Vis Casilina (calcio, Prima cat.), Papotto guarda già al futuro: “Vogliamo migliorare ancora”

Roma – Mancava da un po’ dalla guida di una prima squadra, ma se l’è cavata brillantemente. Roberto Papotto traccia il bilancio dell’annata della Prima categoria della Vis Casilina: “Sono molto contento di come mi sono “calato” in questa parte: ho avuto il sostegno della società, dello staff dirigenziale e del preparatore atletico, oltre che di un gruppo di ragazzi fantastici e perfino degli altri tecnici del settore giovanile. Ho bisogno di avere un rapporto costante con i ragazzi, soprattutto con quelli che giocano di meno. Abbiamo cambiato modulo in corsa: dal 4-3-3 iniziale siamo passati al 3-5-1-1 e le cose sono andate molto bene, salvandoci con grande tranquillità in un girone tosto che ha visto la presenza di squadre come il Palestrina, la Semprevisa che ha appena vinto la Coppa Lazio, ma anche Cavese, Artena e Vesta. Qualche punto lo abbiamo lasciato per strada contro avversarie alla portata, ma abbiamo fatto tante belle prestazioni. La fotografia di questa stagione, paradossalmente, è una partita persa e cioè quella d’andata col Palestrina in cui eravamo in vantaggio per 2-0 nel primo tempo e poi abbiamo ceduto in extremis per 2-3”. Inevitabile spendere una parola in più per capitan Miro Sbraglia, l’autentica “voce in campo” del tecnico: “Un trascinatore vero, un esempio da tutti i punti di vista anche durante la settimana: l’unica cosa a cui ogni tanto rinuncia per “preservarsi” durante gli allenamenti è la parte ludica della partitina. Un altro aspetto positivo è stato quello di aver lanciato diversi ragazzi provenienti dall’Under 19 provinciale che hanno dato un buon contributo”. La prima squadra della Vis Casilina, che domani festeggerà con la classica cena di fine stagione al “De Fonseca”, sta già guardando avanti e pensa al futuro che sarà sempre sotto la guida di mister Papotto: “Vogliamo migliorare il risultato di quest’anno e provare ad arrivare più in alto. Qualche ragazzo lo perderemo e altri ne arriveranno, ma siamo convinti di allestire una buona squadra seguendo sempre la filosofia della società”.





Vis Casilina (calcio, Prima cat.), Papotto guarda già al futuro: “Vogliamo migliorare ancora”

Roma – Mancava da un po’ dalla guida di una prima squadra, ma se l’è cavata brillantemente. Roberto Papotto traccia il bilancio dell’annata della Prima categoria della Vis Casilina: “Sono molto contento di come mi sono “calato” in questa parte: ho avuto il sostegno della società, dello staff dirigenziale e del preparatore atletico, oltre che di un gruppo di ragazzi fantastici e perfino degli altri tecnici del settore giovanile. Ho bisogno di avere un rapporto costante con i ragazzi, soprattutto con quelli che giocano di meno. Abbiamo cambiato modulo in corsa: dal 4-3-3 iniziale siamo passati al 3-5-1-1 e le cose sono andate molto bene, salvandoci con grande tranquillità in un girone tosto che ha visto la presenza di squadre come il Palestrina, la Semprevisa che ha appena vinto la Coppa Lazio, ma anche Cavese, Artena e Vesta. Qualche punto lo abbiamo lasciato per strada contro avversarie alla portata, ma abbiamo fatto tante belle prestazioni. La fotografia di questa stagione, paradossalmente, è una partita persa e cioè quella d’andata col Palestrina in cui eravamo in vantaggio per 2-0 nel primo tempo e poi abbiamo ceduto in extremis per 2-3”. Inevitabile spendere una parola in più per capitan Miro Sbraglia, l’autentica “voce in campo” del tecnico: “Un trascinatore vero, un esempio da tutti i punti di vista anche durante la settimana: l’unica cosa a cui ogni tanto rinuncia per “preservarsi” durante gli allenamenti è la parte ludica della partitina. Un altro aspetto positivo è stato quello di aver lanciato diversi ragazzi provenienti dall’Under 19 provinciale che hanno dato un buon contributo”. La prima squadra della Vis Casilina, che domani festeggerà con la classica cena di fine stagione al “De Fonseca”, sta già guardando avanti e pensa al futuro che sarà sempre sotto la guida di mister Papotto: “Vogliamo migliorare il risultato di quest’anno e provare ad arrivare più in alto. Qualche ragazzo lo perderemo e altri ne arriveranno, ma siamo convinti di allestire una buona squadra seguendo sempre la filosofia della società”.





