Lvpa Frascati (calcio, Under 15), Gentilini: “I ragazzi devono pensare a crescere col lavoro”
Israele intensifica le operazioni oltre confine: incursioni in Libano e Siria
Tel Aviv afferma di condurre “attacchi mirati e limitati”, mentre cresce la preoccupazione internazionale per un’escalation del conflitto
In un’escalation delle tensioni regionali, le forze israeliane hanno condotto operazioni militari oltre i propri confini, entrando in territorio libanese e lanciando raid aerei in Siria. Questi sviluppi segnano un’intensificazione significativa del conflitto in corso, sollevando timori di un allargamento del teatro di guerra.
Incursione in Libano
Secondo fonti militari israeliane, l’operazione in Libano è stata descritta come “mirata e limitata”. L’obiettivo dichiarato era colpire infrastrutture di Hezbollah, il gruppo militante sciita libanese considerato da Israele una minaccia alla sua sicurezza nazionale. Tuttavia, media locali libanesi riportano che un grande campo profughi palestinese è stato colpito durante l’operazione, sollevando preoccupazioni per potenziali vittime civili.
Un portavoce dell’esercito israeliano ha dichiarato: “Le nostre operazioni sono strettamente finalizzate a neutralizzare minacce immediate alla sicurezza di Israele. Non abbiamo intenzione di espandere il conflitto, ma agiremo con determinazione per proteggere i nostri cittadini.”
Fonti dell’intelligence israeliana suggeriscono che uno degli obiettivi principali dell’operazione fosse il comandante del braccio armato di Fatah in Libano, anche se non è chiaro se questo obiettivo sia stato raggiunto.
Raid in Siria
Contemporaneamente, Israele ha condotto raid aerei in Siria, colpendo obiettivi che, secondo Tel Aviv, sarebbero legati a gruppi militanti sostenuti dall’Iran. Il Ministero della Difesa siriano ha confermato gli attacchi, denunciandoli come una “flagrante violazione della sovranità siriana”.
Reazioni internazionali
Gli Stati Uniti, principale alleato di Israele, hanno espresso sostegno alle operazioni. Un portavoce del Dipartimento di Stato ha dichiarato: “Le azioni di Israele sono in linea con il suo diritto all’autodifesa. Tuttavia, esortiamo tutte le parti a esercitare la massima cautela per evitare un’escalation incontrollata.”
L’Unione Europea ha espresso “profonda preoccupazione” per l’escalation, invitando tutte le parti a mostrare moderazione. Il Alto Rappresentante per gli Affari Esteri, Josep Borrell, ha dichiarato: “Ogni azione militare oltre i confini rischia di innescare una spirale di violenza che potrebbe destabilizzare l’intera regione.”
Posizione del governo italiano
Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha rilasciato una dichiarazione urgente sulla situazione: “L’Italia segue con estrema attenzione gli sviluppi in Medio Oriente. Comprendiamo le preoccupazioni di sicurezza di Israele, ma esortiamo tutte le parti a esercitare la massima moderazione. È fondamentale evitare un’escalation che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per l’intera regione.”
Tajani ha aggiunto: “Stiamo lavorando attivamente con i nostri partner europei e internazionali per promuovere una de-escalation immediata. L’unica via d’uscita da questa crisi è il dialogo e la ripresa dei negoziati di pace.”
Giorgia Meloni ha convocato una riunione d’emergenza del Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica (CISR) per valutare la situazione e coordinare la risposta italiana.
L’escalation delle operazioni militari israeliane oltre i propri confini rischia di innescare una reazione a catena in una regione già altamente volatile. L’ONU ha espresso “grave preoccupazione” per la situazione, con il Segretario Generale António Guterres che ha richiesto “un immediato cessate il fuoco e il ritorno al tavolo dei negoziati”.
Analisti internazionali avvertono che un’ulteriore escalation potrebbe portare a un conflitto regionale più ampio, coinvolgendo potenzialmente Iran, Siria e altri attori regionali.
Mentre Israele afferma di agire in legittima difesa contro minacce immediate, la comunità internazionale guarda con crescente apprensione all’evolversi della situazione. La sfida nei prossimi giorni sarà quella di trovare un equilibrio tra le esigenze di sicurezza di Israele e la necessità di evitare un’escalation che potrebbe avere conseguenze devastanti per l’intera regione mediorientale.
Rocca Priora, scontro in Consiglio Comunale: Milco Rufini regala il Regolamento al Presidente Spoto
Servizi sociali: L’assessore Lavalle annuncia un bando per il rimborso delle rette degli asili nido con fondi ministeriali
Nel Consiglio Comunale tenutosi ieri a Rocca Priora è andato in scena questo “inedito episodio” tra il consigliere comunale, Milco Rufini, ed il presidente del Consiglio Comunale, Franco Spoto.
“Presidente vorrei farle un regalo, se mi permette – queste le parole del consigliere Rufini.
Le ho regalato una copia del Regolamento del Consiglio, perché credo ne abbia bisogno, visto che la seduta di oggi è stata convocata contravvenendo a ogni regola istituzionale e contro quello che stabilisce il Regolamento dei lavori del Consiglio. Se lo ritiene utile, come credo, lo potrà distribuire anche all’interno della sua Maggioranza. È uno strumento utile!”
