Bracciano, Crocicchi: “Su Cupinoro dovere di tutti impegnarsi a difesa del territorio. Appuntmento sabato 9 in aula Consiliare”

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Sindaco di Bracciano, Marco Crocicchi

“La Regione Lazio, che dopo il fallimento della Bracciano Ambiente si è occupata di monitorare il sito e realizzare il capping sull’intero invaso, ha comunicato in maniera unilaterale che intende restituire al comune la gestione della discarica. 

In occasione del consiglio comunale del 28 febbraio per l’approvazione del bilancio di previsione, da una parte dell’opposizione e in particolare dal consigliere Tondinelli, la lettera della Regione è stato il pretesto per porre riserve sugli accantonamenti posti nel bilancio approvato. Ho risposto contestando con decisione tale lettura e affermando che Cupinoro è un tema che ha riguardato e riguarderà tutti i cittadini di Bracciano e le amministrazioni che verranno almeno per i prossimi 30 anni, ed è preoccupante vederlo ridotto a oggetto di strumentalizzazione politica fine a sé stessa.

Abbiamo allegato alla delibera del bilancio la nota con la quale abbiamo replicato alla lettera della regione, ribadendo con fermezza che ci opporremo agli atti che andranno in questa direzione, soprattutto senza prima avere garanzie e chiarezza sul piano della competenza economica. Abbiamo iniziato un’interlocuzione con gli uffici e con l’Avvocatura regionale e intendiamo proseguirla anche con la parte politica della Regione Lazio per vedere affermati questi principi, presenti nelle relazioni dirigenziali e nelle delibere regionali e soprattutto nelle numerose sentenze emesse dai tribunali. Per questo abbiamo chiesto all’opposizione di prendersi la responsabilità di decidere e di dichiarare pubblicamente da che parte stare in questa vicenda che non permette ambiguità. Abbiamo rappresentato in consiglio la nostra disponibilità ad aprire un tavolo condiviso aperto a tutti coloro che intendono difendere gli interessi di Bracciano e abbiamo preso atto di una potenziale disponibilità dell’opposizione a farne parte.

Abbiamo lavorato fin dal primo giorno nell’interesse dei cittadini di Bracciano e continueremo a farlo senza esitazioni: dopo averne subito il peso sul piano ambientale, i braccianesi non devono e non possono farsi carico dei costi economici per mantenere in sicurezza il sito. Continueremo a farlo anche a costo di dover affrontare una battaglia sul piano politico e legale con la Regione. 

Noi su quel tavolo ci stiamo seduti da sempre. Ci aspettiamo che lo facciano anche i consiglieri di opposizione e chiediamo a tutta la cittadinanza di unirsi a noi in questa battaglia per il nostro territorio. 

Per questo invitiamo tutti all’assemblea pubblica che si svolgerà Sabato 9 Marzo alle 16:00 presso l’aula consiliare per confrontarci sugli scenari e su come affrontare questa battaglia insieme!

Per una migliore comprensione della vicenda è bene effettuare una breve cronistoria della vicenda: fin dal giorno del mio insediamento ad ottobre 2021 ci siamo dedicati con grande impegno all’annosa questione della discarica di Cupinoro. Con uno dei primi atti a mia firma,(oggetto del primo comunicato e della prima conferenza stampa), abbiamo incaricato gli avvocati di coltivare il ricorso contro la Regione Lazio per vedere riaffermato il riconoscimento al Comune di Bracciano di 10 milioni di Euro a titolo di risarcimento per i costi non di competenza sostenuti per garantire la sicurezza dell’intera discarica, ovvero relativi alla parte di discarica gestita da privati fino al 2004 e corrispondente a circa 2/3 dell’invaso complessivo. Il ricorso, promosso nel 2016 dalla Commissaria prefettizia, era ormai giunto ad un mese dalla perenzione, visto che nessuno se ne era minimamente preoccupato negli anni precedenti. La nostra decisione, unita al grande lavoro quotidiano condiviso in questi due anni con gli avvocati, ha portato alla sentenza di annullamento della delibera con cui la Regione Lazio revocava il riconoscimento di 10 milioni di € al Comune di Bracciano. È stato quindi riaffermato il principio secondo il quale 2/3 della discarica non potevano essere a carico della Bracciano Ambiente né tantomeno del Comune. Inoltre, per quanto riguarda la parte gestita dalla B.A. (circa 1/3 dell’invaso) la Regione Lazio deteneva Polizze Fideiussorie per circa 9 milioni di Euro (che dovevano coprire i costi di capping e gestione post operativa per la parte gestita da B.A., fallita nel 2016) la cui escussione, tentata dalla Regione con 7 anni di ritardo, non ha avuto esito positivo.

