Lvpa Frascati (Promozione), il presidente Raparelli: “Vogliamo provare ad essere protagonisti”

Frascati (Rm) – Una piazza importante e un nome storico. La Lvpa Frascati non può davvero partire senza ambizioni importanti nel prossimo campionato di Promozione e il presidente Giammarco Raparelli non intende nascondersi: “Vogliamo provare ad essere protagonisti anche se sappiamo che la Promozione è un campionato difficile. Devo ringraziare il direttore generale Tonino D’Auria e il responsabile tecnico Paolo Buzi che hanno allestito un organico di ottimo livello, convincendo giocatori importanti come il difensore centrale ex Colleferro Marco Paolacci (che a Frascati ha già giocato in passato, ndr) e l’attaccante ex Montesacro Mauro Cioffi. La squadra sarà guidata da un tecnico esperto come Angelo Grande che sarà coadiuvato dal vice Marco Savia, dal preparatore dei portieri Antonio Lepori e dal team manager Marcello Coccimiglio. L’8 agosto inizierà la preparazione presso l’impianto dell’Otto Settembre e proprio l’8 settembre comincerà il nuovo campionato. Dovessimo giocare in casa vorremmo organizzare un evento particolare in una data importante per la città di Frascati, ma comunque chiediamo a tutta la cittadinanza di seguire con affetto le sorti della nostra prima squadra. Abbiamo parlato recentemente coi rappresentanti della tifoseria organizzata: abbiamo voglia di alimentare la loro passione, col massimo rispetto per valori fondamentali come il fair play e l’etica sportiva”.
Ma il progetto del presidente Giammarco Raparelli è a 360 gradi e non riguarda “solo” la prima squadra maschile. “Puntiamo tanto anche sulla prima squadra femminile che militerà in Eccellenza sotto la guida del riconfermato mister Graziano De Santis e ha un programma tecnico affascinante curato dal dirigente responsabile Luigi Pennacchietti con la collaborazione di Andrea Borsa. Devo ringraziare anche il responsabile del settore agonistico Leonardo Orlandi e il direttore tecnico Pino Micheli, che viene da un importante percorso nel professionismo, per la costruzione dei gruppi del settore giovanile: siamo convinti di poterci togliere diverse soddisfazioni anche in quell’ambito. Il settore della Scuola calcio è affidato a livello tecnico ad Andrea Borsa, che lavora da tempo a Frascati, e a livello organizzativo a Maurizio Bucci: l’obiettivo ambizioso è quello di ottenere il titolo di Scuola calcio di Quarto Livello, il massimo riconoscimento nel lavoro su questo settore. Ma sono pienamente soddisfatto anche del lavoro di mia moglie Eleonora Serafini che con abnegazione e professionalità si occupa della gestione amministrativa contabile e di quello di segreteria portato avanti con serietà e impegno da Claudio Farina, Michela Palozzi, Federica Cesari e Marcello Coccimiglio. Infine ringrazio il social manager Andrea Di Pasquale che cura con attenzione le nostre pagine Facebook e Instagram”.





Monte Compatri, è scontro a colpi di post tra il sindaco Francesco Ferri ed il consigliere Marco de Carolis

Lo scontro monticiano all’indomani del Consiglio Comunale di venerdì prosegue serrato sempre a colpi di post su Fb.
Da una parte l’attuale sindaco, Francesco Ferri, dall’altra il consigliere Marco de Carolis, già sindaco di Monte Compatri.
Stavolta la “tenzone” si sposta su l’ex Centro Logistico dei Rifiuti che, con ordinanza sindacale n. 14 del 21 maggio 2024 il sindaco di Monte Compatri sceglie quale sede del Centro Operativo Comunale – C.O.C. (ricordiamo che trattasi dello stesso centro che con nota prot. 133430 portava la Tekneko a richiedere una “delocalizzazione del Centro Logistico di via delle Cannetacce in altra area, possibilmente nei pressi del Centro di Raccolta comunale sito in Pantano Borghese, in relazione all’esigenza di ottimizzare ed efficientare la gestione del Servizio di igiene urbana” confermata con delibera di giunta n. 64 del 9 maggio 2024, ed oggetto, successivamente al malore di Marco, il dipendente Tekneko licenziato, di verifica da parte dell’Ispettorato del Lavoro che stante alle parole del rappresentante sindacale Cobas “non idoneo”).

il post del sindaco di Monte Compatri, Francesco Ferri

Per primo, nelle prime ore del pomeriggio di domenica, il sindaco Francesco Ferri da “in pasto” alla rete la pec del consigliere de Carolis con un post titolato “Giù le mani dalla Protezione Civile”.

la pec del consigliere comunale, avvocato Marco de Carolis

Nella pec, datata 16 luglio 2024, il consigliere de Carolis chiede alla Polizia Locale ed ai Carabinieri di Monte Compatri di “accertare” che i lavori compiuti dentro tale struttura, tenuta in consegna da Tekneko, come indicato dalla PEC, fino al 27 giugno 2024 con la restituzione delle chiavi, fossero stati eseguiti “nel rispetto della normativa vigente urbanistica (ovvero fossero stati autorizzati dall’Ente preposto)”.
Il sindaco parla di “… lavori di “edilizia libera” indispensabili se si voleva fronteggiare con determinazione e immediatezza ogni possibile criticità. Vedi l’emergenza incendi che in queste ore sta affliggendo drammaticamente il nostro territorio …”, e prosegue indicando che “… lo stabile in prossimità del centro urbano, oltre ad essere strategico per la tempestività con cui si possono garantire i singoli interventi, riesce ad ospitare la vasca di oltre 20.000 litri a servizio degli elicotteri di Protezione Civile Regionale, non ultimo tutte quelle infrastrutture tecnologiche in grado di assolvere ad ogni risposta e comunicazione con la Sala Operatoria …”.
Nel concludere definisce la pec inviata dall’ex sindaco de Carolis “il tentativo di fuggire con un certo imbarazzo a quanto richiesto a Carabinieri e Polizia Locale” e la stessa ricalchi “… l’inadeguatezza di certi Consiglieri Comunali che preferiscono la guerriglia politica, anziché stringersi al prezioso lavoro dei Volontari …”.

