ULN Consalvo (calcio, Under 14), l’esultanza di Del Monte: “Felici per la vittoria sul Quadraro”

Roma – L’Under 14 provinciale dell’ULN Consalvo ha riassaporato il gusto della vittoria. Dopo un lungo inseguimento, i ragazzi dei tecnici Angelo Maura ed Emiliano Sangiovanni hanno ritrovato i tre punti nel match esterno col Quadraro Sport Roma, battuto per 3-1. “L’inizio della partita è stato difficoltoso – racconta il terzino sinistro classe 2010 Alessandro Del Monte – Il campo in terra era zuppo d’acqua per la pioggia caduta e inoltre c’era tanto vento. Gli avversari si sono adattati meglio di noi alle condizioni atmosferiche e nel primo tempo hanno giocato meglio, ma siamo comunque arrivati all’intervallo sullo 0-0. Nella ripresa siamo rientrati con una carica diversa e siamo andati in vantaggio con una rete, anche un po’ rocambolesca, segnata da Cannuli. A quel punto l’inerzia è cambiata e abbiamo segnato ancora con Tomasello e Elawad, poi all’ultima azione è arrivata la rete della squadra di casa. Comunque una vittoria meritata e tanto festeggiata nel nostro spogliatoio: ci voleva proprio”. Il successo contribuirà sicuramente ad alzare il morale dei ragazzi dell’ULN Consalvo e a migliorare la loro autostima: “Il nostro obiettivo in questo finale di stagione è quello di provare a fare il massimo, cercando di scalare qualche posizione in classifica” dice Del Monte che poi si proietta alla prossima sfida dei capitolini: “Giocheremo in casa contro l’Accademia Sport Roma che è quart’ultima e non è distante da noi in classifica. Possiamo giocarci le nostre carte”. Nonostante le difficoltà, l’Under 14 provinciale dell’ULN Consalvo ha gettato comunque una buona base per il futuro: “La squadra è compatta, tra di noi siamo molto uniti e credo che questo sia un aspetto importante anche per la prossima stagione”. Del Monte è uno degli elementi di più “vecchia” militanza nell’ULN Consalvo: “Questa è la mia quarta stagione qui, mi trovo molto bene con ambiente e compagni. Il primo anno di agonistica è stato sicuramente tosto a livello fisico, ma il confronto con un campionato “vero” ci ha fatto crescere”.





Volley Club Frascati (Under 12 femm.), Abbruciati: “Le ragazze crescono a vista d’occhio”

Frascati (Rm) – I due gruppi dell’Under 12 femminile del Volley club Frascati migliorano giorno dopo giorno. Le ragazze affidate a coach Sirio Abbruciati stanno facendo il campionato federale 6×6 con una squadra denominata “Verde” e un’altra chiamata “Arancione”. “Sono due gruppi diversi – spiega il tecnico – Il primo è composto da ragazze che hanno quasi tutte un anno di pallavolo alle spalle, mentre l’altro è formato da “debuttanti” e da ragazzine del 2013 che dunque hanno ancora una stagione di Under 12 davanti a loro l’anno prossimo. Il gruppo “Verde” è imbattuto finora e sta mostrando delle ottime qualità, ma pure l’altro sta ben figurando ed è già riuscito a vincere una partita. La prima fase terminerà tra circa un mese e successivamente ci sarà una seconda fase (a cui sicuramente parteciperà la squadra “Verde”, ndr) che si baserà su una serie di raggruppamenti con tre squadre”. L’Under 12 femminile del Volley Club Frascati è un gruppo molto numeroso, ma Abbruciati è soddisfatto del modo in cui stanno lavorando le ragazze: “Qualche assenza è fisiologica quando ci sono così tante atlete, ma tutte sono molto appassionate di pallavolo. Nel gruppo ci sono giocatrici interessanti che hanno voglia di imparare, tanto che due o tre ragazze hanno cominciato a fare gli allenamenti col gruppo Under 13 Eccellenza allenato da Sara Cortella”. Proprio il corposo numero di atlete in questo gruppo ha portato la società ad affiancare ad Abbruciati anche i tecnici Gabriella Oddo e Alessio Zampagna: “In questo modo possiamo seguire le ragazze con ancora maggiore efficacia” dice l’allenatore che poi parla dell’esperienza che questo gruppo sta facendo anche nell’Under 13 promozionale: “Abbiamo deciso di far fare questo campionato alle ragazze con convocazioni a rotazione per aumentare il loro bagaglio di esperienza. Anche se giocano sotto età, si vedono segnali confortanti” conclude Abbruciati.