Evito in questa occasione, quantomeno per motivi di sintesi, di parlare della genesi della Bracciano Ambiente Spa nonché delle motivazioni del suo fallimento. Anche altri  forse dovrebbero evitarlo, ma per motivi di decenza. Quello che è necessario in questa occasione è rilevare che diverse sentenze della Corte dei Conti ( Sezione di Appello e sezione giurisdizionale per il Lazio) e del Tribunale civile di Civitavecchia, hanno sancito che la Bracciano Ambiente NON era una Società “in house” del Comune di Bracciano in quanto non presentava i requisiti previsti dalla normativa e dalla giurisprudenza comunitaria e nazionale.

La discarica di Cupinoro è stata quindi gestita per 2/3 da privati e per 1/3 da Bracciano Ambiente Spa, che non era una Società in house del Comune e della quale la Regione deteneva le Polizze Fideiussorie”




La NATO in Artico, prove generali di forza? La Marina italiana partecipa con la portaerei Garibaldi

Partita oggi 4 marzo l’esercitazione militare Nordic Response 24, guidata dalla Norvegia nelle regioni settentrionali di Finlandia, Svezia e Norvegia; l’esercitazione, della durata di 12 giorni, è significativa poiché coinvolge forze terrestri, marittime e aeree, riunendo circa 20.000 soldati provenienti da 13 paesi, di cui 1700 italiani.
 
Dall’Italia
 
Intanto, è già in zona la portaerei Garibaldi della Marina Militare italiana che partecipa, unitamente alla nave San Giorgio, alla. Brigata Marina San Marco e con 3 elicotteri MH-101; la Brigata Marina San Marco è un’unità dell’Esercito Italiano specializzata in operazioni anfibie e costiere. La brigata partecipa regolarmente a missioni di mantenimento pace, e risposta alle crisi sotto l’egida delle Nazioni Unite, della Nato e dell’Unione Europea. Su invito del Capitano di Vascello Marco Guerriero, Comandante della portaerei “Garibaldi”, e del Capitano di Vascello Eugenio Santoiemma, Comandante della nave “San Giorgio”, l’ambasciatore d’Italia in Norvegia, Stefano Nicoletti ha fatto visita alle due unità navali e ai relativi equipaggi. A bordo l’Ambasciatore ha rivolto agli equipaggi un breve discorso nel corso del quale ha dichiarato che  “la presenza del vostro gruppo navale anfibio nell’ambito di questa importante esercitazione NATO ribadisce le capacità della nostra Marina Militare. Quella di oggi è una Marina Militare italiana di primissimo livello, rappresentativa di un Paese importante come l’Italia, che è attivo protagonista nella politica internazionale ed europea, e capace di svolgere una importante diplomazia di pace e sviluppo”.     Harstad, dove le due unità sono ancorate sino a domani, è base logistica dell’esercitazione ; la cittadina svolge un ruolo significativo nella difesa artica grazie alla sua posizione strategica lungo la costa settentrionale della Norvegia, vicino al Circolo Polare Artico. La regione artica ha acquisito una crescente importanza strategica a causa delle problematiche connesse ai cambiamenti climatici ed della crescente attenzione verso le rotte di navigazione artiche e le risorse naturali della regione. Harstad ospita inoltre una base militare norvegese, che include la postazione della Guardia Costiera e svolge un ruolo importante nella  sorveglianza della regione, controllando le attività navali e aeree e fornendo risposta alle emergenze marittime.
 
Le nazioni NATO partecipanti, che sono Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti,che intervengono alle esercitazioni, svolgono un’attività in mare particolarmente intensa con oltre 50 sottomarini, fregate, corvette, portaerei e varie navi anfibie. La formazione congiunta e combinata si concentra sulla difesa e protezione della regione nordica. “Dobbiamo essere in grado di reagire e fermare chiunque cerchi di violare i nostri confini, i nostri valori e la democrazia – con l’attuale situazione di sicurezza in Europa, l’esercitazione è estremamente rilevante e più importante che mai”, ha affermato il comandante in capo di Nordic Respoonse 24 e del centro operativo aereo norvegese Tron Strand della Royal Norwegian Air Force,.
 