il post del consigliere comunale, avvocato Marco de Carolis

Per tutta risposta, poche ore dopo, il consigliere de Carolis, con la sua “ironia proverbiale” risponde che “… sia nella mozione che nella PEC, non si menziona mai l’Associazione Beta 91 né la Protezione Civile. E non si menziona semplicemente perché la Protezione Civile non c’entra nulla …” e rincarando la dose aggiunge “… nell’intervallo temporale suddetto (dall’ordinanza sindacale del 12 maggio alla restituzione delle chiavi all’amministrazione comunale il 27 giugno nds), non c’è neanche l’ombra della Protezione Civile, nulla di nulla. Tirare in ballo il nostro Corpo di Volontari per farsene scudo a fronte di una condotta politico-amministrativa che andrebbe invece spiegata ai cittadini alimenta i dubbi, anziché fare luce su una vicenda a dir poco opaca.
Visto il precedente, con il malore di un dipendente completamente ignorato da sindaco e assessori, come consigliere di opposizione mi sembra il minimo assicurarmi della correttezza formale e sostanziale di interventi che possono incidere sulla sicurezza dei luoghi di lavoro …”
.
Quello che appare da un confronto dei due post è semplice:
Tekneko con nota 3385/24 del 12 maggio 2024 comunicava al Comune, stante la pec inviata dal consigliere de Carolis, che il Centro Logistico sarebbe rientrato nelle disponibilità del Comune ma, prosegue la PEC, “senza tuttavia procedere alla restituzione delle chiavi”;
il sindaco con ordinanza sindacale del 12 maggio destina i locali a Centro Operativo Comunale;
il 27 giugno la Tekneko restituisce le chiavi al comune e, all’ingresso nella struttura con sopralluogo da parte del Responsabile Ufficio Ambiente, Michela del Frate, l’amministrazione comunale sembrerebbe trovarsi di fronte a locali “oggetti di manutenzione straordinaria”, come indicato dalla pec a firma del consigliere de Carolis..
Una “battaglia di post” che sta portando diverse fazioni sulle opposte barricate dimenticando la necessità da parte dell’intera classe politica monticiana di dare risposte a quesiti posti e manifestati.
Quello che non è abbastanza chiaro dalle dinamiche e dalle risposte dei due post è chi sia l’autore di detti lavori e chi ne sia, chiaramente, il committente visto che il Comune rientra in possesso di detti locali solo alla data del 27 giugno 2024.

Anche stavolta proveremo a chiedere anche noi all’amministrazione di Monte Compatri chi sia stato effettivamente il committente di detti lavori e quale sia stato il motivo della lunga attesa per la restituzione delle chiavi da parte di Tekneko.

nella foto di copertina dell’articolo l’ex Centro Logistico dei Rifiuti del Comune di Monte Compatri in via Fontana delle Cannetacce, oggi sede del Centro Operativo Comunale – C.O.C.




Carbognano, Claudia Raimondi incoronata Miss Etruria 2024

Nell’incanto della Monti Cimini, a Carbognano, il sindaco Agostino Gasbarri incorona Claudia Raimondi, 21 anni di Viterbo, Miss Etruria 2024.

il sindaco di Carbognano, Agostino Gasbarri, con Claudia Raimondi, neo Miss Etruria 2024 (ph by Delta Events)

Alle pendici del castello che fu di Giulia Farnese la viterbese Claudia Raimondi, studentessa di marketing ed appassionata di viaggi, cinge la corona ed indossa la prestigiosa fascia di Miss Etruria 2024.
Una serata all’insegna della bellezza e della storia nel ricordo di “Giulia la bella” organizzata dalla Delta Events, da oltre un decennio esclusivista per la Regione Lazio del Concorso, e promossa dalla ST Sinergie nell’ambito delle iniziative che, insieme con i Comuni di Capodimonte e Carbognano, sta producendo per celebrare la memoria di Giulia Farnese, Giulia la Bella, ed il suo legame indissolubile con la Tuscia, nel V centenario della suo morte.

la elegantissima Margherita Praticò con Arianna Cimei, Miss Giulia la Bella, e Claudia Raimondi, Miss Etruria 2024 (ph by Delta Events)

16 stupende ragazze hanno reso vivo lo show condotto dalla sempre elegantissima Margherita Praticò, agente del concorso per il Lazio, con l’attenta regia di Mario Gori, passando dalle coreografie dei balletti sulle note della colonna sonora del film “Barbie” e sfilando, successivamente, tra lo stupore del pubblico che ha partecipato numeroso nell’incantevole cornice di piazza del Comune a Carbognano, con gli abiti della collezione rinascimentale della stilista Ilaria Sforza Petrochino.

