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Beautiful all’italiana, il caso Sangiuliano-Boccia: Governo Meloni alla prova del fuoco
L’opposizione chiama la Premier in Parlamento: il caso Sangiuliano-Boccia scuote il governo
La politica italiana è in subbuglio, con l’opposizione che punta il dito contro la premier Giorgia Meloni, chiedendo chiarimenti in Parlamento sul caso che coinvolge il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia, al centro di una controversa relazione personale e professionale ormai definita da molti come una “Beautiful all’italiana”. La vicenda ha assunto un forte peso politico, spingendo Pd, Movimento 5 Stelle e Italia Viva a denunciare “un duro colpo alle istituzioni”. Angelo Bonelli, leader dei Verdi, ha addirittura presentato un esposto alla Procura di Roma per presunte irregolarità nell’operato del ministro.
Il punto focale della questione è la gestione di risorse e ruoli pubblici. Secondo Bonelli, il comportamento di Sangiuliano è segnato da potenziali distrazioni di fondi pubblici e rivelazione di segreti d’ufficio, facendo riferimento al presunto accesso a documenti riservati da parte di Boccia. L’esponente di Europa Verde è stato chiaro: “Meloni difende l’indifendibile. Sangiuliano non deve scusarsi solo con la moglie, ma con gli italiani, per aver messo una persona senza incarico a conoscenza di atti della Pubblica amministrazione”. Il ministro, in lacrime durante un’intervista al Tg1, ha chiesto scusa per la vicenda, rivolgendo le sue parole alla premier, alla moglie e ai collaboratori.
L’opposizione non si ferma qui. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle chiedono un confronto in Parlamento. L’ex premier Giuseppe Conte ha definito la situazione “intollerabile”, accusando il governo di minimizzare un caso che tocca la credibilità delle istituzioni. Anche Italia Viva, attraverso le parole di Matteo Renzi, ha espresso preoccupazione per il “silenzio assordante” della maggioranza.
Dal fronte del centrodestra, però, l’atteggiamento è completamente diverso. Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, ha dichiarato che la questione è “ampiamente chiarita” grazie all’intervista di Sangiuliano. Anche altri esponenti della maggioranza, come la vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, hanno difeso il ministro, sostenendo che le sue scuse pubbliche dimostrano trasparenza e responsabilità.
Il caso Boccia, però, sembra tutt’altro che concluso. La stessa protagonista, in un post su Instagram, ha respinto le accuse di ricatto, affermando che “il vero ricatto è quello di chi detiene il potere”. Boccia ha attaccato duramente coloro che, secondo lei, hanno sfruttato la sua vicenda personale per fini politici e mediatici, lamentando il danno alla sua dignità.
Intanto, il ministro della Cultura continua con il suo lavoro istituzionale, firmando un decreto che riorganizza gli uffici dirigenziali del ministero, ma l’attenzione resta alta. La presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, ha annunciato la convocazione urgente di un ufficio di presidenza per discutere del caso e delle richieste dei gruppi parlamentari.
L’equilibrio politico appare fragile, con l’opposizione determinata a fare luce sull’intera vicenda e la maggioranza impegnata a contenere i danni. In un contesto in cui la fiducia nei confronti delle istituzioni è cruciale, il caso Sangiuliano-Boccia rappresenta una prova di fuoco per la tenuta del governo Meloni.
Meteo, dal Piemonte alla Lombardia forti piogge: Vigili del fuoco impegnati da ore con numerosi interventi
Forti piogge stanno colpendo il Piemonte dalla scorsa notte, come anticipato dalle previsioni meteo, e i primi danni sono già evidenti. La regione è sotto allerta arancione per rischio idrogeologico nella parte occidentale, mentre nel resto del territorio è attiva un’allerta gialla. Le precipitazioni intense dovrebbero attenuarsi in serata.
