Cynthialbalonga (calcio, serie D), Lisari avvisa: “La classifica è corta e bisogna stare attenti”

Genzano (Rm) – La Cynthialbalonga non riesce a ritrovare il sorriso. Il doppio turno casalingo ravvicinato (Romana e Latte Dolce) ha portato appena un punto contro i sardi. Il centrale difensivo classe 1996 Alessandro Lisari parla del momento dei castellani: “Purtroppo da un paio di mesi non stiamo vivendo un buon periodo, ma sapessimo i motivi avremmo già risolto i nostri problemi. Cerchiamo di impostare come sempre le partite, ma in questo momento è soprattutto una questione di testa: una svolta positiva ci potrebbe ridare la fiducia che abbiamo un po’ perso ultimamente”. Con il Latte Dolce, poi, ha inciso anche qualche vistoso errore arbitrale: “In questo momento ogni episodio ha un peso particolare e in particolare sul primo rigore che ci è stato negato le recriminazioni possono essere tante, ma ormai indietro non si può tornare e quindi dobbiamo andare oltre e dare ancora di più”. La situazione di classifica è abbastanza particolare perché se è vero che la Cynthialbalonga si trova ancora a nove punti di distanza dal quinto posto, è altrettanto vero che la formazione castellana non può sentirsi del tutto tranquilla visto che la zona play out è “solo” a cinque lunghezze. “Tutto il gruppo crede ancora nell’obiettivo play off perché abbiamo qualità importanti e nella prima parte della stagione le abbiamo fatte vedere. Abbiamo avuto alcuni infortuni che ci hanno impedito di avere la rosa al completo, ma adesso stiamo recuperando tutti e vogliamo fare bene. La classifica è corta e bisogna anche essere realisti, dando uno sguardo a ciò che avviene alle nostre spalle. Una serie di buoni risultati, in ogni caso, ci metterebbe al sicuro”. Nel prossimo turno la Cynthialbalonga sarà di scena sul campo del Nuova Florida: “All’andata loro vinsero da noi. Si tratta di una buona squadra, aggressiva e fastidiosa, che in questo momento si trova in piena zona play out. Tutte le partite sono importanti da qui alla fine della stagione e questa non farà eccezione”.





Atletico Lariano (calcio, Under 19 reg.), Leoni: “Proviamo a fare filotto e vediamo dove arriviamo”

Lariano (Rm) – L’Under 19 regionale dell’Atletico Lariano ha preso uno scalpo molto importante. La formazione di mister Mirko Leoni ha violato per 2-1 il campo dell’Atletico Monteporzio che si sta giocando la vittoria del girone: “Loro sono probabilmente la squadra più forte, molto organizzata e con individualità davvero importanti – dice l’allenatore larianese – All’andata avevamo perso 4-1 ed è stata l’unica vera partita della stagione in cui siamo andati in difficoltà. Ma i ragazzi, dopo il passo falso con la Sport Virtus Guarcino del turno precedente sono entrati in campo concentrati e con uno spirito combattivo. Pur essendo andati in svantaggio dopo una decina di minuti, sono rimasti compatti e hanno giocato di squadra. Già nella prima frazione abbiamo avuto alcune occasioni per pareggiare tanto che all’intervallo ho chiesto ai ragazzi di continuare a giocarsela e così è stato. Siamo rientrati in campo in modo determinato e abbiamo trovato il pareggio con un calcio di punizione di Mastrella, poi su un’azione di rimessa molto incisiva loro sono rimasti in dieci per un fallo su una chiara occasione da gol. Nel finale Cedroni ha risolto una mischia e ci ha regalato la rete della vittoria”. L’Atletico Lariano, che a lungo è stato nelle primissime posizioni del girone, ora è scivolato al sesto posto: “Indubbiamente rimane qualche rimpianto perché ce la siamo sempre giocata con tutti, ma adesso guardiamo avanti e vogliamo provare a fare filotto nelle ultime cinque partite rimanenti. In settimana, nonostante le temperature rigide di questi giorni, il gruppo si è allenato in modo numeroso e molto compatto e questo vuol dire che abbiamo costruito qualcosa di importante”. Nel prossimo turno il gruppo di Leoni ospiterà il Terra di Cicerone: “Forse è una partita più difficile di quella di sabato scorso perché loro si giocano tanto, visto che sono in piena zona play out. Un avversario non molto tecnico che però non molla mai, come accadde all’andata quando passammo dal 3-0 a nostro favore al 3-2. Inoltre, se fuori casa abbiamo un ruolino da prima della classe, in casa invece non stiamo facendo bene. Ai ragazzi ho detto che fuori non abbiamo paura di nessuno, ma sul nostro campo non mettiamo paura a nessuno. Scherzi a parte, è difficile capire cosa ci condiziona, ma in questo finale di stagione vogliamo migliorare anche da questo punto di vista”.