Claudia Raimondi, Miss Etruria 2024, tra Greta Caretta e Nicole Boccanegra (ph by Delta Events)

Al secondo ed al terzo posto rispettivamente la romana Greta Caretta, 25 anni laureata in danza, canto e recitazione in una prestigiosa università di New York ed insegnante di pilates e la marinese, Nicole Boccanegra, 19 anni, proprietaria di un e-commerce.

nella foto Mario Fanelli, sindaco di Capodimonte, Arianna Ciamei, Miss Giulia la Bella, Claudia Raimondi, Miss Etruria 2024, e Agostino Gasbarri, sindaco di Carbognano

Una giuria d’eccezione capitanata dal sindaco di Carbognano Agostino Gasbarri assieme alla stilista Ilaria Sforza Petrocochino, il personal trainer dei Vip Tommaso Capezzone, il produttore cinematografico Luca Mastrangelo, Tiziana Lagrimina in rappresentanza della ST Sinergie, Mariangela Garofalo manager della rete d’imprese “La rete di Giulia” e Antonio Tempesta presidente dell’Associazione Rievocazioni storiche del Lazio che al termine della manifestazione ha voluto rendere omaggio a Giulia Farnese dedicandole la fascia onoraria di “Miss Giulia la Bella” assegnata tra le due Miss delle serate viterbesi e finita sulle spalle della romana Arianna Ciamei già Miss Miluna Lazio 2024 che porta a casa una moneta ed un libro dedicati al ricordo della stupenda Giulia Farnese.

Arianna Ciamei, Miss Miluna Lazio 2024, eletta Miss Giulia la Bella (ph by Delta Events)

Quest’anno le finali regionali di Miss Lazio raggiungeranno tutte le province della regione per concludersi nella “mitologica” San Felice Circeo dove il 1 e 2 settembre verrà assegnata la prestigiosa corona di Miss Lazio 2024.
Un’ulteriore novità di quest’anno sarà la finale di Miss Roma 2024 che “abbandona”, si fa per dire, la magnificenza del centro storico della capitale per catapultarsi nell’arena del Teatro di Tor Bella Monaca. La scelta della Delta Events di effettuare a Tor Bella Monaca uno dei propri eventi di maggior importanza nasce dalla volontà di dare un contributo per valorizzare un territorio ricco di potenzialità, uno dei municipi più popolosi di Roma : il Municipio Roma VI delle Torri che patrocina la manifestazione.
Miss Roma 2024 vuole essere l’anello capace di unire le varie anime della poliedrica città di Roma da sempre centro di Cultura e della Storia.

Ecco il calendario con tutte le prossime date del tour :
AGOSTO:
•Giovedì 1 ad Aprilia (Piazza Roma): Miss Sport Givova Lazio 2024
•Venerdì 2 a Pomezia (Piazza Indipendenza) : Miss Eleganza Lazio 2024
•Domenica 4 a Frosinone (Piazza Vittorio Veneto): Miss Sorriso Lazio 2024
•Martedì 6 a Roma (Arena all’aperto teatro Tor Bella Monaca) : Miss Roma 2024
•Martedì 13 a Fiumicino ( Via di Torre Clementina) : Miss Riviera Tirrenica 2024
•Domenica 18 ad Anzio (Stabilimento Tirrena – Riviera Zanardelli) : Miss Cinema Lazio 2024
•Venerdì 23 a Trevignano Romano (Piazza del Molo): Miss Cinema Roma 2024
•Domenica 25 ad Antrodoco (Piazza del Popolo) : Miss Framesi Lazio 2024
SETTEMBRE:
•Domenica 1 e Lunedì 2 a San Felice Circeo (Giardini di Vigna la Corte): Miss Lazio 2024




Roma, via Mezzojuso: il dolore e le paure dei residenti

Un testo ed un post divenuto virale sui social in pochissime ore.
Lo sfogo di un gruppo di cittadini che si sente abbandonato e solo di fronte a difficoltà sempre maggiori e che, durante l’estate, manifestano ancora di più l’insicurezza dei cittadini.

il post pubblicato da Monia Lustri, “portavoce” dei cittadini di via Mezzojuso

Il post arriva dal VI° Municipio e per la precisione da quella via Mezzojuso di cui abbiamo parlato qualche giorno fa in un precedente articolo (//www.osservatoreitalia.eu/roma-via-mezzojuso-baracche-e-condominio-in-totale-abbandono/)
“Terra di frontiera” potremmo dire ed affermare, dove la lotta alle varie criminalità e per il ripristino della legalità diventa ogni giorno più dura in quanto si trova a scontrarsi contro interessi sempre maggiori.

VIDEO CHE MOSTRA UNA DELLE “TANTE” ATTIVITÀ ILLEGALI CHE IMPERVERSANO IN VIA MEZZOJUSO

Abbiamo contattato, come nostra abitudine, questo gruppo di persone ed abbiamo rivolto direttamente alla signora Monia Lustri, portavoce di questo gruppo di cittadini, poche e semplici domande.
Da dove nasce questo vostro sfogo?
Lo sfogo nasce dal fatto di aver passato alcuni anni ad inviare segnalazioni ricevendo per risposte solo tante promesse ovviamente mai realizzate.
Si deposita un esposto, si riceve il protocollo e muore lì
Si è arrivati addirittura ad un incendio, il secondo dal 2019, nello stesso punto che ha coinvolto una trentina di volanti della Polizia di Stato a chiudere ogni strada che vi accedesse, vigili del fuoco e protezione civile che per interventi del genere rischiano la propria vita ed in alcuni casi abbiamo visto qualcuno perderla, un enorme mezzo atto a portare un escavatorino e dunque il personale per muoverlo.
Considerando che parliamo di una proprietà privata che viene gestita decisamente in contrasto con le normative, oltre aver permesso di mettere a rischio anche tutto il vicinato a cui già si fa subire quel degrado oltre le persone che vuoi per disperazione, continuano li a vivere. I controlli, dove sono?