Velletri, truffano anziana signora: arrestata una 42enne e denunciata la complice

VELLETRI (RM) – Il sette marzo scorso, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Velletri
A Velletri è stata arrestata una donna di 42 anni e denunciato una sua complice 41enne, poiché gravemente indiziate del reato di truffa in concorso, ai danni di una signora di 74 anni di Velletri.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Velletri nel corso di un servizio perlustrativo del territorio, insospettiti dall’atteggiamento delle due donne, entrambe residenti a Napoli, già note alle forze dell’ordine, hanno deciso di sottoporle ad un controllo d’iniziativa che ha permesso di trovarle in possesso della somma di circa 5.000 euro in contanti e diversi gioielli in oro.
Ragion per cui, i militari a seguito degli ulteriori accertamenti svolti, hanno raccolto elementi indiziari che hanno consentito di collegare quanto rinvenuto ad una truffa commessa, alcuni minuti prima a poca distanza dalla località del controllo, in danno di una donna 74enne.
In particolare, l’anziana signora in sede di denuncia ha raccontato di essere stata contattata sul telefono fisso da una donna la quale, spacciandosi per fantomatico “Carabiniere”, la informava che, di lì a breve, si sarebbe presentata a casa una sua incaricata per ritirare denaro e preziosi necessari al pagamento di spese legali collegate ad un fantomatico incidente stradale in cui era rimasta coinvolta la figlia della vittima. Carpita al telefono la fiducia dell’anziana, una donna ha raggiunto l’abitazione e si è fatta consegnare il denaro ed i gioielli che la vittima, preoccupata per la figlia, aveva già accuratamente preparato.
Per questo motivo, la 42enne, riconosciuta dalla vittima, è stata arrestata. Il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e, con il patteggiamento, condannato la donna a un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) con una multa di euro 600 e l’immediata restituzione alla vittima della refurtiva sequestrata. Mentre la 41enne è stata denunciata a piede libero.



Asl Roma 6, apre un nuovo ambulatorio per la gestione delle patologie cardiovascolari nelle persone affette da malattia renale cronica

A partire dal prossimo 19 Marzo 2024, presso l’ambulatorio della UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale dei Castelli, sarà aperto un nuovo ambulatorio per la gestione delle patologie cardiovascolari in pazienti affetti da Malattia Renale Cronica. Il servizio, unico nel suo genere nell’ambito del territorio nazionale per quanto riguarda la nefrologia, si propone di garantire anche ai pazienti con funzione renale compromessa la possibilità di usufruire di terapie di secondo e terzo livello per la cura di patologie cardiovascolari quali l’ipercolesterolemia (in quei pazienti intolleranti alla terapia di prima linea) e lo scompenso cardiaco, nonché di ottimizzare terapie croniche come, ad esempio, quelle riguardanti il trattamento con farmaci anticoagulanti diretti per la prevenzione delle complicanze tromboemboliche della fibrillazione atriale.
“Quest’attività ambulatoriale si propone – spiega il Dott. Luca Di Lullo, Direttore della UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda USL Roma 6 – di fornire uno strumento per la gestione terapeutica di patologie croniche di natura cardiovascolare in quei pazienti per i quali la compromissione della funzione renale può creare degli ostacoli alla prescrizione da parte dei Colleghi di altre specialità. I suddetti Colleghi, infatti, potranno ora richiedere, qualora lo desiderino, una visita nefrologica ad hoc e saremo noi Nefrologi ad interfacciarci con loro per stabilire i più corretti regimi di terapia per una popolazione di pazienti particolarmente fragile”.
La richiesta di appuntamento dovrà avvenire tramite RECUP per le prime visite (impegnativa a cura dei Colleghi specialisti in Medicina Interna, Cardiologia ovvero Nefrologia) e con percorso interno per quanto concerne le visite di controllo.