La prima volta della Finlandia
 
L’esercitazione, della durata di 12 giorni, è significativa per la Finlandia poiché oltre ad essere la più grande esercitazione a cui le forze di difesa finlandesi abbiano mai preso parte all’estero, è anche la prima volta che la Finlandia pratica la difesa collettiva dell’alleanza come Stato membro della NATO. Il neo Presidente Alexander Stubb ha detto che farà il suo primo viaggio all’estero per ispezionare l’esercitazione dell’alleanza militare in Norvegia il 7 marzo.”Se due anni fa qualcuno mi avesse detto che il Presidente della Finlandia avrebbe effettuato la sua prima visita di lavoro alle esercitazioni della NATO una settimana dopo il suo insediamento, non ci avrei creduto”, ha detto Stubb all’agenzia di stampa AP.
 
All’esercitazione partecipano le Forze di Difesa con truppe dell’Esercito (circa 2500 unità), della Marina e dell’Aeronautica, nonché unità del settore dei sistemi logistici e gestionali. Una parte significativa del nucleo finlandese è formato da riservisti. Anche la guardia di frontiera partecipa all’esercitazione Il responsabile del contingente finlandese è il capo addestramento dello stato maggiore generale, il generale di brigata Manu Tuominen.In totale, l’aeronautica militare finlandese schiera 12 caccia F/A-18 Hornet al Nordic Response 24; 8 degli aerei operanti dalla base aerea di Andøya in Norvegia mentre la Karelia Air Wing schiera i caccia in Norvegia per esercitarsi a operare da una base aerea alleata e ricevere il supporto della nazione ospitante dalla Royal Norwegian Air Force. Il Comando Aereo della Lapponia assegna le missioni di esercitazione di volo degli Hornets da Oulunsalo e fornisce supporto alla nazione ospitante per l’aereo da rifornimento aereo statunitense KC-135 Stratotanker e l’aereo da trasporto tedesco A400M che operano da Rovaniemi. Le operazioni aeree sono pianificate presso il Joint Air Operations Center (JAOC) stabilito a Bodin, in Norvegia, vicino a Bodø, per la durata dell’esercitazione. Gli ufficiali di stato maggiore finlandesi e il personale dei centri di controllo e segnalazione contribuiranno alla pianificazione, al comando e al controllo delle operazioni aeree. All’esercitazione parteciperanno circa 65 addetti della Marina Militare composti da ufficiali di stato maggiore e soldati della compagnia jaeger costiera nominati dalla brigata Uusimaa, che operano nell’ambito della divisione da combattimento marittimo a guida italiana.

Privo di virus.www.avast.com




Palermo, colpito il mandamento di Trabia

Alle prime di luci di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, coadiuvati nelle fasi esecutive dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, dal Nucleo Cinofili di Palermo – Villagrazia, con supporto aereo garantito dal 9° Nucleo Elicotteri, hanno dato esecuzione a 19 provvedimenti cautelari in carcere emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.
Le indagini hanno fatto emergere un grave quadro indiziario in ordine ai reati di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento seguito da incendio, lesioni personali, minacce, incendio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, trasferimento fraudolento di valori, furto in abitazione, favoreggiamento personale, turbata libertà degli incanti, commessi con l’aggravante del metodo mafioso.
Il provvedimento scaturisce da un’articolata attività investigativa condotta dal Reparto Territoriale dei Carabinieri di Termini Imerese dall’anno 2015 al 2022, di monitoraggio del mandamento mafioso di Trabia, con particolare riferimento alle famiglie di Termini Imerese, Caccamo, Trabia, Vicari e Cerda – Sciara.
Le investigazioni hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza, accolti nel provvedimento cautelare, in ordine all’operatività del sodalizio criminale che, mediante la forza d’intimidazione derivante dal vincolo associativo e la violenza, si imponeva nel panorama sociale ed economico locale avanzando richieste estorsive nei confronti di attività commerciali e imprenditoriali.
Gli approfondimenti investigativi hanno inoltre portato alla ridefinizione dell’organigramma del mandamento mafioso di Trabia e delle famiglie ad esso collegate, individuandone vertici e reggenti, al fine di impedirne la riorganizzazione dopo l’incisiva azione di contrasto già posta in essere in diverse operazioni precedenti tra cui, da ultimo nell’anno 2016, l’operazione“Black Cat”, documentando inoltre legami e connivenze con i mandamenti mafiosi limitrofi.



