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Roma Capitale, assunzioni obbligatorie di disabili: Comune sotto organico non assume nonostante ci siano gli idonei

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ROMA – Silvia Agostinetto, portavoce del “Comitato dei Disabili”, racconterà le vicissitudini che stanno vivendo da diversi anni centinaia di ragazzi, i quali hanno partecipato ad un concorso pubblico, superando brillantemente diverse prove d’esame e di selezione, giudicati da una commissione super qualificata che sono stati dimenticati e ignorati da chi avrebbe dovuto e potuto fare qualcosa di concreto, costretti a fare ricorso contro il Comune di Roma per vedere riconosciuto un diritto sacrosanto, il lavoro, dopo che hanno superato un concorso pubblico da ormai cinque anni.

L’appuntamento, tanto atteso, con la portavoce del “Comitato dei Disabili” è fissato per giovedì 8 febbraio alle ore 18,00 con la 43ima puntata di “OFFICINA STAMPA” dove Agostinetto verrà intervistata dalla giornalista e conduttrice Chiara Rai e dal giornalista de ”L’Osservatore d’Italia” Silvio Rossi per parlare di questa storia che ha dell’incredibile.

Il ricorso al Tribunale di Roma, contro il Comune per mancato rispetto delle assunzioni obbligatorie di disabili

Roma Capitale è sotto organico di 263 unità totali per persone disabili nonostante ci siano gli idonei del concorso indetto dallo stesso Comune

“Le istituzioni sono state interpellate tutte – spiega Silvia Agostinetto – ma le nostre istanze, anche per arginare la grave situazione di sotto organico sono state ignorate, proprio da chi quotidianamente si occupa di politiche di inclusione”. “Lo abbiamo ribadito a tutti, siamo scesi anche in piazza a manifestare – sottolinea la portavoce – che Roma Capitale è sotto organico di 263 unità totali per persone disabili, ma abbiamo ottenuto solo un silenzio assordante. È la motivazione che ci ha indotto a fine dicembre a rivolgerci ad un legale, l’avvocato Fernando Gallone, che sta curando il deposito di un ricorso innanzi al Tribunale di Roma, contro Roma Capitale, per mancato rispetto delle assunzioni obbligatorie di disabili”.

 

L’Italia il Paese europeo nel quale i disabili hanno minori chance di accedere al mondo del lavoro

Il tema sollevato dal Comitato è importante, considerando che l’Italia, nonostante abbia una delle migliori legislazioni in materia di tutela dei disabili, di fatto è il Paese europeo nel quale i disabili hanno minori chance di accedere al mondo del lavoro. Secondo recenti denunce di alcune associazioni, circa l’84% dei disabili non avrebbe accesso al lavoro. Eppure la normativa esiste ed è considerata una delle migliori. La verità è che l’elusione è altissima anche perché le sanzioni, seppur esistenti, non vengono mai applicate.

 

La Commissione Europea e la nuova procedura di infrazione contro l’Italia in materia di pari opportunità nell’accesso al lavoro

Proprio in questi mesi la Commissione Europea sta avviando una nuova procedura di infrazione contro l’Italia per mancato raggiungimento degli obiettivi della Direttiva 2000/78/CE in materia di pari opportunità nell’accesso al lavoro. Fin qui si potrebbe pensare al solito malcostume italiano. Il problema però, è che non sono solo le aziende private ad eludere la chiara normativa in materia di assunzioni di disabili, ma anche le amministrazioni pubbliche. Tra queste spicca, come in questo caso Roma Capitale, che in barba alle indicazioni di legge, da parecchi anni non copre le scoperture di assunzioni di disabili, che attualmente risultano pari a 263 unità, un dato fornito proprio dai piani assunzionali dello stesso Comune. Un numero elevato, irrispettoso della dignità dei lavoratori più deboli, quelli a cui un’amministrazione illuminata dovrebbe porre maggiore attenzione, ma che in questo caso risultano abbandonati a se stessi, con buona pace dell’art. 3 della L. n.68/1999, che prevede di dover assumere una quota di disabili pari al 7% della forza lavoro.

 

Fernando Gallone: “Roma Capitale non poteva in alcun modo sottrarsi a queste assunzioni, eppure da anni lo fa”

L’avvocato Gallone, che sarà presente alla trasmissione di giovedì 8 febbraio, in merito al comportamento dell’ente, commenta: “Roma Capitale non ha alcuna giustificazione. Le assunzioni dei disabili, nella quota d’obbligo sono del tutto sottratte alla discrezionalità dell’amministrazione, non incontrano il limite del blocco del turn over, poiché sono espressamente esonerate dalla legge e non possono neppure essere impedite nel caso l’ente locale sfori il cosiddetto patto di stabilità. In altre parole, Roma Capitale non poteva in alcun modo sottrarsi a queste assunzioni, eppure da anni lo fa. Aggiungiamo, infine – prosegue Gallone – che i nostri assistiti sono tutti idonei in graduatoria di una procedura concorsuale del 2012 per Istruttori Categoria “C”. Secondo il CCNL 31/3/1999 applicabile ai dipendenti di Roma Capitale, i dipendenti appartenenti alla Categoria professionale “C” possono svolgere tutte le mansioni ascrivibili a tale specifica categoria, in quanto trattasi di mansioni professionalmente equivalenti, e quindi possono svolgere la mansione di Istruttore Amministrativo. Ebbene, Roma Capitale ha una carenza d’organico di 1532 Istruttori Amministrativi, ed infatti, come ben sanno i romani, a Roma, caso unico in Italia, per ottenere un semplicissimo duplicato della carta d’identità, ormai occorre prenotare un appuntamento che in alcuni municipi viene fissato anche sei mesi dopo la richiesta. Questo perché mancano gli Istruttori amministrativi. In realtà ci sarebbero circa 160 idonei nella graduatoria riservata ai disabili dei nostri ricorrenti che potrebbero benissimo svolgere la mansione di Istruttore Amministrativo. E allora perché Roma Capitale, nonostante l’obbligo di legge non li assume? Non è dato saperlo…”. I ricorrenti lamentano come il comportamento di Roma Capitale integri gli estremi della discriminazione indiretta, secondo la nozione comunitaria, poiché impedisce di fatto ai disabili l’accesso al mondo del lavoro”.

Silvio Rossi

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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