Aerospazio, la Regione Lazio ha presentato le sue strategie

Si è svolto presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo di Lazio Innova “Aerospazio Innovation Day: B2b – Tendenze Industriali – Misure Regionali”, il primo di una serie di appuntamenti che la Regione Lazio organizza, attraverso Lazio Innova, a cadenza periodica con appartenenti alle principali filiere industriali del territorio (grandi operatori industriali, PMI e centri di ricerca), per far emergere le frontiere tecnologiche, gli orientamenti di sviluppo delle tecnologie, supportare appuntamenti di collaborazione tra i partecipanti, oltre che fornire idee e proposte per la realizzazione di iniziative di innovazione aperta.

Negli ultimi 20 anni, la Regione Lazio ha sostenuto la Ricerca e Sviluppo del Lazio, investendo circa 100 milioni di euro in ambito aerospaziale, dei quali circa 18 milioni sono stati assegnati nel dicembre 2023 a 32 progetti aerospazio e sicurezza vincitori dell’Avviso Pubblico “Riposizionamento competitivo RSI”.

«L’ecosistema aerospaziale del Lazio costituisce un’eccellenza unica nel panorama produttivo italiano del settore, con competenze industriali e di ricerca che coprono tutta la filiera. Secondo quanto previsto dalla Strategia di Specializzazione Intelligente del Lazio, la Regione sta sostenendo lo sviluppo del settore aerospaziale con investimenti finalizzati a potenziare l’evoluzione tecnologica insieme al digitale, l’industria e gli attori della New Space Economy, a rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese e favorire la nascita di nuove esperienze innovative. Tramite Lazio Innova, è tra i protagonisti della nascita del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospaziale (CTNA), per competere a livello europeo e nazionale. Per questo intendiamo sfruttare appieno i fondi europei della programmazione 2021-2027 e le opportunità del PNRR, con l’obiettivo comune di consolidare le attività di ricerca e innovazione delle imprese, il trasferimento tecnologico, lo sviluppo di imprese innovative e derivate di ricerca» – ha dichiarato Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore Sviluppo economico della Regione Lazio.

«Il Lazio è ricco di eccellenze per quanto riguarda il settore aerospaziale. Da parte dell’amministrazione regionale, c’è’ un impegno concreto per sostenere questo ambito, che conta circa 300 aziende. Anche nelle recenti missioni in Giappone e negli Usa, le nostre imprese hanno ricevuto riconoscimenti per la grande professionalità e competenza. Il nostro obiettivo, come istituzione, deve essere quello di accompagnare le nostre attività in questo percorso di crescita, anche creando nuove opportunità di collaborazione con l’estero, in un processo di internazionalizzazione che deve vedere il nostro territorio come assoluto protagonista. Naturalmente, questo sviluppo può generare ricadute positive sia sull’indotto che nei territori della nostra regione» – ha sottolineato Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio.

Nel corso dell’evento, una tavola rotonda sugli sviluppi di mercato e le strategie territoriali ha visto il coinvolgimento di ASI – Agenzia Spaziale Italiana, ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, AIAD – Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza, AIPAS – Associazione delle Imprese per le Attività Spaziali, ASAS – Associazione per i Servizi, le Applicazioni e le Tecnologie ICT per lo Spazio, AIRBUS Italia, AVIO S.p.A., Comune di Colleferro, CTNA – Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio.

Gli elementi raccolti nella tavola rotonda saranno utilizzati da Lazio Innova per la definizione del nuovo bando Fesr sul Riposizionamento Competitivo che vede nell’Aerospazio uno degli assi principali di intervento. Il bando è previsto nella seconda parte dell’anno.
Per la Regione Lazio e Lazio Innova è stata inoltre l’occasione per lanciare la Open Innovation Challenge “Smart Integration Satellite Capability” di Thales Alenia Space Italia. «Thales Alenia Space e la Regione Lazio collaborano attivamente ormai da tempo interpretando al meglio un modello di innovazione che valorizza e sfrutta a pieno le competenze e le capacità presenti nell’ecosistema laziale», ha dichiarato Massimo Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia. «Quale realtà produttiva ben radicata nel territorio, Thales Alenia Space accoglie le sfide di un futuro che punta sempre più allo Spazio come uno dei settori strategici della sua economia in sinergia con la filiera spaziale locale, insieme alla Regione Lazio, attraverso attività comuni utilizzando le infrastrutture della nostra azienda, sia quelle esistenti sia quelle in fase di realizzazione».