I vigili del fuoco sono impegnati da ore con numerosi interventi tra Torino, la Val di Susa e la Val Chisone, dove si registrano allagamenti diffusi. A Mattie, il torrente Gerardo è esondato nella frazione Giordani, causando il crollo di un ponte e isolando venti persone nella borgata Combe. La situazione è critica anche a Bussoleno, dove lo stesso torrente ha allagato la statale 24, lasciando isolate altre trenta persone nella borgata Santa Petronilla. In Val Chisone, a causa dei temporali incessanti, alcune strade si sono trasformate in fiumi, e detriti sono stati portati sulla provinciale a Perosa Argentina e Villar Perosa.
Un grave incidente si è verificato a Feletto (Torino), dove un uomo di 58 anni è stato travolto dalla piena del torrente Orco mentre era alla guida di un trattore. Le ricerche dell’uomo sono in corso, ma le condizioni meteo continuano a peggiorare.
Intanto, in altre regioni d’Italia si segnalano altre criticità. Un forte temporale ha colpito Bari, causando allagamenti in diverse zone della città e blackout temporanei. A Venezia, Piazza San Marco è stata parzialmente allagata a causa di una marea di 99 cm, ma non è stato attivato il sistema Mose. Anche a Milano la pioggia persistente ha causato allagamenti e l’esondazione del fiume Seveso.
Le autorità locali continuano a monitorare la situazione, con l’invito a limitare gli spostamenti e mantenere alta la prudenza nelle zone più a rischio.
L’esperienza è realtà o verità?
Le scienze umanistiche abbracciano il concetto di esperienza per indicare che senza di essa non possiamo conoscere la realtà. Ma quale realtà?
Esistono tanti tipi di realtà e nessuno può permettersi di dire che ciò che vede o che fa è vero in assoluto; ognuno di noi vive quotidianamente realtà differenti rispetto ad altri. In tal senso possiamo dire che ogni soggetto ha una “sua” realtà e una “sua” verità.
Ma la realtà è verità? Oppure la realtà non è verità? Rispondere in modo decisivo non è così semplice, poiché ognuno vive una sua verità che può essere valida per qualcuno e illegittima per qualcun altro. Realtà e verità, apparentemente, sembrano sinonimi, ma non lo sono.
Facciamo un esempio, se dicessimo “la realtà è fatta di lavoro e famiglia” non possiamo affermare che tale espressione sia uguale per tutti, mentre se dicessimo “io ho una verità nascosta” anche in questo caso non possiamo dichiarare che tale asserzione sia valida per tutti.
Ecco, se in ambito linguistico realtà è sinonimo di verità e viceversa, questo non lo può essere nell’area delle scienze umane. Perché?
Perché le scienze umane sono cangianti e fanno riferimento alle esperienze dell’essere umano. Tuttavia, per alcuni individui la realtà può essere interpretata come il lavoro e la famiglia, per altri può essere vista come i viaggi e la natura.
La medesima cosa vale per la verità, ci sono persone che affermano “non esiste la verità, ci sono altri soggetti che dichiarano “io penso che la verità è il fatto stesso che noi esistiamo”.
Riflettendo su questi pensieri, possiamo dire che nell’ambito delle scienze umanistiche i due termini, realtà e verità, sono visti in modo diverso; c’è chi ha delle concezioni più filosofiche, antropologiche, psicologiche e pedagogiche, e chi da più importanza al settore scientifico per parlare di verità. Occupandoci in senso stretto di scienze umanistiche, possiamo dire che dall’ esperienze di ciascuno di noi hanno origine discorsi su ciò che si intende per reale e per verità.
Facciamo un secondo esempio, c’è chi dice “ognuno ha una propria realtà e la vive per com’è”, mentre altri dicono “io sono una persona autentica e questa è la mia verità”.
Spaziare all’interno di tali concetti ci rende consapevoli che non esiste una realtà e una verità oggettiva, ma ognuno ha la sua in quanto puramente soggettiva e libera da vincoli altrui.
Ciò che può essere ritenuta una verità valida per tutti può essere la seguente frase “se rubi o se uccidi vai in carcere”; mentre trovare una frase valida per tutti per la parola realtà è molto più spigoloso, poiché ad esempio c’è sempre qualcuno che potrebbe dire “io ho fatto una rapina a mano armata e ora la mia realtà di vita è il carcere”.