ULN Consalvo (calcio), Schiavi: “Annata abbastanza positiva per il settore giovanile agonistico”

Roma – Tempo di bilanci in casa ULN Consalvo. A tracciarlo per il settore agonistico è il responsabile Paolo Schiavi, figura che da ormai 15 anni fa parte del club capitolino. “Credo che nel complesso sia stata un’annata abbastanza positiva, anche se non siamo riusciti a salvare la categoria regionale con l’Under 17. D’altronde sapevamo che quella sarebbe stata una sfida dura, ma i ragazzi non hanno mai mollato e hanno finito con un discreto passo. A livello fisico sono un gruppo un po’ “leggero” ed è mancato qualcosa dal punto di vista della mentalità, ma hanno fatto il possibile. Questo gruppo uscirà dall’ULN Consalvo perché la società ha scelto di non fare la categoria Under 18 o Under 19 nella prossima stagione anche per problemi di campo di gioco”. Per Under 16 e Under 15 provinciali il discorso è abbastanza simile: “Entrambi i gruppi sono partiti bene e hanno pagato dazio per un brutto periodo tra gennaio e febbraio. L’Under 16 aveva comunque almeno quattro squadre più forti di lei sulla carta, ma siamo convinti che con qualche innesto azzeccato possa ambire ad un campionato di vertice nel prossimo campionato. L’Under 15 ha sviluppato un ottimo calcio, ma anche in questo caso è stata penalizzante la fisicità. Dopo l’estate speriamo di ritrovarli cresciuti da quel punto di vista perché migliorando quell’aspetto possono dire la loro nel prossimo campionato provinciale. Poi c’è l’Under 14 provinciale, un gruppo estremamente acerbo che ha mostrato notevoli passi in avanti rispetto ad inizio stagione e che comunque è riuscito ad evitare l’ultimo posto. Siamo fiduciosi che l’anno prossimo possano fare ancora meglio”. L’ULN Consalvo, intanto, è già al lavoro per completare il “poker” di gruppi in vista della prossima stagione: “Con i tre attuali che passeranno di categoria abbiamo già una base importante – dice Schiavi – Faremo di tutto per cercare di allestire anche il futuro gruppo Under 14 e siamo fiduciosi di poterci riuscire”.





ULN Consalvo (calcio), Schiavi: “Annata abbastanza positiva per il settore giovanile agonistico”

Roma – Tempo di bilanci in casa ULN Consalvo. A tracciarlo per il settore agonistico è il responsabile Paolo Schiavi, figura che da ormai 15 anni fa parte del club capitolino. “Credo che nel complesso sia stata un’annata abbastanza positiva, anche se non siamo riusciti a salvare la categoria regionale con l’Under 17. D’altronde sapevamo che quella sarebbe stata una sfida dura, ma i ragazzi non hanno mai mollato e hanno finito con un discreto passo. A livello fisico sono un gruppo un po’ “leggero” ed è mancato qualcosa dal punto di vista della mentalità, ma hanno fatto il possibile. Questo gruppo uscirà dall’ULN Consalvo perché la società ha scelto di non fare la categoria Under 18 o Under 19 nella prossima stagione anche per problemi di campo di gioco”. Per Under 16 e Under 15 provinciali il discorso è abbastanza simile: “Entrambi i gruppi sono partiti bene e hanno pagato dazio per un brutto periodo tra gennaio e febbraio. L’Under 16 aveva comunque almeno quattro squadre più forti di lei sulla carta, ma siamo convinti che con qualche innesto azzeccato possa ambire ad un campionato di vertice nel prossimo campionato. L’Under 15 ha sviluppato un ottimo calcio, ma anche in questo caso è stata penalizzante la fisicità. Dopo l’estate speriamo di ritrovarli cresciuti da quel punto di vista perché migliorando quell’aspetto possono dire la loro nel prossimo campionato provinciale. Poi c’è l’Under 14 provinciale, un gruppo estremamente acerbo che ha mostrato notevoli passi in avanti rispetto ad inizio stagione e che comunque è riuscito ad evitare l’ultimo posto. Siamo fiduciosi che l’anno prossimo possano fare ancora meglio”. L’ULN Consalvo, intanto, è già al lavoro per completare il “poker” di gruppi in vista della prossima stagione: “Con i tre attuali che passeranno di categoria abbiamo già una base importante – dice Schiavi – Faremo di tutto per cercare di allestire anche il futuro gruppo Under 14 e siamo fiduciosi di poterci riuscire”.





