando ha dettato le linee guida e ha dato precise disposizioni sulle priorità e gli obiettivi da raggiungere in tempi brevi sul campo dell’igiene ambientale e del decoro cittadino.

Particolare priorità alla raccolta differenziata con l’obiettivo di arrivare al 40% nei tempi più brevi possibili; pertanto ha disposto la razionalizzazione e il potenziamento del personale impegnato sui servizi esterni e ha chiesto di avviare quanto prima il secondo step della raccolta “porta a porta”. Riorganizzazione del piano di spazzamento non più in itinerari ma in ambiti come è avvenuto nei primi anni della nascita di Rap. Particolare attività si svolgerà nel controllo del territorio con la Polizia Municipale; si prenderanno contatti con la Regione per coinvolgere anche il corpo forestale per le attività di controllo e prevenzione degli illeciti ambientali.

Inoltre il sindaco ha disposto che la Rap venga supportata in questo momento di emergenza sia da Reset che, ove possibile, anche da ville e Giardini. Al fine di garantire il raggiungimento nei tempi brevi di un aumento della percentuale di raccolta differenziata è stato previsto il trasferimento delle 70 unità lavorative di Palermo Ambiente della S.S.R. ” Palermo Area Metropolitana” a Rap per le attività di informazioni e sensibilizzazione, di cui alcune da destinare alla Polizia Municipale per le attività di controllo. Sul fronte del rafforzamento dei controlli e della sanzione degli illeciti, sono in fase di acquisto 4 nuove telecamere mobili ed è stato potenziato il personale con altri 13 agenti che saranno a supporto dell’’unità organizzativa “Tutela, decoro e igiene urbana” per azioni di repressione contro chi abbandona illegalmente gli ingombranti in città nonché tutte quelle forme di abbandono irregolare dei rifiuti (es. migrazione dei rifiuti da area porta a porta ad area servita da cassonetti; migrazione dei rifiuti da parte dei comuni limitrofi nell’area urbana di Palermo, sia Nord che Sud, abbandoni sacchetti area porta a porta).

Il Sindaco ha inoltre chiesto al vicesindaco Sergio Marino e all’assessore alle partecipate Iolanda Riolo di convocare le associazioni di categoria per avviare una collaborazione che attraverso una comune sinergia consenta di potenziare e migliorare il sistema di raccolta differenziata. Si chiederà massima collaborazione ai centri commerciali affinchè si eviti il volantinaggio non autorizzato invitando ad utilizzare altre forme di comunicazione per la promozione dei loro prodotti.

Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
Privo di virus.www.avast.com

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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com

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Epidemia di Peste Suina, cresce la rivolta degli allevatori: il Ministro Lollobrigida nel mirino

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Il ministro dell’Agricoltura accusato di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza

L’epidemia di peste suina sta mettendo in ginocchio gli allevatori del Nord Italia, con nuovi focolai che si diffondono in Lombardia e Piemonte, alimentando rabbia e frustrazione tra i produttori. Nonostante l’adozione di nuove misure di sicurezza da parte del Commissario straordinario Giovanni Filippini, la situazione continua a peggiorare, con 26 allevamenti contaminati solo in Lombardia, coinvolgendo le province di Pavia, Milano e Lodi.

La diffusione del virus in queste aree altamente densamente popolate da suini, che contano circa 4,5 milioni di capi, ha suscitato un’ondata di proteste da parte degli allevatori, già provati da oltre due anni di gestione considerata fallimentare dell’emergenza. Assosuini, una delle principali associazioni di settore, ha espresso la propria indignazione, lamentando che gli allarmi lanciati dagli allevatori sono stati ignorati per troppo tempo, lasciandoli ora a dover affrontare costi insostenibili e una situazione sanitaria al limite.

La tensione è ulteriormente aggravata dalla critica dei vertici di Coldiretti, che chiedono l’immediata erogazione degli indennizzi alle aziende colpite e certezze sui rimborsi per chi è costretto a sospendere l’attività. Le nuove regole imposte dal commissario includono il divieto di movimentazione degli animali e l’accesso agli allevamenti nelle aree di restrizione, nonché la possibilità di abbattimenti preventivi in caso di rischio di contagio. Tuttavia, l’incertezza regna sovrana, con molti allevatori che si sentono abbandonati dalle istituzioni.

La critica si è rivolta anche verso il governo, e in particolare verso il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, accusato di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza. L’Eu Veterinary Emergency Team, gruppo di esperti della Commissione Europea, ha recentemente bocciato la strategia adottata, suggerendo che sarebbe stato più efficace un approccio basato sul monitoraggio e sul contenimento geografico dei cinghiali, piuttosto che sulla caccia.

Dichiarazioni recenti del ministro Lollobrigida, riportate dai media, sottolineano l’impegno del governo nel fronteggiare la crisi, pur ammettendo le difficoltà incontrate. Lollobrigida ha ribadito l’importanza delle nuove misure di biosicurezza e ha promesso un maggiore supporto agli allevatori, ma per molti queste rassicurazioni arrivano troppo tardi.

Con l’aumento dei focolai, l’epidemia di peste suina si sta trasformando in una catastrofe economica e sanitaria, con conseguenze che potrebbero essere devastanti non solo per il settore zootecnico, ma anche per l’intera economia delle regioni colpite.

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