Secondo tali esempi si potrebbe esprimere che ciò che designa una situazione reale o veritiera è l’esperienza che ogni essere umano fa nel corso della sua vita. Pertanto, in relazione alle scienze umanistiche, ogni individuo “è fatto della sua esperienza” che
unendola a esperienze altrui può decidere di pensare se quella è una sua realtà o una sua verità oppure una realtà/verità uguale per tutti.
In questo caso ci addentriamo in discorsi legati a dimensioni molto complesse che riguardano ogni singolo individuo inteso come “essere umano vivente”.
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Bracciano, guerra alla libertà di stampa: Marco Tellaroli e Donato Mauro perdono anche in Tribunale
Dopo varie denunce fatte a questo giornale e al suo direttore Chiara Rai dai due Consiglieri comunali dell’epoca e dal giornalista Silvio Rossi anche il Tribunale assolve Chiara Rai perchè il fatto non sussiste
Bracciano, Consiglieri di minoranza nel pallone. Gentili a Donato: “Se nella relazione c’è qualche refuso facciamo la figura del cazzo”. Questo è il titolo dell’articolo pubblicato sul quotidiano da me diretto L’Osservatore d’Italia il 10 settembre del 2019.
Fra poco ricorre il suo compleanno: poco meno di 5 anni dopo è emersa la mia totale correttezza di giornalista!
Il 30 maggio 2024 il giudice Dottoressa Paola Ginesi mi assolve perché il fatto non sussiste
Questo non sarebbe accaduto se non mi fossi opposta a un precedente decreto penale di condanna a 8 mesi di reclusione per aver scritto un articolo. Insieme all’Avvocato Marco Fagiolo del Foro di Velletri ci siamo opposti e abbiamo depositato la prova regina: l’audio dove i consiglieri dicevano testualmente ciò che ho fedelmente riportato nell’articolo. Tant’è.
Azzerate le chiacchiere. La querela per diffamazione a mezzo stampa presentata nei miei confronti da Marco Tellaroli e Donato Mauro è finita con una piena assoluzione nei miei riguardi.
Una sentenza epilogo di una persecuzione giudiziaria contro di me che ho soltanto fatto il mio lavoro, ponendomi sempre dalla parte del lettore che ha il dovere diritto di conoscere i fatti, soprattutto se di chiaro interesse pubblico.
Questi signori non volevano arrendersi al fatto che fossero stati sentiti mentre pronunciavano proprio le parole imbarazzanti che si possono rispolverare leggendo il famoso articolo che mi è valso un impegno economico non indifferente per essermi difesa e per aver fatto il mio dovere.
Quelle parole così imbarazzanti pronunciate all’epoca dai consiglieri di minoranza del Comune di Bracciano non erano uscite da sotto le docce nei loro rispettivi bagni di casa ma mentre costoro (tra loro anche l’avvocato Claudio Gentili che se ne è guardato bene dallo sporgere una querela temeraria e infondata) si trovavano nella sede del palazzo comunale e non stavano interrogandosi su cosa avrebbero mangiato per cena ma parlavano di atti pubblici.
Addirittura i consiglieri hanno dimostrato confusione e imbarazzo nel presentare la proposta di annullamento della Deliberazione n. 2 che riguardava il comparto edificatorio in zona “La Lobbra” prendendo posizione contro l’amministrazione dell’epoca senza però dimostrare di averne realmente capito i motivi. Una domanda su tutte: è lecito sapere da chi si è rappresentati in Consiglio Comunale? Da qui ne è emersa una esigenza da parte mia come giornalista nel far emergere come una questione di interesse pubblico venga presa in considerazione da una rappresentanza, seppur minore, di una porzione di elettorato che ha posto fiducia (manifestata con il voto) in persone che in quel momento non hanno certo brillato nell’esecuzione dei loro “compiti”. Ai posteri l’ardua sentenza.