video del locale sottostante il condominio di via mezzojuso allagato

Quali sono le vostre paure più concrete? e, soprattutto, quali sono le difficoltà maggiori che vi trovate di fronte?
Le difficoltà per cercare di ristabilire un minimo di legalità in questo territorio ed è brutto doverlo affermare che sono le Istituzioni che abbiamo sollecitato in questi casi importanti a non intervenire o se lo fanno agiscono con estrema lentezza nonostante esposti scritti e depositati.
Avete una speranza?
La speranza c’è sempre.
C’è la speranza che chi amministra comprenda che la gente non serve solo per fargli pagare tasse e imposte continuando ad ignorare che inerzia delle istituzioni non deve limitare all’osso i propri servizi con lo scaricabarile, assenza fondi quando ci sono fondi che molto meglio potrebbero essere impiegati e questo è noto da anni, carenza di personale.
Con queste tre risposte si continua a giustificare la carenza di interventi. E chi fa politica c’è speranza che la smetta di far solo parole.
In merito all’assenza di fondi sottolineo che se si permette di far agire nell’illecito nonostante esposti con quale faccia vengono a dirci che mancano i fondi?
Posso permettermi di fare alcune mie personali riflessioni?

immagine di uno degli incendi che ha investito le baracche di fronte al condominio di via Mezzojuso

Certo che si, il nostro dovere come informazione e darvi voce dentro questo “apparente silenzio” ..
Se in delle baracche non ci si può vivere, hanno identificato le persone durante l’ incendio, le persone di colore che erano lì in strada, passavano ed asserivano tutti di vivere nel palazzo e non nelle baracche, ma bastava vedere nella fase finale dello spegnimento quando queste stesse persone volevano rientrare, sono state identificate? Sono stati controllati i permessi di soggiorno?
Lì davanti no. Dopo? Non è dato sapere.

dalle segnalazioni che ci hanno inviato risulterebbe, come mostra la foto, che dentro tali abitazioni non vi sia neanche l’acqua corrente

Nelle baracche vivono anche minori e un neonato, vive perché sono rientrati nonostante un nastro bianco e rosso tolto uno dal proprietario stesso ed uno da uno degli ospiti; in secondo luogo la spazzatura che mettono per strada con cumuli di buste miste di tutto, la pagano? Non penso perché non essendo abitabili le baracche si usufruisce solo del servizio senza pagarlo e creando solo ulteriore degrado che ripeto viene lasciato da anni perpetrare.
La speranza c’è evidentemente se no cambiate la testa per farle concretizzare.

C’è dolore nelle parole di Monia ma non c’è assolutamente la voglia di rassegnarsi a questa situazione che sta portando tutta una serie di problematiche nel quartiere ed in particolare via Mezzojuso.
Nei prossimi giorni pubblicheremo tutta una ulteriore serie di foto e finali proprio per dimostrare la fondatezza di quanto indicato da Monia e da tutte quelle famiglie che vorrebbero ristabilita la legalità nel loro quartiere.




Monte Compatri: non si placano le polemiche post Consiglio Comunale

Non si placano le polemiche all’indomani del Consiglio Comunale di Monte Compatri del 26 luglio scorso (vedi nostro articolo https://www.osservatoreitalia.eu/monte-compatri-divampano-le-polemiche-dopo-il-consiglio-comunale-del-26-luglio/).

uno dei post del presidente della Protezione Civile Beta ’91 – Monte Compatri

Stavolta interviene sui social anche il presidente delle Protezione Civile Beta’91 – Monte Compatri, Andrea Sciacqua, responsabile del cantiere Tekneko sempre nello stesso comune, che, dopo un post in cui si rivolgeva in modo “ironico” ad un consigliere comunale non meglio identificato “e anche oggi siamo andati al mare consigliere …”, oggi pomeriggio, in un lunghissimo post di sfogo attacca alcuni consiglieri di minoranza del Comune di Monte Compatri, che, stante le sue parole, “agiscono di sponda servendosi di seconde o terze persone per colpirti nel tentativo subdolo di estrometterti da ogni ruolo o ambito.”.

l’inizio del lunghissimo post di sfogo di Andrea Sciacqua pubblicato su fb

Un’accusa forte all’indirizzo di alcuni consiglieri comunali di minoranza corredata da alcune fotografie che lo mostrerebbero lo stesso Sciacqua coinvolto in una ipotesi di reato ex art. 595, comma 3, e 612 c.p. (diffamazione a mezzo stampa e minaccia n.d.s.) ed una citazione per i fatti inerenti alla rimozione, il giorno 11 marzo 2024, del lucchetto del Centro Sportivo di Monte Compatri.

la citazione ex art. 161 comma 1 c.p.p. dove si informa Andrea Sciacqua delle ipotesi di reato
la citazione sui fatti occorsi l’11 marzo 2024 presso il Centro Sportivo di Monte Compatri

Lo stesso Andrea Sciacqua risulterebbe essere, poi, lo stesso responsabile del cantiere Tekneko che consegnò l’ordine di servizio a Marco, il lavoratore poi licenziato, che la mattina del 24 aprile rischiò di morire (leggi intervista completa al link www.osservatoreitalia.eu/monte-compatri-caso-tekneko-intervista-a-domenico-teramo-responsabile-cobas/).
Una situazione preoccupante perché mostra l’acuirsi di un confronto politico ben oltre le sale di Tinello Borghese ed evidenzia, con veemenza, come la situazione locale stia scemando in un confronto più personale che sui contenuti aggravato da risvolti giuridici che corrono il rischio di poter estromettere “sulla carta”, alcune figure coinvolte, da quel ruolo di “terzietà istituzionale” che dovrebbe appartenergli.