ULN Consalvo (calcio, Under 17 reg.), Principessa: “Lotteremo finchè la matematica non ci condanna”

Roma – L’Under 17 regionale dell’ULN Consalvo non vuole alzare bandiera bianca. La squadra di mister Francesco Caracciolo ha ceduto per 2-1 nel match sul campo del Real Testaccio dello scorso fine settimana. È l’attaccante classe 2007 Simone Principessa a parlare della sfida: “Era praticamente uno scontro diretto perché loro non erano lontani da noi in classifica. Nel primo tempo abbiamo giocato con determinazione e siamo andati in vantaggio grazie al mio gol arrivato sull’assist di Presta. Nella ripresa ho avuto l’opportunità del raddoppio, ma purtroppo il portiere avversario mi ha parato un calcio di rigore: era un momento della gara abbastanza decisivo, sono dispiaciuto per l’errore. A quel punto gli avversari hanno preso coraggio e pareggiato i conti su calcio di rigore che tra l’altro inizialmente era stato respinto dal nostro portiere Battistoni, ma che un loro giocatore ha ribadito in rete. Nel finale è arrivato anche il gol del sorpasso del Real Testaccio e, nonostante i nostri tentativi di riacciuffarla, la gara è terminata sul 2-1”. Mancano sette partite alla fine della stagione e le speranze salvezza dell’Under 17 regionale dell’ULN Consalvo non sono elevate: “Il nostro obiettivo è quello di lottare fino a quando la matematica non ci condanna” dice in modo chiaro Principessa che guarda già al prossimo impegno interno con l’Accademia Gialloazzurri: “Una squadra di metà classifica, ma al di là dell’avversario per noi ogni partita ormai è come una finale. L’impegno e la determinazione non sono mai mancati, purtroppo alcuni errori ci hanno penalizzato”. La chiusura di Principessa, ex De Rossi, è sul suo ambientamento nell’ULN Consalvo: “E’ il mio primo anno qui. Sono arrivato in questa società perché alcuni amici me ne avevano parlato bene e inoltre è logisticamente comodo per me raggiungere il campo che è vicino casa. Ho trovato un bel gruppo e non ho avuto difficoltà di inserimento, sono contento di essere qui”.





United Volley Pomezia (serie B1 femm.), Frasca: “Con Nottolini ritrovata serenità e unione”

Pomezia (Rm) – Lo United Volley Pomezia è ripartito. Le ragazze della serie B1 femminile di coach Gianluca Tarquini hanno sbancato con un netto 3-0 (25-21, 25-18 e 25-13) il campo delle toscane di Nottolini. “E’ il secondo 3-0 di stagione, l’altro lo avevamo ottenuto solo alla prima di campionato – commenta l’opposto classe 1996 Carlotta Frasca, ritratta nella foto di Fabio Angelini – Ci voleva proprio dopo una serie di partite molto combattute, spesso terminate al tie-break. Siamo una squadra mediamente molto giovane e in qualche caso soffriamo quando le partite si allungano. Inoltre venivamo da una brutta prestazione contro la capolista Castel Franco in cui eravamo sembrate irriconoscibili, considerati lo spirito battagliero e le qualità tecniche del nostro gruppo”. Stavolta, invece, tutto è filato liscio: “E’ stata una partita abbastanza tranquilla. Tra gli aspetti che ci preoccupavano c’era quello dell’orario serale della partita, visto che non siamo abituati a giocare alle 21, ma la società ha fatto di tutto per farci arrivare nelle migliori condizioni all’appuntamento. Nel primo set abbiamo studiato l’avversario, visto che loro cambiavano spesso l’assetto squadra. Successivamente abbiamo trovato le giuste misure e fatto quelle piccole modifiche necessarie e infatti nel secondo e terzo set la partita è andata in discesa. Anche in campo c’è stata la sensazione che fossimo più serene di altre occasioni e che ci fosse la giusta unione”. Ora la serie B1 femminile dello United Volley Pomezia attende la sfida interna con Santa Lucia, squadra di Fonte Nuova: “So che hanno fatto un po’ di cambiamenti alla rosa, le studieremo nei video in settimana. Alcune di loro le conosco per averle incrociate negli anni passati, ma la cosa più importante è concentrarci su noi stesse e ricordarci che in questo campionato si possono perdere punti con tutti. Ma giochiamo in casa e sul nostro campo abbiamo sempre una spinta in più”. Le pometine sono a sette punti dalla zona play off: “In questo momento non stiamo pensando né alla classifica, né a qualche obiettivo: vogliamo solo provare a costruire qualcosa di concreto all’interno del gruppo”. 