Un “siparietto” dovuto al ritiro di un punto all’ordine del giorno che prevedeva la ratifica della Deliberazione di Giunta Municipale n. 22 del 30 luglio 2024.
Il ritiro del punto, richiesto dal capogruppo di Fare Rocca Priora, David de Righi, ha innescato la “reazione” del Consigliere Rufini che ha incentrato il suo discorso nei riguardi del presidente Spoto sulla procedura di convocazione che passa, per quanto disposto dal Regolamento del Consiglio Comunale di Rocca Priora, attraverso la convocazione preventiva della Conferenza dei Capigruppo.
“Niente di questo è avvenuto, ha proseguito il consigliere Rufini, anzi Lei – rivolgendosi al presidente Franco Spoto – ha convocato il Consiglio prima che si svolgesse la Capigruppo, e questa è una mancanza di rispetto nei confronti del mio ruolo di Consigliere in rappresentanza di una parte di cittadine e cittadini che hanno scelto di non votarvi, che hanno scelto un progetto politico differente: ecologista e progressista, e che mi vede rappresentarli nel ruolo di Opposizione, di Minoranza”.
“Vivace” l’intervento del capogruppo di Coraggio Rocca Priora, Riccardo Savo, che, dapprima, “denuncia” la tempistica della convocazione del consiglio comunale avvenuta “in fretta e furia”, e poi di “poca correttezza” riferendosi all’amministrazione comunale e “di superficialità e mancato impegno nei confronti delle norme e verso i cittadini”.
Il sindaco, Claudio Fatelli, chiarendo poi nel suo intervento, si è assunto la responsabilità dell’accaduto, immediatamente seguito dall’assessore al bilancio, Flavia Testa.
Il suo rammarico, spiega poi in seguito, è dovuto dal fatto che nella commissione tenutasi al mattino nessuno dei presenti si era posto tale problematica.
Duro l’intervento della già sindaco di Rocca Priora, Anna Gentili, che rincara la dose nei confronti dell’amministrazione parlando di una “ratifica fuori tempo massimo” in quanto la scadenza dei tempi per l’approvazione del Consiglio Comunale portava la data del 28 settembre, cioè sabato scorso puntualizzando, ancora una volta, sul dovere del rispetto delle regole che portano alla convocazione del Consiglio Comunale.
Sta di fatto che seppur con il voto contrario delle opposizioni, il punto “incriminato” è stato ritirato.
Un bando per il rimborso delle rette degli asili nido
Da rilevare poi l’intervento dell’assessore ai Servizi Sociali, Federica Lavalle, che in aula ha comunicato l’entrata in funzione del nuovo servizio mensa con la nuova società affidataria del bando di gara espletato durante il periodo di governo del Commissario Prefettizio, succeduto alle dimissioni della sindaco Anna Gentili, che non ha deciso per il rinnovo dei servizi della ditta precedente.
L’assessore, in aula, ha voluto precisare che in questo momento non è possibile “cambiare le tariffe in corso d’opera ed in corso di bilancio” sia per il servizio mensa che per i servizi all’infanzia, aggiungendo poi che “quando ci sarà possibile rideterminarsi in una fase di programmazione del bilancio cercheremo di capire, all’interno delle disponibilità, se ci sarà consentito farlo”.
Ma, ha poi aggiunto, avendo “ritrovato” un fondo di “60.000 euro messo a disposizione dal Ministero delle Politiche Sociali” che tale importo verrà utilizzato per un bando pubblico al fine di “rimborsare le rette di frequenza degli asili nido”.
ph. by L.I.
“Love Story” tra politica e giustizia: Sangiuliano in Procura per chiarire la denuncia contro Boccia
L’ex ministro della Cultura convocato dalla Procura di Roma per dettagli sulla denuncia
L’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è stato ascoltato per più di quattro ore dai magistrati della Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolta l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, indagata per minaccia a corpo politico dello Stato e lesioni aggravate. L’audizione si è svolta sotto la supervisione del procuratore Francesco Lo Voi, che ha partecipato all’atto istruttorio.
L’incontro in Procura è stato organizzato per chiarire alcuni punti della denuncia presentata da Sangiuliano contro la Boccia. Il legale dell’ex ministro, Silverio Sica, ha dichiarato: “Abbiamo illustrato agli inquirenti alcuni dettagli della denuncia nei confronti della signora Boccia, come da loro richiesto. Ora spetterà alla Procura vagliare con la massima attenzione quanto abbiamo fornito. Siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura”.
Secondo quanto emerso, la denuncia riguarda presunte minacce e aggressioni verbali che Boccia avrebbe rivolto all’ex ministro in circostanze non ancora del tutto chiarite. La Procura capitolina sta ora esaminando con scrupolo le dichiarazioni rese da Sangiuliano per fare luce su una vicenda che ha destato notevole attenzione mediatica.
L’avvocato Sica ha concluso ribadendo la piena collaborazione con le autorità e la fiducia nei confronti dei magistrati romani: “Attendiamo con serenità gli sviluppi dell’indagine, certi che la verità emergerà nel rispetto delle procedure”.