Roma, la zona del Corviale sotto la lente dei Carabinieri

ROMA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Eur, con il supporto dei Carabinieri del N.A.S., hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio in zona Corviale, finalizzato alla prevenzione e alla repressione della criminalità diffusa nelle aree urbane di periferia. Complessivamente, nel corso delle attività di controllo, i Carabinieri hanno sanzionato amministrativamente 2 attività commerciali, identificate 67 persone, controllati 36 veicoli, di questi due sono stati sanzionati al codice della strada per la mancata revisione e per la guida senza patente.
In particolare, in via del Trullo e in via di Massa Marittima, i Carabinieri hanno contestato ai responsabili di due attività commerciali le violazioni amministrative che riguardano il mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene, sanzionando entrambe le attività con una multa di 1.800 euro.
Un 19enne, è stato trovato dai Carabinieri in possesso di modica quantità di sostanze stupefacenti ed è stato segnalato alla Prefettura di Roma, quale assuntore.



Narni, progetto rigenerarsi: un murale da guinnes per Alberto Sordi

Un gigantesco murale di 12 metri per 9 con l’iconica scena di Nando Moriconi tratta dal film di Steno del 1954 “Un americano a Roma”, in cui Alberto Sordi è intento a mangiare un piatto di spaghetti (il celebre “maccherone m’hai provocato e io ti distruggo”) è stato inaugurato sabato scorso a Narni Scalo, in provincia di Terni, dal cugino dell’attore, il giornalista e conduttore radiotelevisivo Rai Igor Righetti assieme all’artista che ha realizzato l’opera David Pompili, al sindaco della città Lorenzo Lucarelli, all’assessore alla Cultura Giovanni Rubini, al dirigente del Comune Pietro Floris, al produttore cinetelevisivo di Cameraworks Massimiliano Filippini, all’influencer e social media manager Lorenzo Castelluccio e alla proprietaria dell’immobile Lucia Fabbri.
 
L’opera, realizzata con colori al quarzo, occupa l’intera parete esterna della trattoria “Italia 61” e dell’albergo “La Locanda dei 4” ed è stata finanziata delle famiglie proprietarie dell’immobile. È il secondo murale dell’originale progetto “Rigenerarsi” in vista dei trent’anni del festival “Le vie del cinema – Rassegna del film restaurato” che quest’anno festeggerà la sua 30ª edizione e si svolgerà dal 29 luglio al 3 agosto.  Il progetto è partito a novembre 2023 quando il Comune di Narni ha pubblicato un avviso per acquisire manifestazioni di interesse di soggetti privati per il consenso alla realizzazione di murales ispirati al cinema su pareti di proprietà collocate nel centro di Narni Scalo.
 
“Mio cugino Alberto – ha detto Igor Righetti, autore del primo libro sulla vita fuori dal set dell’attore dal titolo “Alberto Sordi segreto” giunto all’11ª ristampa – amava l’arte ed era un collezionista: sono convinto che quest’opera gli piacerà senz’altro anche perché è più grande dello schermo di una sala cinematografica in cui venivano proiettati i suoi film”. E aggiunge Righetti: “Gli scali di ogni cittadina sono sempre molto comodi in quanto ricchi di infrastrutture come stazioni ferroviarie, strade e fermate dei bus, quindi facilmente raggiungibili e di conseguenza con molti capannoni industriali, ma tristi e grigi. L’idea degli amministratori di Narni di dare colore e anima a queste aree con una galleria d’arte all’aperto con immagini dei grandi attori che hanno dato lustro nel mondo al cinema italiano la trovo contemporanea, valorizza tutto il territorio ed è molto utile anche a livello turistico. Da sempre l’arte rigenera le città e con la street art diventa condivisa, foriera di bellezza e motore di riqualificazione urbana”.
 
Il progetto “Rigenerarsi” è stato avviato in collaborazione con gli studenti dell’Istituto di istruzione secondaria superiore Gandhi che hanno realizzato un primo intervento di opera murale nell’area di pertinenza della scuola, a cui è seguita l’opera “Duo” eseguito sempre da David Pompili, che ha esposto i suoi lavori in numerose mostre in Italia e all’estero, raffigurante Sophia Loren e Marcello Mastroianni.
 