doppio trionfo nel circuito europeo Under 23 di fioretto con Franzoni e Lorenzi

Frascati (Rm) – Il Frascati Scherma ha conquistato Zagabria. Nella capitale croata è andato in scena la prova del circuito europeo Under 23 di fioretto dove il club tuscolano ha visto il successo di due suoi atleti: tra le donne Margherita Lorenzi è stata autrice di una prestazione senza sbavature che le è valsa il primo gradino del podio. Nella stessa prova Ludovica Genovese ha concluso al decimo posto e Nicole Capodicasa al 17esimo. Tra gli uomini bravissimo Giuseppe Franzoni che ha sbaragliato la concorrenza mettendo in mostra una scherma determinata e incisiva. Nella stessa gara da segnalare anche il sesto posto di Luis Macedo e il 27esimo di Adriano Genovese.
Ad Atene (in Grecia) e a Padova sono andate in scena due prove di Coppa del Mondo Assoluta di sciabola dove non ci sono stati particolari squilli dal punto di vista individuale per i portacolori del Frascati Scherma: la migliore è stata Irene Vecchi che ha chiuso al 12esimo posto, mentre Chiara Mormile ha terminato 23esima. Entrambe le atlete hanno contribuito al quarto posto ottenuto dall’Italia nella prova a squadre. Tra gli uomini Riccardo Nuccio ha terminato 51esimo, Lorenzo Ottaviani 138esimo e Leonardo Tocci 166esimo.
Rientrando in Italia si è disputata a Napoli la seconda prova Open dedicata alla spada a cui hanno partecipato due giovani atlete del club tuscolano, vale a dire Giorgia Amati (140esima) e Carlotta Pasqua (161esima). Infine una corposa delegazione del Frascati Scherma è stata protagonista nella quinta prova nazionale Master che si è tenuta a Cremona: nella categoria 4, Maria Franca Col si è dimostrata ancora una volta la più brava di tutte, andando a vincere la manifestazione. Sempre tra le donne, ma nella categoria 0, va segnalato il buon settimo posto di Mirella Mitreanu, poi nella categoria 2 hanno partecipato Simona Parlanti (che ha chiuso 11esima) ed Elisabetta Sirianni (13esima). Tra gli uomini il miglior piazzamento è stato quello di Andrea Orazi, decimo nella categoria 1, mentre nella categoria 2 erano presenti Davide Bruschi, Cristian Mancini e Roberto Furchì che si sono piazzati rispettivamente 16esimo, 17esimo e 18esimo.





Scampia, clan degli Scissionisti: blitz della Polizia di Stato all’alba di oggi

A Scampia i poliziotti della Questura di Napoli alle prime luci dell’alba di oggi hanno eseguito, su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, l’ordinanza con cui il G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di cinque persone, quella degli arresti domiciliari nei confronti di due persone e quella del divieto di dimora nel Comune di Napoli nei confronti di una persona, tutte gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, anche aggravata dal metodo mafioso, e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento cautelare compendia gli esiti di un’indagine condotta tra il 2021 e il 2022, con cui è stata documentata l’operatività di un sodalizio criminale che, per conto del clan camorristico degli Amato/Pagano, noto anche come clan degli Scissionisti, gestiva l’intera filiera del traffico e dello spaccio al dettaglio di vari tipi di stupefacente nell’area conosciuta come i “Sette Palazzi”, tra via Tancredi Galimberti e via Antonio Labriola, nel quartiere di Scampia.

L’organizzazione curava ogni aspetto dell’illecita attività, dall’approvvigionamento dello stupefacente fino alla commercializzazione al dettaglio, che era gestita dai capi-piazza organizzando la distribuzione per tipologia e per turni di lavoro.
Le indagini hanno consentito di documentare come il complesso di piazze di spaccio dell’area dei “Sette Palazzi” fosse in grado di realizzare ingenti illeciti profitti.