Si tratta di una sfida per imprese innovatrici che sono chiamate a individuare e proporre soluzioni per lo sviluppo di fabbriche intelligenti (Smart Factory) basate su linee integrate per l’assemblaggio, l’integrazione e test (AIT) da utilizzare sulle componenti di bordo di piccoli satelliti in una logica innovativa, aperta e digitalizzata. Una competizione aperta a cui possono partecipare le imprese innovatrici e le PMI innovative costituite da non oltre 60 mesi, oltre ai derivati di Università o Centri di Ricerca chiamati a proporre soluzioni innovative per l’assemblaggio automatico, la riduzione del peso e del costo dei cablaggi, la riduzione delle dimensioni e della massa e del costo delle strutture meccaniche a sostentamento delle celle solari e delle antenne di satellite. Questa sfida, in particolare, fa leva sull’investimento di Thales Alenia Space Italia per la costruzione della Space Smart Factory nell’ambito del più ampio “Programma Space Factory 4.0” del PNRR, finanziato dall’UE e gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana, con l’obiettivo di costituire una rete di fabbriche, connessa alla filiera di produzione e dedicata alla realizzazione di piccoli satelliti su tutto il territorio nazionale.
Al termine del percorso di tutoraggio, la prima squadra classificata riceverà un premio di 20.000 euro e, assieme al secondo e al terzo classificato, l’accesso diretto al programma “Go to market” e fruirà, inoltre, di servizi specialistici presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo della Regione Lazio gestito da Lazio Innova. Per partecipare alla open innovation challenge è necessario candidarsi entro le ore 12.00 del 13 maggio 2024 attraverso la piattaforma dedicata su https://www.lazioinnova.it/innovazione-aperta/iniziativa/smart-integration-satellite-capability/.

Durante l’Innovation Day gli attori del settore Economia dello Spazio si sono infine incontrati per sviluppare sinergie, con l’obiettivo di trasferire tecnologie, prodotti e servizi nati nei comparti dell’aerospazio e applicarli in altri mercati. A tal fine, sono otto le imprese innovative che si sono presentate alle grandi aziende dell’Aerospazio: quattro per tecnologie, prodotti e servizi relativi a tutto ciò che viene inviato nello spazio, a partire dai satelliti (Involve Space, C-Shark, Arca Dynamics, Finis Terrae); e quattro per l’ampio campo di potenziali applicazioni in mercati differenti basate su tecnologie sviluppate per l’aerospazio ovvero su dati prodotti da dispositivi in orbita (Nhazca, Space 11, Science & Technology Italy e Wise Robotics).
Si tratta di una collaborazione aperta, in cui innovative e derivate del settore Nuova Economia dello Spazio, medie e grandi imprese interessate a trovare soluzioni innovative derivanti da tecnologie spaziali, organizzazioni, enti e associazioni di settore, trovano ulteriore spazio di confronto sulla comunità loro dedicata sul sito www.lazioinnova.it per collaborare, con l’obiettivo di creare processi di innovazione e di trasferimento tecnologico. Tra i progetti presentati nel corso dell’Innovation Day, la call ESA BIC Lazio lanciata dalla Regione Lazio insieme all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e all’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), per sostenere l’avvio di imprese che intendono applicare conoscenze e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori di attività. Giunta alla sua quarta edizione, con uno stanziamento complessivo di 2,5 milioni di euro, ha coinvolto 64 imprese innovatrici di cui 10 ad oggi incubate. È stata prorogata l’ultima finestra 2023, con la possibilità di candidarsi entro lunedì 8 aprile 2024, ed è attualmente in corso il rinnovo per il quadriennio 2024-2027.