Marino Pallavolo (serie C masch.), Toscano: “Buona la prima ai play off, ma la strada è lunga”

Marino (Rm) – La serie C maschile del Marino Pallavolo ha debuttato alla grande nei play off. Il gruppo di coach Alessandro Sbacco, che ha chiuso terza la sua stagione regolare, ha battuto con un netto 3-0 la Roma 7 Sempione (classificatasi al secondo posto nell’altro girone di categoria) nel match casalingo disputato sabato scorso. “Una vittoria netta, abbiamo dominato – dice con soddisfazione il palleggiatore classe 1997 Davide Toscano – C’è stato solo un momento nel secondo set in cui gli avversari sono stati avanti di un punto, ma per il resto abbiamo sempre tenuto in pugno la gara. Va detto che loro non avevano il palleggiatore titolare e onestamente non so se lo recupereranno per la prossima sfida, ma la Roma 7 Sempione rimane una squadra di valore che annovera in organico giocatori forti con un passato nelle categorie nazionali”. La formula di questo scontro diretto è diversa dal solito ed è simile a quella della A: “Non conta il quoziente set, ma semplicemente bisogna vincere due partite su tre per accedere alla semifinale in gara unica e in campo neutro che si disputerà l’8 giugno, il giorno prima della finale che assegnerà un posto nella serie B nazionale. Noi ci siamo presi questo vantaggio, ma ora dovremo giocare gara 2 sul campo dei capitolini. Fuori casa all’inizio della stagione avevamo addirittura un rendimento migliore di quello interno, comunque questo gruppo quando si giocano le partite fondamentali sa come gestire certe situazioni e già l’anno scorso ha disputato i play off in questa categoria. Nella palestra dove gioca la Roma 7 Sempione, inoltre, abbiamo sempre vinto, anche se non sempre abbiamo giocato buone gare. È una struttura un po’ particolare, non illuminata benissimo e un po’ scivolosa, inoltre gli avversari sanno rendere al meglio in quell’ambiente. Sappiamo che sarà una partita dura, ma ci faremo trovare pronti”. Toscano sottolinea quale sarà l’aspetto fondamentale per superare questo ostacolo: “Dobbiamo stare sul pezzo a livello mentale perché l’aspetto fisico è conseguenziale, anche se ovviamente c’è un po’ di stanchezza in questo finale di stagione”.





Football Club Frascati, finali show all’Otto Settembre. Raparelli: “Orgogliosi di contare su questo impianto”

Frascati (Rm) – Lo stadio “Otto Settembre” di Frascati, ancora una volta, è stato il teatro di importanti eventi del panorama calcistico regionale. Domenica scorsa si è giocata una doppia finale di Coppa Lazio: al mattino il Valmontone ha avuto la meglio sul Real Tirreno nell’atto conclusivo della manifestazione di Seconda categoria, mentre nel pomeriggio la Semprevisa ha superato l’Anguillara nel match decisivo della Coppa di Prima categoria. “L’amministrazione comunale ha concesso alla Federazione l’utilizzo dell’impianto – sottolinea il neo proprietario del Football Club Frascati Giammarco Raparelli – Entrambi gli enti ci hanno chiesto supporto per organizzare al meglio l’evento e così abbiamo dato una mano sia per la parte logistica che per la parte della segreteria e del presidio sanitario, oltre che per l’installazione di un servizio ristoro temporaneo per i tanti tifosi arrivati a Frascati. Tra l’altro questo tipo di servizio è nei pensieri della nostra società perché è qualcosa che manca allo stadio “Otto Settembre” e che ci chiedono tanti genitori dei tesserati della nostra società”. A presenziare sia domenica mattina che pomeriggio c’erano lo stesso Giammarco Raparelli e il futuro direttore generale Tonino D’Auria, ma anche il consigliere delegato allo Sport del Comune di Frascati Riccardo Tomei, mentre la sindaca Francesca Sbardella è riuscita a passare per la gara del pomeriggio. “Questa è una struttura di prim’ordine nell’ambito del calcio dilettantistico laziale e non solo e quindi merita un occhio di riguardo da parte di chi la gestisce – rimarca Raparelli – Appena rilevata la società, abbiamo fatto delle operazioni di pulizia dell’erba incolta e di riparazione delle reti di recinzione che si trovano dietro alle porte. Inoltre stiamo stringendo accordi per far “ripettinare” il manto di gioco che ha sempre bisogno di manutenzione”. Ma il Football Club Frascati sta lavorando anche sul vecchio “Mamilio”, da qualche anno “Amedeo Amadei”: “Nelle prossime ore avremo un incontro con la Federazione per capire quali interventi servono per avere una deroga di un anno e tornare anche a disputare partite ufficiali pure in quell’impianto”.