Elezioni USA, Trump dichiarato eleggibile dopo i fatti di Capitol Hill: decisione all’unanimità della Corte suprema americana

Con una decisione all’unanimità, la Corte suprema americana salva Donald Trump dichiarandolo eleggibile in Colorado, uno dei 16 Stati (oltre ad un territorio) che vota il 5 marzo nel Super Tuesday, la tornata col maggior numero di primarie e di delegati in palio che ora il tycoon si prepara a sbancare ipotecando la nomination.

I nove saggi hanno accolto il ricorso dell’ex presidente contro la decisione della Corte suprema statale di bandirlo per il suo ruolo nell’assalto al Capitol in base al 14esimo emendamento, che vieta le cariche pubbliche ai funzionari coinvolti in insurrezioni contro la costituzione. I giudici non sono entrati nel merito del ruolo del tycoon ma hanno stabilito che spetta solo al Congresso, e non agli Stati, l’autorità per rimuovere un candidato presidenziale invocando la “clausola di insurrezione” della costituzione. Altrimenti, hanno ammonito, si rischierebbe il caos, con decisioni variabili da Stato a Stato e con tempistiche diverse. La sentenza sarà valida anche per i ricorsi pendenti negli altri Stati, compresi il Maine e l’Illinois.

“Una grande decisione, una grande vittoria per l’America”, ha esultato Trump sul suo social Truth, presentandola come una sentenza che “non è per me ma per i futuri presidenti”. Ora il prossimo passo sarà “la concessione dell’immunità presidenziale”, ha aggiunto poi da Mar-a-Lago, riferendosi alla decisione che la Corte suprema deve prendere nel processo federale per i suoi tentativi di sovvertire il voto del 2020, culminati nell’assalto al Congresso. Un ricorso più difficile da vincere ma che comunque gli consente di posticipare l’inizio del dibattimento all’estate, quando probabilmente avrà già in tasca la nomination alla convention repubblicana.

Trump intanto è pronto a fare il pieno di delegati al Super Tuesday, dove secondo i sondaggi è avanti ovunque, compresi Texas e California, gli Stati americani più popolosi, che mettono in palio il più alto numero di delegati. Secondo la media di Real Clear Politics, nel Golden State Trump surclassa la Haley di 53 punti, mentre il suo vantaggio in Texas sarebbe addirittura del 70%. L’ex presidente ha già 247 delegati e il 5 marzo farà la parte del leone con gli 874 a disposizione. Per metà marzo prevede di blindare matematicamente la nomination, superando la metà dei 2.429 delegati in palio. Una missione impossibile per l’unica sfidante rimasta, Nikki Haley, ferma a 43 delegati con i 19 conquistati domenica nella capitale (62,9% a 33,2%), finora suo primo successo in questa corsa e prima vittoria nella storia Usa di una donna in una primaria repubblicana. L’ex ambasciatrice ha cercato di cavalcare il trionfo come una dimostrazione che “i repubblicani più vicini alla disfunzionale Washington rigettano Trump e tutto il suo caos”. Ma il tycoon, che si presenta sempre come leader anti establishment, ha avuto buon gioco nel dipingerla come “la regina della palude” (come viene soprannominata Dc), “incoronata solo dai lobbisti e dagli insider della capitale che vogliono proteggere il fallimentare status quo”.

Tutti comunque si chiedono cosa farà Haley per non bruciarsi politicamente dopo il Super Tuesday, e soprattutto dopo aver detto che non si sente più obbligata a sostenere il ‘nominee’ di quello che è diventato “il partito di Trump, non più quello di una volta”. Tre gli scenari: il più improbabile è che stia negoziando per ottenere la vicepresidenza (ma l’ala Maga più oltranzista non la vuole); il secondo è che resti in corsa confidando nei guai giudiziari del tycoon (ma la base del partito non è con lei e alla convention i delegati potrebbero non votarla); il terzo è che corra come indipendente (non con i ‘No Label’, che ha già escluso), compromettendo le chance di vittoria di Trump.