Privo di virus.www.avast.com




Popolazione anziana: nel Lazio si sperimentano nuovi modelli di assistenza sociosanitaria

Mons. Vincenzo Paglia:  “FIASO è locomotiva di una rivoluzione che rimette al centro la persona”
 
 
Tre aziende sanitarie della Regione Lazio: ASL Roma 1, ASL Roma 2  e Policlinico Tor Vergata, Asl Roma 5, sono le prime a lanciare sperimentazioni relative al  DDL33 in materia di politiche per l’invecchiamento attivo, la promozione dell’autonomia, la prevenzione della fragilità, l’assistenza e la cura delle persone anziane anche non autosufficienti.
 
La presentazione è avvenuta oggi, presso il salone del Commendatore della ASL Roma 1, durate l’incontro del Gruppo di lavoro FIASO sull’assistenza agli anziani alla presenza di Mons. Vincenzo Paglia, Presidente Commissione per l’attuazione della riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, Ministero della Salute. Protagoniste 51 aziende, di cui ben 38 in sala, per confrontarsi e lavorare sui nuovi modelli di assistenza sociosanitaria della popolazione anziana.
 
Ad introdurre la mattinata, dopo i saluti da remoto del Presidente FIASO, Giovanni Migliore, Paolo Petralia, Direttore Generale ASL 4 Liguria e Vicepresidente Vicario FIASO che ha sottolineato “l’incontro di oggi è il primo segno concreto che FIASO è scesa in campo per costruire una risposta che parte da sperimentazioni già in atto nella Regione Lazio”. Il percorso era infatti partito un anno fa dall’Antico Ospedale San Gallicano a Roma dove FIASO – alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci – si era proposta di guidare Aziende Sanitarie e Ospedaliere nel solco della sperimentazione e promozione di politiche e modelli di servizi avanzati e innovativi capaci di costruire una visione di salute e sanità sostenibile, in grado di dare risposte di dignità a tutti i cittadini.
 
Il Commissario Straordinario ASL Roma1 e Coordinatore FIASO Lazio, Giuseppe Quintavalle, che ha espresso il bisogno di “camminare tutti nella stessa direzione e alla stessa velocità, alimentando le possibili sinergie in modo da realizzare una vera presa in cura. La varierà di interpretazioni che ci permette la Legge 33/2023 ha dato vita a tre sperimentazioni perfettamente cucite sui bisogni delle persone nei loro luoghi di vita”.
 
Presenti anche gli assessori Barbara Funari, Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Roma Capitale, e Massimiliano Maselli, Assessore all’Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio. La Funari ha sottolineato che si tratta di “una occasione da non perdere, mettere gli anziani al centro della nostra Città. Abbiamo bisogno di nuovo impegno e di un nuovo modello. Roma Capitale aspettava da tempo di iniziare questo cammino, siamo pronti a mettere in campo le nostre risorse con un lavoro sinergico”. Dello stesso avviso Massimiliano Maselli, Assessore all’Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio, che portando i saluti del Presidente Rocca ha commentato “si tratta di un lavoro complesso, conosciamo la nostra popolazione e sappiamo che per il 73% ha bisogno di prevalentemente di prevenzione, dobbiamo quindi concentrarci su quel 27% che ha bisogno di essere assistita con un PAI (Piano Assistenza Individuale). Le tre sperimentazioni della Regione Lazio vanno in questa direzione, si tratta di una vera integrazione socio-sanitaria”.
 
“Deve iniziare una nuova primavera della società, a partire da noi anziani – ha esordito Mons. Vincenzo Paglia, Presidente Commissione per l’attuazione della riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, Ministero della Salute – Stiamo attraversando un momento delicatissimo ma abbiamo la responsabilità morale di far comprendere l’urgenza di quello che stiamo facendo perché se non riusciamo a realizzare una vecchiaia dignitosa, condanniamo anche il futuro delle generazioni successive. L’incontro che stiamo facendo oggi con FIASO è locomotiva di una rivoluzione che rimette al centro la persona. Ha un valore prospettico.  Questa Legge è unica nella sua articolazione, è lungimirante e queste sperimentazioni chiariscono bene come la sostanza sia stata compresa prima ancora della Legge stessa. Possiamo invecchiare con speranza e bene”.
 
Prima della presentazione delle tre sperimentazioni il Prof. Leonardo Palombi, Presidente RAPH, Segretario Commissione per l’attuazione della riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, Ministero della Salute, ha illustrato alcuni aspetti della Legge 33, in particolare analizzandone le parole chiave: fragilità, domiciliarità, non autosufficienza, integrazione, universale e coabitazione.
 