Ricerca scientifica, come diventare esperti

La ricerca scientifica o sperimentale rappresenta un ottimo metodo per conoscere elementi riguardo un argomento che si vuole approfondire.

Gli argomenti di analisi scientifica possono essere di varia natura: linguistica, storica, letterale, matematica, biologica, chimica, digitale etc …

La ricerca può riguardare diversi ambiti, da quello umanistico, scientifico, economico ed informatico.

L’attività di analisi sperimentale consente al ricercatore di conoscere e di approfondire, mediante strumenti idonei, concetti ancora non troppo chiari o poco studiati di un determinato ambito di una specifica disciplina.

La ricerca si considera attiva poiché non ha una fine, ma può durare mesi, anni o decenni.
La fase preliminare della ricerca è circoscrivere l’ambito e la disciplina di analisi; successivamente lo studioso si pone una o più domande, che rappresentano “le problematicità” da conoscere, scoprire, indagare e valutare di un determinato argomento.
Individuata la domanda/e su cui far ricerca è opportuno costruire “un impianto” teorico della tematica scelta con relative citazioni di altri autori.

Da questa fase in poi, lo studioso definirà il tipo di indagine e di strumenti che utilizzerà:
1.la ricerca quantitativa attraverso i questionari;
2.la ricerca qualitativa mediante i focus group e/o l’intervista e/o la progettazione;
3.la ricerca mista cioè sia quantitativa che qualitativa.

La ricerca quantitativa dà vita a dei risultati numerici o a delle percentuali che possono essere trasformate in grafici (es. istogrammi, aerogrammi); la ricerca qualitativa ci consente di ottenere dati descrittivi; infine la ricerca mista permette di ottenere esiti sia di tipo quantitativo che qualitativo.

Dopo aver definito questi punti fondamentali, si individua il campione su cui verrà svolta l’indagine. Il campione, nella ricerca scientifica, non è altro che un sottoinsieme estratto da un’intera popolazione, dal quale trarre, indicazioni sulle caratteristiche dell’intera popolazione stessa.

Dopo questi passaggi lo studioso decide cosa e come somministrare gli strumenti al campione/i definiti in precedenza. Al termine, il ricercatore ottiene dei dati/risultati che analizzerà e trasformerà in numeri e/o descrizioni.

La ricerca non si conclude con i dati raccolti e descritti, ma continua spostandosi anche su altri fronti rispetto l’argomento scelto.

Indagare scientificamente non è un’operazione fine a sé stessa, ma è continua. Ad esempio sull’argomento scelto, si può decidere di far ricerca anche su altri elementi e campioni.
Questa caratteristica evidenzia la peculiarità dell’indagare, dell’analizzare e del ricercare nuovi aspetti di una data tematica.

I risultati che vengono raccolti in ogni ricerca potrebbero servire ad altri studiosi o semplicemente ad “esplorare” quella parte di indagine ancora vuota e priva di dati.
Ricercare è come fare un “viaggio”, possiamo trovare degli ostacoli oppure no, si esplorano e si scoprono cose nuove positive o negative, si conosce e nello stesso tempo si apprende.




Monte Compatri, al via lo sgombero della “Barcaccia”. Il comune acquisisce l’intera area

È in corso da stamattina lo sgombero del casale di via Marmorelle, comunemente denominato “Barcaccia”. Circa trenta le persone, quasi tutte di nazionalità straniera, che abitavano nel complesso, tra cui alcuni minori per cui il Comune di Monte Compatri ha dato disponibilità alloggiativa temporanea presso strutture di accoglienza. Presenti anche le ambulanze per la gestione di eventuali situazioni di emergenza.
 
L’area di via Marmorelle, attualmente presidiata, oltre a rappresentare per anni simbolo di illegalità, era diventata un pericolo per la salute pubblica.
 
Sono operativi sul posto circa venti dipendenti della struttura comunale che stanno intervenendo a vario titolo nell’operazione tra cui agenti della Polizia Locale e responsabili dei settori Lavori Pubblici, Patrimonio e Servizi Sociali. Le operazioni sono coordinate dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Frascati e Casilino e vede coinvolti i Carabinieri della Compagnia di Frascati, i Vigili del Fuoco per un totale di oltre cinquanta uomini impiegati che stanno intervenendo insieme a numerosi altri enti e soggetti coinvolti a vario titolo.
 