Da quel settembre 2019, su questa vicenda, Marco Tellaroli e Donato Mauro hanno dato il peggio di se stessi. Hanno sporto querela contro una giornalista in netta opposizione alla libertà di stampa (sorprende che gli attori siano un ex cinque stelle o ancora cinque stelle e un generale in pensione che nei suoi discorsi ha sempre sventolato valori come la democrazia e la libertà individuale ecc).
Prima ancora questi signori mi hanno segnalato al Consiglio Disciplinare dell’Ordine dei Giornalisti attraverso una segnalazione di Silvio Rossi che si faceva portavoce di questi signori (in pratica un giornalista intenta una azione contro una collega rappresentando dei consiglieri comunali) a cui personalmente, attraverso il mio giornale, ho dato l’opportunità di diventare pubblicista per poi ricevere un “benservito” che mi è dispiaciuto moltissimo a livello umano.
L’Ordine dei Giornalisti ha deliberato che l’esposto di Silvio Rossi è “risultato privo di fondamento e affermi palesemente il falso”
Ancora non mi spiego come sia stato possibile manifestare un comportamento simile contro una collega anche se personalmente con Silvio Rossi ritengo ci separino differenti valori etici e professionali.
Se avessero vinto loro avrebbero sbandierato ai quattro venti la condanna a Chiara Rai. Sarei stata pregiudicata a causa loro! Ebbene dovranno mandare giù un amaro boccone. Io li ringrazio per tutto il male che hanno tentato di farmi perché con le loro azioni (per me una medaglia sul petto) hanno accresciuto ancora di più la credibilità de L’Osservatore d’Italia.
Non mi aspetto le scuse da personaggi simili, sarebbe un gesto troppo nobile.
“I toni utilizzati non sono sfociati in alcuna offesa inutile e gratuita – leggo nella sentenza di assoluzione -. La notizia riportata assume i caratteri della verità. Le tematiche portate all’attenzione della Rai hanno certamente rilevanza pubblica riguardando i lavori del consiglio comunale di Bracciano. Le espressioni utilizzate dall’odierna imputata (io) rientrano nel diritto di cronaca. Ne consegue che Maria Chiara Shanti Rai – Firma giornalistica Chiara Rai Ndr. – deve andare assolta da reato a lei ascritto perché il fatto non sussiste”.
La sentenza è disponibile su questo sito cliccando sull’immagine sui sotto
Questo mio editoriale vuole accendere ancora una volta i riflettori su un’annosa questione: le querele temerarie soprattutto intentate da parte di politici e amministratori a danno dei giornalisti a cui si vorrebbe tappare la bocca. Non è con questi atti che si aiuta un Paese ad essere migliore.
Miss Italia 2024, prefinali nazionali: ecco le 15 bellezze che rappresenteranno il Lazio
Si è concluso a San Felice Circeo (Lt), con una due giorni dedicata all’elezione di Miss Lazio 2024, il tour di Miss Italia Lazio 2024 organizzato dalla Delta Events agenzia esclusivista per la regione Lazio da oltre un decennio; quattordici splendide serate dedicate alla bellezza ed al talento che hanno fatto tappa in tutte le provincie del Lazio riscuotendo un enorme successo di pubblico in tutte le tredici città della regione che hanno ospitato la kermesse: Rocca di Papa (Rm), Capodimonte (Vt), Carbognano (Vt), Aprilia (Lt), Pomezia (Rm), Frosinone, Roma ( Tor Bella Monaca), Fiumicino (Rm), Anzio (Rm), Trevignano Romano (Rm), Antrodoco (Ri), Grottaferrata (Rm), San Felice Circe (Lt).
È una squadra ricca di talento e di bellezza quella che si presenterà domani pomeriggio alla giuria delle prefinali, che si terranno a Numana (An) presso il Resort De Angelis, per conquistare il passaporto per la finale nazionale di Miss Italia 2024.
Ecco la squadra:
Soraya Galuppi “capitana” Miss Lazio 2024
Già Miss Rocchetta Lazio 2024, 20 anni di Latina. Soraya , a conquistato il titolo regionale assoluto a San Felice Circeo (Lt), vive con la mamma e tre sorelle, lavora in una fabbrica farmaceutica con turni notturni e da pochi mesi studia canta con un insegnate; al Circeo ha riscosso applausi a scena aperta cantando “ Amado mio “ di Pink Martini.