A prendere la parola poi, il Dott. Paolo Parente per la ASL Roma 1, che ha presentato “La Presa in carico clinico – assistenziale e nuovi modelli per home-care; la presa in carico socio –assistenziale e nuove piattaforme di integrazione e sussidarietà e la continuità ospedale territorio e riduzione inappropriatezza accessi in pronto soccorso”; la Dott.ssa Maria Franca Mulas con un progetto per identificare strumenti di programmazione orientati all’equità sociale e di genere, per ASL Roma 2 e Policlinico Tor Vergata e il progetto di ASL Roma 5 “Valutazione Multidimensionale della Fragilità e Presa in Carico Territoriale dei pazienti over 65” illustrato dal Dott. Franco Cortellessa.
 
 
 
 
 

Privo di virus.www.avast.com




Frosinone, armi e droga negli appartamenti dell’Ater: in manette 2 cittadini albanesi

Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frosinone, diretti dal Tenente Massimo Petrosino, hanno effettuato un’altra operazione all’interno degli appartamenti dell’Ater abusivamente occupati da soggetti stranieri, dopo quella già compiuta nel novembre scorso.
Nel pomeriggio di giovedì, i Carabinieri del Radiomobile di Frosinone, impegnati nei controlli di routine al Casermone, hanno visto due persone affacciate al balcone di un appartamento che avrebbe dovuto essere vuoto e hanno deciso di capire cosa stesse succedendo. Prima che potessero raggiungere l’appartamento, tuttavia, i due si sono dati alla fuga, aiutati dalle telecamere piazzate in punti strategici, che hanno consentito loro di visionare e anticipare i movimenti dei militari.
Ai Carabinieri non è rimasto che dividersi: una squadra è andata a caccia dei due fuggitivi mentre un’altra è rimasta a presidiare l’appartamento, alla ricerca di eventuali complici o di elementi utili all’identificazione dei due soggetti. Lo sforzo congiunto ha dato in breve i suoi frutti: i due soggetti intravisti poco prima al balcone sono stati bloccati dai militari mentre tentavano di allontanarsi dal Casermone, intanto che all’interno dell’abitazione veniva trovato il passaporto di uno di loro.
I Carabinieri hanno quindi proceduto ad effettuare un’approfondita perquisizione dell’appartamento da cui erano scappati i due uomini, rivelatisi essere due albanesi, rinvenendo due coltelli a serramanico e una pistola semiautomatica con matricola abrasa pronta all’uso, considerato che aveva già caricato il colpo in canna ed erano presenti altri 7 colpi nel caricatore. In una scatola della libreria sono stati recuperati altre 10 cartucce di calibro diverso, destinate ad un’altra arma.
L’appartamento fungeva da vera e propria base di spaccio, considerato che al suo interno sono state rinvenute 3 dosi di cocaina, circa 10 grammi di hashish suddivisi in 3 pezzi e materiale vario per il confezionamento delle singole dosi.
La perquisizione è stata poi estesa ad un altro alloggio che i due soggetti hanno rivelato di avere in uso, scovando ulteriore materiale utilizzato per la preparazione degli stupefacenti.
I militari hanno proceduto pertanto all’arresto dei due stranieri che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti al carcere di Frosinone, ove sono rimasti anche dopo la convalida dell’arresto.



Atina, stalker aggredisce i carabinieri: arrestato 33enne

Arrestato un 33enne di Atina, in provincia di Frosinone. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per stalking e per resistenza a pubblico ufficiale. A eseguire l’ordine di arresto i militari della locale Stazione dei Carabinieri.
Il 33enne, già colpito da ammonimento del Questore di Frosinone per atteggiamenti persecutori nei confronti di una donna con cui ha avuto una relazione affettiva, non accettando la fine della loro storia si è presentato alla porta della sua abitazione e ha reiterato le molestie. La Donna, spaventata, ha immediatamente chiamato i carabinieri ma lui, alla loro vista, per evitare il controllo, li ha aggrediti colpendoli ripetutamente ma i militari sono riusciti a immobilizzarlo.
L’uomo è stato quindi assicurato alla giustizia e sottoposto agli arresti domiciliari, ora dovrà rispondere del proprio comportamento dinanzi al Tribunale di Cassino.