“La giornata di oggi rappresenta una vittoria delle istituzioni sull’illegalità – commenta il sindaco Francesco Ferri, presente sul posto durante le operazioni di sgombero – Chi amministra ha il dovere di assumersi certe responsabilità, specialmente quando viene messa a rischio la sicurezza delle persone e dell’ambiente. Esprimo grande soddisfazione per come sta procedendo l’intervento, grazie soprattutto al lavoro di preparazione portato avanti dai nostri Uffici con tutti i soggetti coinvolti. A loro va il mio ringraziamento per la professionalità e la disponibilità dimostrata in particolare nella gestione dei casi riguardanti i soggetti più fragili. Un ringraziamento è rivolto al Prefetto, alla Polizia e ai Carabinieri, alla Città Metropolitana di Roma Capitale, sempre presente nei tavoli per l’ordine e la sicurezza, alla Tekneko e ai comuni limitrofi che ci hanno aiutato nella gestione della viabilità”.
 
A seguito dell’ordinanza del Sindaco, sono diversi i lavori effettuati da stamattina e che andranno avanti nelle prossime ore per le operazioni di demolizione di un immobile e l’acquisizione a patrimonio comunale dell’area. Il gestore del servizio di raccolta dei rifiuti Tekneko ha provveduto alla pulizia dell’area e del materiale presente nella struttura. Una ditta incaricata ha provveduto a murare tutti gli accessi per evitare che possa essere nuovamente occupata. I gestori dell’energia elettrica e del gas hanno staccato tutte le utenze.  Un carro attrezzi ha trasportato in deposito alcune vetture che risultavano sottoposte a confisca o fermo amministrativo. Sono state installate anche delle telecamere che consentiranno di monitorare le aree diventate di proprietà comunale e i rispettivi accessi.
 

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La Regina (Asl Roma 6): Avviare un nuovo umanesimo, puntare sui Leu

Il 20 marzo giornata studio con esperti in Medical Humanities

“Papa Francesco ci ha insegnato a rimettere al centro la persona e a darle dignità. Non possiamo non dare dignità a chi soffre, perché chi aspetta di essere visitato in corsia non è un numero ma una persona con le sue esperienze, le sue paure e anche le sue potenzialità”. Così Vincenzo Carlo La Regina, direttore sanitario della Asl Roma 6, spiega il cambio di prospettiva che accompagnerà il suo lavoro: “Andare verso un percorso di umanizzazione delle cure, che guarda ai Livelli essenziali di umanizzazione (Leu)”.

“Abbiamo bisogno del paziente nell’alleanza terapeutica per avere un’aderenza della terapia altrimenti rischiamo di non essere efficaci. Oggi c’è bisogno di coraggio- rimarca il medico- per avviare un nuovo umanesimo della salute. Dobbiamo ridefinire anche i percorsi al livello organizzativo partendo dalla sicurezza e creando un’interdipendenza tra umanizzazione e benessere organizzativo degli operatori. Abbiamo intitolato il piano della performance ‘Umanizzare le cure umanizzando l’organizzazione’ perché dobbiamo mettere in campo questa interdipendenza. È difficile riuscire se gli operatori non sono felici- sottolinea La Regina- basti pensare che negli Stati Uniti ci sono i master sulla felicità”.

Il progetto di umanizzazione delle cure nella Roma 6 è partito, quindi, da un percorso formativo all’interno dell’Unità operativa del rischio clinico e della sicurezza delle cure. “Abbiamo trovato 60 facilitatori in tutta l’azienda, e di questi 30 hanno aderito al processo e al progetto dell’umanizzazione delle cure. Il 20 marzo promuoveremo una grande iniziativa nella nostra azienda affinché si inizi un percorso vero e proprio verso i Livelli essenziali di umanizzazione (Leu). Dobbiamo abituarci a selezionare le classi dirigenti anche attraverso coloro che sono aderenti ai Leu. Se non immaginiamo una organizzazione che tenda a questo- afferma il direttore sanitario- è chiaro che non riusciremo a raggiungere l’obiettivo”.