Intanto Joe Biden ha confidato al New Yorker di essere fiducioso di vincere nel 2024, nonostante i sondaggi peggiori di sempre: “Sono l’unico che lo abbia mai battuto. E lo batterò di nuovo”, ha assicurato, ricordando come le Cassandre siano già state smentite nelle elezioni del 2020, del 2022 e anche del 2023. “Corro di nuovo perché sono davvero orgoglioso di quanto fatto e voglio continuarlo… la maggior parte di quello che ho fatto sta dando i suoi frutti solo adesso”, ha spiegato. Ma teme che Trump contesterà l’esito del voto se dovesse perdere: “I perdenti non sono mai garbati. Penso solo che farà di tutto per provare a vincere. Se vincessi, penso che contesterà la cosa. Non importa quale sarà il risultato”.




ricordato Nicola Calipari, ucciso a Baghdad il 4 marzo del 2005

Ieri mattina, presso la Questura di Roma, è stato ricordato il funzionario della Polizia di Stato Nicola Calipari, deceduto a Baghdad il 4 marzo del 2005. In rappresentanza del Capo della Polizia –Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Pisani, il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, Prefetto Vittorio Rizzi, ha deposto una corona di alloro davanti al bassorilievo in bronzo che ritrae l’eroico poliziotto.
Alla cerimonia, officiata dal Cappellano Don Nicola Tagliente, erano presenti anche la moglie del funzionario, dott.ssa Rosa Maria Villecco, il Prefetto di Roma Lamberto Giannini, il Questore di Roma Carmine Belfiore , altre autorità civili e militari, numerosi colleghi che lo hanno conosciuto e con i quali ha lavorato nei 20 anni di carriera nelle città di Genova, Cosenza e Roma.
Nicola Calipari, insignito della medaglia d’oro al valor militare, 19 anni fa guidava una squadra che, nel pieno del conflitto iracheno, subito dopo aver contribuito alla liberazione di Giuliana Sgrena, stava accompagnando la giornalista in aeroporto dove un aereo l’avrebbe riportata in patria. Calipari fu colpito a morte da alcuni colpi di fucile in un checkpoint statunitense, mentre viaggiava sull’auto che trasportava l’ostaggio. I colpi di arma da fuoco lo colpirono perchè con il suo corpo fece da scudo all’ostaggio.



Civitavecchia, 16enne si finge Carabiniere e tenta di truffare una anziana

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Civitavecchia hanno arrestato un 16enne italiano gravemente indiziato del reato di tentata truffa ai danni di un’anziana. Lo scorso pomeriggio, il minorenne avrebbe contattato la donna, una 82enne del posto, fingendosi un carabiniere, comunicandole dell’avvenuto arresto del nipote. Poco dopo, l’indagato si sarebbe presentato alla porta di casa dell’anziana chiedendo una somma di denaro per scagionare il nipote ma la 82enne non è caduta nel tranello. Notata la giovane età del ragazzo, L’arzilla “nonnina” ha vestito i panni del detective e gli ha prima chiesto di fornire un tesserino di riconoscimento e poi ha allertato la badante che ha contattato immediatamente il 112.
Accortosi della scaltrezza della donna, il 16enne ha tentato di allontanarsi ma è stato bloccato dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Civitavecchia che sono intervenuti immediatamente e lo hanno bloccato.
L’arresto è stato convalidato dal Tribunale dei Minori che ha disposto per il minore l’accompagnamento presso il Centro di Prima Accoglienza di Roma.



Palermo, mandamento Porta Nuova: preso il boss Giuseppe Auteri

Nel pomeriggio di ieri, a Palermo, zona Oreto, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo, con il supporto tecnico del R.O.S. e, in fase esecutiva, della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia e del Nucleo Radiomobile di Palermo, hanno arrestato il latitante mafioso AUTERI Giuseppe, irreperibile dal settembre 2021 e inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi.
Nei confronti del boss, ritenuto attualmente al vertice del mandamento mafioso di Palermo Porta Nuova, è stata data esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere n. 10193/2021 RGNR DDA e nr. 7004/2021 RG GIP, emessa in data 15.07.2022 dal GIP presso il Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia guidata dal Procuratore Dott. Maurizio De Lucia (Operazione VENTO), nella quale è accusato dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso ed associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Secondo i risultati dell’indagine Vento, AUTERI Giuseppe era emerso come soggetto di estrema fiducia dei massimi esponenti del mandamento di Porta Nuova, all’epoca individuati in DI GIOVANNI Giuseppe e LO PRESTI Tommaso inteso “il lungo”, per conto dei quali, tra l’altro, avrebbe avuto il delicato incarico di gestire la cassa del sodalizio mafioso congiuntamente ad INCONTRERA Giuseppe, assassinato alla Zisa il 30.06.2022.
Sottrattosi al fermo di indiziati di delitto emesso in data 04.07.2022 dalla locale D.D.A. nei confronti suoi e di altri 17 consociati, AUTERI Giuseppe è riuscito a conservare la propria condizione di clandestinità grazie a un’articolata rete di soggetti compiacenti, giungendo ad acquisire, nel contempo, un ruolo apicale all’interno della compagine di riferimento, attesa anche l’assenza di ulteriori uomini d’onore di prestigio dovuta all’azione di contrasto della Procura di Palermo e alle numerose operazioni di polizia susseguitesi nel tempo su territorio.
Già condannato in via definitiva a otto anni di reclusione per associazione mafiosa (Operazione CERBERO) e a due anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso in concorso con LO PRESTI Calogero inteso “zu Petru” (Operazione PEDRO), AUTERI Giuseppe può vantare inoltre un’amicizia di lunga data con il boss di Pagliarelli NICCHI Giovanni, arrestato nel 2009 dopo una latitanza durata tre anni ed oggi detenuto in regime speciale di 41 bis.
Grazie all’importante dispositivo di contrasto di cui si è dotato il Comando Provinciale Carabinieri di Palermo è stato possibile superare le continue accortezze poste in essere da AUTERI Giuseppe e dalla sua più stretta cerchia di favoreggiatori al fine di sottrarsi alle investigazioni, arrivando a ottenere, da ultimo, la precisa localizzazione del covo ove aveva trovato rifugio.
All’atto dell’arresto, il latitante è stato trovato in possesso di un revolver con matricola abrasa, di quindici colpi e di un’ingente quantità di denaro contante.
Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato portato presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo.