Youtube e la libera informazione, oscurato canale Tv: come la mettiamo con la Costituzione italiana?

Presidente Mattarella: “Ogni attentato contro la libera informazione è eversivo”

Sarebbe ridicolo se non fosse tragico. Dopo una lunga campagna di notizie ‘orientate’, che ancora dura, a proposito di vaccini, effetti avversi (ignorati), morti improvvise (non c’è correlazione), green pass obbligatori; dopo la morte senza resurrezione di centinaia di ristoranti, trattorie, tavole calde, bar, colpiti da provvedimenti tesi non alla sicurezza sanitaria, ma alla distruzione di un tessuto economico prezioso, vitale per la nazione Italia, (ricordiamo la disposizione secondo la quale queste imprese avrebbero dovuto chiudere entro le 18,00) oggi si parla, da parte del Capo dello Stato, di informazione inibita e prevaricata.

Secondo Sergio Mattarella, “Ogni attentato contro la libera informazione è eversivo” un attentato alla democrazia, in un paese in cui ad ogni piè sospinto si inneggia ad una democrazia come all’invocazione alla divinità, e ad una Costituzione che in realtà è bellamente ignorata e calpestata ogni volta che la ‘ragione di Stato’ ne chieda la testa.

Robert Musil scriveva , tempo fa, che “La democrazia è la forma più avanzata di dittatura”. Dipende da che parte la si guarda. Se chi si arroga il diritto di essere ‘democratico’ si fa una democrazia a suo uso e consumo, o se il termine ‘democratico’ attiene soltanto ad una posticcia denominazione di un partito che poi influenza le scelte altrui. In questo non si avverte la partecipazione o l’assenso di una popolazione che ha affidato le proprie volontà civili a delegati che, una volta eletti, ne hanno fatto ciò che hanno voluto. Questo è uno dei motivi della crescita esponenziale dell’assenteismo elettorale.  Nella realtà dei fatti, la nostra libertà d’informazione non segue i canoni di uno Stato che si picca d’essere democratico, costruendo in tal senso una facciata di maniera suffragata dai media, anch’essi succubi (nella migliore delle ipotesi) a finanziamenti che possano garantirne la sopravvivenza, e a istruzioni della proprietà, che ha acquisito una testata giornalistica non per il desiderio di partecipare a una libera informazione, foriera di libertà e civiltà, ma per interessi personali attinenti a varie imprese e industrie, produttrici di denaro e non di diritti. Satelliti del potere politico e finanziario. Ci sono argomenti, relativi a notizie d’interesse pubblico, che dovrebbero portare come insegna quella che si mette sui pali dell’alta tensione, mutuata dal Jolly Roger del Corsaro Nero, un teschio sorridente con due tibie incrociate.  

Accade quindi che una testata on line che si esprime su YouTube (Visione TV, 260.000 iscritti e 5 milioni di visualizzazioni) venga chiusa per una settimana, per aver mostrato, tre mesi prima, in un video del 10 aprile, un titolo che il quotidiano di Belpietro, La Verità, pubblicava in prima pagina. Parla l’allora ministro Speranza: “Sapevo che il 20% degli effetti avversi era gravissimo”. Ma purtroppo gli argomenti ‘vaccini’ ed ‘effetti avversi’ hanno il cartello ‘chi tocca muore’, teschio e tibie. Gli ordini vengono dall’alto, molto probabilmente da oltre oceano e non da una persona sola, ma da gruppi di potenti che non hanno piacere che si parli male del liquido magico. La ragione ufficiale recita: “Violazione delle regole della Community, disinformazione in ambito medico”. Accuse formulate in un tribunale in cui no ci si può difendere. Inaccettabile anche la formula con cui è stata comunicata la sospensione: “Rifletti sugli errori, cambia e impara”. Il cartellino giallo, calcisticamente parlando, che precede quello rosso e l’espulsione definitiva. Se fossimo sul set de ‘Il Padrino- Parte seconda’, potremmo parlare di ‘avvertimento’. Dopo tre cartellini gialli, YouTube sventola il rosso, senza remissione. “E’ evidente che possono ripescare qualsiasi video dal passato e rinfacciarci di aver violato le regola” dice il fondatore Francesco Toscano “ed è sconcertante il tono messianico con cui veniamo redarguiti.

Non è la prima volta che Visione TV viene bloccata sui social: è accaduto anche quando aveva sostenuto le tesi di Donald Trump, (evidentemente altro argomento ‘pericoloso’) fino al punto di vedersi bloccare la monetizzazione. Non si capisce dove sia la colpa,( e la retroattività) d’aver mostrato durante la rubrica mattutina ‘Il Controcanto’, qualcosa che era già stato ampiamente divulgato a mezzo stampa, e di cui s’era fatta disamina in varie rassegne TV; né, se la notizia ha dato tanto fastidio a qualcuno da essere ripescata mesi dopo, si capisce perché lo stesso provvedimento non sia stato applicato al quotidiano che tale frase ha riportato in prima pagina, La libertà d’informazione è un diritto costituzionale, e, se guardiamo la fresa del presidente Mattarella, il comportamento di You Tube risulta eversivo e quindi terroristico.