Il 20 marzo la Asl Roma 6 avvierà un confronto con gli esperti in Medical Humanities. “Attraverso questa giornata diamo inizio a un piccolo processo culturale dove gli operatori che hanno deciso volontariamente e gratuitamente di intraprendere questo percorso, potranno aiutarci a verificare il livello di umanizzazione presente nei reparti. C’è un metodo sviluppato dall’Agenas nel 2011 che può essere utilizzato per verificare da 1 a 100 il livello di umanizzazione, dato che in alcuni reparti è difficilissimo anche visitare i pazienti al di là del Covid. Attraverso la somministrazione di questionari reparto per reparto potremo capire dove agire per elevare i Leu”.

Gli operatori coinvolti sono medici, infermieri, oss e tutti coloro che producono e forniscono assistenza. “Un mondo che deve cambiare modo di interagire con chi non è più un numero, ma è una persona con la sua dignità, le sue debolezze e le sue potenzialità. Dobbiamo rispettare quella persona che in quel momento è fragile” dice La Regina.

Un nuovo umanesimo parte da un nuovo paradigma: agire sul modello culturale e alzare il livello delle persone che devono essere assistite a domicilio, “portandole al 10%. Il Pnrr ci viene incontro- conclude- il luogo di cura deve diventare la casa perché c’è tanta inappropriatezza nelle cure e la maggior parte delle patologie sono croniche, per cui la cronicità si deve risolvere sul territorio. Quella è già umanizzazione”.




La ASL Roma 6 dice stop alle lunghe liste d’attesa: al via la formazione per la gestione innovativa

Al via il corso di formazione sulla Gestione Innovativa delle liste d’attesa presso l’Ospedale dei Castelli organizzato dall’Unità Operativa Complessa (UOC) Formazione e Comunicazione Dipartimento del Territorio. Responsabili Scientifici il dottor Stefano Villani e il dottor Pierluigi Camboa. L’evento di approfondimento, iniziato oggi, terminerà giovedì14 marzo.
 
Presente il Direttore Sanitario dottor Vincenzo Carlo La Regina il quale si è complimentato per questo alto momento di formazione: “La Asl Roma 6 – ha detto il dottor La Regina – punta molto sul progetto di telemedicina della Asl Roma 6 come strumento di contrasto alle liste d’attesa a disposizione degli specialisti ambulatoriali. Inoltre, l’implementazione del Modello RAO (Registro delle Attività e dell’Assistenza Ospedaliera) per la gestione delle priorità cliniche offre una soluzione efficace per ottimizzare l’accesso alle cure sanitarie e garantire un trattamento tempestivo ai pazienti con maggiori necessità cliniche. Con il continuo sviluppo di tali modelli, è possibile migliorare ulteriormente l’efficienza e l’equità del sistema sanitario italiano. La Asl Roma 6 in questo sta facendo passi importanti”.
 
Di fatti, per affrontare efficacemente il problema delle liste d’attesa e garantire un accesso equo e tempestivo alle prestazioni specialistiche, molte regioni italiane hanno implementato il Modello RAO.
 
Si tratta di un sistema informatizzato progettato per monitorare e gestire le liste d’attesa, assegnando priorità ai pazienti in base alla gravità della loro condizione clinica e alle necessità di trattamento. Il sistema utilizza criteri clinici oggettivi per valutare l’urgenza delle prestazioni richieste e stabilire l’ordine di priorità per l’accesso ai servizi sanitari.
 
Relatori dell’evento di formazione: Dott.ssa Alfonsa Pannullo Dott. Alfredo Cuffari Dott. Antonio Magi Dott. Antonio Manieri Dott. Antonio Nigro Dott. Fernando Monteforte Dott.ssa Gabriella Lavalle Dott. Giovanni Convenga Dott. Giuliano Mariotti Dott. Pier Luigi Bartoletti Dott. Pierluigi Camboa Dott.ssa Speranza Iossa Dott. Stefano Villani​

 

 

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Colleferro, “Se mi lasci non vale”: perseguita e picchia l’ex fidanzata

Divieto di avvicinamento alla sua ex fidanzata. Questo il provvedimento adottato dal GIP di Velletri che ha preso atto dell’attività d’indagine portata avanti dai Carabinieri di Colleferro coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri nei confronti di un 28enne gravemente indiziato di atti persecutori.