Cooperative learning: coinvolgere i ragazzi e formarli per il futuro

Insegnare è una missione e in quanto tale il docente non deve assumere atteggiamenti da gerarca nei confronti degli allievi. L’insegnante deve supportare l’allievo e la classe nella sua unicità.

Una lezione, che sia alle scuole elementari o alle scuole superiori di I e II grado, deve appassionare il singolo alunno, ma anche l’intera classe.

Molteplici esperienze didattiche confermano che più si crea empatia con i ragazzi tanto migliori sono i rapporti tra docenti-alunni e nel contesto classe. Entrambi gli aspetti fanno sì che la lezione risulti meno pesante del solito.

L’insegnante rappresenta, non solo, l’istituzione presso cui lavora, ma la classe; tuttavia è compito del docente essere un facilitatore e un sostegno valido per l’intero gruppo classe.

Come affermava Dewey, la classe è come un laboratorio dove gli alunni devono scoprire, appassionarsi, porsi delle domande e vivere il senso del gruppo.

Un bravo docente deve saper tirar fuori da ogni singolo alunno le potenzialità creative, inventive e di ragionamento; ma ciò deve avvenire in un contesto attivo in grado di offrire agli alunni metodi e strumenti idonei.

Tuttavia, l’insegnante non solo deve spiegare la lezione, ma la deve rendere co-partecipativa. Di concerto reputo fondamentale che 20 minuti di lezione siano sufficienti, dopodiché è utile dare vita al confronto con gli alunni sul tema trattato, dare loro la possibilità di esprimersi senza il timore di dover essere giudicati.

Osservando le classi spesso si nota che gli alunni hanno timore della valutazione del docente; in tal senso per essere “giusti” gli insegnanti devono intendere la valutazione non solo come un elemento che conclude un percorso e che va a convalidare o meno il raggiungimento di determinati obiettivi.

“Cari studenti voi non siete un voto” voi siete quello che decidete di voler essere

Siamo tutti d’accordo che alla fine di un quadrimestre si deve “dare un voto” a ogni singolo alunno, ma in quell’azione un docente non dovrebbe essere influenzato dagli aspetti negativi o positivi dell’allievo, l’insegnante deve in modo imparziale valutare delle conoscenze/competenze acquisite o meno dallo studente.

Perciò, al di fuori della scienza che studia il come attribuire i voti agli allievi, la docimologia, il docente dovrebbe essere dotato di quell’intelligenza emotiva che va oltre ogni valutazione di tipo oggettivo.

Per garantire ai ragazzi e quindi alla società del futuro un mondo giusto, reale e coinvolgente da un punto di vista esperienziale, sono gli insegnanti docenti che devono costruire un terreno fertile alla collaborazione.

Riprendendo quanto detto all’inizio i docenti non devono valutare in termini rigorosi, ma devono tener conto di tutto quel mondo che ha a che fare con le emozioni, i sentimenti, l’empatia e la collaborazione.

Un docente deve insegnare la via del futuro, non ostruirla; quando si valuta bisogna tener conto del mondo interiore ed esteriore dell’allievo. Solo così possiamo creare “flotte” di ragazzi che vanno a scuola con piacere e interesse.