La libertà d’informazione è un diritto costituzionale, come recita l’art. 11: “Libertà d’espressione e d’informazione – 1: Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere e comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche, e senza limiti di frontiera. 2: la libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati. L’art. 21, poi, parla più in esteso del diritto di cronaca e del diritto d’informazione, a tutela dell’attività giornalistica. Quindi le ‘regole della Community’, ci viene il sospetto che siamo anticostituzionali, e quindi da cassare. Possiamo solo dire che la manovra di You Tube è stata quanto meno avventata e dettata da uno spirito infantilmente pedissequo. Abbiamo la quasi certezza che tali sanzioni procurino un guadagno a chi le applica, prova ne sia il ripescaggio del titolo de La Verità pubblicato nel mese di aprile, e attivato, secondo una mentalità bambinesca, soltanto oggi. Vediamo una colpa senza dolo nel comportamento di You Tube che usa per i suoi scopi persone non adeguatamente preparate, né dotate di discernimento, dote fondamentale quando si tratti di temi come quello della libertà d’informazione.

La formula adoperata “Disinformazione in ambito medico” denota una puerile ricerca di qualcosa che possa essere censurata: in realtà, la disinformazione in ambito medico non esiste, e non sarebbe neanche avvenuta riportando il titolo di giornale su Visione TV. Semmai da censurare per aver legittimamente pubblicato notizie fastidiose per qualcuno sarebbe il quotidiano La Verità, che ha nel suo palmares un notevole numero di scoop giornalistici che hanno portato a risultati anche eclatanti, cioè un quotidiano che fa del giornalismo autentico, e non ha venduto la sua penna ai poteri forti. All’orizzonte si profila un ricorso che ha tutti i motivi d’essere. Ci auguriamo che la sanzione venga presto ritirata, in ossequio alla libertà in generale, e a quella d’informazione in particolare. LASCIATECI FARE IL NOSTRO MESTIERE! Sulla faccenda è intervenuto l’onorevole Marco Rizzo, coordinatore di ‘Democrazia Sovrana e Popolare’: “Ci chiediamo se un’azienda privata possa avere la meglio sulla libertà d’espressione nel nostro paese, ancora garantita dalla Costituzione”.




Monte Compatri, divampano le polemiche dopo il Consiglio Comunale del 26 luglio

Il giorno dopo il Consiglio Comunale di Monte Compatri del 26 luglio dove si è, tra i punti all’ordine del giorno, discussa la mozione a firma del consigliere comunale, avvocato Marco de Carolis, già sindaco del paese, si è acceso, sui social, un forte “botta e risposta” tra i protagonisti dell’assise monticiana.

Nell’aula consigliare di Tinello Borghese pochi cittadini hanno assistito all’ultimo Consiglio comunale prima della pausa estiva.

Il culmine della mattinata si è avuto quando l’ultimo punto all’ordine del giorno, la mozione “Criticità rifiuti – spostamento Centro Logistico Via Fontana delle Cannettacce” ha innescato un forte dibattito dialettico tra la maggioranza e le opposizioni.
Il tutto nasce dopo l’incidente che vide coinvolto il 24 aprile scorso Marco, uno dei dipendenti della Tekneko società assegnataria del bando dello smaltimento rifiuti della cittadina castellana.

Dopo questo incidente una visita dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Roma nel Centro Logistico dei Rifiuti situato in via Fontana delle Cannetacce, affianco al Campo Sportivo Comunaledi Monte Compatri, portò l’azienda stessa a richiedere con nota prot. 13340, la “delocalizzazione del Centro Logistico di via delle Cannetacce in altra area, possibilmente nei pressi del Centro di Raccolta comunale sito in Pantano Borghese, in relazione all’esigenza di ottimizzare ed efficientare la gestione del Servizio di igiene urbana”.

Tale richiesta ottenne, con delibera di giunta comunale n. 64 del 9 maggio 2024, l’ok da parte dell’amministrazione del Comune di Monte Compatri.

Trattammo già tale argomento nel nostro articolo Monte Compatri, caso Tekneko: intervista a Domenico Teramo, responsabile Cobas (2 parte) (osservatoreitalia.eu) dove il rappresentante dei Cobas, Domenico Teramo, ci informava che la visita dell’Ispettorato aveva portato a dichiarare la “NON IDONEITÀ dei bagni” assieme “ad altre irregolarità”.

In seguito a tali fatti il 30 maggio 2024 i Cobas, sindacato di appartenenza di Marco, tennero, con alcuni lavoratori, un sit-in in piazza Marco Mastrofini ma senza ricevere risposta alcuna né dalla amministrazione a guida Francesco Ferri né dalla società Tekneko tranne un tentativo riportato, a poche ore dall’inizio della manifestazione, in una nota della società Tekneko di un incontro a “a condizione che … avvenga non in pubblica piazza” aggiungendo che “nella prospettiva di discutere con maggiore serenità … la nostra disponibilità è condizionata, ovviamente, alla sospensione di qualsiasi forma di protesta avviata e della manifestazione che avete programmato per il 30.05.2024” al quale il Comune stesso ero pronto a partecipare.
Va ricordato che poi, il giorno 10 giugno 2024 Marco veniva licenziato dalla società Tekneko. (leggi Monte Compatri: caso Tekneko, licenziato il ragazzo che aveva rischiato di perdere la vita (osservatoreitalia.eu))
Quello che emerge oggi dai commenti è di sicuro un affare estremamente complesso.

