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NEMI (RM) – Riceviamo e pubblichiamo una lettera che un residente della zona alta di Nemi – Parco dei Lecci – rivolge al primo cittadino Alberto Bertucci (la missiva è indirizzata oltre che al nostro giornale anche ai consiglieri di opposizione – Stefano Tersigni di “Insieme per Nemi”, Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri di “Ricomincio da Nemi” – , al Consorzio Parco dei Lecci e al Comune di Nemi nella persona del sindaco.
Il tema è la mancata fruizione pubblica di una porzione di lotto, di proprietà dell’Ente locale da circa sette anni, che di fatto non è accessibile e quindi inutilizzabile dalla collettività che però paga le spese relative allo stesso.
Di seguito la lettera del residente:
“Egregio sindaco Alberto Bertucci chi le scrive è un suo concittadino,
mi chiamo Salvatore Scarpisi residente in via Parco dei Lecci e intendo sottoporLe una questione che riguarda la mancata fruizione di un bene pubblico da parte dei cittadini di Nemi, in particolar modo del Consorzio Parco dei Lecci. Sono circa sette anni che il Comune di Nemi è proprietario di 1/3 del lotto di proprietà […Omissis…], il quale ha potuto edificare grazie alla formula del lotto intercluso, che ad oggi risulta recintato e quindi parte integrante della proprietà dello stesso. In pratica 1/3 di quel terreno ubicato al civico […omissis…] in via degli Ontani è pubblico, dunque della collettività, ma ne usufruisce il privato.
Tant’è che i benefici sono spesso confermati da vari episodi:
Quando si è verificata la caduta dei rami in via dei Corsi lo scorso settembre, sebbene l’area d’intervento da parte dei Vigili del Fuoco fosse pubblica, gli stessi per poter accedere sono dovuti necessariamente passare attraverso l’ingresso del privato in via degli Ontani. Proprio grazie a quell’intervento si è potuta conoscere l’esatta porzione della parte comunale, in quanto sono stati gli stessi privati a darne specifica indicazione ai Vigili del Fuoco intervenuti. Pertanto il primo beneficio è che il Comune ha messo in sicurezza delle alberature che però fanno ancora parte integrante di una proprietà privata. Il secondo beneficio è che i cittadini di Nemi pagano la quota relativa al lotto [… omissis…], come si evince dal consuntivo 2016 – preventivo 2017 del Consorzio Parco dei Lecci.
Queste spese sono imputate al Comune di Nemi per la misura di 1/3 del lotto a partire da dopo il rogito di cessione all’Ente pubblico, quindi da circa sette anni.
Tanto premesso per chiederLe di voler intervenire sulla questione di pubblico interesse e quindi di rendere fruibile alla collettività la porzione pubblica del lotto. La richiesta è maggiormente motivata dalla contingente necessità di spazi pubblici da riservare ad aree sosta, strada, così come chiaramente esplicitato dalla attuale variante al P.R.G.
Sicuro di un suo interessamento, colgo l’occasione per porgerLe i miei più distinti saluti
Salvatore Scarpisi”
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