Regionali Sardegna, Alessandra Todde: “Usare ogni leva per mandare a casa questa destra”

Nessun riconteggio in Sardegna, la vittoria di Alessandra Todde è in cassaforte. Lo spiega lei stessa, ospite di “In mezz’ora” su Rai 3, sottolineando che la forbice è ampia e la possibilità di un riconteggio totale non esiste.

“I dati che abbiamo ci lasciano stare tranquilli: abbiamo una forchetta tra i 1.450 e i 1.600 voti, ben lontana dai 200 che ho sentito vagheggiare, poi aspettiamo l’ufficialità della Corte d’appello di Cagliari. Un riconteggio totale non è previsto dalla legge, deve essere fatto sulle singole sezioni con motivazioni precise”, precisa la presidente della regione Sardegna.

Andrò l’8 marzo in Abruzzo, la festa della donna, per la chiusura della campagna elettorale- rende noto Todde-. Bisogna utilizzare ogni leva possibile per cercare di mandare a casa questa destra. Lo faccio con maggiore convinzione per quanto riguarda l’Abruzzo“.




Elezioni Usa, Haley vince le repubblicane di Washington e Trump la insulta: “cervello di gallina”

Nikki Haley ha vinto le primarie repubblicane a Washington segnando il primo trionfo su Donald Trump nel percorso verso le presidenziali di novembre. L’ex governatrice della Carolina del sud ha ottenuto il 62,8% delle preferenze, ovvero 1.274 voti, rispetto all’ex inquilino della Casa Bianca che si è fermato al 33,3% con 676 preferenze.

Trump, che aveva sconfitto Haley nei caucuses in Missouri e nell’Idaho, oltre che nella convention repubblicana in Michigan, ha spiegato di essersi “tenuto lontano dalla palude di Washington”. E sul suo social network Truth, il tycoon ha definito Haley ”un cervello di gallina che ha speso lì tutto il suo denaro, il suo tempo e i suoi sforzi”. Trump ha poi annunciato: “i veri risultati arriveranno al Super Tuesday”.




Football Club Frascati, il preparatore atletico Pietropaoli: “I gruppi lavorano con impegno”

Frascati (Rm) – Frascatano doc e con una totale dedizione alla società. Il Football Club Frascati punta molto sulle qualità di Gianluca Pietropaoli, 32enne laureato in Scienze Motorie a cui ha affidato la cura della preparazione atletica di tre gruppi dell’agonistica, ovvero l’Under 19, l’Under 18 e l’Under 17 (mentre gli altri dell’agonistica li gestisce Tommaso Gentilini). “Questo è il mio quarto anno a Frascati e per il sottoscritto, che ha mosso i suoi primi passi calcistici all’oratorio di Capocroce, lavorare qui ha un significato speciale. Inoltre conoscevo già precedentemente due tecnici dell’agonistica con cui sto lavorando, ovvero Stefano Pippo e Sergio Di Vincenzo, mentre Claudio Basciani l’ho conosciuto quest’anno e comunque subito si è creato un buon feeling. Con tutti gli allenatori c’è totale condivisione del lavoro da portare avanti”. Pietropaoli entra nello specifico dei tre gruppi: “L’Under 19 ha visto diversi cambiamenti a livello di organico durante questa stagione e quindi non c’è stata una grande continuità di lavoro: questo ho comportato qualche difficoltà, ma i ragazzi possono chiudere bene l’annata. L’Under 18 è un gruppo eccezionale dal punto di vista umano e con una mentalità molto forte: finora la squadra non è riuscita a far emergere le sue qualità, ma siamo fiduciosi che possa farlo. L’Under 17 ha un nucleo di ragazzi che tira la carretta e altri che provano a stare al passo. Siamo abbastanza contenti di ciò che stanno facendo, ma possono sicuramente fare di più”. Pietropaoli è anche giocatore (e capitano) della Prima categoria che sta cercando di raggiungere la salvezza, inoltre è pure allenatore di un gruppo di Scuola calcio: “Allenare i bambini è la cosa che mi regala le maggiori soddisfazioni. In futuro, dovessi prendere un gruppo di agonistica, cercherei in ogni caso di portare avanti la mia passione per l’allenamento di una squadra di Scuola calcio”.
Intanto stamattina si è disputata la finale del torneo internazionale “Roma Caput Mundi” allo stadio “Otto Settembre” di Frascati e il Football Club Frascati ha messo a disposizione dell’organizzazione il suo staff dirigenziale per far svolgere al meglio l’evento.