Il post su Fb del consigliere comunale Marco de Carolis

Le minoranze, i consiglieri Marco de Carolis ed Agnese Mastrofrancesco continuano a richiedere alla amministrazione comunale le motivazioni che hanno portato nei giorni successivi a tali fatti ad un silenzio assordante dell’amministrazione Monticiana colpevole, scrive il consigliere comunale e già sindaco di Monte Compatri “di girarsi dall’altra parte, ignorando quali fossero le condizioni di salute del predetto dipendente (durante tutta la malattia e successivamente)”.

il post della consigliere comunale Agnese Mastrofrancesco

La consigliere comunale, Agnese Mastrofrancesco, ricara la dose contestando le affermazioni del post a firma del sindaco, Francesco Ferri che accusa un “tentativo di strumentalizzazione politica della nostra Protezione Civile di cui si sarebbe potuto francamente fare a meno.” dopo che lo stesso ha firmato un’ordinanza sindacale scegliendo l’ex Centro Logistico dei Rifiuti in via Fontana delle Cannetacce, luogo dell’Ispezione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, come nuova sede del COC (Centro Operativo Comunale).

il post del sindaco del Comune di Monte Compatri, Francesco Ferri

La Mastrofrancesco, con la schiettezza che la caratterizza da sempre, rammenta che “… oggi in Consiglio Comunale, il tema discusso era ben altro. Si parlava di sicurezza sul lavoro, sulle cause dell’ infortunio dell’ operatore tekneko avvenuto in data 24/04/2024 e sulla mancanza di INFORMAZIONE che questa amministrazione, ormai da quasi 3 anni a questa parte, esercita costantemente a discapito della cittadinanza …” e concludeva invitando e “sfidando” chiunque “a trovare traccia sulla mala gestione o infamia alla Protezione Civile ed i suoi volontari, che svolgono un ruolo importantissimo per il nostro territorio, per la nostra sicurezza e di certo non hanno NIENTE a che fare con le problematiche POLITICHE”.

VIDEO DELL’INTERVENTO DELLA CONSIGLIERE AGNESE MASTROFRANCESCO

Aggiungiamo, poi che lo stesso consigliere De Carolis precisa, sempre sul suo post su Fb “ci troviamo a leggere sui social un post del “dott.” Ferri che si autoproclama difensore di un’imprecisata, quanto immaginaria, aggressione alla Protezione Civile ad opera di un fantomatico nemico. Immaginaria perché non è dato sapere come sia avvenuta questa aggressione, né tanto meno chi avrebbe aggredito la Protezione Civile. In realtà ci troviamo davanti all’ennesimo infantile tentativo del “dott” Ferri di tentare di distogliere l’attenzione della comunità (da quello che possiamo indiscutibilmente definire come la polveriera della questione rifiuti) mettendosi a dare la caccia ai suoi fantasmi interiori, nel vano tentativo di cercare alibi ad una incompetenza inadempiente ed esecrabile”.

Marco, il lavoratore licenziato da Tekneko

Una querelle che fa riflettere su due punti; il primo è la situazione in cui, oggi, purtroppo, Marco si trova, senza lavoro e di certo “sommerso” da una situazione in cui è divenuto da vittima involontaria ad essere estromesso da un lavoro che, come affermato nel suo intervento durante il sit-in, è “… mia passione per il lavoro … più forte delle vicissitudini …”.
La seconda è l’apparente e “stridente” silenzio dell’amministrazione comunale sulla vicenda che può essere racchiusa nelle parole del consigliere di maggioranza (vedi link streaming consiglio comunale di Monte Compatri intervento del consigliere Luigi Nardella https://www.digital4democracy.com/seduteonline/montecompatri/play.php?flv=MNTCP_110333_130674_001_20240726&time=7491&time=7491), Luigi Nardella, che afferma che la questione del licenziamento di Marco rientra soltanto “nelle dinamiche fra il datore di lavoro e il lavoratore” e quindi “non entriamo nel merito di queste” in quanto “nessuno ha detto le motivazioni del licenziamento del lavoratore”. “Certo, aggiunge Nardella, la comprensione c’è tutta essendo un fatto traumatico per cui va benissimo che ci sia solidarietà ma bisognerebbe capire il perché sia stato licenziato”.
Nei prossimi giorni proveremo a contattare sia Marco che il sindacato Cobas per comprendere le motivazioni che hanno portato a tale licenziamento in quanto resta nostro dovere cercare di comprendere e far comprendere in pieno le ragioni di questa questione.




Capodimonte, Arianna Ciamei incoronata Miss Miluna Lazio 2024

Lo splendore del lago di Bolsena fa da cornice alla serata che vede la ventenne romana, Arianna Cimei, cingere la corona e la fascia di Miss Miluna Lazio 2024.

La seconda tappa del tour delle finali regionali di Miss Italia 2024, organizzata dalla Delta Events, agenzia esclusivista dal 2011 del Concorso per la Regione Lazio, e promossa dalla ST Sinergie si è svolta venerdì sera sul lungolago della cittadina di Capodimonte dove l’emozionatissimo sindaco, Mario Fanelli, ha ricordato le bellezze della zona che, assieme al comune di Carbognano, furono tra i luoghi amati dalla splendida Giulia Farnese di cui quest’anno ricorre il V° centenario dalla morte.

il sindaco di Capodimonte, Mario Fanelli, insieme alla Miss Miluna Lazio 2024 Arianna Ciamei (ph. by Delta Events)

Una serata come sempre ricca di sorprese: dai balletti delle 27 partecipanti al concorso sulle musiche del film Barbie, alla straordinaria e ricca sfilata di abiti della collezione rinascimentale della stilista Ilaria Sforza Petrocochino.