Beatrice Mazzoni, Miss Roma 2024
20enne romana di Primavalle, ha conquistato l’ambita fascia a Roma nel suggestivo scenario dell’Arena del Teatro di Tor Bella Monaca. Beatrice studia Comunicazione Pubblica e d’Impresa; vorrebbe diventare autrice di programmi televisivi.
Greta Caretta, Miss Cinema Lazio 2024
Romana istruttrice di Pilates residente a Roma (Eur), ha 25 anni, capelli castani ed occhi verdi. Dopo il diploma di liceo linguistico preso a Roma, Greta si è trasferita a New York all’età di 19 anni per studiare in un’accademia, l’AMDA (American Musical and Dramatic Academy), laureandosi in danza, canto e recitazione. Ad Anzio, dove ha vinto il titolo, ha portato in scena un monologo, da lei scritto, sull’empowerment femminile che ha ricevuto una standing ovation del numerosissimo pubblico presente
Camilla Bodesmo, Miss Eleganza Lazio 2024
Camilla ha 20 anni e risiede a Fondi (Lt); ha i capelli rossi, gli occhi marroni e tante lentiggini, studia informatica e sogna di calcare le passerelle della moda in giro per il mondo.
Lavinia Puggioni, Miss Sorriso Lazio 2024
19enne di Ardea (Rm), ha i capelli castani e gli occhi marroni. Lavinia è receptionist in hotel, pratica ginnastica artistica che sogna di diventare attrice oppure hostess di vol.
Beatrice Scintu, Miss Cinema Roma 2024
18 enne di Roma ( Montagnola). studentessa universitaria. Beatrice, capelli castani ed occhi verdi, ha l’hobby del teatro e sogna quindi di diventare un bravissima attrice. E’ “nipote d’arte“ infatti la nonna paterna è la sorella del grande cantautore romano Renato Zero.
Arianna Sabatini, Miss Eleganza Roma 2024
20 anni di Roma (Acilia). Arianna ha i capelli castani, gli occhi marroni, ama lo sport in particolare la pallavolo ed il nuoto e sogna di calcare le passerelle della moda in giro per il mondo.
Victoria Masprone, Miss Rocchetta Lazio 2024
18 anni vive in Brasile attualmente domiciliata a Roma (Casalpalocco), studentessa in lingua parlandone correttamente quattro.
Arianna Ciamei, Miss Miluna Lazio 2024
20 anni romana, appassionata di libri alla lettura di libri classici e di gialli che ha da poco conseguito il diploma al liceo scientifico ed è pronta ad iscriversi alla facoltà di ingegneria.
Elena di Palma, Miss Givova Lazio
18 anni romana, occhi marroni e capelli castani, pratica ginnastica artistica da 12 anni.
Martina di Trento, Miss Framesi Lazio 2024
18 anni di Sperlonga (LT), capelli castani, occhi verdi. Martina è una studentessa liceale che ama lo sport; pratica infatti nuoto a livello agonistico ed è cintura nera di Taekwondo. Suona il pianoforte.
Claudia Raimondi, Miss Etruria 2024
21 anni di Viterbo, studentessa di marketing ed appassionata di viaggi.
Francesca Risi, Miss Riviera Tirrenica 2024
19 anni salernitana ma residente a Roma, studentessa di Giurisprudenza che sogna di diventare magistrato.
Sara Bumbaca, Miss Bellezze del Lazio 2024
18 anni romana, estetista e sogna di diventare una famosa modella.
Nicole Boccanera, Miss Social Lazio 2024
19 anni di Marino (Rm), capelli castani ed occhi marroni. Nicole è diplomata al Liceo Linguistico, pratica la Ginnastica Artistica a livello agonistico.
