4 GIUGNO, LA LIBERAZIONE DELL'ETERNA ROMA

Roma- Sofferenza e terrore, resistenza e morte: prima del 4 giugno del 1944 Roma era grigia, proprio come i reperti fotografici dell'epoca. Le truppe tedesche comandate dal Federmaresciallo Kesserling avevano la Città Eterna in pugno ormai da nove mesi. Sono mesi d'angoscia e di umiliazione per i Romani, costretti al coprifuoco, solo 2 ore di luce elettrica dopo il tramonto, e alla fame. Cento grammi di pane al giorno non bastano a sfamare le bocche di un'intera famiglia; e allora si ricorre al mercato nero, che succhia via il sangue alle persone, costrette a svendere i ricordi di una vita per colmare, almeno in parte, la pancia.
Il 4 giugno del '44, il sole illumina la domenica Romana che segna la liberazione. Gli americani, battendo in volata gli inglesi, liberano la Capitale guidati dal generale Clarck che, impegnato a cavalcare l'onda della notorietà più a lungo possibile, marcia sulla capitale da sud e da est, noncurante dell'attacco combinato messo a punto dal generale anglosassone Alexander, intensionato a piombare sull'Urbe in sinergia con le truppe americane, così da annientare una volta per tutte gli uomini di Kesserling. La fame di Clarck, sospinta dai sogni mitomani di una gloria egoista, permise ai tedeschi di farla franca, ripiegando più a nord fino a formare la linea Gotica, da Massa e Carrara a Pesaro, la parte settentrionale dello stivale rimaneva piantonata dai nazisti.
Roma però tornava a colori: il pomeriggio del 4 giugno i primi americani non incontravano alcuna resistenza e, anzi, erano accolti dalla festa della prima capitale liberata, di un'asse ormai compromessa. I sorrisi erano scanditi dal suono delle campane a festa, i cingolati americani sfilavano con i cingoli coperti dalla gomma per non rovinare le strade, affolateda romani di tutte le età pieni di gioia. Il 5 giugno '44 fece il suo ingresso anche il generale Clarck, che per prima cosa fece visita in Campidoglio. “Questo è un grande giorno per la V armata”, disse ai giornalisti, prima di correre in Piazza San Pietro dove 100mila romani erano tutt'orecchi ad ascoltare le parole di Papa Pio XII.
La città, sfiancata da un periodo difficile, si apprestava ad affrontare ancora degli anni fatti di stenti e difficoltà, sempre rinfrancata da una libertà riacquistata, oggi scontata e capestata, per poi essere rivendicata in relazione al futile e al superfluo.

Oggi, la Liberazione di Roma compie 71 anni, e li festeggia in uno dei luoghi-simbolo della Resistenza, Forte Bravetta. Le celebrazioni per l’anniversario della fine dell’occupazione nazista della Capitale si terranno oggi, nel verde della fortezza che tra il '43 e il '44 fu teatro della fucilazione di molti militari e antifascisti della Resistenza romana. Il programma, denso di iniziative, è a cura dell’assessorato alla Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione di Roma Capitale in collaborazione con il Municipio XII e il gabinetto del Sindaco.

Si parte al mattino, con le visite al Forte ottocentesco riservate alle Scuole, che saranno replicate alle 16 per il pubblico. Alle 17, la deposizione della corona di alloro presso la lapide posta all’ingresso del Forte e la lettura dell’ “appello dei martiri”. Dal palco interverranno Paolo Masini, assessore alla Scuola con delega alla Memoria di Roma Capitale, l’assessore regionale alla Cultura Lidia Ravera, la consigliera Gemma Azuni delegata allo Sviluppo Sociale, Immigrazione e Integrazione per la Città Metropolitana e la presidente del Municipio XII Cristina Maltese. Tra gli interventi, che saranno moderati da Carla Di Veroli, responsabile politiche per la Memoria del gabinetto del sindaco, anche quello di Francesca Cantù, prorettore Università Roma Tre, e di Augusto Pompeo, archivista di Stato.

Dalle 18 il concerto di Dario Ronzani, con canti della Resistenza rielaborati in chiave moderna e le letture di Andrea Bouchard, scrittore e maestro di scuola elementare, che leggerà dei brani del suo "Fuochi d'Artificio", libro per ragazzi che tratta la resistenza nelle valli Piemontesi durante il Fascismo. A seguire, la piéce teatrale “Memorie della Resistenza” a cura dell’associazione Eleusis e il concerto conclusivo fino alle ore 20 a cura dei gruppi di “Rome Music Factory”, laboratori musicali promossi da Roma Capitale per incentivare band emergenti. Ad accompagnare la festa, la sfilata di veicoli militari alleati d’epoca a cura dell’associazione “HighWay Six Club”.