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Roma

7ONESOLUTION PALOCCO ROMA, COACH CASTELLI AVVERTE LA SERIE D: «A NETTUNO NON SARÀ FACILE»

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Redazione

Roma – Buona la prima. La serie D femminile, unica compagine della 7onesolution Palocco Roma ancora impegnata in match ufficiali, ha vinto la gara d'esordio dei play out contro l'Antico Grottino Nettuno. La squadra di coach Stefano Castelli ha messo in mostra una buona condizione, come conferma l'allenatore capitolino. «Il primo parziale è stato molto combattuto – dice il coach -, si sono visti diversi errori e le ragazze sono scese in campo forse un po' contratte anche a causa della giovane età media del gruppo. Una volta vinto il primo set, nel secondo il gruppo si è sciolto e ha mostrato maggiore sicurezza in battuta e in attacco, poi verso la fine del terzo c'è stato un leggero calo, ma siamo riusciti a chiudere a nostro favore». Castelli non pensa che la “pratica Nettuno” sia stata già archiviata. «Al ritorno non sarà facile, tra l'altro loro recupereranno qualche giocatore che all'andata non era presente. Sarà fondamentale giocare al massimo il primo set, il fattore mentale sarà decisivo e su questo stiamo lavorando con le ragazze». Il bilancio di Castelli è comunque positivo, al di là di come finiranno questi play out. «Abbiamo partecipato al campionato con una squadra “giovane” che dunque ha maturato il diritto a partecipare comunque al prossimo torneo di serie D – specifica il coach -, ma io e la società abbiamo fatto capire alle ragazze che la salvezza va conquistata sul campo. In ogni caso, dopo un primo periodo di stagione difficoltoso in cui eravamo alla ricerca di un'amalgama tra due blocchi diversi (il gruppo è stato fuso con quello del San Paolo, ndr) e con una squadra dall'età media molto bassa, le ragazze sono cresciute molto e preso coraggio riuscendo ad arrivare a questo play out. La soddisfazione maggiore? Sicuramente quella di aver portato qualche elemento nel giro della serie B2: non a caso qualcuna di loro farà parte della prima squadra nella prossima stagione agonistica e questo per me era l'obiettivo principale».