Miss Miluna Lazio 2024 Arianna Ciamei insieme alla stilista Ilaria Sforza Petrochino (ph. by Delta Events)

La giuria composta, oltre che dal sindaco Mario Fanelli, dalla stilista Ilaria Sforza Petrocochino, il personal trainer dei Vip Tommaso Capezzone, il presidente della Decamano Academy Fabrizio Nobili, il produttore cinematografico Luca Mastrangelo, Tiziana Lagrimina in rappresentanza della ST Sinergie e Maria Vittoria Magro per Miluna ha premiato la bellezza e l’eleganza di Arianna Cimei appassionata dalla lettura di libri classici e di gialliche, da pochi giorni, ha conseguito il diploma al liceo scientifico ed è pronta ad iscriversi alla facoltà di ingegneria assegnando, poi, il secondo ed al terzo posto, rispettivamente a Lavinia Puggioni, 19 anni di Ardea, e a Rania Limani, 20 anni di Frosinone.

nella foto, da sx, Margherita Praticò, Mario Fanelli, la neo Miss Miluna Lazio 2024, Arianna Ciamei, Maria Vittoria Magro e Ilaria Sforza Petrochino

Come sempre impeccabile la “padrona di casa” dell’evento, Margherita Praticò, agente del concorso per il Lazio, che assieme alla straordinaria regia di Mario Gori hanno fatto sognare i tanti presenti all’evento.

Margherita Praticò, agente del Concorso per il Lazio, insieme alla Miss Miluna Lazio 2024 Arianna Ciamei (ph. by Delta Events)

Grazie al legame del concorso con la Tuscia, nato e rinforzatosi nel 2015 con la vittoria della montaltese Alice Sabatini, la “miss dei record”, ed il terzo posto nel 2018 della tarquiniese Chiara Bordi, oggi apprezzatissima attrice di serie tv, domenica 28 luglio a Carbognano, appuntamento alle ore 21.30 in Piazza del Comune, andrà in scena la seconda delle tappe viterbesi della kermesse per l’assegnazione della fascia di Miss Etruria 2024.




In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.




Lvpa Frascati, la nuova Scuola calcio sempre affidata ad Andrea Borsa: “Ecco i nostri programmi”

Frascati (Rm) – Il ritorno del nome della Lvpa Frascati tira molto. Gli “effetti” si sono già visti nei primi open day della Scuola calcio che la società tuscolana del presidente Giammarco Raparelli e del direttore generale Tonino D’Auria hanno organizzato nella prima metà di luglio. “Siamo molto contenti di come sono andate le cose in questi open day estivi – dice il responsabile tecnico del settore di base Andrea Borsa – Sono venuti a provare tanti bambini nuovi e siamo contenti di questa dimostrazione di interesse. Al tempo stesso venerdì chiuderemo l’ultima settimana di centro estivo che forse riproporremo all’ultima di agosto, poi dal 2 settembre e per due settimane organizzeremo altri open day per “inaugurare” la nuova stagione”. Lo staff tecnico è praticamente definito e tra gli allenatori ci sarà anche Maurizio Bucci, responsabile organizzativo del settore di base: “Manca solamente un ultimo tassello e poi potremo ufficializzare i nomi dei tecnici che seguiranno i nostri gruppi. Lo staff sarà composto da ragazzi giovani e qualificati, ma la vera differenza la fa il rapporto umano che esiste sia tra noi che con i nostri piccoli calciatori”. Borsa inizierà il suo quinto anno di lavoro a Frascati: “Un ambiente a cui ormai sono molto legato. Il cambio di proprietà ha dato ulteriore spinta e forza al progetto che era stato portato avanti dall’ex presidente Claudio Laureti”. Tra gli obiettivi ce n’è uno a cui la nuova Lvpa Frascati tiene molto: “Inizieremo il percorso per raggiungere la qualifica di Scuola calcio di Quarto livello, un titolo di cui si possono fregiare due o tre società nel Lazio. Questo è la spia di come stiamo lavorando da tempo e dell’attenzione che riusciamo a dare ai bambini”. Il responsabile del settore di base annuncia anche alcune delle novità stagionali: “Il gruppo 2012 (che sarà seguito dallo stesso Borsa, ndr) farà una prima settimana di allenamenti di mattina dal 2 al 7 settembre: un modo per iniziare a indirizzare i ragazzi verso il mondo dell’agonistica in cui entreranno dal prossimo anno. Inoltre i due gruppi Esordienti (2012 e 2013, ndr) avranno un preparatore atletico e motorio dedicato: Gianluca Pietropaoli per i più grandi e Giulia Moscatelli per gli altri. I piccoli portieri di tutta la Scuola calcio, invece, saranno seguiti da Antonio Lepori”. La chiusura riguarda l’affiliazione con l’As Roma che andrà avanti: “Siamo felici di questo rapporto col club giallorosso che continuerà a formare i nostri allenatori e a coinvolgerci negli eventi organizzati. Noi vorremmo fare ulteriori tornei nel nostro impianto dell’Otto Settembre coinvolgendo le selezioni dell’As Roma”.





Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.