Atletica Frascati domina ancora nel mezzofondo: a Rieti Nardi vince sui 1500 e Fanelli sugli 800

Frascati (Rm) – Nello scorso fine settimana, in quel di Rieti, si è disputato il Campionato di società della categoria Allievi e ci sono state alcune gare extra per le categorie superiori. Tra i ragazzi che fanno parte della “famiglia sportiva” dell’Atletica Frascati, a prendersi la copertina sono stati gli Allievi Christian Nardi e Claudio Fanelli, brillanti protagonisti nelle prove di mezzofondo. Sui 1500 metri c’è stata una bellissima battaglia in testa e a vincere è stato proprio Nardi capace di una progressione micidiale nel finale che gli ha permesso di bruciare addirittura il campione italiano indoor di categoria Valerio Ciaramella (Studentesca Rieti) e di chiudere col tempo di 4.00.34. Nella stessa gara Fanelli ha chiuso quarto, cedendo nella parte conclusiva. Quest’ultimo si è ampiamente rifatto nella prova degli 800 metri grazie ad una strepitosa progressione nel finale che gli ha permesso di bruciare sul traguardo lo stesso Ciaramella (campione italiano invernale di categoria sulla distanza) e di chiudere con il magnifico crono di 1.54.10, sfiorando il primato sociale Allievi di Federico Tramontozzi (1.54.05) e togliendo allo stesso Tramontozzi il primato degli Allievi al limite dei 17 anni. Ottimo riscontro cronometrico e terzo posto finale anche per Nardi, capace di far segnare il nuovo personale col tempo di 1.55.44 così come l’altro Allievo targato Rcf Roma Sud (la società che fa parte della famiglia dell’Atletica Frascati) Alessandro Saddi, quinto col tempo di 1.56.70. Grazie a queste superbe prestazioni Nardi e Fanelli si sono guadagnati anche il posto da titolare nella Rappresentativa laziale rispettivamente dei 1500 e degli 800, mentre al femminile negli 800 è Flaminia Caruso la titolare che rappresenterà il Lazio domenica prossima a Bressanone nel meeting internazionale “Brixia”, riservato alle rappresentative regionali Under 18 di tutta Italia con la partecipazione anche di atleti stranieri. Proprio l’Allieva Caruso ha ottenuto il secondo posto nella gara femminile degli 800, arrendendosi negli ultimi metri ad Asia Bernardini (Tirreno Civitavecchia), ma chiudendo comunque in 2.16.77, non troppo lontana dal primato personale e rimanendo comunque al momento in testa alla lista regionale di specialità. Sempre a Rieti da segnalare anche l’esordio stagionale della Junior Chiara Padoan sui 100 metri Assolute in cui ha vinto la sua serie in 12.20, demolendo il suo primato personale (12.77) e centrando il secondo posto nella categoria maggiore. La promettente atleta conferma il netto miglioramento nello sprint dopo aver realizzato il personale anche sui 200 appena la scorsa settimana. Secondo posto dietro a Rafaela Lukudo (Gs Esercito) per Gloria Kabangu che sui 400 si è prodotta in una seconda parte di gara molto spinta, ma ha chiuso in 55.29 che non ha fatto segnare miglioramenti sul suo primato personale (54.12). Infine quarto posto tra gli Assoluti per Alessandro Smanio che ha vinto la propria serie dei 100 metri chiudendo col tempo di 11 secondi netti.
Oltre all’importante appuntamento di Bressanone, sabato e domenica si tornerà a Rieti per la finale del Campionato di società Cadetti dove l’Atletica Frascati sarà rappresentata sia al maschile che al femminile.