ULN Consalvo (calcio), il ds Schiavi e l’agonistica: “I nostri quattro gruppi possono fare bene”
Il ministro Sangiuliano e la bella consulente: Scandalo o Gossip? Potenziali falle nella gestione e trasparenza del governo Meloni
Negli ultimi giorni, il mondo politico italiano è stato scosso da una vicenda che sta attirando l’attenzione dei media e sollevando serie preoccupazioni tra le file dell’opposizione. Il caso riguarda la nomina di Maria Rosaria Boccia come consulente del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, un incarico che, secondo le dichiarazioni pubbliche e le prove diffuse online, avrebbe avuto risvolti molto controversi.
L’Origine della polemica
Maria Rosaria Boccia è stata spesso vista in compagnia del ministro Sangiuliano durante vari eventi, come dimostrano le numerose foto e video circolanti sul web. Tuttavia, è emerso che non esiste alcun contratto di consulenza ufficiale che formalizzi questo ruolo, neanche a titolo gratuito. Questo ha sollevato dubbi e domande, portando il Ministro Sangiuliano a intervenire pubblicamente per chiarire la situazione.
In una lettera inviata a La Stampa, Sangiuliano ha ammesso di aver considerato la possibilità di nominare Boccia come “consigliere del ministro per i grandi eventi”, ma di aver rinunciato a questa decisione a causa delle “perplessità del Gabinetto” in merito a potenziali conflitti di interesse. Il ministro ha inoltre assicurato che non è stato speso “neanche un euro” del ministero per coprire le spese di Boccia, sostenendo che le sue spese non sono state coperte con fondi pubblici.
Le risposte di Boccia e la reazione politica
Maria Rosaria Boccia, attraverso il suo profilo Instagram, ha risposto a queste affermazioni, sostenendo di non aver mai pagato personalmente per viaggi e soggiorni legati agli incarichi ministeriali. Ha inoltre pubblicato documenti che, secondo lei, dimostrerebbero che le spese di viaggio sono state gestite direttamente dal Ministero, contraddicendo le dichiarazioni del ministro.
La vicenda ha avuto un ulteriore risvolto quando la Camera della Moda ha diffidato Boccia dall’utilizzare il marchio “Milano Fashion Week”, sottolineando che la stessa non ha mai ricoperto incarichi ufficiali in quella sede, come da lei precedentemente dichiarato.
Le reazioni del Governo e le richieste dell’opposizione
Di fronte a questo crescendo di polemiche, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta pubblicamente, dichiarando che Sangiuliano le avrebbe garantito che Boccia non ha avuto accesso a documenti riservati e che nessun fondo pubblico è stato utilizzato per coprire le sue spese. Tuttavia, questo intervento non ha placato le critiche, con Meloni che ha successivamente incontrato Sangiuliano a Palazzo Chigi per discutere la questione.
Nel frattempo, le opposizioni hanno intensificato le loro richieste di chiarimenti. Irene Manzi, capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Cultura della Camera, ha accusato Sangiuliano di aver ingannato Meloni, sostenendo che Boccia avrebbe avuto accesso a informazioni sensibili e riservate sul prossimo G7 della Cultura. Arturo Scotto, deputato del PD, ha richiesto che il ministro riferisca in Parlamento, sottolineando che, se si dimostrasse che Sangiuliano ha mentito, le sue dimissioni sarebbero inevitabili.
Anche il Movimento 5 Stelle e +Europa hanno criticato duramente la gestione del caso. Riccardo Magi di +Europa ha definito la vicenda come uno squallido esempio di un governo inadeguato e imbarazzante. Italia Viva ha addirittura lanciato una petizione per chiedere le dimissioni di Sangiuliano, sostenendo che il ministro abbia compromesso la credibilità del G7 e messo a rischio la sicurezza dell’evento.
Il caso Boccia-Sangiuliano ha messo in luce potenziali falle nella gestione e trasparenza del governo Meloni. Con le opposizioni che chiedono chiarezza e il rischio di un’ulteriore perdita di credibilità, il futuro politico del Ministro della Cultura sembra appeso a un filo. La questione potrebbe trasformarsi in un banco di prova cruciale per l’esecutivo, con il Parlamento chiamato a fare chiarezza su una vicenda che ha assunto contorni sempre più inquietanti.