La vittima si è rivolta ai militari della Stazione raccontando che il fidanzato, non accettando la fine della relazione con lei, avrebbe dapprima iniziato a pedinarla e controllarla negli spostamenti a propria insaputa (mediante applicativo sul telefono cellulare), poi in diverse occasioni l’avrebbe aggredita fisicamente cagionandole lividi e graffi al volto.

Tali condotte persecutorie si inasprivano nel fine settimana poiché il fidanzato manifestava stati di alterazione psicofisica, a suo dire, per il consumo di alcol e droga.

A supporto del quadro indiziario, sono risultati decisivi i certificati medici attestanti le lesioni riportate dalla vittima, i messaggi estrapolati dal telefono della vittima, il racconto dei testimoni che erano a conoscenza della sua relazione malata vedendola, in più occasioni, con evidenti segni di percosse ai quali venivano attribuite cause fortuite pur di non accusare il 28enne.

Ancora una volta la storia si è conclusa con l’emanazione del provvedimento da parte del Tribunale di Velletri che ha posto fine alle condotte denunciate dalla vittima che ha ritrovato la sua serenità.

Resta comunque alta l’attenzione dei Carabinieri sui casi di violenza di genere che hanno, come comune denominatore, episodi sentinella di pregresse liti o aggressioni fisiche a cui non segue, nell’immediatezza, nessuna denuncia da parte delle vittime.




Cynthialbalonga (calcio, serie D), Sartor: “Ora siamo sulla strada giusta, dobbiamo continuare così”

Genzano (Rm) – La Cynthialbalonga ha interrotto il digiuno. La squadra di mister Marco Mariotti è tornata alla vittoria in serie D grazie al successo per 1-0 sul campo del Nuova Florida. Il sigillo decisivo è arrivato proprio all’ultimo respiro e ha portato la firma dell’attaccante classe 1995 Marcos Sartor: “Siamo stati bravi a crederci fino all’ultimo, avevamo bisogno di questi tre punti dopo un periodo non fortunato. Un successo meritato perché abbiamo creato diverse occasioni, la squadra era ben messa in campo ed è stata padrona della partita per tutta la durata del match. Sono convinto che la Cynthialbalonga abbia ritrovato la strada giusta e un’identità importante, ora dobbiamo avere la forza di continuare a giocare come sappiamo. Potevamo sbloccarla anche prima, ma non siamo stati fortunati. Poi allo scadere ho sfruttato un cross di El Bakhtaoui e con un colpo di testa quasi dal limite dell’area ho battuto il portiere avversario”. Per Sartor sono 11 le reti in stagione (10 in campionato e 1 in Coppa Italia): “Il bottino personale è sempre secondario rispetto agli obiettivi della squadra – dice l’attaccante che anche domenica non è partito nell’undici titolare – Questo è un gruppo forte e io sono a disposizione del mister, rispettandone tutte le scelte. Quando mi chiama in causa cerco di dare il mio contributo per il bene della squadra”. Nel prossimo turno i castellani ospiteranno i sardi dell’Atletico Uri: “Una squadra che è in lotta per salvarsi e verrà agguerrita. Da tempo militano in serie D e riescono sempre a cavarsela, sanno il tipo di campionato che li aspetta e lo portano in fondo. Noi dobbiamo essere “cattivi” sin dall’inizio, anche perché l’avversario probabilmente si chiuderà molto e cercherà di colpire in contropiede. Dobbiamo assolutamente cambiare l’inerzia del nostro rendimento casalingo che finora non è stato brillante: non siamo riusciti a darci una spiegazione, ma adesso bisogna cambiare passo. La classifica? Non ci pensiamo in questo momento, dobbiamo fare il massimo e a fine stagione tireremo le somme”.