Rocca Priora, elezioni: Intervista a 360° a David de Righi

David De Righi, classe 1978, vive con la compagna Jennifer e la figlia Giulia
Un cognome importante per chi conosce Rocca Priora e la sua Storia candidato al Consiglio Comunale di Rocca Priora con la lista FARE ROCCA PRIORA.
Un ragazzo da sempre impegnato nell’associazionismo e nella politica.
David, ovviamente anche noi ci diamo del tu …
Quanto ha pesato il cognome De Righi e la storia politica di tuo papà nella tua vita?

Nessun peso, ma ovviamente mi ha trasmesso la passione per la politica e per il mio paese. I miei ricordi affondano alle vecchie feste dell’Amicizia o a riunioni partecipatissime nella sezione cittadina della DC, in cui seguivo mio padre.
La cosa più difficile è sempre stata quella di far capire che siamo due persone diverse, anche se con una cultura di base molto simile alla sua, abbiamo metodi diversi e ovviamente caratteri diversi.
Devo riconoscere a mio padre che non è mai stato ingombrante da quando sono stato eletto consigliere.

Vivi da sempre a Rocca Priora. Cosa rimpiangi, ovviamente se c’è, del tuo paese quando eri ragazzo?
Rimpiango la socialità e quel modo di frequentarsi che oggi con la frenesia della nuova società e i social si è perduta. Mi piace ricordare il paese di quando ero ragazzo, dove in ogni angolo c’era una comitiva con cui condividere pomeriggi e condividere avventure. La Rocca Priora estiva che era spesso in festa ed era una vera gioia per noi ragazzi. I bambini che giocavano per strada.
Rimpiango l’umanità che portava le famiglie ad aiutarsi l’una con l’altra, e un’immagine che ricordo bene è la chiave di casa attaccata all’esterno della porta che dava quel senso di accoglienza e di fiducia che oggi è del tutto sparito.
Ma capisco che la società cambia e anche i ritmi della nostra vita sono cambiati, ma dobbiamo fare in modo che non si dimentichi che lo stare insieme è una delle nostre più grandi risorse, per questo bisogna lavorare per creare spazi e opportunità per il nostro bellissimo paese.

Ti faccio una domanda in apparenza scomoda.
In un’altra intervista mi è stato detto che il Partito Democratico di cui sei stato segretario oggi risulterebbe commissariato.
Puoi spiegarmi meglio cosa è successo?

Semplicemente ho rassegnato le dimissioni da segretario del Circolo per evitare strumentalizzazioni e polemiche intorno al ruolo del PD locale.
Dal 2020 sono segretario del PD di Rocca Priora e ho sempre lavorato insieme al direttivo per ricompattare un circolo che si era diviso sulle scelte delle elezioni amministrative del 2019 e che aveva portato una piccola minoranza a fare altre scelte.
Da segretario ho sempre scelto il dialogo e il confronto con il direttivo con il partito le forze politiche protagoniste a Rocca Priora, questo ha portato me e il direttivo a scegliere un percorso civico che in queste elezioni comunali ci vede appoggiare la lista civica FARE ROCCA PRIORA, con Claudio Fatelli sindaco.
Anche in questa tornata elettorale il protagonismo di pochi stava creando frizioni all’interno del Partito anche a livello provinciale e regionale, per questo ho deciso di congelare le attività del circolo locale facendo un passo indietro.
Dopo le elezioni però, come sempre io e i miei compagni di viaggio saremo pronti a sanare ogni incomprensione e a lavorare per l’unità del partito, cercando di lasciare alle spalle polemiche e personalismi.

Quindi tu, se non ho capito male, dimettendoti hai compiuto una scelta proprio a salvaguardia del partito stesso hai preferito essere il, passami il termine, capro espiatorio proprio per evitare ulteriori scossoni al partito?
Assolutamente, il partito è al di sopra di ognuno di noi e dobbiamo tutelarlo in qualsiasi modo. Io, Federica Lavalle e Daniele Pacini abbiamo contribuito a fondare il circolo PD di Rocca Priora insieme ai nostri, consentimi il termine “i nostri vecchi”, che venivano da culture diverse e che ci hanno insegnato il valore dello stare insieme e della cultura di stare nel partito. Per questo il partito per noi viene prima dei nostri destini personali.
Voglio farti una domanda davvero personale che fino ad oggi non ho posto a nessuno.
Queste sono le prime elezioni amministrative nei Castellli Romani senza Bruno Astorre. Un’assenza, a mio avviso, davvero forte.
Cosa aveva in più Bruno rispetto a tutti gli altri e cosa ti ha lasciato in eredità?

Con questa domanda tocchi i miei sentimenti più personali, faccio politica da quando ero ragazzo e Bruno è sempre stato PRESENTE. Voglio sottolineare la parola presente, perché a volte la presenza si da per scontata, ma è un valore che ha portato me e una generazione di amministratori a crescere grazie alla sua capacità di ascolto e ai suoi consigli. Bruno c’era sempre nei momenti di gioia nei momenti di sconforto e nei momenti complicati, sapevi che potevi fare una telefonata e ricevere un appuntamento e un consiglio che erano quasi sempre risolutivi. Era una presenza che riempiva. Riempiva i rapporti tra amministratori, sapeva fare rete e sapeva fare squadra facendo sentire tutti parte di una squadra che non lasciava mai nessuno indietro. Riempiva i rapporti nel partito, portando dialogo e unità come non era mai successo prima di lui. Riempiva ognuno di noi della certezza della sua presenza.
In eredità ha lasciato, almeno a me, l’importanza del saper ascoltare, che credo sia una delle migliori doti che può avere un amministratore e un politico. E la voglia di cercare sempre il dialogo, e non lo scontro, come soluzione ad ogni problema.

Se hai letto le altre interviste sai bene che amo “spulciare” nei profili facebook delle persone che intervisto per cercare di vedere sfaccettature diverse dei miei interlocutori.
L’8 marzo hai postato un pensiero davvero profondo:
Mi raccomando per l’otto marzo lasciate le mimose sugli alberi e alle donne regalate ogni giorno ciò che non appassisce mai: tenerezza, amore e rispetto.”
Assistiamo ancora a troppi fenomeni di violenza sulle donne.
Sei papà, sei marito, sei figlio … cosa può fare la politica e le amministrazioni per essere più vicini e testimoniare con maggiore forza la necessità di combattere senza sosta il fenomeno della violenza sulle donne?

Credo sia un fenomeno complesso, che parte da una cultura del possesso da parte degli uomini che deve essere superata.
Innanzitutto, credo che si debba fare un lavoro davvero importante di formazione a partire dalle scuole, per cercare di ridurre questo fenomeno per il futuro, sin dai più piccoli.
Credo poi sia importante che le amministrazioni lavorino sull’ascolto, le donne vittime di violenza non devono essere lasciate sole e devono trovare sempre un luogo dove essere ascoltate e aiutate. Si devono creare luoghi dove le donne possano essere accolte e secondo me in molti casi deve essere creato un sostegno economico che possa renderle indipendenti e autonome.
Ma soprattutto è importante parlarne sempre, tenere alta l’attenzione sul tema e non solo nelle giornate dedicate alla violenza sulle donne o della festa della donna.

Ultima domanda che è ormai il marchio di fabbrica delle mie interviste: la famosa bacchetta magica.
Quale sogno vorresti realizzare per te o per la tua famiglia e che sogno vorresti regalare a Rocca Priora?

Per me e la mia famiglia il sogno è quello di poter continuare a vivere serenamente come fortunatamente è stato fino ad oggi.
Per Rocca Priora vorrei che si realizzasse come comunità e che capisse le potenzialità che può esprimere sia come aggregazione di persone sia per la bellezza che esprime il paese, ma su questo spero e credo di dare il mio contributo nei prossimi 5 anni.

Un grande immenso a David de Righi per la sua disponibilità ed il suo personale ricordo commosso del senatore Bruno Astorre